Breitling è main partner della 10° edizione del Trofeo Milano

L’edizione 2016 del Trofeo Milano, celebre Manifestazione di Auto e Moto Storiche del CMAE, Club Milanese Automotoveicoli d’Epoca, diventato un appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati vanta un prestigioso Main Partner da sempre legato alle più importanti manifestazioni del mondo, del collezionismo e dello sport: la prestigiosa casa orologiera svizzera Breitling.
Partendo dallo storico Galoppatoio di San Siro, l’avvincente passeggiata di 120 km sul percorso Milano-Vigevano-Milano, vedrà un centinaio di auto e una quarantina di moto storiche costruite fino al 1970 sfrecciare nella campagna lombarda. Gli equipaggi delle vetture in gara saranno coinvolti in avvincenti prove di abilità, prove al cronometro, giochi e caccia al tesoro fotografica.
Il 10° Trofeo Milano rientra così nel calendario di eventi supportati dal celebre maison orologiera specializzata nella produzione di strumenti da polso dedicati al mondo della scienza, dell’industria dello sport e dell’aviazione.
Breitling sarà presente alla manifestazione con una VIP Lounge nella quale, sorseggiando una flûte di spumante, si potrà scoprire la Collezione Breitling e Breitling for Bentley.
Breitling inoltre metterà in palio l’orologio BENTLEY GMT della linea Breitling for Bentley, un cronografo dal design audace e dalle prestazioni sorprendenti, una vera e propria scultura da polso, che verrà assegnato alla vettura e all’equipaggio più meritevole che nell’arco della giornata avrà saputo superare le prove di abilità predisposte lungo il percorso.

www.breitlingforbentley.com

www.breitling.com

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BEN SHERMAN: ECCO LA CAMPAGNA AW16

In linea con il patrimonio di Ben Sherman e abbracciando il look sempre in evoluzione dell’uomo 2.0, la Collezione autunno-inverno 2016 di Ben Sherman si ispira alla storia dello stile unico di Londra. Le sottoculture prominenti e le icone degli ultimi cinque decenni costituiscono il DNA di tutti e quattro gli angoli della città con il loro spirito e l’individualità che li unisce.
Ogni pezzo della collezione riflette e modernizza un periodo iconico del British Style compresi i Teddy Boy Blues, Gessato punk, West End mod e East End Legends. Le diverse epoche evidenziano le modernizzazioni e consentono all’uomo Sherman di indossare ciò che meglio lo rappresenta.
Una miscela di tessuti tradizionali su misura, gessati spezzati, ispirazioni degli anni ’60, stampe paisley e mod britannico si fondono in una vasta gamma di colori della tavolozza invernali.

www.bensherman.co.uk

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LAND ROVER PRESENTA LA NUOVA DISCOVERY

La Nuova Discovery è l’epitome della vocazione Above and Beyond di Land Rover, col suo mix di fascino britannico e indomabile spirito di avventura. Estremamente attraente, la Nuova Discovery si caratterizza per le sue straordinarie capacità e tecnologie senza confronti. Durante la presentazione, la Land Rover Discovery mostra le sue impareggiabili capacità sullo sfondo di una struttura in LEGO (raffigurante il Tower Bridge) che entra nel Guinness dei Primati.
All’acclamatissima exhibition hanno preso parte celebri personaggi e clienti del brand come Bear Grylls, Sir Ben Ainslie e Zara Phillips, MBE Sir Ben Ainslie e il Team di Land Rover BAR, che rappresentano il Regno Unito nella 35a Coppa America.
Il Tower Bridge in LEGO è composto da 5.805.846 mattoncini, ben 470.646 pezzi in più di quelli utilizzati dal precedente detentore del record-

www.media.landrover.com

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Montenapoleone in rosso. Campari

La sera di lunedì 26 settembre, via Montenapoleone si è tinta di rosso per un aperitivo fuori del comune. Il colore non poteva che essere quello di Campari, gruppo leader nel settore del beverage fondato nel 1860 con sede principale a Sesto San Giovanni, che ha presentato la “Campari Fashion Avenue” al fianco dell’Associazione MonteNapoleone, da tempo impegnata nella valorizzazione del Quadrilatero della moda milanese, rappresentando oltre centotrenta Global Luxury Brands presenti in via Montenapoleone, via Sant’Andrea, via Verri, via Santo Spirito, via Borgospesso e via Bagutta.
Tra uno Spritz e un Negroni, la storia italiana del cocktail si è messa in mostra nelle venti boutique che hanno partecipato all’evento, aprendo le proprie porte a un pubblico curioso, interessato, ma soprattutto divertito.
Un incontro inedito fra bere miscelato e moda, che ha salutato nel migliore dei modi la Fashion Week meneghina coinvolgendo anche i non addetti ai lavori. Era infatti possibile accreditarsi all’evento attraverso la pagina Facebook di Campari – fino a esaurimento posti – ricevendo così la preziosa card che, oltre all’accesso a tutte le boutique, dava diritto a usufruire gratuitamente della professionalità dei bartender presenti. La piacevole passeggiata lungo una delle vie dello shopping più esclusive al mondo è stata punteggiata dalla mostra del fotografo inglese Rankin, intitolata “Outside In” e allestita in occasione della settimana della moda. In attesa della prossima edizione di “Campari Fashion Avenue”, non ci resta che esplorare i grandi classici in un buon cocktail bar, ricordando sempre di bere responsabilmente.

#camparifashion
#montenapoleoneofficial

www.camparigroup.com

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FINE DREAM SHOES – IL LUSSO DI UNA SCARPA INTERAMENTE MADE IN ITALY

La Vacchiano Collection nasce dall’idea di un giovane imprenditore toscano, Generoso Vacchiano, la cui passione per il Made in Italy lo spinge a ricercare, studiare e disegnare la sua scarpa “ideale”.
Vacchiano ha presentato la nuova collezione 2016/2017 all’interno del suo primo showroom in Italia, nel prestigioso Porto di Marina di Scarlino, realizzato da un’idea di Leonardo Ferragamo: un angolo, immerso nella Maremma Toscana, con acque limpide, scogliere e spiagge incontaminate del Mediterraneo.
La collezione Vacchiano coniuga “eleganza e lifestyle” rispecchiando così il nuovo stile dandy, per un uomo che ama l’originalità, l’esclusività e la cura del dettaglio. Scarpe stringate, affusolate, mocassini a stampe geometriche, con colori che si differenziano per la loro riconoscibilità e classicità: bianco, blu, beige, grigio, verde bottiglia, bordeaux, testa di moro; lo stile Vacchiano, abbina ed introduce poi nuovi tessuti, quali lo scozzese, il nabuk ed il cashmere, oltre ai pellami pregiati presenti anche nelle precedenti collezioni.
In occasione del lancio della nuova linea uomo è stato presentato un “fashion movie” realizzato dal regista Angelo Frezza, con la straordinaria partecipazione degli attori Francesca Nunzi e Jack Queralt, che rievoca l’ultracentenaria fiaba di Cenerentola che nel nuovo stile di uomo dandy tende ad esaltare la propria sensibilità femminile attraverso la ricerca di un profondo spirito estetico.

www.vacchiano.it

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Matières Paris: la FW 2016-17 è una collezione attenta e innovativa

MATIÈRES PARIS è un nuovo progetto di Clément Tavernieri.
Clément ha lavorato con marchi di lusso come Dries Van Noten e Kitsune prima di lanciare il suo brand di street/smart casual dal nome Still Good.
MATIÈRES rafforza la prospettiva in evoluzione di Clément, alla guida di un progetto rivitalizzato e una nuova etichetta.
Mescolando cultura di strada, lusso high-end e tecniche sartoriali tradizionali con nuovi e frizzanti mix tessili, MATIÈRES è un brand estremamente innovativo, diverso da qualsiasi altro marchio di abbigliamento maschile di Parigi.
L’approccio fortemente raffinato e ancora sperimentale fornisce una nuova energia e la collezione FW16 è stata sviluppata con una cura maniacale per i dettagli e le lavorazioni artigianali.

www.matieres-paris.com

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Ai Weiwei in mostra a Palazzo Strozzi (Firenze): se l’arte chiede aiuto

Nei giorni di prigionia pensavo soprattutto alla luna“: queste parole dell’artista dissidente cinese Ai Weiwei, in esposizione a palazzo Strozzi a Firenze fino al 22 gennaio 2017, fanno riflettere sull’amore per la libertà, diritto di ogni uomo, status che Weiwei ha riconquistato nel 2015, al momento in cui il governo cinese gli ha restituito il passaporto confiscato dopo la carcerazione e la distruzione del suo studio di Shangai. Per chi non conosce il personaggio e la sua storia, è consigliabile iniziare il percorso della mostra dalla Strozzina: per visionare anzitutto il filmato dell’agosto 2009 quando l’artista è stato seviziato, portato alla polizia e poi allontanato affinché non testimoniasse al processo contro l’attivista Tan Zuoren; in secundis per ammirare le centinaia di foto scattate dall’artista fra il 2003 e il 2011 che ritraggono vita quotidiana e produzione artistica. Nel 1981 dalla Cina Weiwei si trasferì negli Stati Uniti ma, insofferente verso le istituzioni, abbandona la scuola di design e comincia a frequentare mostre e musei, subendo il fascino del dadaista Marcel Duchamp e il maestro della pop art Andy Warhol. Tornato in Cina, Weiwei media i temi del linguaggio occidentale con materiali e storie cinesi: “Il mondo è una sfera, non ci sono oriente o occidente.
Al piano nobile della mostra le opere dell’artista si fondono col passato e il presente della storia cinese, passando attraverso la ricerca artistica e la provocazione politica, nonché coi temi attualissimi dei diritti umani.
Nella stanza Sichuan, che prende il nome dalla zona dove nel 2008 si verificò un terremoto che provocò 70.000 vittime, è esposto un lungo serpente costruito cucendo insieme 360 zaini raccolti da Weiwei e appartenuti alle piccole vittime sepolte sotto le macerie; i canotti (Reframe) appesi esternamente alle finestre del Palazzo hanno il colore arancio dei soccorritori che quasi ogni giorno salvano vite umane nel Mediterraneo.
L’attivismo incessante di Weiwei lo ha portato anche sull’isola di Lesbo per aiutare concretamente nelle operazioni di sbarco.
La mostra è dunque una retrospettiva completa e ben fatta su quello che è stato definito “l’artista contemporaneo più importante del mondo”: ha una sua traiettoria precisa, in contrasto con l’antichità quasi sacrale dello spazio in cui è allestita; prospettiva di un uomo poco allineato, nella retorica confusa e chiassosa degli equilibri politici e sociali del nostro tempo.

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TOP TEN @SIMONEDECHECCO – Hotel & Fashion

St. Regis Hotel_New York_Dior

Offrire esperienze esclusive e perseguire il valore dell’ospitalità ha sempre orientato i cultori del bello: lo sanno bene gli stilisti ed i brand del lusso che negli ultimi anni hanno deciso di impreziosire il settore dell’hotellerie firmando ambienti esclusivi.

Alcune suite del Claridge’s di Londra, uno degli hotel più famosi del mondo, sono state firmate dall’aristocratica stilista Diane von Furstenberg che in questo hotel ha trascorso numerosi soggiorni negli ultimi decenni. Ogni elemento d’arredo delle camere esclusive è ispirato ai viaggi della Signora della Moda: bauli, dressing table e cocktail bar ricordano l’talia e il medio Oriente, l’Asia e tutti i paesi esotici da lei amati.

L’Hôtel du Petit Moulin a Parigi è un palazzo storico interamente rinnovato dal genio creativo di Christian Lacroix. Situato nell’affascinante quartiere del Marais, l’hotel permette di scoprire le meraviglie della zona. Un quattro stelle capace di suscitare emozioni e ritrovarsi nell’espressione unica di camere e suite tutte una più sorprendente dell’altra.

I St. Regis hotel spesso chiamano le firme della moda a personalizzare camere e suite delle proprietà piú lussuose della catena.Al St. Regis di Roma è possibile dormire tra gli iconici intrecci di Bottega Veneta. A raccontare la luminosità della cittá eterna sono le delicate nuance kaki e palladio, lino e tortora che si rincorrono su tessuti ed arredi. Il St. Regis di New York, invece, vanta l’esclusiva Tiffany Suite, nata dalla collaborazione con la “preziosa” maison americana di gioielleria, e l’elegante Dior Suite, capace di riportare immediatamente alla memoria l’atelier parigino dello stilista, che fece della classicità senza tempo la vera eleganza.

Le residenze Cheval Blanc pensate dal gruppo del lusso LVMH – Louis Vuitton Moët Hennessy – rivisitano la tradizione dell’ospitalità francese attraverso una collezione di Maison uniche: sontuose ma a misura d’uomo, offrono privacy assoluta e sono progettate per trascorrere del tempo con se stessi, in famiglia o con gli amici. A Courchevel in Francia, a Randheli alle Maldive e a St- Barth Isle de France a Saint-Barthelemy, Cheval Blanc traduce il concetto di ospitalitá attraverso i valori dell’Azienda: maestria artigiana, esclusività, privacy, creatività e Art de Recevoir.

Dietro l’ispirazione esotica del Tortuga Bay Puntacana Resort & Club si cela la raffinatezza dello stilista dominicano Oscar de la Renta. Un paradiso di ville indipendenti nel sogno dei mari caraibici. Ogni ambiente comunica serenità e gioia di vivere, spensieratezza e calore, caratteristiche tipiche di questi atolli baciati dal sole.

Tropical preppy style per il Round Hill Hotel and Villas disegnato da Ralph Lauren. La proprietà di Montego Bay in Giamaica conquista per i tratti coloniali e il ritmo reagge, che si può ascoltare anche nel più profondo silenzio. Le camere della Pineapple house offrono una vista incantevole sui mari caraibici, mentre nelle ville sperdute nel parco si può apprezzare privacy e tranquillità.

La famiglia di Ermenegildo Zegna ha un sogno visionario legato all’ospitalità. Tra Trivero e la Valle Cervo nelle alpi biellesi l’Oasi Zegna è un’area protetta: non solo un parco naturale da visitare, ma una vera e propria destinazione turistico-culturale da scoprire. Un ambiente protetto affidato alle cure di Anna, la nipote di Ermenegildo, che si preoccupa in prima persona di organizzare iniziative speciali legate all’educazione ambientale, alle ricerche scientifiche attraverso innumerevoli percorsi e sapori del territorio.

Impossibile non citare gli Armani Hotels & Resorts di Dubai e Milano. Giorgio Armani è il nome che definisce la moda, lo stile e il design. Ora, la sua estetica si estende al mondo dell’ospitalità e all’arte del ricevere. Eleganza e armonia sono i segni distintivi di questi luoghi dove gli ospiti potranno vivere un’esperienza totale del lifestyle Armani e godere della stessa accoglienza che Giorgio Armani riserverebbe alla famiglia e ai suoi amici.

Australia ed Emirati Arabi sono i Paesi scelti da Versace per stupire con Palazzo Versace. Ispirato a una residenza signorile italiana del XVI secolo, Palazzo Versace a Dubai sorprende per i propri giardini paesaggistici, l’ingresso trionfale ed una collezione di raffinati arredi italiana. Incastonato tra l’Oceano Pacifico e il Gold Coast Broadwater, Palazzo Versace australiano presenta un’architettura spettacolare, un centro benessere e fitness aperto 24 ore su 24, un porto turistico privato ed ovviamente una boutique dove poter acquistare le creazioni di Donatella Versace.

Tre differenti hotel cinque stelle lusso, un ristorante dalla vista mozzafiato e numerose nuove aperture in programma da qui al 2019 è quanto offre Bulgari, la maison italiana famosa nel mondo per la raffinata gioielleria. I Bulgari Hotels & Resorts incantano e stupiscono a Milano, Londra e Bali: ogni progetto si fonda sul connubio tra lo stile tradizionale locale e il design di lusso contemporaneo italiano, arricchito dall’impiego di materiali rari e pregiati.

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EYEPETIZER NEW COLLECTION

Eyepetizer, marchio nato dall’idea e dalla passione di tre amici, ha lanciato due nuove collezioni di occhiali, Art de Voir e Metropolis, accomunate da due concetti cari al brand: design e funzionalità. L’ispirazione retrò si unisce all’estrema leggerezza e vestibilità della montatura in acciaio ultraleggero e all’eccellente qualità delle lenti, tutto Made in Italy.
Sono modelli unisex e dal carattere senza tempo, ciascuno dei quali riporta un nome particolare a cui è legata una storia.
Le lenti colorate, adatte sia di giorno che di notte, invitano chi le indossa a vivere una vita a colori, assaporandone ogni momento.

www.eyepetizer.it

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Dal 1 al 9 ottobre a Milano si parla di Design

Conferenze, interviste, dialoghi, mostre, proiezioni, laboratori, presentazioni, installazioni, eventi.
Dall’1 al 9 ottobre 2016, Milano vivrà un momento di dialogo tra il design e il suo pubblico, una riflessione sullo stato attuale del mondo del progetto e della città, attraverso la quale diffondere il sapere e la cultura. In questo panorama, prenderà forma la prima edizione di Design City, un palinsesto di eventi dedicati alla divulgazione e alla promozione della cultura del progetto a Milano.

www.designcitymilano.it

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GEL-LYTE III ASICS TIGER limited edition

Per celebrare il 25° anniversario di 10 Corso Como, ASICS TIGER lancerà in partnership con l’esclusiva Fashion and Art Gallery milanese, una limited edition fatta di 50 paia delle iconiche sneakers GEL-LYTE III.
A rendere unica e originale questa capsule collection è l’artigianalità e la cura nei dettagli con cui è realizzato ogni singolo modello. Ogni singolo pezzo dell’Anniversary Edition 10 Corso Como è numerata e realizzata a mano da ASICS, su disegno originale di Kris Ruhs. Il logo 10 Corso Como, sul tallone e nella soletta, personalizza ulteriormente la scarpa. A rendere ancora più speciale la collezione ASICS TIGER per 10 Corso Como, anche il packaging customizzato e il cartiglio, inserito in ogni confezione, che riporta le grafiche dei due celebri brand.

www.asicstiger.com

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Leather picks

Una selezione di accessori tutti in pelle per gli uomini leather addicted: dal portafoglio alle borse da ufficio e pc multitasche, dal mocassino stringato duble color perfetto per l’ufficio, alla sneakers che, perché no?, può essere usata anche sotto l’abito. Cinture, bretelle e portachiavi ecco le nostre style suggestion griffate da alcuni dei più importanti brand del fashion system internazionale.

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www.moaconcept.com
www.bretelleitaliane.com
www.prada.com
www.berluti.com
www.fragiacomomilano.it
www.loewe.com
www.hugoboss.com
www.valextra.com

EDIFICE: Casio e Scuderia Toro Rosso per una Limited Edition

Edifice è il primo modello nato dalla collaborazione tra Casio e il team di Formula Uno Toro Rosso: il rosso, colore del team, è usato per dare risalto alla lancetta dei secondi e a quelle dei quadranti ausiliari, mentre il blu navy e l’oro aggiungono tocchi di colore alla cassa e alle lancette delle ore e dei minuti. Il logo del team spicca sul quadrante e sul fondello dell’orologio. Anche il packaging è unico e speciale, completo di supporto portaorologio e biglietto commemorativo.
Da gennaio 2016, Casio è partner ufficiale della Scuderia Toro Rosso. La società giapponese ha scelto la Scuderia italiana perché ritiene che la gioventù, il dinamismo e l’appassionata ricerca della velocità che la contraddistinguono, e che le hanno consentito di realizzare auto da corsa dotate di straordinarie innovazioni tecnologiche, facciano della Scuderia Toro Rosso il partner perfetto per il marchio EDIFICE, il cui motto è “Velocità e intelligenza“.

www.casio-europe.com

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Mo Coppoletta e Stilnovo insieme per “OneOff”

“OneOff”: l’importanza di creare pezzi unici. Questo l’argomento cardine dell’incontro che si è tenuto il 21 settembre, nello showroom Santambrogiomilano. A pronunciarsi in merito sono stati chiamati Mo Coppoletta, tatuatore di fama internazionale, gentleman contemporaneo e titolare dello studio di progettazione Coppoletta Designs e Massimo Anselmi, responsabile marketing di Stilnovo, storico marchio di oggetti per l’illuminazione e componenti d’arredo. Un appuntamento per riflettere sull’importanza di realizzare modelli unici, in ogni ambito d’interesse creativo, dall’arredo al design fino alla moda,  che diventano vere e proprie opere d’arte.

Oneoff è l’originalità di un pezzo unico che si ritrova in diversi ambiti della creatività – rivela Coppoletta -. Quello che è interessante è che questa unicità è sempre data dall’espressione emotiva del cliente, che è frutto di un percorso personale e soprattutto culturale del singolo. Il prodotto unico, che sia un tatuaggio, una barca, un auto o una lampada, è la concretizzazione della soddisfazione personale del cliente e della sua formazione intellettuale. Per questo è davvero interessante creare prodotti bespoke”.

Coppoletta Designs e Stilnovo hanno anche annunciato una collaborazione per realizzare il “makeover” della famosa lampada Sputnik, icona degli anni Cinquanta. L’azienda veneta ha affidato, infatti, al re del tatuaggio questo progetto che, grazie al suo estro creativo, ha acquistato un twist contemporaneo, pur mantenendo l’appeal classico che ha contraddistinto il lume, facendolo diventare un must di caratura internazionale.

Tatuaggi e design sono due mondi apparentemente lontani, che si rivelano ben più vicini di quello che si potrebbe pensare. Richiedono entrambi grande maestria, talento e sapienza culturale. Ne sono la prova le numerose collaborazioni artistiche che Mo Coppoletta ha intessuto nel corso degli anni con marchi quali Montblanc, Rolls-Royce e Sacs. L’ecletticità del suo lavoro è stata recentemente riconosciuta da una mostra al “Museum of London” e anche Damien Hirst lo ha voluto al suo fianco per lavorare alla prima pubblicazione di Garage Magazine.

www.mocoppoletta.com

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Gucci annuncia l’apertura del “Gucci Hub”: la sua nuova sede Milanese

E’ stato inaugurato il Gucci Hub, nuova sede milanese del celebre marchio della moda che ha scelto di ridare vita a un edificio ricco di memorie per la città: la ex-fabbrica aeronautica Caproni, costruita nel 1915.
Nel 2013 Gucci sceglie quest’area per farne la sede dei propri uffici e affida a Piuarch – noto studio milanese di architettura, www.piuarch.it – l’incarico di recuperare il patrimonio architettonico preesistente definendo un impianto volumetrico e concettuale capace di accogliere le esigenze di un moderno headquarter.
Al termine di un meticoloso processo di restauro della struttura originaria, il nuovo “Gucci Hub” è oggi un complesso di 35.000 metri quadri che raggruppa insieme per la prima volta tutti gli uffici di Milano del marchio, gli showroom, lo spazio destinato alle sfilate, le attività grafiche e il foto studio, all’interno di una location che oggi ospita oltre 250 persone.
La nuova sede Gucci a Milano nasce come progetto 100% sostenibile: un bosco, una piazza alberata, giardini diffusi, pati e pareti verdi, il tutto in armonia con il linguaggio storico degli edifici, che, insieme alla certificazione Leed Gold, mette al centro la qualità del vivere lo spazio di lavoro.

www.gucci.com

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Le ibridazioni contemporanee di VAR/CITY

Un nuovo sguardo sulla moda maschile. Un nuovo modo di interpretare il military mood. Una nuovo sviluppo del daywear di matrice sartoriale. VAR/CITY affronta l’autunno ormai alle porte con uno stile che mescola contaminazioni militari e appeal urbano e contemporaneo. Il risultato? Il crombie-coat accoppiato alla pelle sullo spallone e sui revers; il blazer declinato in grisaglia e i pantaloni dal taglio classico, ma dalla vestibilità amplificata. Gli jacquard che costellano la maglieria riprendono le grafiche dei tessuti di lana, dei capispalla e del jersey. Allacciate le cinture (in gros-grain), si può optare per le fantasie a pied-de-poule in nero e rosso o per l’intramontabile Vichy nel bianco, nero e grigio. Le stampe, che caratterizzano la collezione, sono serigrafate e termo nastrate e riprendono il mood militare o si ispirano al nuovo logo del brand. L’ibridazione invernale delinea una figura maschile che riunisce l’attitudine militare e il comfort urbano.

www.varcityonline.com

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Aeronautica Militare presenta la collezione F/W 16-17

La collezione AERONAUTICA MILITARE Uomo FW 16/17 ha carattere da vendere e coniuga sportswear e design contemporaneo. E’ una collezione dove tradizione e innovazione si fondono mantenendo sempre le giuste proporzioni, in grado di trasmette energia ed entusiasmo a chi la indossa.
Il look book FW è stato realizzato all’Aeroporto Militare di Istrana (Treviso), base dell’Aeronautica Militare Italiana dove ha sede il 51° stormo.
La collezione FW è in vendita nell’unico e-commerce ufficiale di AERONAUTICA MILITARE: www.aeronauticamilitareofficialstore.it
www.aeronauticamilitare-collezioneprivata.it

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Levi’s® e Victoria and Albert Museum insieme per la più importante overview sulla cultura della ribellione

Ha inaugurato il 10 settembre l’exhibition “You Say You Want a Revolution? Records and Rebels 1966-70”, retrospettiva sulla cultura ribelle, espressa attraverso la musica e la sua influenza sulla moda, la politica, e sull’arte di quegli anni, che apre al Victoria & Albert Museum, in partnership con Levi’s®.
Levi’s®, partner del V&A in questa occasione, è un brand da sempre connesso alla young-culture, alle nuove idee, alle rivoluzioni e all’individualità, diventandone espressione forte, soprattutto negli anni Sessanta: uno straordinario periodo di cambiamenti sociali e culturali che diede vita a grandi manifestazioni musicali, a partire da Woodstock.
Capi iconici come i Levi’s® 505® vennero immediatamente legati a questa era, diventando simbolo di espressione personale: una vera e propria “tela bianca” per tutti i creativi e i movimenti anticonformisti.
Oggi Levi’s presenta il 505™C, una versione moderna e customizzata del 505™. La “C” sta per customized, in riferimento alla gamba più stretta, ridisegnato dai nostri designer per creare il fit slim perfetto.Per siglare la partnership con il Victoria & Albert Museum in occasione della mostra You Say You Want a Revolution: Records and Rebels 1966-70, Levi’s® lancerà una limited edition ispirata alla fine degli anni Sessanta.

www.vam.ac.uk

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NUOVA BOUTIQUE PER JF LONDON NEL QUADRILATERO

JF LONDON, il brand creato dal Celebrity Stylist e consulente creativo Joshua Fenu, ha inaugurato la sua prima boutique monomarca a Milano, nel cuore del quadrilatero della moda, in via Rossari, 5, alla presenza di molti volti noti dello Star System italiano.
La nuova collezione Primavera/Estate è ispirata allo stravagante e creativo mondo degli anni ’80, un tributo allo Studio 54, la celebre discoteca di New York che celebrava la festosità, l’arte, l’eccesso.
La boutique è concepita secondo lo stile e l’immagine del brand, caratterizzata da un’elegante bicromia black&gold che richiama il logo e pareti finemente rivestite in un misto di seta e cotone, per conferire un’atmosfera accogliente e al contempo raffinata.

www.jflondon.net

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NEW BALANCE presenta la MRT580 Reengineered

Per la FW16 New Balance rilancia uno dei suoi modelli iconici – la MRT580 – reinterpretandolo con una preziosa lavorazione Jacquard. Il modello 580, la sneaker street per eccellenza di New Balance degli anni ‘90, viene riproposta in chiave futuristica e realizzata con uno dei trend più forti della prossima stagione: la tecnica Jacquard – una lavorazione che prevede l’utilizzo di un telaio ad altissima precisione capace realizzare disegni molto complessi intrecciando i fili uno ad uno, e dando vita a trame e motivi assolutamente unici. Il classico logo ‘N’ in bianco risalta ancor di più sull’effetto sfumato della tomaia e richiama il full white della leggera e tecnologica suola in REVLite.

Prezzo: 130 euro

www.newbalance.it

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Viaggiatori solitari? Cinque consigli per voi

Viaggiare da soli può far paura, ma è un’esperienza che indubbiamente arricchisce molto dal punto di vista personale. E ha innumerevoli vantaggi. Qualche esempio? Vedrete solo ed esclusivamente quello che vi va di vedere. Avrete pieno controllo di costi e spese. Aprirete la vostra mente (e il vostro cuore) a tante persone, mai viste prima e di culture differenti dalla vostra. Per non parlare del senso di gratificazione e soddisfazione al vostro rientro, per “avercela fatta”.
Insomma, i pro sono davvero tanti e sarebbe un vero peccato non farlo, se lo desiderate, se a frenarvi è solo la paura.
Ecco cinque consigli se avete tutta l’intenzione di partire, zaino in spalla, con la sola compagnia di voi stessi:

1) Informatevi. Sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (www.viaggiaresicuri.it), potete trovare diverse informazioni relative al luogo dove volete recarvi, come i documenti necessari o eventuali vaccinazioni.

2) Scegliete l’alloggio giusto. Preferite grossi alberghi magari vicino al centro, rispetto a piccoli bed and breakfast di periferia, dove vi sentirete meno “isolati”. E sarà anche molto più semplice iniziare conversazioni e farsi nuovi amici.

3) Restando in tema: conoscete gente. Come? Frequentate i posti giusti. Bar o locali affollati. Potrete farvi, se avrete gli stessi interessi e pianificato itinerari simili, anche degli ottimi compagni di viaggio con cui condividere questa esperienza.

4) Partite preparati. Fondamentale viaggiare conoscendo almeno l’essenziale per farvi capire nella lingua parlata nel luogo che avete scelto, vi consentirà di chiedere informazioni ed indicazioni senza troppa difficoltà. Non meno importante è essere in possesso di una mappa per spostarvi più facilmente, senza perdervi. E magari scaricate sul vostro smartphone anche un’app per il cambio valuta, per non farvi mancare proprio nulla.

5) Divertitevi. Questi sono solo alcuni consigli, ma il più importante, è uno ed uno soltanto: godetevi quest’esperienza. É una di quelle da fare almeno una volta nella vita. E non dimenticate lo stick per i selfie, altrimenti chi vi farà le foto?

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HEAD E DJOKOVIC CELEBRANO IL LANCIO DELLA NUOVA LINEA DI RACCHETTE SPEED

HEAD e il No.1 del mondo Novak Djokovic hanno lanciato ufficialmente la nuova linea di racchette HEAD SPEED durante la Djokovic & Friends, la kermesse milanese promossa dalla fondazione del tennista e della moglie Jelena a sostegno dell’educazione primaria dei bambini serbi che si è conclusa con una cena di Gala, il 20 Settembre a Castello Sforzesco, sponsorizzata da Giorgio Armani e con un parterre esclusivo di ospiti del calibro di Anne Wintour e Serena Williams.
Realizzata per il veloce gioco di oggi e caratterizzata dagli elementi di design che raffigurano il falco, la linea di racchette SPEED è la prima della collezione a possedere la nuova tecnologia Graphene Touch per una sensazione di impatto solido e ammortizzato.
La linea di racchette SPEED comprende sei differenti modelli per soddisfare le diverse esigenze di gioco dei giocatori moderni. I modelli SPEED PRO, MP, S e LITE sono disponibili nei punti vendita dal 23 settembre mentre gli altri due saranno disponibili dal 19 Gennaio. La racchetta possiede diversi elementi di design che si ispirano al falco, l’animale preferito di Novak, come il motivo con le piume e la testa del falco integrata nel logo SPEED.

www.head.com

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Mandarina Duck presenta una limited edition disegnata in collaborazione con 10Corso Como

Mandarina Duck lancia l’Utility Regeneration Project, ideato dallo stilista Denis Frison, che ha creato cinque nuove versioni dell’Utility completamente rinnovate nei tessuti e nelle colorazioni e pensate come un vero e proprio omaggio all’arte del viaggio.
Tra queste, Original è il modello che più si avvicina al primo Utility, realizzato in materiale gommato idrorepellente con l’inconfondibile coulisse in corda bicolore e gli spallacci in nastro con imbottitura morbida.
La limited edition è stata presentata durante la fashion week milanese nella splendida cornice di 10Corso Como.

www.mandarinaduck.com

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REEBOK A CACCIA DI DESIGNER PER AW CON IL CONTEST “OUR CLASSIC, YOUR DESIGN!”

Reebok, in collaborazione con AW LAB, ha pensato a un contest, dal nome evocativo, “OUR CLASSIC, YOUR DESIGN!”, dedicato a tutti i giovani creativi che hanno voglia di mettersi alla prova e avere la possibilità di diventare il prossimo designer del brand.

Il punto di partenza è l’inconfondibile Classic Leather bianca: una scarpa perfetta per diventare la “tela da dipingere” su cui esprimere tutta la propria creatività, scrivendo, colorando e disegnando, per renderla un modello unico e originale!

Partecipare è facile. Acquistando un prodotto Reebok presso uno degli store AW LAB aderenti all’iniziativa* fino al 27 ottobre 2016 o sul sito www.aw-lab.com, si ha la possibilità di accedere al concorso, collegandosi alla piattaforma dedicata ourclassicyourdesign.it. In poche semplici mosse è infatti possibile completare la propria iscrizione online, all’interno della piattaforma, e scaricare l’immagine della Classic Leather per modificarla secondo il proprio estro.

In palio un prestigioso corso di “Fashion Image & Styling” presso l’Istituto Marangoni di Milano e soprattutto la realizzazione e produzione della scarpa vincitrice, all’interno della collezione Reebok autunno-inverno 2017, che sarà venduta in esclusiva nei negozi AW LAB.

www.reebok.it

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BALDININI APRE IL PRIMO FLAGSHIP STORE NEGLI STATI UNITI

Baldinini, azienda di calzature e accessori d’eccellenza handmade, vola negli Stati Uniti, dove inaugurerà il suo primo flagship store all’interno del mall Short Hills, meta rinomata per lo shopping internazionale, situata a meno di 40 km da Manhattan.

Durante i tre giorni di opening dedicati a clienti, celebrity e fashion blogger, il brand potrà mostrare alla clientela americana le collezioni uomo e donna Baldinini e la top line Gimmy Baldinini, compresi gli accessori, in un ambiente concepito e ideato per essere in linea con lo stile minimale e sofisticato del marchio romagnolo.

L’apertura rappresenta solo il primo passo del piano di sviluppo retail nel mercato americano dello storico calzaturificio, che sta progettando di espandersi in New Jersey, in Florida e nella città di New York.

www.baldinini-shop.com

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KUROKI: il Japanese Denim di Eastpak

Eastpak presenta l’ultima di una serie di collaborazioni uniche dal titolo “Inspired by the World of” ispirate ad alcuni dei tessuti più celebri dell’industria manifatturiera nel mondo.

Forte della sua storia, Eastpak ama collaborare con altri brand che hanno superato la prova del tempo, una caratteristica più che adatta per descrivere Kuroki Co. di Okayama. Fondata nel 1950 da Tamotsu Kuroki, Kuroki costituisce un vero e proprio sinonimo di ‘denim Giapponese’ da oltre mezzo secolo ad oggi.

Utilizzando il denim cimosato, una tecnica speciale usata per abbigliamento di alta qualità, questa collaborazione permette di catturare in uno zaino Eastpak tutta l’anima e il cuore del denim giapponese nella sua forma innovativa e contemporanea.

Kuroki di Eastpak In Italia sarà in vendita esclusiva dal 14 settembre da 10 Corso Como, mentre dal 1 ottobre in una selezione di concept store internazionali.

www.eastpak.com

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NEUBAU EYEWEAR: IL SOLE E’ UNO STATO D’ANIMO

Neubau eyewear, il nuovo marchio austriaco di occhiali, ha presentato la sua prima collezione di occhiali da sole e ha ampliato quella degli occhiali da vista (vedi articolo correlato), introducendo tre nuovi modelli e nuove colorazioni per i modelli più iconici della scorsa edizione. Le montature si ispirano al quartiere Neubau di Vienna, centro della movida notturna e sede di studi di giovani architetti e designer, dallo spiccato carattere cosmopolita, con caratteristiche rintracciabili in tutte le città del mondo.
Il brand 100% austriaco unisce l’alta qualità dei materiali con una vestibilità estremamente confortevole e con un look moderno, ispirato all’arte contemporanea, alla moda e alla musica.
Questo legame con l’arte si riflette nella scelta della location per il lancio: lo spazio polivalente Killer Kiccen, che ha ospitato contemporaneamente il site specific Blue Habitat dell’artista spagnolo Kraser (vedi articolo correlato).

www.neubau-eyewear.com

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“DRESS FOR COFFEE” BY VITTORIO MARCHETTI

Il Graphic designer Vittorio Marchetti è uno dei dieci talenti under 40 selezionati da Illy all’interno del progetto “Dress for Coffee”, in collaborazione con Vogue Talents, per celebrare l’unione tra l’arte e il barattolo di caffè, che da 10 anni si è trasformato in una tela che accoglie la creatività di artisti di tutto il mondo. Questo connubio tra arte e caffè non poteva che essere celebrato durante la settimana della moda milanese, nella cornice di Palazzo Morando durante la Vogue Fashion Night Out.
La fantasia creata da Vittorio Marchetti nasce da una giocosa sperimentazione con gli acquarelli su tessuti di seta, poi riprodotta e ricostruita in versione digitale, riadattata alle particolari dimensioni e al layout del barattolo di caffè. Il giovane designer ha voluto imitare delle semplici macchie di caffè a cui ha aggiunto particolari sfumature che richiamano i colori caldi ed energici della terra, ma anche quelli più delicati della natura e quelli più sfuggenti dell’universo.

www.facebook.com/vikimarketti

www.illy.com

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Bertozzi & Casoni: Il capitale umano. Tra consolazioni e desolazioni

La Galleria Antonio Verdolino ospita nel suo spazio espositivo modenese, a pochi passi da Palazzo Ducale, la personale di Bertozzi & CasoniIl capitale umano. Tra consolazioni e desolazioni.

La mostra, curata da Franco Bertoni, architetto, critico d’arte ed esperto di ceramica del Novecento, è inserita nell’ambito del programma del festivalfilosofia di Modena (16-18 settembre 2016). Partendo dal tema della manifestazione, l’agonismo, l’esposizione si sviluppa a partire da Polar Bear, un’installazione raffigurante un gigantesco orso bianco che i maestri della ceramica Giampaolo Bertozzi e Stefano Dal Monte Casoni hanno immaginato ingabbiato, prigioniero e a rischio di estinzione a causa dei mutamenti determinati dall’attività umana.

Attorno a questa figura emblematica della lotta evolutiva, altre opere indicano la dialettica di composizione e decomposizione, morte e rigenerazione che attraversano l’esistenza di individui e società, in un continuo pendolo tra consolazioni e desolazioni: sono i rifiuti che ciascuno lascia dietro di sé, piccole estinzioni locali che agitano il mondo delle cose anche nell’epoca dell’abbondanza.

Particolarmente significativa per la mission e l’identità della galleria, è la nuova opera tessile di Bertozzi & Casoni, raffigurante un alveare che a sua volta disegna un teschio: l’opera è interamente annodata a mano in seta, materiale che le dona un particolare “movimento” grazie al cambiamento del colore in base alla luce. Completa l’opera una cornice in ceramica che riproduce anch’essa un alveare da cui nascono più di 1000 fiori in ceramica.

Galleria Antonio Verolino, Modena
16 settembre – 24 ottobre 2016
Via Farini 70 angolo Piazza Roma – 41121 Modena
Orari: da lunedì a sabato dalle 9,00 alle 19,30
www.galleriaantonioverolino.com

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British Rock

No, non è morto. Soprattutto quello inglese che, di nuovo, si conferma una certezza. E’ come se nelle vene british scorresse un sangue diverso, più ruvido, dai toni più psichedelici che si equilibrano con lunghi giri di chitarra. Dunque, il rock non è morto. Per fortuna.
Abbiamo tutti nelle orecchie i suoni dei The Rolling Stones, dei The Beatles e anche dei The Clash e dei mitici The Who, ma oggi sono da tenere d’occhio i Slydigs: giovane band di amici – veri – che arriva da Warrington, cittadina nel mezzo della Gran Bretagna, tra Manchester e Liverpool, dove l’accento è più stretto e lo slang più acceso.

Nato sulle radici della disperazione industriale inglese, quella in cui solo l’amore per la musica può salvare quattro compagni di scuola, questo gruppo si è formato sulle note dei big del rock, del blues e del folk. Li abbiamo incontrati prima che aprissero il concerto dei The Who a Milano e prima che dimostrassero di sapere tenere benissimo un grande e palcoscenico e un pubblico esigente come quello per i The Who. Ecco come è andata.

Seduti su tre grandi divani di pelle un po’ sgualciti, l’intervista assomiglia di più a una chiacchierata in un pub della periferia inglese. Sono spontanei, allegri e hanno le idee molto chiare sia parlando di musica che di stile. Si sovrappongono, ridono e ognuno ha qualcosa da dire. Esattamente come degli amici davanti a una pinta di birra.

“La nostra ispirazione viene prima di tutto dai grandi nomi, dal rock degli anni ’60 e ’70 ed è da lì che partiamo” ci dice Dean (chitarrista e voce) dietro ai suoi RayBan scuri, “Sì, ma abbiamo anche dei punti di riferimento oltreoceano, come i Kings of Leon, soprattutto per i primi lavori, o Jack White, oppure per tornare in Europa seguiamo molto gli Artic Monkeys conclude Ben (bassista e seconda voce). Come nella storia del rock, anche i testi degli Slydigs raccontano storie, descrivono vite: sono Louis (chitarrista e voce) e Dean a scrivere le canzoni, ad avere le idee e a portarle nel gruppo finché, insieme, non viene trovata la versione migliore di ogni brano. Qualche accento di psichedelia, molto ritmo, toni blues e una leggera intonazione folk: questa la ricetta della band. “Se ascolti con attenzione, puoi sentire un po’ di folk, appena nascosto, è proprio il nostro carattere” conferma Louis infatti. Estremamente attenti al rapporto con il loro pubblico, sanno benissimo che oggi un artista deve essere presente online ed essere vero, per questo la loro pagina Facebook è sempre aggiornata e ci tengono personalmente a curarla: “Quando i nostri fan arrivano ai nostri concerti pensano di conoscerci già, vogliono vedere l’artista, quello con cui hanno parlato online. E’ importante esserci online, ci piace molto, non ci sentiamo obbligati anzi!”
Lo stile, nell’abbigliamento come negli accessori, per questi quattro ragazzi è molto british, ma c’è qualcosa anche di country, ad esempio in Peter (batterista). “L’immagine che dai all’esterno è molto importante. Non è solo musica, come artista devi dare alla gente qualcosa in cui credere. Ognuno di noi ha il suo stile, l’importante è che ognuno si senta comodo e a suo agio.” afferma Dean, ma poi è di nuovo Ben a sdrammatizzare l’affermazione del suo amico: “Non possiamo fare musica figa che va in radio, e poi la gente ci vede, viene ai concerti, e scopre che non abbiamo stile…faremmo ridere, no?!”
Per questo, e non solo, si sentono ancora più onorati e estasiati per essere stati scelti la seconda volta dai The Who come gruppo d’apertura: “E’ una delle band alle quali ci ispiriamo, sono stati, e sono, un simbolo e non solo per la musica che hanno scritto, ma proprio per il messaggio e l’immagine che hanno trasmesso alla folla” insiste allora Louis. Ma basta la frase di Ben che fa scoppiare tutti a ridere, noi compresi, a mostrare la spontaneità e la genuinità di questa band “Suonare prima di loro è semplicemente fucking monumental!”

www.slydigs.co.uk

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Francesco Damiani: nella vita come nei ritratti …“tutto partecipa alla felicità”

Francesco Damiani, ritrattista poliedrico e originale, ha chiesto allo stilista Lucio Vanotti alcuni scampoli di tessuto di una sua precedente collezione per realizzare un’opera ispirata all’estetica minimal e rigorosa del lavoro dello stilista.

Lo statement dell’opera ha a che fare con la felicità: Damiani, nel corso dei suoi ritratti/intervista/riflessioni si è reso conto che “la felicità sta nel fare quello che sentiamo e che ci dà piacere, non esistono regole. Tutto partecipa alla felicità e assume una sua dignità: giocare a carte, lavorare a maglia, fare collages , colorare un album, lavorare con il pongo”.

La moda ha il potere di portare gioia, è attività creativa che a partire da un materiale bidimensionale e umile riesce a creare un volume, modella il corpo e crea forme nuove, interpreta stati d’animo o creare atmosfere, solleva e mette a proprio agio, dona piacere. Molti stilisti traggono spunto per le loro collezioni dall’arte, in questa opera Damiani ha effettuato il processo inverso.

Nell’opera non esistono elementi decorativi e superflui, ogni elemento è indispensabile e minimizzato: il telaio è anche cornice , la tela è a buchi tutto diventa più leggero ma terribilmente forte.

damianifrancesco19.wixsite.com/fdart
www.behance.net/Francescod
www.instagram.com/damiani.francesco1975/

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Al Mudec in scena l’artigianalità di oggi e di domani

Una mostra che spiega come artigianalità non sia una parola obsoleta, ma viva e vitale, capace di integrare le tecniche espressive del passato con la creatività di oggi e l’innovazione rivolta al domani. Tutto questo e molto di più va in scena al Mudec, il Museo delle Culture di Milano, in via Tortona 56, fino al prossimo 13 ottobre.
Crafting The Future: Storie di Artigianalità e Innovazione è un percorso espositivo voluto da Camera Nazionale della Moda Italiana, con il supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico e ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Il progetto – curato da Franca Sozzani, con la direzione artistica di Luca Stoppini, co-curatrice Sara Maino e il coordinamento di Federico Poletti – non si limita a mostrare visivamente la stretta correlazione tra il fatto a mano e la tecnologia, bensì ne spiega i passaggi salienti, grazie al supporto tecnico e fattivo di una nutrita serie di eccellenze del Made in Italy. La peculiarità dell’esposizione è incentrata sul dialogo costante e continuo tra le migliori realtà produttive e i designer più creativi, per realizzare una serie di progetti ideati appositamente e già pronti per essere messi in vendita. “Passato e futuro si fondono e si contaminano”, ha affermato Ivan Scalfarotto, sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico. Anche per Michele Scannavini, presidente di ICE, “la tradizione artigianale italiana rappresenta una ricchezza da valorizzare”. Secondo Carlo Capasa, presidente di C.N.M.I., “Con questa mostra continua l’impegno di Camera Moda nel valorizzare e promuovere la manifattura italiana, una risorsa unica al mondo”. Per Franca Sozzani, l’artigianalità è “la forza di un Paese che in ogni regione, da Nord a Sud, vanta distretti specializzati, ricchi di tradizione e saper fare”.

www.mudec.it
www.cameramoda.it

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Cinque destinazioni da sogno per la vostra fuga d’autunno

L’ufficio vi sta stretto? Le vacanze al mare sono state troppo brevi, o peggio, siete rimasti in città? L’estate è ormai al capolinea, è questa la (dura) verità da accettare. Ma chi ha detto che bisogna aspettare l’anno prossimo per delle rilassanti giornate in spiaggia, o per concedersi un viaggio all’estero?

Abbiamo pensato a cinque destinazioni perfette per voi.

1) Le Canarie. In autunno la piovosità in questo arcipelago è al minimo, mentre le temperature medie del mare sono al massimo. Le spiagge sono bellissime e non c’è neppure bisogno di uscire d’Europa: sì quindi a Tenerife, Fuerteventura, Lanzarote e Gran Canaria.

2) Il Giappone. Qui l’estate non c’entra nulla. Il Giappone è meraviglioso tutto l’anno, ma in autunno si tinge di tutte le sfumature che vanno dal rosso al giallo: è il momijigari, il rito del foliage giapponese che si traduce in gite per ammirare la splendida cornice in cui si trasforma il Paese asiatico in questa stagione.
Le città da visitare? Oltre alle più celebri Tokyo e Kyoto, anche una tappa nelle suggestive Nara e Osaka è d’obbligo.

3) New York. Il Giappone non è l’unico luogo a subire il fascino del foliage: i colori che caratterizzano Central Park in questa stagione rendono la Grande Mela una delle mete più gettonate d’autunno. E se questo fenomeno non è abbastanza, anche gli eventi del periodo potrebbero indurvi in tentazione: dalla New York Fashion Week al New York Film Festival, all’Open House New York. Che poi, si sa: NY è magica a prescindere, con o senza eventi, con o senza foliage.

4) Il Madagascar. Vera e propria perla per le meravigliose spiagge bianche e la natura rigogliosa, questo paradiso viene letteralmente preso d’assalto dagli amanti del mare. Qui le stagioni sono invertite: ed ecco che d’inverno, da maggio a ottobre, le piogge sono più rare e il clima è più secco. Da evitare i mesi da novembre ad aprile per l’alto tasso di umidità.

5) Il Polo Sud. Questa è la stagione perfetta se volete visitare il regno dei ghiacci dove, tra ottobre e febbraio, le temperature raggiungono “addirittura” i -30 gradi. Per un viaggio particolare e sicuramente unico nel suo genere.

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CHI E’ CHI AWARDS 2016: BLACK TIE EDITION

CHI E’ CHI AWARDS, giunti ormai alla loro XVI edizione, sanciscono l’inizio della settimana della moda milanese premiando i personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport, del giornalismo e della moda che si distinguono per la loro eleganza e per il savoir vivre. Il 20 settembre, nella prestigiosa cornice della sala Alessi di Palazzo Marino, a Milano, una speciale giuria ha riconosciuto e premiato per la loro eleganza alcuni tra i più noti personaggi italiani, tra cui l’ex calciatore juventino Alessandro Del Piero, noto anche per il suo savoir-faire dentro e fuori dal campo da gioco e ora creatore di una linea di scarpe da golf, a cui è andato il premio come “Sportivo più elegante”, Pierfrancesco Favino, riconosciuto come il “Miglior Attore e interprete dello stile Italiano” e il giornalista Ferruccio de Bortoli, presidente dell’Associazione Vidas di Milano, già direttore del Corriere della Sera, insignito del premio speciale intitolato a Elio Fiorucci.
Inoltre sono stati premiati anche Andrea Incontri, come Miglior Stilista, Davide Marello quale Miglior Stilista Emergente e il brand italiano Pal Zileri, come Miglior Marchio Moda Uomo.
Fra le varie tipologie di eleganza maschile prescelte dalla giuria ha brillato anche quella ironica e disincantata di Guido Taroni, giovane e già celebre fotografo, nipote del famoso Giovanni Gastel e pronipote di Luchino Visconti.

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Back to the city. I must-have per affrontare l’autunno!

Ha collaborato Orsola Amadeo

È iniziato ufficialmente l’autunno e l’estate con i suoi bagni al mare e la sua tintarella è solo un mero ricordo. Lo so che ogni scusa è buona per essere nostalgici e per farsi prendere dallo sconforto, visto che fine settembre è sinonimo di lavoro, primi freddi, per chi studia significa il ritorno ad esami e lezioni, ma se vogliamo affrontare tutto ciò ci dobbiamo rimboccare le maniche e trovare energia dovunque possiamo. E, perché no?, cercando anche quegli oggetti e accessori che ci accompagneranno per i prossimi mesi. Lo sappiamo tutti che lo shopping come antidepressivo funziona benissimo, no?

Vi proponiamo alcune scelte che siamo sicuri vi piaceranno e vi potranno far compagnia in questi mesi autunnali.

Partiamo dalle borse. Perché non regalarsi un nuovo must-have che venga con noi al lavoro o all’università? I professionisti cercano sicuramente qualcosa che trasmetta sicurezza e serietà, un oggetto di qualità e superchic. Optare per una ventiquattrore in pelle più easy della classiche borse da ufficio, come quella di Loewe. E a noi per questo fine 2016 piace nera, un po’ dark! Gli studenti, ma non solo loro, visto il grande ritorno di questo accessorio negli ultimi mesi, optano per un backpack. Perché non scegliere Eastpak, brand che la fa da padrone nel settore? E la nuova collaborazione con Timberland ci sembra davvero interessante. La capsule Eastpak X Timberland comprende 6 prodotti realizzati per soddisfare diverse esigenze di viaggio, Trolley Carry-On L, Big Backpack L, Small Backpack L, Briefcase, Toiletry Bag e Tote, ogni modello sfoggia un’originale etichetta con la dicitura “Exclusively crafted by EASTPAK, made for Timberland” e due tiralampo brandizzate. Ma è lo stile ‘old school’, con il tessuto nero impermeabile e bordo in pelle a contrasto destinato a invecchiare con l’uso, che ci ha fatto desiderare subito lo zainetto. In vendita, come le altre borse presso alcuni negozi Timberland selezionati.

C’è chi sta fremendo per il nuovo cellulare appena immesso sul mercato, c’è chi semplicemente decide di dare una nuova vita a quello che ha già. Perfetta la Blackboard cover, firmata Italia Independent, per vestire il tuo iPhone 6/6S con stile e creatività. Grazie all’effetto lavagna è infatti è possibile personalizzare la cover, disegnando o scrivendo, secondo i propri gusti, con i tre gessetti colorati presenti nella confezione.

Avete bisogno di rinnovare il guardaroba a partire dalle calzature, da veri shoe-addicted apprezzerete il classico grintoso di Santoni, in cui la doppia fibbia laterale dona un animo un pizzico retrò e sicuramente cool alla scarpa da ufficio, ma anche la più sportiva New Balance, in suede, col marchio in ton sur ton, dal colore perfetto per il freddo che verrà, un bianco-grigio ghiaccio davvero nuovo e curioso.

Ci vuol poco per sentirsi subiti cool e niente come un paio di occhiale da sole nuovi ha questo potere. Ci piacciono moltissimo quelli collezione Frames of Life di Giorgio Armani. Linee pulite e dettagli estremamente curati caratterizzano un design unico, con un sofisticato gusto retrò, reso contemporaneo grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia. La collezione rappresenta l’essenza del brand, reinterpretata e costruita attraverso una lavorazione artigianale impeccabile, con una qualità senza compromessi.

Di Paul Smith le nuove sciarpe-foulard, caratterizzate da un disegno grafico in cui il classsico motivo paisley è diventato essenziale, ma si anima di tante cromie energetiche, per quella carica che ogni mattina ci serve per riprendere l’attività.

Ma in tal senso ci vengono in aiuto anche tutta una serie di prodotti per la cura del corpo che in momenti di ripresa come questi son dei veri toccasana.

Ad esempio i prodotti Assenzio per Lui de L’Erbolario. Come ad esempio il Bagnoschiuma alle 3 Artemisie, un detergente limpido che nasce dalla equilibrata com­binazione di sostanze tensioattive di derivazione vegetale da Cocco, Glucosio e aminoacidi della Pappa Reale, arricchito dagli estratti di 3 pregiate Artemisie – Assen­zio, Dragoncello e Genepì – e dagli aminoacidi dell’Orzo, per lasciare una pelle piacevolmente fresca e levigata. Mentre grazie al Pantenolo quaternizzato e alla betaina da Barbabietola da Zucchero, dalle virtù idratanti e rin­vigorenti, si trasforma in un delicato Shampoo per chio­me forti, lucenti e morbide. Delle stessa serie anche la Crema da Barba, l’Olio da Barba e il Fluido Dopobarba.
Anche EISENBERG ci ricorda di prenderci più cura di noi e propone quattro prodotti che consentono di avere una pelle sempre perfetta e uniforme anche dopo le vacanze estive. Duo Essentiel, il gel per radere e detergere, Exfoliant Visage Purifiant, l’esfoliante viso purificante, un gel con micro particelle micronizzate di Roccia Vulcanica e capsule di Vitamine A ed E, che rende la pelle morbida, liscia e pulita all’istante. Poi ancora Concentré Matifiant Régulateur, Regolatore Extra-Opacizzante per idratare la cute e normalizzare le secrezioni sebacee e rinforzare le difese della pelle, e infine Elixir De Jeuness, l’Elisir di Giovinezza, di cui siamo diventati grandi fan, un vero e proprio pieno di energia per il viso, con Estratti di Ginkgo Biloba e di Tè Verde dall’azione idratante e riparatrice. Un gel booster istantaneo anti-fatica e anti-stress.

Esattamente quello di cui abbiamo bisogno per questa ripresa dai ritmi veloci!

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Le cravatte di Nicky Milano: storie antiche di eleganza moderna

Per parlare del cravattificio Nicky Milano, bisognare fare un passo indietro di quasi un secolo. Tutto iniziò nel 1920, grazie all’estro creativo e imprenditoriale di John Nicky Chini. Arrivato in Italia dall’Egitto, diventò presto una voce fuori dal coro con le sue cravatte declinate in eleganti fantasie e dai tessuti colorati, rompendo gli schemi di un periodo in cui l’austerità del nero e del grigio adornavano i colletti inamidati dei gentiluomini del tempo. Ben presto, le sue, diventarono lezioni di stile, ispirando gli uomini eleganti dell’epoca. Persino Gabriele D’Annunzio amava indossarle, le considerava eleganti e magnifiche e ne scrisse le lodi in una lettera autografa, che oggi è in bella mostra nella sede di via Pietrasanta, a Milano. Tanto è cambiato da allora, ma non nei laboratori di Nicky, dove il tempo sembra essersi fermato. L’arredamento è rimasto quello d’epoca, così come invariata è rimasta la lavorazione delle cravatte, confezionate rigorosamente a mano seguendo alla lettera le antiche regole di taglio. Oggi come allora prosegue incessante la ricerca estetica, dove tradizione e innovazione si fondono per offrire un prodotto dal sapore d’antan, ma assolutamente moderno. Il suggestivo archivio storico rappresenta il punto di forza dal quale le menti creative, guidate dall’art director Alberto Benigni, traggono ispirazione. Antichi libri, meticolosamente conservati, sono un inestimabile tesoro e custodiscono l’identità e una memoria storica di cui pochi possono vantarsi. Sete jacquard, lane e lini, così come cashmere e cotoni vengono meticolosamente selezionati nei migliori setifici e drapperie italiani e britannici, o anche riesumati da vecchi fondi. Il taglio a 3 pieghe e l’utilizzo di mezzi toni e colori tenui dal gusto vagamente anglosassone, identificano Nicky come la “cravatta milanese”, amatissima dai mercati giapponesi e nord americani. Indossarne una significa portare al collo un pezzo di storia meneghina e un’eccellenza italiana.

www.nickymilano.it

Photo credit: Fabrizio Di Paolo

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La Tenda, Mantero e Guido Taroni: quando la moda fa bene al cuore

Non solo moda alla Milano Fashion Week. O meglio, non solo moda fine a se stessa, ma anche solidarietà e attenzione al mondo femminile. La Tenda Milano, famosa boutique multimarca meneghina, ha aderito con entusiasmo al progetto Dee di Vita e ha deciso di partecipare attivamente all’iniziativa solidale creata dallo storico setificio Mantero e dall’Ospedale San Raffaele di Milano, a sostegno delle attività di Salute allo Specchio, un format che fornisce aiuto psicologico alle donne afflitte da patologie oncologiche, per aiutarle a ritrovare bellezza, vitalità e femminilità. Al centro di queste espressioni benefiche c’è il turbante Vita, l’elegante copricapo creato da Mantero. La Tenda ha scelto una delicata fantasia di rose acquerellate a mano per decorare il turbante, che sarà in vendita al prezzo speciale di 80 euro, di cui una consistente parte del ricavato sarà riservato al sostegno di Salute allo Specchio. Non è finita qui. In questo programma benefico c’è spazio per un altro protagonista. Il fotografo Guido Taroni – appena premiato con il Chi è Chi Award (vedi articolo correlato) per la sua eleganza davanti e dietro l’obbiettivo – ha messo volentieri la sua arte al servizio della causa. Fino al 23 settembre saranno esposti, negli spazi dello store di via Solferino 10, i ritratti realizzati da Taroni per la mostra a tema: Donne con Turbanti. 16 scatti, altrettante figure femminili solidali alla causa, più un’esclusiva fotografia, scattata per l’occasione, con il turbante nella fantasia floreale scelta da La Tenda.

www.latendamilano.com

www.mantero.com

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Adidas Originals eyewear by Italia Independent Limited Edition

Una nuova Limited Edition per Adidas Originals eyewear by Italia Independent: due modelli di occhiali da sole ispirati alle forme e ai volumi geometrici dei mitici anni ’80 che, con il loro stile inconfondibile, si rivolgono ai più cool dei trendsetter.
Un’edizione limitata, di soli 500 pezzi worldwide, presentata durante la Milano fashion week, con un esclusivo evento presso il flagship store adidas Originals in Via Tocqueville a Milano.

www.adidas.it

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G-SHOCK: MRG HAMMER TONE: limited edition di pregio

La collezione MR-G di G-SHOCK compie 20 anni e celebra il suo anniversario con un’esclusiva limited edition realizzata in collaborazione con Bihou Asano, mastro artigiano giapponese di terza generazione.

Impiegando la tradizionale tecnica giapponese Tsuiki per la lavorazione dei metalli, Casio ha concepito il nuovo MRG Hammer Tone in edizione limitata, con soli trecento orologi disponibili in tutto il mondo.

Tsuiki è una tecnica attraverso la quale un foglio di metallo viene martellato affinché si assottigli, assumendo una forma tridimensionale. Storicamente questo metodo è stato adoperato per la realizzazione di oggetti in rame, contenitori metallici, armature ed elmi che dovevano essere al contempo sottili e resistenti.

L’ultima evoluzione del modello MRG-G1000, mix dei termini “majesty” (maestosità) e “reality” (realtà) è la perfetta unione tra l’artigianato di Kyoto di 1200 anni fa e l’eccellenza della serie MRG.

www.g-shock.eu

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TRIUMPH MOTORCYCLES SPONSORIZZA IL DISTINGUISHED GENTLEMAN’S RIDE

Nel 2016 Triumph Motorcycles per il terzo anno consecutivo incoraggerà i rider di tutto il mondo a indossare il loro abito più elegante e scendere in piazza a cavallo di una moto classica a dimostrazione del suo sostegno al Distinguished Gentleman’s Ride in qualità di Global Sponsor: un evento charity motociclistico unico nel suo genere.

Il Distinguished Gentleman’s Ride nasce nel 2012 come celebrazione dell’arte dell’eleganza e dello stile delle moto classiche. Dedicata alla raccolta fondi a sostegno della lotta al cancro alla prostata, l’edizione 2016 si terrà domenica 25 Settembre.

A Settembre 2016, con il supporto di Triumph Motorcycles, il Distinguished Gentleman’s Ride punta a ottenere 50.000 partecipanti che prendano parte all’evento in più di 500 città in 90 Paesi al Mondo.

www.triumph.co.uk

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ROY ROGER’S LANCIA LA NUOVA CAMPAGNA FW 16/17

E’ New York la location scelta da Roy Roger’s per la nuova campagna FW 16/17 che vede protagonisti la modella russa Vita Sidorkina e Isaac Carew, modello-chef inglese.
Le immagini in bianco/nero traducono i codici del denim, raccontando un mood metropolitano e ricercato: “E’ una campagna che esprime la personalità di chi indossa il jeans attraverso l’essenzialità” spiega Guido Biondi, Direttore Creativo del Gruppo Sevenbell.
Il fotografo Philip Gay coglie l’anima ricercata della collezione declinandola in una serie di scatti dove il capo è protagonista.

www.royrogers.it

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Deejay Ten: Milano si prepara a celebrare la XII° edizione

E’ stata presentata la dodicesima edizione della DEEJAY TEN, corsa non competitiva di 10 Km che il 9 ottobre attraverserà Milano.
Per preparare i runner al meglio, per questa edizione Nike mette a disposizione di tutti una serie di servizi e attività: la possibilità di essere ispirati e motivati da atleti professionisti, le sessioni di corsa del Nike Run Club – per iscriversi basta registrarsi su Nike.com/Milano – e una nuova e speciale iniziativa che coinvolge 100 Personal Pacer, con il compito di assistere, motivare e scortare il proprio runner giorno della gara dalla linea di partenza a quella d’arrivo.

Registrandosi al programma di allenamento su Nike.com/Milano, infatti, ogni runner riceverà indicazioni e suggerimenti per la preparazione alla 10km.

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PAUL&SHARK: La collezione Autunno/Inverno 2016-2017

Paul&Shark presenta la nuova campagna firmata dal fotografo italiano Giampaolo Vimercati.

Scattata nella cornice inconfondibile dell’Alpe di Siusi, in Alto Adige, la campagna si compone di tre diversi soggetti, immagini emozionali in grado di catturare perfettamente i dettagli insoliti dei protagonisti in movimento.

La collezione autunno/inverno 2016-2017 è naturalmente la principale protagonista: dal giubbotto Arctic Heat, realizzato con l’esclusivo trattamento waterproof Typhoon 20000 e dotato di un innovativo sistema di riscaldamento inserito nel capo, al blouson in cashmere e lapin che interpreta in modo sofisticato lo stile contemporaneo del brand, passando infine per la classica field jacket in nylon rivista nel più caldo color senape.

www.paulshark.it

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SEAMLESS RUNNING: Lo stile urbano incontra la funzionalità

Odlo, azienda fondata ad Oslo nel 1946 e marchio celebre per la tecnologia avanzata dei suoi tessuti, ha realizzato una collezione Running che coniuga la qualità e la funzionalità dell’abbigliamento tecnico da corsa con un’ispirazione urbana, per allenarsi con stile attraverso le strade della città o al parco.

In particolare, è stata utilizzata, per le maniche e il cappuccio della felpa, la tecnologia Seamless del reparto intimo, per garantire ventilazione e trasparenza, oltre ad una perfetta vestibilità.

odlo.com

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A new kind of elegance

 

Photo | Paolo Simi
Styling| 3
Grooming | Letizia Pecchia

Photo Assistant | Georg Stipeck
Stylist assistants | Lucia Francinella, Martina Strata
Model |  Mats Van Snippenberg  @I Love Models Management

Video Maker | Federico Floridi 
Music | Damon Arabsolgar
Nel video occhiali Pugnale & Nyleve

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BNL SPONSORIZZA IL WIRED NEXT FESTIVAL

Per la sesta edizione consecutiva del Wired Next Fest, anche la prima edizione di Firenze del 17 e 18 settembre ha visto tra gli Headline Partner BNL-Gruppo BNP PARIBAS.

In questo appuntamento, il cui il tema è stato “La Bellezza, il mondo grazie all’innovazione è più bello”, non solo artistica ed estetica ma come elemento culturale e motore del cambiamento, BNL è stata protagonista con oltre 12 appuntamenti, organizzati in co-produzione con Wired e trasmessi in diretta streaming attraverso la pagina Facebook BNL People.

All’interno del Dome BNL, in particolare, oltre a raccontare l’innovazione dal punto di vista di BNL, si è parlato di nuovi clienti e nuovi modelli di servizio nel campo bancario in un mondo ormai “post digitale”, ma anche di innovazione che unisce e fa interagire settori tradizionali e moderni, dall’artigianato all’industria fino alle start up e alle App come strumento di nuova conoscenza.

nextfest2016.wired.it

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MooRER inaugura in via della Spiga il primo negozio monomarca

MooRER, brand di lusso rigorosamente Made in Italy, il 23 settembre dalle 18.00 alle 21.00 inaugurerà il suo primo negozio monomarca in Via della Spiga 48 a Milano. Il successo riscontrato dall’azienda veneta a livello nazionale e internazionale ha permesso al titolare e fondatore Moreno Faccincani di realizzare questo grande passo a cui l’azienda aspirava già da qualche tempo.
La nuova vetrina su Milano, è stata progettata fin nei minimi dettagli dall’architetto e direttore creativo dell’azienda di design Newtone, Marco Michele Rossi che, attento allo spazio e alla luce, ha creato uno spazio accogliente che rappresenta al cento per cento l’anima di MooRER. Per tradurre la tecnologia raffinata con cui il brand MooRER esprime i suoi prodotti, è stata ideata una parete luminosa che reinterpreta la presenza dell’oro nello spazio attraverso uno speciale tessuto in bronzo inserito in una lastra di cristallo. La ricerca condotta e applicata in questo contesto non si limita a superare un atteggiamento minimale dello spazio ma a ridefinirlo nei codici espressivi riproposti in termini di sobrietà e ricchezza di dettagli. I materiali impiegati parlano linguaggi diversi tra di loro; lucentezza, origine e materia collaborano in sinergia nel delineare un habitat invitante, un mood sensoriale gradevolmente discreto e idoneo valorizzando il rigore essenziale, formale ed elegante caratteristico di MooRER.

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MCS collezione AI 2016: L’anima urban country che domina il guardaroba

MCS è lo storico brand d’abbigliamento maschile che interpreta l’essenza del West americano, coniugando lo spirito originale del country all’anima urban di uno stile italiano, tipicamente casual. Da sud a nord, il lungo viaggio del brand nell’iconico paesaggio di frontiera americano, si esprime attraverso una collezione giovane e di qualità, contemporanea ma dal sapore vintage. Praticità, comfort, eleganza e semplicità, sono gli aggettivi che riassumono l’intera collezione AI 2016 dove la maglieria cresce di volume: morbidi e avvolgenti cardigan di lana, con zip e collo alto o con chiusura ad alamari e cappuccio, diventano comodi e pratici se indossati a strati su t-shirt, camicia e jeans, per un look più urban in città.

mcs.com

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Bumbys: l’app per una valutazione oggettiva (ma ironica) del vostro aspetto

Parrucche, occhiali, un paio di cuffie. E tanta, tanta ironia. E’ questa la ricetta dei Bumbys, il duo di artisti newyorchese che negli States è già un fenomeno grazie alle originalissime performance.
Tutto è nato nella metropolitana di Brooklyn nel 2008, quando i due si sono esibiti per la prima volta. Si presentano dietro una scrivania con due macchine da scrivere analogiche, il volto coperto. E danno il proprio parere sull’aspetto di chi si presenta loro. Un parere carico di senso dell’umorismo, che li ha portati in poco tempo al successo e alla collaborazione con brand prestigiosi.
Da quel giorno nella metro di Brooklyn ne hanno fatta di strada. E adesso, grazie al lancio della loro applicazione, consentiranno a chi lo desidera di ottenere un profilo personalizzato in un battito di ciglia (o quasi), senza doversi mettere in coda ai loro eventi.
The Bumbys’ App è sbarcata in Italia lo scorso 15 settembre in occasione del Wired Next Fest di Firenze. Il suo funzionamento è semplicissimo: basta caricare una propria foto o quella dei propri amici per ottenere, come la definiscono loro, una “valutazione giusta e onesta del proprio aspetto”.

Come e quando è nato il progetto The Bumbys?
I Bumbys nascono nel 2008, a NYC. Un giorno, per scherzo, si mettono a valutare le persone, prima, per strada, poi in gallerie d’arte e musei, e poi ad eventi molto interessanti in giro per il mondo.

Vi siete esibiti nella metropolitana di New York: come ha reagito il pubblico alle vostre performance?
In realtà, da subito abbiamo ottenuto dei riscontri incredibili. Tradotto; la prima volta che ci siamo messi in strada a valutare le persone per 2 dollari, abbiamo raccolto 170 dollari in meno di un’ora, quindi, ci sono state delle ottime mance

La vostra applicazione verrà sicuramente accolta con entusiasmo: come affronterete tutte le richieste?
Abbiamo un ottimo team di Bumbys sparsi per il mondo quindi sarà tutto abbastanza agile. Dal punto di vista pratico, l’app stessa è costruita in modo tale da facilitare molto la procedura di valutazione e siamo finalmente contenti di poterle fare anche in italiano.

In che modo riuscite a dare una “valutazione imparziale ed onesta dell’aspetto” delle persone?
Durante le performance abbiamo circa 2 minuti di tempo per osservare ogni persona e quindi, oltre all’aspetto, osserviamo molto il modo in cui ognuno si comporta in quei 2 minuti di silenzio.

www.facebook.com/TheBumbys

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Gli Antwerp Bears di Dirk Bikkembergs

L’uomo ha preso spesso in prestito dalla natura alcune caratteristiche che rendono iconici e riconoscibili gli animali, e lo ha fatto per sottolineare le proprie virtù e il proprio valore. La forza di un leone, la velocità di una gazzella, l’eleganza sensuale di una pantera sono state usate nei secoli per descrivere le doti di un cacciatore, quelle di un’atleta e così via. Fra i tanti animali che sicuramente hanno sempre suscitato interesse e curiosità c’è l’orso, e per molteplici aspetti, quelli più pacifici e quelli invece più legati alla sua natura selvaggia. Che torna ad ispirare anche un brand molto amato dei giorni nostri come Dirk Bikkemebergs. È una testa d’orso ruggente che mostra i denti e il suo lato più forte e grintoso quella che campeggia sui capi della capsule collection Antwerp Bears. L’orso è usato come simbolo di buona volontà e di forza eroica, invita ad affrontare gli impegni autunnali con energia e volontà. Un mix cromatico accattivante caratterizza la grafica presente su T-shirt, felpe, bomber e pull, perfetti per i fashion addicted attenti alle novità, ma non solo per un lui sportivo, che segue la moda, ma anche per la sua lei che apprezzerà il fit over e il messaggio energico e rivitalizzante.

www.bikkembergs.com

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Djokovic & Friends, la tre giorni che unisce sport e solidarietà

Il 20 settembre avrà inizio la manifestazione Djokovic & Friends, la tre giorni che unisce sport e solidarietà organizzata e sponsorizzata dalla Novak Djokovic Foundation.
Novak Djokovic è conosciuto in tutto il mondo per i suoi successi e i suoi record da professionista del Tennis, ma prima che tennista, Novak è un uomo che fuori dal campo da gioco è sia marito sia padre e, soprattutto, mai dimentica le sue umili origini. La sua sensibilità che da sempre lo accompagna, l’ha portato a creare nel 2007, insieme alla moglie Jelena, la Fondazione che porta il suo nome: Novak Djokovic Foundation concentrata principalmente sull’educazione primaria dei bambini dai tre ai sei anni.
La sera del 20 settembre a Milano nello splendido Castello Sforzesco, si svolgerà l’esclusiva Charity Gala Dinner di cui Giorgio Armani sarà Sponsor Ufficiale. I due giorni successivi saranno animati da una serie di incontri sportivi mozzafiato, aperti al pubblico, a cui parteciperanno importanti nomi del mondo del tennis come Rafael Nadal, Serena Williams, Flavia Pennetta e Fabio Fognini.

I biglietti per questa manifestazione sportiva senza precedenti sono acquistabili sulla piattaforma multicanale di TicketOne. Acquistare un biglietto significa diventare protagonisti di un’esperienza senza confronto immergendosi in una vera e propria kermesse che coniuga professionalità, intrattenimento e passione.

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Incontro di stile con la nuova promessa del calcio Federico Bernardeschi

Federico Bernardeschi, la giovane promessa italiana del calcio, attaccante della Fiorentina e della Nazionale, è stato uno dei protagonisti della campagna Nike Tech Fleece per Foot Locker: ‘Remember The Name’. Lo abbiamo incontrato a Milano, nello store Foot Locker di corso Vittorio Emanuele II, dove si è tenuto il lancio di questo sportswear che combina tecnologia, innovazione e cura dei dettagli. Visto che Federico, come giocatore, di talento e determinazione ne ha da vendere e lo sappiamo, abbiamo voluto scoprire qualcosa di più su di lui, anche in termini stile. Ecco qui qualche curiosità.

Come nasce la tua passione per il calcio? Hai sempre sognato di fare il calciatore?

Sì, fin da piccolino avevo il pallone tra i piedi, per cui penso sia una passione innata e credo sia bellissimo essere riuscito a trasformarla in un lavoro. Mi ritengo estremamente fortunato e sono molto contento.

Se non fossi diventato un calciatore?

Molto probabilmente sarei andato con mio padre nelle cave di marmo. Avrei lavorato con lui come cavatore, ma ho sempre voluto giocare a calcio ed ho sempre creduto nei miei sogni. Ne ho realizzati molti, anche se, certamente, ne ho ancora tanti da realizzare.

Qual è il tuo rapporto con la moda?

È un bel rapporto. Mi piace vestirmi bene, stare attento alle nuove tendenze ed esprimere la mia personalità.

Cosa ha significato per te essere scelto come testimonial da due colossi come Nike e Foot Locker?

È un grandissimo onore, oltre a che un orgoglio personale, essere scelto da due gruppi così grandi a livello mondiale. Non è facile e io sono davvero onorato che abbiamo voluto me.

Si portano tantissimo le sneakers, di ogni tipo e modello. Tu che uso ne fai?

Mi piacciono moltissimo e le porto più o meno tutti i giorni. Questo non vuol dire che non indossi altri tipi di scarpe. Se vado fuori a cena mi piace metterne una più elegante, uno stivaletto, ad esempio.

Il sogno nel cassetto?

Crescere professionalmente e diventare un grande giocatore. A livello mondiale.

www.nike.com

www.footlocker.it

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https://youtu.be/rjElUomRi0k

Cinecult : Bridget Jones’s Baby di Sharon Maguire

credit cover GILES KEYTE

Bridget ha 44 anni, ha rotto con il fiero avvocato Mark Darcy e ha perso svariati chili di troppo e il vizio del fumo ma non il cattivo gusto nel vestire e la vocazione a combinare guai senza risparmiare né il lavoro né la vita amorosa. E per un’inguaribile romantica come Bridget Jones, interpretata ormai per la terza volta con successo e simpatia da Renée Zellweger, (premio Oscar peraltro per ‘Chicago’), qui ancora cronista maldestra attualmente al servizio della nuova informazione ‘all by myselfie’ dell’era 3.0 sicuramente due è meglio di uno, specialmente quando si tratta di scegliere il papà giusto per il suo bambino. E’ tutto nel nuovo film ‘Bridget Jones’s Baby’ diretto da Sharon Maguire e distribuito da Universal Pictures. Tutti i suoi amici, perfino Tom (James Callis), il gay della pazza comitiva di ‘fratelloni di sventura’, hanno messo la testa a posto mettendo su famiglia. Per cui è arrivato anche il momento della svolta di Bridget che, pur dedita a fantastiche avventure nel talamo con tipi molto appetibili almeno sulla carta come il bel Jack Qwant (Patrick Dempsey), un principe azzurro alla rovescia che estrae dal fango la mitica scarpetta della favola, non riesce a dimenticare il suo amore di sempre, l’ingessato e tenero Mark Darcy (Colin Firth premio Oscar fra gli altri per ‘Il discorso del re’), parruccone molto sexy (non sulla carta però). Magari si sente un po’ la mancanza di Hugh Grant alias Daniel Cleaver ad animare e dare pepe alla storia ma non tutto è perduto (dobbiamo aspettare un sequel?) perché l’esilarante anti-eroina creata da Helen Fielding, suo malgrado esplora il mondo del web e quello della relazionalità ‘poliamorosa’ vissuta da molte donne quarantenni di oggi ampliando i suoi orizzonti. Dopo due incandescenti incontri galanti, Bridget resta incinta così per caso senza pensarci imbattendosi in una ginecologa un po’ sui generis (una convincente Emma Thompson premio Oscar per la serie ‘Tata Matilda’), paleo-femminista ed ex ragazza madre che dona un tocco di sapido sarcasmo in più a tutta la vicenda. Ma sul futuro di Bridget, illuminato da un matrimonio regale da romanzo d’appendice in versione parodistica (indovinate con chi?) pesa ancora una diabolica incognita che potrebbe cambiare di nuovo il suo destino. Il film gode di ottime musiche, belle ambientazioni, situazioni esilaranti come il maxi concerto allestito nel week-end festival, dialoghi esuberanti e un’interessante visione del problema dell’informazione e del ‘ ritorno dell’integrità e della democrazia nel mondo mediatico’ per usare le retoriche ma pregnanti parole di Bridget. L’abbiamo amata nei primi 2 capitoli e continueremo ad amarla anche qui con quei ‘ritocchini’ per i quali la diva vincitrice di un Golden Globe per ‘Betty Love’ ha rivendicato il suo sacrosanto diritto. Il tutto senza magari nutrire troppe aspettative su una commedia che, pur in qualche lacuna di sense of humour e la mancanza delle scoppiettanti gag dei primi 2 episodi, riesce a far trascorrere piacevoli momenti davanti al grande schermo risvegliando positività e romanticismo ormai dati per dispersi nel filone della commedia brillante, agrodolce e vagamente demenziale oggi in auge nelle sale.

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ROY ROGER’S INAUGURA IL PRIMO CORNER AD OSAKA

Roy Roger’s consolida la sua presenza in Giappone con l’apertura del primo corner nel department store Hankyu di Osaka.

Dopo il debutto degli shop in shop ad Osaka e a Tokyo dello scorso anno, il sodalizio tra il brand e il Giappone è stato confermato con la definitiva apertura del corner Roy Roger’s ad Osaka.

Attraverso appositi trunk show, Roy Roger’s ha proposto alla clientela nipponica l’esclusivo “jeans su misura” che ha riscosso un enorme successo, consolidando e trasferendo i valori che appartengono alla storia del brand, primo jeans Made in Italy.

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“CHARMING BORDEAUX”: il potere del colore secondo Alberto Guardiani

Il bordeaux, intenso ed evocativo, trascende gli stili e si impone come colore must have di questo Autunno/Inverno.

Seduttore e al contempo intellettuale, il bordeaux colora le calzature Uomo della prossima Fall Winter by Alberto Guardiani. Lo fa nella versione all-over del mocassino in vitello lucida con fondo carrarmato, e nella derby in pelle e gomma a contrasto con fondo e punta, in versione color block.

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FOOTLOOSE: IL MUSICAL ARRIVA A MILANO

Pronti per un tuffo negli anni ’80? Torna in Italia una nuova produzione teatrale firmata Stage Entertainment. Footloose il musical, tratto dall’omonimo dance movie, sarà a Milano, al Teatro Nazionale, dal 24 settembre al 31 dicembre 2016. Footloose ha lasciato il segno nell’immaginario collettivo sia per la sua coinvolgente e indimenticabile colonna sonora – un vero e proprio tributo al pop/rock di quel decennio – sia per le incredibili coreografie, create grazie al lavoro del regista e coreografo australiano Martin Michel. È una storia d’amore in musica e danza, ambientata in un piccolo paese della provincia americana e rappresenta la grande vittoria del coraggio, del duro lavoro e della determinazione che tuttora coinvolge tutte le generazioni che desiderano salvaguardare le proprie emozioni. Il cast scelto da Martin Michel è, per l’appunto, ricco di talenti giovani e di artisti con grande esperienza nel panorama del musical nazionale e internazionale.

Due brand storici vestiranno i protagonisti che calcheranno le scene del Teatro Nazionale, Reebok e Levi’s. La Classic Leather, firmata Rebook, sarà in primo piano con la sua inconfondibile silhouette bianca che, fin dalla sua nascita nel 1983 nello stesso periodo in cui è uscito il film Footloose, è ricordata come vera e propria icona di quegli anni, con il suo gusto sofisticato sempre in voga. Un importante link lega la mission della famosa sneaker alla storia del musical: rompere le regole, superare i confini, motivare i giovani indirizzandoli verso nuovi valori positivi. La storia di Levi’s invece, si sa, è da sempre legata al mondo della musica e sul palco di Footloose non poteva mancare. I capi scelti sono quelli della collezione FW16 tra cui il mitico modello 505C. Siamo tutti impazienti di vedere in scena questo nuovo ed emozionante spettacolo ed essere catapultati nei mitici e intramontabili anni Ottanta.

www.reebok.it
www.levi.com

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I MIGLIORI ALBUM DELLA NOSTRA VITA

Cover credit: Bruno Prosdocimi, Gino Bartali , Fausto Coppi, Ok VIP Panini, Modena (1973)

Al Mata di Modena, nell’ambito del festivalfilosofia dedicato all’Agonismo, dal 16 settembre al 26 febbraio 2017 prende vita la mostra I migliori album della nostra vita. Storie in figurina di miti, campioni e bidoni dello sport, curata dal giornalista Leo Torrini. Un percorso emozionale per ammirare le figurine che ritraggono i personaggi/simbolo della storia dello sport, quelli che ci hanno fatto vivere i momenti esaltanti della vittoria o i cosiddetti “bidoni”, responsabili di cocenti delusioni sportive.

Un’occasione per riscoprire il valore sociale e politico delle figurine utilizzate sia come mezzo di comunicazione, sia come celebrazione di grandi uomini che hanno lanciato messaggi importanti, come lo statunitense di colore Jesse Owens, stella dei Giochi olimpici di Berlino del 1936, che furoreggiò in pieno regime nazista. Non mancano anche i collegamenti con il mondo dello spettacolo, uno fra tutti l’indimenticabile nuotatore Carlo Pedersoli, più noto al grande pubblico come il “gigante buono” Bud Spencer.

L’esposizione permette anche di vivere differenti esperienze interattive e multisensoriali, dai percorsi ludico-didattici per piccoli e grandi, a vere e proprie simulazioni di gioco. A completare il tutto, il catalogo omonimo con le immagini delle figurine in mostra e l’Enciclopedia Panini del calcio italiano, disponibili nel bookshop.

La rassegna è realizzata dal Museo della Figurina del Comune di Modena con il sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Modena e Gruppo Hera, mentre parte del materiale esposto è stato donato al museo da Panini spa. Main partner dell’evento sono Regione Emilia-Romagna, Apt e Città d’arte dell’Emilia-Romagna.

Parallelamente all’esposizione, sarà possibile visitare il Museo della Figurina di Modena (Corso Canalgrande 103), dove circa tremila immagini raccontano la storia di questo piccolo, diffusissimo, mezzo di comunicazione, nato nella seconda metà dell’Ottocento e rendono omaggio alle Olimpiadi, protagoniste di un percorso tematico sugli anni Ottanta e Novanta, anche con il nuovissimo album Panini “Italia Team – Rio 2016, dedicato alla nazionale italiana.

Per finire, venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 settembre (ore 10-13 e 15-19), di fronte al Mata, alla Manifattura Tabacchi di Modena, le figurine sono ancora protagoniste con i giochi del campionato di figurine CeloCeloManca: un vero e proprio villaggio, in collaborazione con Panini spa, dove cimentarsi in gare di lancio di figurine in impianti appositamente ideati o partecipare a quiz per mettere alla prova la propria conoscenza sportiva.

Inaugurazione al MATA
venerdì 16 settembre ore 17

MATA
via della Manifattura Tabacchi n. 83 – Modena

Museo della figurina
Palazzo S. Margherita, Corso Canalgrande n. 103 – Modena

www.museodellafigurina.it
www.mata.modena.it
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E. Marinella: le nuove cravatte d’Archivio immortalate nella campagna di Collateral Films

È chiamata significativamente Archivio la nuova linea di cravatte di E. Marinella, storica maison d’alta sartoria partenopea, che edita i pattern creati tra il 1930 e il 1980. La collezione è protagonista, assieme ai più bei panorami di Napoli, della campagna di comunicazione ideata appositamente dalla Collateral Films per l’occasione.

Un giro per Napoli e dintorni per spiegare, attraverso le immagini, il legame tra la città e questo marchio d’eccellenza, e per mostrare quanto siano strettamente connesse tra loro le architetture storiche che caratterizzano il capoluogo alle pendici del Vesuvio e le geometrie ideate da E. Marinella tra gli anni ’30 e gli anni ’80 del secolo scorso. Così, nello shooting di Collateral incentrato su inquadrature inaspettate e close up grafici, la Certosa di San Martino al Chiostro di Santa Chiara, Piazza Plebiscito, o altri eloquenti esempi che marchiano il tessuto urbano, diventano testimonianza visiva e tangibile di questa profonda correlazione.

Se le fantasie di Archivio sono il frutto di una capillare ricerca condotta da Maurizio Marinella – cuore e anima del brand – durante i suoi viaggi in Inghilterra, dove già suo nonno Eugenio e suo padre Luigi si recavano per scegliere le texture da tradurre in camicie e cravatte, il concept della campagna mette la città partenopea in primo piano, trasformandola in una musa ispiratrice come lo stesso Marinella ribadisce, “Questa campagna vuole celebrare ancora una volta il legame tra E.Marinella e Napoli. Volevamo che raccontasse in maniera fedele il nostro modo di essere, ma anche la voglia di guardare sempre al futuro”.

La campagna di comunicazione sarà presentata ufficialmente il prossimo 21 e 22 settembre a Milano, in occasione della presentazione della collezione Archivio presso lo show room E. Marinella in Santa Maria alla Porta, 9.

www.marinellanapoli.it

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Produced by Collateral Films
Art Direction | Matteo Mendiola
Photo | Claudia Zalla
Director | Gabriele Maggio e Loris Andreozzi

Secondo alcune indiscrezioni, Amedeo Andreozzi, napoletano doc e conosciuto dal grande pubblico, potrebbe essere il nuovo testimonial.

Maserati Polo Tour 2016: la spettacolare chiusura al “China Open” di Pechino

Con un match emozionante presso il prestigioso Tang Polo Club di Pechino, in Cina, si è conclusa l’edizione 2016 del Maserati Polo Tour, disputatosi nel corso dell’anno su sei campi da polo tra i più prestigiosi al mondo. Il torneo di polo ‘China Open’ 2016 ha attratto molti dei migliori giocatori di polo a livello globale e ha offerto agli ospiti dell’evento l’opportunità di provare le esclusive vetture Maserati.

L’atmosfera della manifestazione è stata ulteriormente arricchita dall’esposizione delle vetture della casa del tridente e dalla loro parata durante le fasi celebrative dell’evento, coinvolgendo sia gli appassionati di auto sia i fan presenti. Maserati ha esposto per l’occasione due modelli presentati nel corso del 2016, che includono la nuova Quattroporte – e le versioni aggiuntive GranLusso e GranSport, con un restyling degli esterni, degli interni e innovative dotazioni tecnologiche – e il nuovo SUV Levante, entrambi disponibili sia con il motore a benzina costruito da Ferrari per Maserati, sia con la motorizzazione diesel.

www.maserati.com

www. lamartina.com

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Rockstud Untitled: l’uomo Valentino riscopre il fascino dell’imperfezione

Wabi-sabi è la filosofia giapponese della perfetta imperfezione, l’idea per cui nulla dura, nulla è finito, nulla è perfetto. Usando come ispirazione la tecnica giapponese del kintsugi, che consiste nel riparare gli oggetti rotti di ceramica con la polvere d’oro, nell’intenzione che dal difetto possa derivare una forma superiore di perfezione estetica e interiore, Valentino propone il progetto Rockstud Untitled, una capsule collection unisex di classici distillati all’essenza e riletti attraverso il savoir – faire della storica maison. Una craftsmaship in chiave scabra, il cui legante sono le borchie: dodici elementi costitutivi del guardaroba perfetto – dalla camicia bianca al peacoat blu, dal trench beige ai jeans, dalla T-shirt grigia al cappotto cammello, dalla maglia girocollo alle sneaker bianche – una cui parte è stata staccata e quindi riparata usando borchie dorate al posto delle cuciture. La tensione tra industriale e artigianale, tra serie e unicità caratterizza il progetto e lo rende unico nel panorama della moda contemporanea. Ciascun capo è identificato da un numero progressivo da 1 a 12, timbrato sul sacchetto di tela bianca che lo contiene. Appare quasi anonimo ma una volta indossato, rivela i segni di una customizzazione dal tocco sintetico, autentico e ben definito: tracce di un vissuto potenziale, intimo, e di un’umana imperfezione interiorizzata come segno della bellezza che ci contraddistingue.

Nella sfilata Uomo FW 16/17, la capsule si evolve nella versione Noir – le borchie in rutenio e il colore nero contaminano la maggior parte dei capi men rtw e per gli accessori – Open sneaker e clutch.
In particolare le borchie in rutenio per la clutch diventano all around e anche il packaging si trasforma ad hoc in un intensa versione noir.
Nei dettagli “Native” la pelle è intarsiata con una tecnica ben precisa, ogni dettaglio geometrico è dipinto a mano, curato con la stessa attenzione del tutto: perché il particolare rivela l’essenza di ogni uomo.

www.valentino.com

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Cinecult: Il disagio femminile trionfa sul red carpet del cinema di Venezia N° 73

Si è aperto con le scene danzanti di un musical rutilante, ‘La La Land’ con Ryan Gosling ed Emma Stone e si è chiuso con la cavalcata trionfante dell’epico kolossal western fuori concorso ‘I magnifici sette’ remake dell’originale con Denzel Washington e attualmente distribuito da Warner Bros questo 73° Festival del Cinema di Venezia. Il Leone d’Oro non è andato a un film tricolore né tantomeno all’osannato Sorrentino che ha presentato in pompa magna il suo ‘The Young pope’, miniserie televisiva scritta e diretta dall’amato regista ed esponente in parte del filone ieratico del festival, né ad altri autori italiani che secondo alcuni critici poco benevoli hanno bruciato un’occasione in più.
La femminilità prostrata della protagonista dell’interminabile film del filippino Lav Diaz ‘The woman who left’ ha trionfato con il suo bianco e nero sul corpo parlante e ubertoso di una matura e bellissima Monica Bellucci, immortalata senza veli da Paris Match che ha recitato nell’ultimo film di Emir Kusturica nella pellicola ‘On the milky road’. Chi si aspettava scandali, oscenità, drammi ad animare la kermesse della Serenissima è rimasto cocentemente deluso: la Biennale celebrata in laguna sotto lo sguardo di una giuria di prestigio capitanata da Sam Mendes, cineasta raffinato, e composta fra gli altri da Giancarlo De Cataldo, Chiara Mastroianni, Lorenzo Vigas e Laurie Anderson ha premiato alcuni buoni titoli che presto vedremo sui nostri grandi schermi. A cominciare da ‘Animali Notturni’ gran premio della giuria di questa edizione del festival, un film scritto e diretto da Tom Ford, stilista e regista di talento che torna dietro la macchina da presa dopo ‘A single man’ con una storia convincente che concilia il thriller e la suspence con la sua mania estetizzante che lo ha reso giustamente famoso. Nel film giganteggia ancora una figura femminile bella e ricca interpretata da Amy Adams che deve fare i conti con un amore del passato torrido, affascinante e squattrinato come Jake Gyllenhaal fra eros e vendetta.
Le altre dame del Festival hanno suscitato l’ammirazione del pubblico e dei fan ma senza troppo glitter e glamour, usando semplicemente l’arma della seduzione verbale: si va da Emma Stone, la musa di Woody Allen che ha sfilato nel suo scintillante modello di Atelier Versace (marchio apprezzato anche da Rania di Giordania), conquistandosi l’ambita Coppa Volpi per ‘La La Land’ fino a Natalie Portman, anch’essa favorita per la prestigiosa Coppa per il film ‘Jackie’. Il biopic di Pablo Larrain sull’icona americana andata sposa in seconde nozze a Onassis e interpretato con grazia e intensità dalla Portman ha comunque portato a casa un premio alla sceneggiatura per Noah Oppenheim.
Ha fatto un po’ discutere critici e pubblico del festival il Leone d’Argento ex aequo andato a due film radicalmente diversi: il poetico Paradise del formidabile russo Andrei Konchalovsky che ha affrontato il tema dell’Olocausto, e ‘La Region Salvaje’ del messicano Amat Escalante un po’ surreale e poco comprensibile in verità. Fra gli altri riconoscimenti spicca il premio di migliore attore a Oscar Martinez, interprete di ‘El ciudadano illustre’ diretto da Cohn e Duprat, un bel film di sceneggiatura come l’ha definito Emiliano Morreale su ‘La Repubblica’ e quello a Paula Beer per il film ‘Frantz’ di François Ozon che affronta il nazismo da un punto di vista teutonico. Truculento ma lussuoso e sicuramente da vedere il film ‘The bad batch’ un ‘western psichedelico’ firmato dalla regista Ana Lily Amirpour che intreccia tensione drammaturgica e cannibalismo premiato con il premio speciale della giuria. Ha sedotto un’ampia fetta di critici Stehane Brizé con il suo ‘Une vie’ che si rifà all’Ottocento nostalgico e languido di Maupassant. Interessante il gradevole ‘Tommaso’ con Kim Rossi Stuart che con grazia e senza banalità porta sul grande schermo la crisi d’identità del maschio moderno. Ha diviso la platea e il pubblico in sala il film ‘Piuma’ della pisana Roan Johnson distribuito da Lucky Red uno dei film italiani più sorprendenti ma trascurati dalla giuria non giustamente: esorcizza la paura diffusa di fare un figlio con spirito, ottimismo e ironia. Fra gli altri ci sono anche ‘Spira Mirabilis’ e ‘Questi giorni’ di Giuseppe Piccioni con un cammeo di Margherita Buy. Premio di consolazione al documentario sugli esorcismi ‘Liberami’ di Federica Di Giacomo vincitore della sezione Orizzonti.. E sono proprio i documentari quelli che ricorderemo forse di più di quest’ultima edizione n°73 del Festival: da quello, distribuito da BIM sulla vita di Rocco Tano, alias Rocco Siffredi realizzato da Thierry Demaizière e Alban Teurlai e presentato alle Giornate degli Autori fino a due docufilm sulla moda. Il primo diretto da Dario Carrarini, ‘L’eleganza del cibo’ che è l’evoluzione cinematografica di una mostra approdata perfino a New York con i suoi addentellati fra food e fashion mentre il secondo, dedicato alla direttrice di Vogue Italia Franca Sozzani, ‘Franca, Chaos and creation’ girato dal figlio fotografo Francesco Carrozzini penetra nell’intimo di una delle donne più potenti e temute del fashion system scavandone l’anima.

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Nasce “Mr Sarenza”, il nuovo marchio di scarpe maschili dell’e-tailer di calzature Sarenza

Forte di un’expertise di oltre 10 anni, e dopo il crescente successo delle collezioni donna “Made By Sarenza”, ha deciso di realizzare “Mr Sarenza” una nuova linea maschile dell’e-tailer di calzature Sarenza.

La prima collezione “Mr Sarenza” è composta da 29 differenti modelli ideati a Parigi e prodotti in Europa e celebrata dal fotografo Virgile Guiard. Scarpe facili da vivere ed indossare, per un’eleganza casual ed estrosa. Questa nuova linea di calzature maschili rappresenta l’incontro tra comfort e eleganza sottolineata dall’utilizzo di materiali raffinati e linee contemporanee.

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Back in town con il blu

Ormai per tutti è giunto il tempo “dell’arrivederci” al mare, alla spiaggia e al relax per dare un nuovo “benvenuto” alla città con la sua routine e la sua frenesia.

E perché non farlo con un tocco di blu o, anche, di turchese? Il blu, una delle tre cromie primarie insieme al giallo e al rosso, era considerato nell’Antico Egitto il colore dell’introspezione e dell’infinito; ecco perché, per ricominciare alla grande, consiglio di concedervi ancora cinque minuti di vacanza e dare un’occhiata alle novità di stagione declinate nelle mille sfumature di questa nuance.

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Danilo Carnevale: un ambasciatore a cinque stelle del menswear

Nonostante il background di carattere immobiliare e finanziario, Danilo Carnevale ha inseguito la sua passione e, due anni fa, si è lanciato in una nuova avventura nel fashion system e nello stile. Per Danilo la moda è innata e spontanea, e serve ad esprimere appieno la propria personalità. Con l’intento di comunicare a chi lo segue la sua visione estetica, ha aperto un blog, diventando un vero e proprio menswear ambassador e influencer di successo. Le domande che in molti si pongono sono: Chi è veramente un “menswear ambassador and influencer”? In che modo si può intraprendere una carriera di questo tipo?
Noi lo abbiamo intervistato e ci siamo tolti qualche curiosità.

Chi è Danilo Carnevale?
Danilo Carnevale è un ambasciatore di brand e realtà di prestigio relative al settore moda, beauty e lusso. Il suo ruolo consiste nello sviluppare soluzioni per marchi che intendono associare la propria immagine a quella di un ambassador per migliorare sia la propria visibilità, sia la web reputation. L’obiettivo è di convertire i leads generati in sales o per fare semplicemente branding.

Cosa ti ha spinto verso la moda e a trasformare una passione in lavoro?
Il fashion system mi ha sempre affascinato, sin da quando ero bambino. Prima di approdare sul mondo dei social, avevo un background proveniente dal comparto immobiliare e finanziario, e consultavo i social network come fossero delle riviste virtuali da cui attingere informazioni o prendere ispirazione. Poi, da due anni a questa parte, ho deciso di mettere “sul piatto” quella che era la mia vera passione, cioè la moda, lo stile , il gusto per le belle cose. Ed eccomi qui a parlare di questa nuova avventura.

Da cosa è nata l’idea di aprire un blog e qual è il messaggio fondamentale che vuoi comunicare a chi ti segue?
Diciamo che io non mi definisco un blogger. Piuttosto sono una persona che vuole comunicare il suo modo di vedere il mondo sia attraverso immagini curate e dettagliate sia attraverso il proprio stile . È ormai noto che anche solo tramite una foto puoi far capire molto di te e trasmettere nuove sensazioni ed emozioni nei confronti di chi ti guarda.

Menswear ambassador and influencer, come spiegheresti a chi non è del settore quello che fai?
Se dovessi spiegare in poche parole chi è un menswear ambassador, non è altro che una persona che rappresenta brand che siano in linea con il suo profilo, e che è riconosciuta dai propri lettori con lo status di influencer, proprio perché diventa un vero proprio punto di riferimento, sostituendosi ai mass media tradizionali, esponendosi in prima persona e trasmettendo ai propri followers la vera e pura passione per quello che sta facendo.

Cos’è il made In Italy? Un marchio che, secondo te, lo rappresenta al 100%?
Il made in Italy è considerato a livello internazionale come sinonimo di qualità, di originalità e di stile. Non riesco a specificare quale sia un brand che possa incarnarlo al 100, ma, ad esempio, un settore dove si respira pienamente l’aria del “fatto in Italia” e del “fatto a mano” , è quello dell’alta sartoria, dove entri in contatto fisico con tutti i processi produttivi ed esecutivi che portano alla realizzazione di un abito bespoke.

Cosa ne pensi dello stile dell’uomo contemporaneo? Un consiglio che daresti?
Lo stile dell’uomo contemporaneo è un qualcosa di indefinito. A volte può sembrare troppo eccentrico, altre volte troppo scontato e banale. L’unico e prezioso consiglio che posso dare è quello di essere sé stessi, non artefatti e costruiti, comunicare unicità e originalità evitando di recitare una parte come se fossimo a teatro. Indossare qualcosa che ci appartiene veramente, unito alla propria visione di vedere le cose, permette di esprimere pienamente la personalità di ognuno.

Come definiresti il “MANINTOWN” DOC?
Il MANINTOWN più autentico è un cittadino del mondo, un cosmopolita e un gentleman contemporaneo.

www.danilocarnevale.com

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La LOEWE FOUNDATION svela il trofeo del LOEWE Craft Prize

In occasione della man fashion week dello scorso giugno noi di Manintown avevamo già avuto modo di parlare dell’iniziativa LOEWE Craft Prize, un concorso finalizzato alla valorizzazione dell’artigianato all’interno della cultura contemporanea sponsorizzato dalla LOEWE FOUNDATION che fin dal 1988 si occupa di promuovere le arti e la cultura. Nell’intervista di qualche mese fa con il direttore creativo della maison LOEWE, Jonathan Anderson, creatore del progetto, era emersa l’importanza di dare una più ampia visibilità alla creatività e alle abilità manuali di artigiani appartenenti a diversi campi al fine di valorizzare la loro arte. Ecco che oggi siamo tornati a parlare di questo importante premio. La fondazione infatti ha deciso di svelare il trofeo che sarà assegnato ogni anno al vincitore: una doppia coppa, disegnata appositamente dal noto argentiere britannico Alex Brogden, che celebra l’interazione tra la terra e gli altri elementi sottolineando il rapporto che ogni artigiano ha con i materiali.

Ogni professionista è invitato a partecipare al concorso nel quale ogni creazione dev’essere contraddistinta da un’applicazione innovativa della propria arte, unita ad un concetto artistico originale. Il vincitore, selezionato da una giuria composta da illustri esperti di arte e design, riceverà un premio di 50 mila €, oltre ad occupare una posizione di rilievo all’interno del catalogo, in cui sono inseriti anche i lavori dei 14 finalisti, e dell’esibizione ‘LOEWE Craft Prize 2017’, portata in tutto il mondo.

Il concorso, sponsorizzato da LOEWE FOUNDATION, è aperto ad ogni artigiano professionista che ha compiuto 18 anni di età. Le iscrizioni saranno accettate fino al 7 novembre 2016. Informazioni su registrazione e requisiti sono disponibili su www.loewecraftprize.com

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DAINESE E AGV PRESENTANO IL NUOVO SISTEMA DI SICUREZZA TESTA-PIEDI

Il Gruppo Dainese presenta il nuovo sistema di sicurezza testa-piedi composto dal casco AGV Pista GP R e dalla tuta Dainese Mugello R D-air®, che rappresenta un’ulteriore milestone nelle tecnologie applicate alla sicurezza. Sviluppato con il prezioso contributo di Valentino Rossi, il nuovo outfit introduce numerose tecnologie ed innovazioni.
Il Pista GP R è il casco più protettivo mai sviluppato, perfetta sintesi di protezione, performance e comfort.
La nuova tuta Mugello R D-air® costituisce lo stato dell’arte della tecnologia protettiva marchiata Dainese con oltre 25 nuove caratteristiche e numerose innovazioni che hanno portato allo straordinario risultato di 5 nuovi brevetti.

www.dainese.com

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Mr&Mrs.Moncler: la coppia social di Moncler per una collection tutta da scoprire

Per la stagione Autunno/Inverno 2016-17, Moncler interpreta in chiave contemporanea l’iconico Duvet, insostituibile punto di riferimento per il marchio.
Testimonial di questa nuova avventura creativa sono Mr. & Mrs. Moncler, una coppia “virtuale” che incrocia riferimenti cartoon, miscelando un pizzico di ritrovata tradizione cyber-sportiva ’60 e un tecnicismo da social media addicted.
Protagonista indiscusso della collection è il piumino in Nylon Laqué, parte della vera tradizione di Casa Moncler. La tavolozza cromatica è imperniata su toni vigorosi, profondi e avvolgenti, quali il burgundy, un blu notturno e luminoso insieme, il verde inglese e il nero. Inediti invece gli special tags della collezione, le particolari etichette che raffigurano appunto rispettivamente Mr. & Mrs. Moncler, e che contraddistingueranno i capi del progetto speciale all’interno delle boutique.
Mr. & Mrs. Moncler hanno debuttato a fine agosto 2016 nelle vetrine dei flagshipstore del brand, pensate appositamente per raccontarne il loro mondo, che sarà oggetto anche di una specifica attività digital e media.

www.moncler.com

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VERTU PRESENTA IL NUOVO SIGNATURE TOUCH CARBON SPORT

Combinando la migliore artigianalità inglese, tecnologia all’avanguardia e servizi esclusivi, Signature Touch è l’ultimo smartphone ad alte prestazioni prodotto da Vertu, caratterizzato dal più grande schermo in cristallo di zaffiro presente sul mercato (5.2”), un’eccezionale connessione globale 4G, una fotocamera da 21 Megapixel e un processore Qualcomm® Snapdragon™ 810 Octa-core.

Un’edizione sportiva in pelle color arancio, scocca in Titanio e PVD nero satinato con riflessi Grigio canna di fucile e un cuscinetto d’ascolto grigio in ceramica indurita. La raffinata pelle di vitello arancione è completata da un inserto nero tipico dell’estetica delle auto da corsa.

www.vertu.com

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NikeLab x Stone Island: una giacca che lascia il segno

La prima incursione di Nike nell’outerwear atletico risale al 1979, con la nascita della Nike Windrunner.
Tre anni più tardi, in Italia nasceva Stone Island, marchio di abbigliamento mosso da una fortissima spinta all’innovazione. Sovvertendo gli standard di lavorazione dei materiali, il marchio ha introdotto sul mercato le sue giacche dalle straordinarie sfumature cromatiche, capi tecnici ma pensate per la vita di tutti i giorni. Le competenze individuali e originali delle due aziende si fondono oggi nella NikeLab x Stone Island Windrunner. Seconda tappa di una proficua collaborazione, la giacca dimostra il comune interesse di Nike e di Stone Island per l’innovazione, e al tempo stesso mette in luce una nuova realtà: le competenze combinate dell’artigiano, dell’artista, dell’ingegnere e del produttore, che in passato s’incontravano raramente, sono la vera chiave dell’evoluzione.

nike.com

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Marina Militare Sportswear: nuova capsule collection dedicata ai giganti del mare

Marina Militare Sportswear presenta per l’autunno 2016 la capsule collection da uomo dedicata al mondo dei sommergibili SMG Todaro S526.
La collezione prende spunto dalle uniformi dell’equipaggio di questi giganti del mare che devono sostenere uno stile di vita durissimo con forte spirito di dedizione.
La linea rende omaggio a un personaggio, il Comandante Salvatore Todaro, che grazie al suo eroismo e al suo altruismo ha reso gloriosa la storia dei Sommergibili, salvando, durante la Seconda Guerra Mondiale, l’equipaggio di una nave nemica che aveva affondato.
La capsule si compone di modelli improntati alla praticità e al confort, proprio come le divise del personale di bordo e degli allievi delle scuole di addestramento, ma senza rinunciare ad uno stile urbano e ad una vestibilità slim, mantenedo il carattere distintivo appartenente al brand. La novità esclusiva di questa collezione sono le decorazioni, patch ricamati con dei simboli che rendono omaggio alla Marina Militare Italiana.
La capsule SMG Todaro S526 verrà distribuita da ottobre in esclusiva negli outlet store monomarca del marchio sparsi in tutta Italia, per offrire un prodotto originale e di qualità a un prezzo accessibile a tutti.

www.marinamilitare-sportswear.com

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JEAN PAUL GAULTIER: una nuova versione di CLASSIQUE E LE MALE ESSENCE DE PARFUM

Classique e Le Mâle, la coppia inventata da Jean Paul Gaultier negli anni ’90 e che ha ottenuto successi straordinari, si presenta oggi con un portamento tutto rinnovato, un versione remix che si caratterizza per una certa nobiltà, senza perdere nemmeno una goccia dell’innato spirito irriverente. Un completamento fuori da qualsiasi routine. Classique nasce dal desiderio di creare una fragranza così gustosa da far desiderare di assaggiarla ed ecco un Classique alla Chantilly, reso ancora più speziato, arricchito dal Gelsomino sambac e dal fondo borse. Un Le Mâle con una concentrazione di note esperidate e speziate, contrastate da note di cuoio e da un prezioso fondo borse. I flaconi, o meglio, i due bustini, seguono le nuove tendenze: così come cambia il mondo, le inconfondibili silhouette seguono i nuovi trend e si riempiono di sfaccettature…perché tutti, al giorno d’oggi, in base all’occasione mostriamo una diversa sfumatura di noi stessi.

www.jeanpaulgaultier.com

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I Love GAI – Giovani Autori Italiani edizione 2016 – Venezia73

Nella cornice della 73esima Mostra del Cinema Internazionale di Venezia, I Love GAI presenta i diciassette cortometraggi (durata massima 30 minuti) selezionati fra i 300 partecipanti all’edizione 2016. Il progetto, nato dall’iniziativa di SIAE in collaborazione con Lightbox per registi italiani under 40, punta a dare spazio e visibilità alle nuove reclute del cinema, veicolandone i lavori verso il pubblico così da sostenere e promuovere i progetti attraverso un percorso di crescita nazionale ed internazionale.

I corti presentati nella due giornate al palazzo del Cinema sono stati: AGOSTO di Adriano Valerio e Eva Jospin, LA SMORFIA di Emanuele Palamara, A VUOTO di Adriano Giotti, FINCHÈ C’È VITA C’È SPERANZA di Valerio Attanasio, QUELLO CHE NON SI VEDE di Dario Samuele Leone, DEAR SUSIE di Leopoldo Caggiano, NON SENZA DI ME di Brando De Sica, 113 di Luca Maria Piccolo, A LU CIELU CHIANAU di Daniele Greco e Mauro Maugeri, HAIRCUT di Virginia Mori, FOOD FOR THOUGHT di Davide Gentile, TIERRA VIRGEN di Giovanni Aloi , IL POTERE DELL’ORO ROSSO di Davide Minnella, IO NON SONO GRANDE di Naike Anna Silipo, SVANIRE di Angelo Cretella, BLACK COMEDY di Luigi Pane e GIORNI MARZIANI di Vito Palmieri.

A vincere il concorso è stato Davide Gentile con Food For Thought per, “l’idea originale e la capacità di tradurre un tema sociale in linguaggio cinematografico, per l’ottima sceneggiatura e regia, per il montaggio impeccabile che riesce ad immergere il pubblico in un’atmosfera ad alta tensione”. Ex aequo sono state assegnate tre menzioni dalla giuria per, “l’idea coraggiosa di raccontare la sospensione magica del tempo dilatato dell’infanzia” al cortometraggio Agosto di Adriano Valerio ed Eva Jospin, per “la capacità di raccontare con un climax drammatico un rituale popolare ancora vivo” a Lu cielu chianau di Daniele Greco e Mauro Maugeri ed in fine per “l’originalità nel raccontare una storia di un personaggio reale attraverso la musica e la voce della protagonista” una menzione speciale a 113 di Luca Maria Piccolo.

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La Femme e L’Homme Prada: la campagna film diretta da Steven Meisel

La nuova film campaign di Prada, che lancia parallelamente le due fragranze Homme e Femme dello storico marchio milanese, è diretta dal regista Steven Meisel e vede la partecipazione degli attori Mia Goth, Mia Wasikowska, Dane DeHaan e Ansel Elgort, che interagendo in scene allusive, in un gioco di chiaroscuri e sofisticazioni visuali, caratterizzano la metafora delle fragranze Prada, ovvero la continua sfida alle convenzioni nell’identità maschile e femminile.

Il corto è accompagnato dalla musica di Perfume Genius, artista eclettico e sperimentale, che per l’occasione ha re-arrangiato una versione di Can’t help falling in Love with you, la famosissima ballad di Elvis Presley del 1961.

www.prada.com

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Fragiacomo sostiene il Premio Rotella e il cinema d’Autore

Fragiacomo, storico brand di accessori di lusso, sostiene il premio Fondazione Mimmo Rotella che è stato presentato il 3 e 4 settembre, durante la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Il Premio, assegnato a James Franco per il film “In a dobious battle”, ma anche al regista Paolo Sorrentino e all’attore Jude Law per l’opera “The young pope”, consiste in un’opera del Maestro Rotella, e voleva premiare le pellicole che proseguono simbolicamente la ricerca dell’artista del decollage sul meraviglioso connubio fra arti visive e cinema.

La maison italiana, fondata da Dante Fragiacomo nel 1956, è immagine di esclusività del Made in Italy nel mondo: per celebrare il grande artista italiano Mimmo Rotella, Federico e Massimo Pozzi Chiesa hanno premiato personalmente i vincitori consegnandoli un prestigioso accessorio Fragiacomo in edizione limitata: iconiche “luggage bag”, realizzate in pellami pregiati ed esclusivi.

www.fragiacomomilano.it

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SIFEST: a Savignano Sul Rubicone un festival tutto da…guardare

Dal 9 al 11 settembre appuntamento a Savignano sul Rubicone con la venticinquesima edizione di SI Fest Savignano Immagini Festival, intitolata “Alea iacta est. Sui confini della fotografia”.

Per festeggiare il 25°anniversario, il SiFest propone un ricchissimo calendario di mostre fotografiche, atelier, workshop, premi, video-proiezioni, happening e performance: le mostre in esposizione sono visibili fino al 25 settembre e celebrano quest’anno talenti quali il famoso fotografo americano Duane Michals, Danila Tkachenkom, Luigi Erba e moltissimi altri ancora.

Inoltre, il circuito indipendente Si Fest Off, dedicato agli autori emergenti e alle arti visive, indaga il processo di contaminazione linguistica che sta alla base della cultura artistica contemporanea e celebrerà il tema con installazioni ed eventi a Palazzo Don Baronio.

www.sifest.it

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HACKETT lancia la capsule luxury ASTON MARTIN

Da anni, ormai, Hackett London e Aston Martin corrono insieme sulla strada dell’eleganza. Per coronare questo sodalizio estetico e di stile, entrambi i brand, bandiere del british touch, lanciano, ancora una volta insieme, le novità dedicate alla stagione AI16/17.

La casa automobilistica sfoggia il grintoso modello DB11, Hackett risponde con una luxury capsule, coordinata alla vettura, di 14 pezzi, tra proposte di abbigliamento e di accessori, che farebbe gola anche al più disincantato James Bond. Le creazioni sono state realizzate con i tessuti più pregiati e con le migliori finiture, nel solco sia dell’innovazione, sia della tradizione artigianale che vede come protagoniste Aston Martin e Hackett.

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Giuliano Mazzuoli presenta un orologio da polso in cemento

Dopo il marmo, l’eclettico designer toscano Giuliano Mazzuoli, questa volta ha deciso di esplorare le proprietà estetiche del cemento: il disegno della carrure e del quadrante sono gli stessi di quello rivestito in marmo precedentemente disegnato da Mazzuoli: l’obiettivo ad oggi non era la ricerca di un nuovo materiale di rivestimento, ma trovare un elemento che insieme al proprio colore avesse dato articolari ed affascinanti effetti cromatici fino ad ora inediti per una cassa di orologio. Un’accurata levigatura e finissaggio conferiscono alla superficie un piacevole tatto: l’eleganza formale, le linee rigorose dell’orologio, lo rendono un vero e proprio oggetto di design.

www.giulianomazzuoli.it

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La collezione PUMA x UEG: sognando di partire per lo Spazio infinito

“Usa e Getta”, un modo di dire comune, che ben rappresenta la società dei consumi in cui viviamo. E prende a prestito proprio l’acronimo di questa espressione il polacco Michal Lojewski quando nel 2011 fonda il suo brand UEG. Il nome vuol proprio rimandare ai valori dell’unificazione, della comunicazione e della consapevolezza.

Ora il marchio fa ulteriormente parlare di sé grazie ad una collaborazione importante: quella con Puma. PUMA x UEG GRAVITY RESISTANCE è una collezione che si ispira al bisogno dell’uomo di raggiungere luoghi più lontani ed esplorare, di avventurarsi anche al di fuori della Terra stessa, là dove non c’è gravità, metafora della voglia di superare i propri limiti, di pensare ‘out of the box’.
Il design della collezione quindi si ispira alla tenuta degli astronauti, con silhouette pulite, essenziali, ma abbinate a un linguaggio grafico in cui le stampe rimandano ai pulsanti di emergenza e fanno pensare alla vita in una astronave.
Decisamente futuristico l’effetto, per una collezione in cui spiccano il COURT PLAY BOOT x UEG, uno stivale ispirato alla classica scarpa da basket Sky Hi+ introdotta da PUMA per la prima volta nel 1980, ma con dettagli, come la chiusura in velcro sotto al ginocchio, che sottolineano lo spirito sci-fi. Tessuti hi-tech e audaci messaggi grafici intorno alla suola per la scarpa COURT PLAY x UEG.

Raffinatezza e funzionalità nei capi di abbigliamento come per la PUMA x UEG TECHJACKET, in cui il cappuccio ricorda un casco da astronauta. Il giubbotto presenta inoltre un trattamento resistente all’acqua, cuciture sigillate e zip idrorepellenti che garantiscono una vestibilità calda e asciutta.

Nella collezione spiccano poi i pants PUMA X UEG SWEATSHORTS, che fanno pensare ad una partita di tennis nello spazio, la T-shirt oversize da basket PUMA BLACK-UEG AOP e la felpa PUMA X UEG CREW SWEAT, che si distingue per la rifinitura con strisce di taping. Capi sportivi, ma per sognare di partire alla conquista di Marte!

La collezione PUMA x UEG sarà disponibile on line al sito PUMA.com e nelle migliori boutique a partire dal 24 settembre.

it-eu.puma.com

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https://youtu.be/m4oUMvyJRk0

AUTENTICITÀ ED ESSENZIALITÀ: IL LIFESTYLE DELL’UOMO SIVIGLIA FW 2016

Le colline toscane fanno da cornice alla nuova emblematica campagna Uomo Siviglia FW 2016, che, accompagnate da una leggera e nostalgica musica del pianoforte, svelano la nuova collezione del brand italiano.

Protagonista un giovane uomo che torna nella sua terra natale e viene travolto nostalgicamente dai ricordi della sua infanzia. In un sottile confine tra sogno e realtà rincontra i suoi amici, ormai adulti, ed insieme a loro torna a scherzare e divertirsi come un tempo.

L’essenzialità della location è sinonimo di autenticità, come il brand Siviglia, che propone capi innovativi senza dimenticare l’alta qualità del Made in Italy, che viene presentato nel nuovo video di campagna, non solo come fattezza del capo, ma anche come stile di vita, di pensiero e origine delle cose.

La fotografia in bianco e nero è una sapiente scelta formale, che trasporta lo spettatore in un mondo passato,  in cui l’autenticità e la tradizione sono tra i temi fondamentali del brand. I colori della fotografia rivelano anche le nuances della collezione, che rispecchiano l’eleganza e lo stile eterno dell’uomo Siviglia. Le immagini di landscapes, sebbene statiche, sono potenti, cinematografiche e ispiranti. La nuova campagna Uomo Siviglia denota quindi l’autenticità e l’alta qualità della grande maison italiana sia in Italia che all’estero. Il video è realizzato da un team di giovani italiani residenti all’estero, che gli dona un sapore internazionale.

www.siviglia.com

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Ettore de Cesare: una tradizione sartoriale che dura da tre generazioni

Passeggiando per Napoli – dove i vicoli sono sinonimo di tradizioni che questa città non abbandonerà mai – forse è ancora possibile scorgere l’ombra di uno scugnizzo. Magari uno di quelli intenzionati a lasciare la strada varcando la soglia di una bottega artigianale, la stessa che ha permesso ai sarti partenopei di creare abiti di alta qualità. È successo anche al nonno di Ettore de Cesare, titolare di una sartoria maschile che va avanti da tre generazioni. Spinto dalla volontà di sfuggire alle miserie della guerra, Ettore senior lavorò sodo per costruire un’eredità da trasmettere, affinando le proprie abilità nella storica sartoria Rubinacci, che serviva gli illustri clienti abituali frequentatori della città. Nel 1960 l’apertura del primo laboratorio in Piazza Carlo III, dalla metà degli anni Settanta, invece, il signor Ettore trasferisce arte e famiglia al Vomero. Oggi, nell’elegante showroom di Palazzo Vanvitelli, il nipote lavora seguendo l’esempio del nonno. “Realizziamo i nostri capi a mano, secondo i canoni classici della sartoria. Per le giacche utilizziamo i punti lenti e lavoriamo il collo allo stesso modo, impiegando tempo, esperienza e attenzione maniacale ai dettagli”. In sartoria il rumore dei ferri da stiro si mescola alla musica in sottofondo. Anche se la radio trasmette solo canzoni napoletane, Ettore è uomo del suo tempo, che viaggia per distinguere il meglio che il mondo ha da offrire. “Non a caso le nostre fodere, stampate e coloratissime, arrivano dall’Inghilterra e sono un vero marchio di fabbrica, come le giacche cucite a giro aperto o l’ampia manica che agevola i movimenti di chi la indossa”. Arte chiama arte: l’erede di questa dinastia ha un tocco particolare, ma sempre preciso quando si tratta di studiare e prendere le misure. “Maradona è stato qui – aggiunge – negli anni in cui il Vomero acquisiva il suo status e Napoli viveva un periodo di gran fermento”. Tempi perfetti perché continuassero a vivere vecchie leggende e ne nascessero di nuove, il tratto comune che sembra unire i destini di chi vive in questa città.

www.ettoredecesare.it

Credit Photo: Fabrizio Di Paolo

MANINTOWN incontra Giorgio Giangiulio. Il blogger e style storyteller qui racconta l’eleganza maschile sartoriale, andando alla ricerca di quelle eccellenze del Made in Italy che, con ago, filo e passione rendono gli uomini più raffinati e che costellano l’Italia in ogni regione.

BLUE HABITAT: NEL BLU DIPINTO DI BLU

Presso lo Spazio Killer Kiccen in Via Pestalozzi, 10 a Milano, dal 21 settembre al 20 novembre 2016 è ospitata la mostra dell’artista spagnolo Kraser, residente a Milano e noto a livello internazionale per le sue partecipazioni a numerose esposizioni d’arte e per i live painting in vari festival. Le sue opere sono state più volte inserite in libri e riviste e lui stesso si è occupato dell’organizzazione di diverse kermesse ed esposizioni. “Blue Habitat” rappresenta un’occasione per immergersi nel surreale mondo onirico del pittore, che imprime su tela i suoi sogni, rigorosamente dipinti di blu. Diversi sono i soggetti rappresentati, dal mondo animale e vegetale fino a piccole architetture e all’iconografia della chiave, un elemento costante nei suoi lavori.

Spazio Killer Kiccen
Via Pestalozzi, 10, Milano
Dal 21 settembre al 20 novembre 2016
Orari Mostra: Lunedì / Venerdì ore 10.00- 18.00

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ODLO festeggia 70 anni con una collezione esclusiva

Ispirandosi alla storia e alle origini del marchio, Odlo festeggia 70 anni di attività con una collezione straordinaria. 70 anni di innovazione si uniscono a uno stile moderno in una collezione che più di ogni altra mostra i punti di forza del brand: funzionalità, qualità, unicità e stile senza tempo.
La continuità del nero della collezione 70 Years viene interrotta dai colori della bandiera norvegese e dal marchio dorato. In tutti i prodotti si ritrova una delle tecnologie chiave di Odlo, la struttura a coste.
Questa piccola collezione esclusiva si compone di una selezione di prodotti che rispondono al meglio a tutti i requisiti di un inverno sportivo. Nel settore della biancheria è stata presentata una novità assoluta con il nuovo Fullzip Hoody Evolution Warm.
Anche la giacca da corsa Endurban 2.0 coniuga stile e tecnologia innovativa così come il piumino Fab Cocoon che presenta dettagli appositamente studiati per lo sci, come un catarifrangente integrato Recco e una tasca per lo skipass sulla manica.
La collezione 70 Years è completata e rifinita da morbidi e comodi capi casual, come Squamish Hoody, magliette classiche, biancheria di comprovata qualità Originals e cappelli, fasce e calze.

odlo.com

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On board: la mostra all’inizio della creatività

Come nasce una collezione di moda? Qual è il punto di partenza? Qual è il motivo ispiratore? A tutte queste domande (e altre ancora) risponde la mostra On board – il principio della creatività, una collettiva curata da Simone Marchetti e ospitata nei nuovi padiglioni di Milano Unica a Rho Pero fino all’8 settembre, che poi approderà nel calendario ufficiale della Camera Nazionale della Moda durante la prossima Milan Fashion Week. L’esposizione sonda i percorsi creativi di alcuni fra gli stilisti più talentuosi del panorama contemporaneo internazionale attraverso il loro moodboard, ovvero il cuore pulsante di quella creatività che poi si vede sfilare in passerella e che occhieggia dalle vetrine delle boutique. Questo viaggio estetico alle radici della moda racchiude in sé tutte le suggestioni ideative di cui ogni griffe si appropria, passando dagli input del contesto sociale a quelli culturali, senza tralasciare l’analisi geo politica del momento e lo sguardo al futuro che verrà. Incasellati in uno scenario a riquadri singoli, i moodboard mantengono quel respiro privato che spinge l’osservatore a focalizzare l’attenzione sull’incipit del designer. Diciannove i protagonisti: Antonio Marras, Arthur Arbesser, Blumarine, Etro, Fausto Puglisi, Fendi, Marco De Vincenzo, Marni, MSGM, N.21, Philosophy di Lorenzo Serafini, Ports1961, Prada, Pucci, Salvatore Ferragamo, Stella Jean, Trussardi, Valentino, Versace a cui si aggiungono i lavori della Parson School di New York e della Central Saint Martins di Londra. Non mancano le realtà di domani, gli elaborati dei migliori studenti provenienti da IED, AOFL, Domus Academy e Istituto Marangoni. Dopo Milano Unica, On board si trasferirà al Padiglione Visconti di via Tortona, 58 a Milano dal 22 al 26 settembre e sarà aperta al pubblico.

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FERRETTI GROUP E YACHT CLUB DE MONACO INSIEME PER “BLUE WONDERFUL”

A Monte Carlo, il 3 settembre 2016 , Ferretti Group e lo Yacht Club de Monaco hanno organizzato una serata evento che ha visto leggenda della musica mondiale, Sir Elton John,  esibirsi in un personale “greatest hits” al pianoforte. “Blue Wonderful” è stato il titolo del concerto esclusivo che Sir Elton John ha tenuto per gli ospiti di Ferretti Group e dello Yacht Club de Monaco, in una straordinaria cornice, impreziosita da una flotta di ben 30 yacht in rappresentanza di tutti i marchi del Gruppo. Il concerto ha inaugurato il weekend di “Private Preview” dedicato agli armatori del Gruppo Ferretti, a cui è stata presentata in anteprima tutta la flotta del Gruppo, arricchita da 6 novità mondiali, in mostra da martedì 6 settembre al Cannes Yachting Festival. L’evento ha “aperto” il settembre monegasco, che culminerà col Monaco Yacht Show, palcoscenico mondiale dei mega yacht.

www.ferrettigroup.com

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https://youtu.be/AH2tPlH0cKY

Valentino Dinner in onore di Franca Sozzani

Durante il festival del cinema 2016, presso Palazzo Barbaro a Venezia, la celebre casa di moda Valentino ha organizzato una cena in onore di Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia. La cena è stata conseguente alla prima di “FRANCA, CHAOS AND CREATION”, un documentario dedicato alla vita della direttrice di Vogue, diretto da Francesco Carrozzini, figlio di Franca e presentato alla Mostra del cinema di Venezia. Alla cena hanno partecipato molti dei nomi più influenti del mondo della moda.

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Venice International Film Festival: sulla passerella …tutti pazzi per Luxottica

Da Gabriele Muccino a Fabrizio Gifuni, passando ovviamente anche per nomi internazionali del jet-set, Luxottica si conferma leader del settore eyewear e suggella i look di moltissimi ospiti approdati in laguna per la 73°edizione di uno dei festival cinematografici più famosi al mondo.
Abbinamenti a volte eclettici, altre più formali, l’occhiale giusto completa e impreziosisce lo styling degli artisti: come Nina Hoss, l’attrice tedesca membro ufficiale della Giuria di premiazione, che ha incontrato i fotografi indossando un elegante modello della linea Cinema di Prada eyewear o Sonia Bergamasco, vincitrice del Nastro d’Argento per “La meglio gioventù” (2004) che ha optato per un modello glamour e raffinato della collezione Frames of Life di Giorgio Armani.

Classici e intramontabili i Wayfarer di Rayban scelti dal regista Gabriele Muccino, Premio Oscar per “La ricerca della felicità”, e dal Direttore dell’Institut Lumière e del Cannes Film Festival, Thierry Fremaux, mentre convince la veste casual dell’attore del “Capitale umano”, Fabrizio Gifuni, che ha optato per i Frames of Life di Giorgio Armani e un look sobrio e informale.

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Alexis Giannotti e il suo Omogene

Nato nel Principato di Monaco, Alexis Giannotti ha un rapporto speciale con l’Italia, ha infatti frequentato la facoltà di architettura, dipartimento Disegno industriale, a Firenze e poi, sempre nel capoluogo toscano anche il Polimoda, e da quando ha lanciato la sua linea Omogene nel 2013 è stato presente alle manifestazioni più importanti, ad esempio come finalista dell’edizioni maschile del del prestigioso concorso “Who’s On Next?”, e come uno dei brand scelti, a gennaio 2016, per The Latest Fashion Buzz, progetto realizzato da Pitti Immagine in collaborazione con L’Uomo Vogue e GQ Italia per supportare designer che lavorano su un nuovo concetto di modernità nel menswear. A giugno Giannotti con Omogene ha partecipato a Men’s Hub, nuova piattaforma, ideata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, in collaborazione con Vogue Talents, a sostegno di brand emergenti. Omogene faceva parte di un gruppo di sette marchi italiani e stranieri che hanno presentato per la prima volta la loro collezione in occasione di Milano Moda Uomo. Poche settimane dopo questo importante momento abbiamo raggiunto il designer per farci raccontare meglio la sua visione creativa e la sua collezione.

Quando hai capito che volevi lavorare nella moda?
Non mi sono mai interessato alla moda da ragazzo, soltanto più tardi ho preso consapevolezza delle possibilità di questa come mezzo di espressione. Da piccolo pensavo seriamente di seguire le orme del papà di mio nonno, Alexis Axilette, che all’inizio del secolo scorso era un artista di Durtal. Ma la pittura, a mio avviso, non offriva quello che cercavo, un contatto intimo con me stesso e la società, il mondo in generale delle Belle Arti era per me distante da una certa realtà. Ho trovato nel Disegno Industriale la filosofia che cercavo, quella di un prodotto riflesso di un pensiero, funzionale ed estetico. Ma non bastava a dare soddisfazione piena alla mia visone, la “creazione funzionale” che si adattasse pienamente con l’essere umano, capace di diventare qualcosa di nostro, attraverso se stesso.
Trovo nel lavoro di Martin Margiela la traduzione del mio pensiero, la nota giusta nel creare attraverso materiali tessili, che è diventata la mia vocazione, il mio mezzo più intimo e personale di espressione, così come trovo me stesso nell’essere un “designer di moda”. Mi sono sentito totalmente spontaneo nel catturare la mia identità attraverso forme, tagli, linee, rimanendo però sempre pronto ad una costante mutazione. Avevo bisogno di questa alchimia che rendesse questo processo “omogeneo” coltivandolo sempre con un occhio da esteta, ampiamente tutelato da un background razionale da designer industriale e da fotografo (passione che nutro da sempre).

Perché una linea tua?
Perché volevo qualcosa di diverso da quello che era presente sul mercato. Mi sembrava fosse la scelta più adeguata per dipingere il mio punto di vista.

Ci racconti la collezione che hai portato al Men’s Hub e quali le caratteristiche principali del tuo stile?
Per questa stagione, ho voluto ritornare alla mia essenza, essere nuovamente ingenuo e spontaneo. Da tanto tempo volevo esplorare il mondo del Jazz, per le sue forme, la sua attitudine, in particolare ho trovato una vicinanza con la sua filosofia, l’assenza di regole. Attitudine rappresentata da Chet Baker che ha ispirato la strada, sterrata e impervia, dei miei design.
Il mio stile è fatto di forme e tagli, che  definisco “in movimento e funzionale”. La mia attenzione stilistica è dominante su un capo che ho sempre indossato, per tutte le circostanze, durante la mia gioventù, parlo dell’outerwear, tecnico e sportivo, ma funzionale che oggi reinterpreto in chiave narrativa. È il caso di una serie di parka e running jacket che ho sviluppato per la prossima estate, sono sintesi di forme e funzionalità collegati alla mia visione di designer e pronti per essere contestualizzati nel nostro quotidiano. Usando materiali come laminati di cotone e spalmature gommate croccanti.

Da dove arrivano le ispirazioni?
Cerco di lavorare su forme e funzionalità, non su elementi superflui. Alcune fonti di ricerca sono i libri, il web, la gente che incontro quotidianamente, ma soprattutto la fotografia di strada e il reportage, film come quelli di Wim Wenders o lo Stanley Kubrick di “2001. Odissea Nello Spazio”, per la bellezza delle forme e i colori crudi.

Tue icone di riferimento?
Il fotografo americano Joel Meyerowitz. E poi il fotografo svizzero René Burri e il francese Marc Riboud. Perché collego certi punti della mia visone di stilista con i loro lavori, la loro visione della società e la ricerca estetica, di composizione. Di Meyerowitz mi piace l’aspetto di continua ricerca, di uno che non smette mai di guardare attorno a sé, perché, e cito sue parole: “Frenetico il numero di cose belle che accadono nel quotidiano”. Questo fotografo non si è mai stancato di vedere attraverso la lente del quotidiano la bellezza di certe forme e colori. René Burri per il suo stile quasi “da pittore”, perché riusciva a mettere in scena un momento della vita in modo da renderlo grafico e unico nella sua forza. Marc Riboud per la sua foto storica durante la protesta contro la guerra in Vietnam, cioè lo scatto di una donna con il fiore faccia a faccia con una fila di soldati con i fucili puntati su un simbolo di pace. Meyerowitz e Riboud avevano una naturalezza nel proporre schemi di colore attraverso le loro fotografie che mi ha sempre ispirato per i miei lavori.

A chi pensi quando crei? Chi credi posso indossare i tuoi capi?
A qualcuno in movimento, mistico e futuristico. Ritengo importante lasciare alla gente la possibilità di una libera opinione e interpretazione dei mie capi.

Cosa è sinonimo di eleganza per te?
Il tempo è una forma di eleganza. L’eleganza viene con il tempo e attraverso il passaggio del tempo, è qualcosa che è sempre stato qui, ma che si intravede con il passare degli anni, non è solo il volume o l’attitudine di un capo.

Cosa non può mancare in un guardaroba maschile, a tuo avviso?
Direi un trench impermeabile. Con una lavorazione tecnica e speciale. Abbiamo bisogno di poco in realtà, ma il capospalla rende al meglio la personalità di ognuno di noi. Deve essere versatile e un bel oggetto, per il suo studio delle forme.

Quale l’importanza di una manifestazione come il MEN’S HUB?
Quella di creare incontri, condividere visioni con le persone appartenenti al settore e non solo. Poi mi ha dato modo di confrontarmi e conoscere con altri designer, cosa sempre importante.

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Incontri D musica: La Repubblica anima il settembre milanese

Dall’8/10 settembre, uno dei quartieri più dinamici e sorprendenti di Milano, Garibaldi Porta-Nuova, diventa il palcoscenico di Incontri D Musica, la kermesse di racconti rock, concerti virtuali e performance live che D la Repubblica organizza con il supporto di UniCredit Pavilion e in sponsorship con Samsung e Lexus.

Eventi e concerti si intrecceranno tra le strutture avveniristiche di piazza Gae Aulenti, dell’UniCredit Pavilion e gli spazi hi-tech del Samsung District. On stage ogni sera performance live e talk show, aperitivi con originalissime esperienze virtuali.

Il programma si articola in un talk alle 18.30 presso la Samsung Arena, un aperitivo in musica alle 19.30 (Samsung Smart Home) e un grande concerto dalle 21.00 in poi presso l’UniCredit Pavilion.

Tutti gli eventi sono gratuiti e aperti al pubblico, sino al raggiungimento della massima capienza prevista dagli spazi.

Sul sito d.repubblica.it/promo/incontridmusica tutte le informazioni sull’evento con orari, calendari, mappe e tanto altro ancora per poter pianificare al meglio un weekend lungo di musica e condivisione.

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Longines Global Champions Tour, dall’8 all’11 settembre a Roma

Molti dei più importanti cavalieri del panorama internazionale, in gran parte di ritorno dai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, parteciperanno alla tappa italiana del circuito che, ufficializzato dal Longines Global Champions Tour dall’8 all’11 settembre e per il secondo anno, avrà come spettacolare palcoscenico lo Stadio dei Marmi ‘Pietro Mennea’ al Foro Italico a Roma. Quella Italiana sarà la tredicesima tappa, tra le quindici del circuito 2016 che, iniziato a Miami cinque mesi orsono, si concluderà a metà novembre a Doha. Il ranking del circuito ha delineato una situazione ancora molto aperta e in quest’ ottica la tappa di Roma avrà un peso determinante. Oltre all’australiana Edwina Tops-Alexander e lo svedese Rolf-Göran Bengtsson che sono al momento in testa, saranno presenti alla competizione alcuni dei più celebri nomi del mondo dell’equitazione come l’irandese Bertram Allen, il tedesco Ludger Beerbaum, Scheik Ali Bin Khalid Al Thani, sesto posto individuale nel suo debutto olimpico, i britannici John Whitaker e Ben Maher, gli olandesi Harrie Smolders e Maikel van der Vleuten, la portoghese Luciana Diniz, il belga Jerome Guery e l’azzurro Emanuele Gaudiano che, con il suo 11° posto, è anche il miglior italiano nel Ranking LGCT.

www.globalchampionstour.com

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