CINECULT: ESSERE DIVINA DI LUCA PELLEGRINI

Presentato Fuori Concorso al Lovers Film Festival di Torino e qualificato ‘Film d’essai’ sta facendo il giro di varie sale italiane il brillante e originale docu-film ‘Essere divina-Divine Being” scritto, diretto e coprodotto dal talentuoso e acuto cineasta Luca Pellegrini, già autore di sceneggiature che hanno riscosso ampi consensi fra il pubblico.

E ora Pellegrini si cimenta con successo nel raccontare le storie e le situazioni che nascono intorno al corso ‘Pane e piume’, la prima scuola italiana, con sede a Milano, per diventare una drag queen(ricordate il film Priscilla?). Con il contributo di Platinette e della purtroppo scomparsa Karl du Pigné, all’anagrafe Andrea Beradicurti, storica icona romana della scena delle drag queen(più che una drag una pioniera del travestitismo artistico) questo variopinto, scoppiettante ma anche riflessivo lungometraggio che ha richiesto una faticosa gestazione di quattro anni di lavoro, ripercorre il laborioso e complicato processo mirante attraverso corsi di postura, trucco e parrucco e molto altro ancora, a ‘tirare fuori la drag che c’è in noi’.

Il tutto documentato e narrato con semplicità eloquente attraverso le testimonianze di alcuni allievi, venti in tutto, donne di varie età e provenienza, uomini gay ma anche esuberanti eterosessuali ansiosi di mettersi alla prova issati su tacchi vertiginosi. Senza contare i quattro insegnanti, i sagaci componenti del gruppo ‘Nina’s Drag Queen’, professionisti del campo. Essere divine non significa solo travestirsi con parrucche, guepière e calze a rete ma vuol dire soprattutto immergersi in un’esperienza che coinvolge-e travolge-la nostra intimità consentendoci di esprimere noi stessi davvero in piena libertà.

Una metamorfosi che nell’epoca dei selfie e dell’ostentazione del sé in tutte le sue forme, suona quasi come una provocazione e una reazione nel segno dell’autenticità, a tanto esibizionismo gratuito. L’autore Pellegrini delinea un quadro di interessante e varia umanità e soprattutto i profili psicologici e introspettivi di persone che puntano a scoprire e conoscere meglio sé stessi catapultati in una rutilante mise en scène che va oltre gli schemi e i cliché per reinventare la nostra identità. Bella prova. Fresca e originale, ben confezionata e restituitaci con un immaginifico realismo attraverso un montaggio vivace, ben orchestrato e acuto. Da vedere.

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