COME STA CAMBIANDO NEW YORK? IL RACCONTO DI ANDREA PEDICINI

Una laurea a pieni voti in economia presso l’Universita Ca’ Foscari di Venezia e l’inizio del suo percorso professionale in KPMG, multinazionale della consulenza e revisione contabile. Dopo solo tre anni, spinto da un destino che sembra aver scelto per lui, Andrea Pedicini si sposta a New York per occuparsi di investimenti immobiliari nella Grande Mela. Oggi è un affermato broker immobiliare e rappresenta una clientela internazionale composta prevalentemente da manager d’azienda, imprenditori, ma anche attori e atleti professionisti. Ha da poco concluso la compravendita di un blocco di 21 unità immobiliari a Manhattan per circa 14 milioni di dollari, una delle transazioni residenziali più importanti dell’anno.

Arrivi a New York nel 2010, in piena crisi. Cosa ti ha portato al di là dell’oceano? 

Il mio arrivo a New York è stato piuttosto fortuito e legato ad una serie di eventi che si sono perfettamente concatenati tra loro. Durante l’estate del 2009, quando lavoravo ancora in KPMG, ho fatto un’esperienza di circa quattro mesi in California, era la mia prima volta negli Stati Uniti. Poco dopo il mio rientro in Italia, durante una cena alla quale ho deciso di partecipare all’ultimo momento, ho conosciuto il responsabile estero di un affermato gruppo immobiliare italiano il quale, una volta preso atto del mio curriculum, e forse anche del mio spirito intraprendente, mi ha proposto di spostarmi a New York per occuparmi di investimenti immobiliari. A gennaio ero a New York.

Come hai vissuto il primo impatto con la città e come è cambiata dal tuo arrivo, quasi nove anni fa? 

Di New York, paradossalmente, ho apprezzato subito il ritmo frenetico. È una frenesia non fine a se stessa, decisamente produttiva. Dico sempre che per un giovane che ha voglia di fare non c’è posto migliore al mondo. Nel 2010 era una città che spingeva per uscire dalla crisi che aveva colpito l’economia americana, e non solo quella, un paio d’anni prima. Oggi invece, credo che New York stia vivendo una fase di transizione. Si è chiuso il ciclo inaugurato nel post-2008 e la città è alla ricerca di una nuova identità.

Come si gestiscono i ritmi frenetici di una città come New York?

Innanzitutto prendendone atto. A volte, sopratutto nei miei primi anni, mi è capitato di non rendermi conto dei ritmi con cui conducevo la mia vita. Non puoi lavorare 10-12 ore al giorno e uscire tutte le sere. Bisogna raggiungere un equilibrio e stabilire delle priorità. Oggi la mie priorità sono il lavoro, con tutte le responsabilità che ne conseguono, e la mia famiglia, soprattutto mio figlio che oggi ha tre anni.

Che cosa significa crescere un figlio in una città come New York? 

Credo che crescere un figlio sia sempre un’esperienza meravigliosa, a prescindere da dove questo avvenga. Certo New York offre delle sfide in più rispetto, ad esempio, alla provincia italiana da cui provengo (Andrea è di Pordenone n.d.r). Allo stesso tempo però offre anche molti stimoli in più. Credo che quello che più mi manca sia la vicinanza della mia famiglia d’origine, che non ha la possibilità di vedere mio figlio crescere, nonostante io e mia moglie cerchiamo di andare in Italia almeno due volte l’anno.

Tua moglie è americana, come si conciliano le differenze tra voi? 

Con tanta pazienza! Scherzi a parte, le differenze, soprattutto quelle culturali, possono rappresentare un’occasione di crescita personale importante. Questa è una delle cose che più apprezzo di New York: la possibilità di essere costantemente circondato da culture diverse e di poter imparare qualcosa da ciascuna di esse.

Chiudiamo con una domanda più tecnica. Perché oggi conviene investire nel mattone a New York? 

Da circa un anno a questa parte siamo ripiombati in pieno ‘buyer’s market’ e a gestire il gioco è oggi il compratore, a spese ovviamente del venditore. Per un investitore, il contesto attuale rappresenta un’ottima occasione d’acquisto, a maggior ragione se si presenta sul mercato con la disponibilità liquida per chiudere la transazione in 30-45 giorni. Sono infatti calati sia i prezzi, sia il numero di transazioni e c’è oggi la possibilità di spuntare condizioni di acquisto significativamente migliori rispetto ad un paio di anni fa. Siamo di fatto nella fase recessiva di un nuovo ciclo e il potenziale di rivalutazione da qui ai prossimi anni è decisamente elevato.

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HAIR ON POINT: I MIGLIORI PRODOTTI DEL 2018

Ogni uomo dedica alla cura dei propri capelli un tempo diverso. Che siate precisi, sbrigativi o perfezionisti, ricordate sempre che esistono prodotti specifici e ottimali per tutte le attitudini e ogni necessità di capello. Ecco una selezione tra quelli che ci sono piaciuti di più in questo 2018:

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BRAND ALERT: BARENA + LA SPORTIVA

Slow-creation come unico diktat, unito ad un minuzioso controllo del processo produttivo e una crescita responsabile della qualità: dalla collaborazione tra Barena e La Sportiva, azienda leader nella produzione di scarpe da running nasce LA_B una rielaborazione del modello La Sportiva VK mountain Runner da parte del brand veneziano. L’iconica tomaia sock-like ™ con sistema di allacciatura asimmetrico Ghost-Stream integrato, consente un incedere elegante, mantenendo una trazione costante e un’extra tenuta.

LA_B, con caratteristiche di volume e peso ridotte, assicura sempre il massimo delle prestazioni in ogni contesto quotidiano. Barena ha creato due nuove ed esclusive versioni del modello VK: total black e total white. I dettagli sono arancio e blu elettrico mentre il logo Barena compare sul retro della sneaker.

Questo modello sarà in vendita da oggi in edizione limitata (solo 1000 pezzi ma sarà disponibile anche online) presso tre boutique in tutta Europa: The next door, Soft e Nittygritty.

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Piumino da uomo: guida alla scelta di un capo indispensabile

L’arrivo della fredda stagione fa dei piumini da uomo i capi d’abbigliamento da non farsi mancare all’interno del proprio guardaroba.

I piumini invernali da uomo sono un capo intramontabile caratterizzato per il confort e la sua versatilità. In commercio esistono tantissimi modelli di piumini da uomo, con o senza cappuccio, che fanno sentire l’uomo di oggi sempre alla moda.

Ma, il piumino non è solo sinonimo di protezione dal freddo pungente, dal vento e dalla neve, i piumini leggeri da uomo sono un capo di abbigliamento perfetto anche per la stagione primaverile. In questa guida troverai i segreti per un look casual all’ultima moda e alcune regole base per creare abbinamenti perfetti.

Regole base per creare abbinamenti perfetti

Quali sono le regole base per creare un outfit casual senza difetti? Per essere davvero al top senza commettere errori di gusto e di stile, basta optare sempre per piumini sobri, minimal e di buona qualità.

Accanto alle versioni di tendenza con colori flash accesi e in fantasia, ogni uomo può trovare la propria ispirazione con i capi casual, assolutamente pratici e comodi. Via libera ai piumini dai volumi over con imbottitura in piume d’oca assolutamente ben rifiniti e abbinabili sia ad un jeans che ad un pantalone elegante. Con o senza cappuccio, i piumini sportivi sono adatti per praticare jogging all’aria aperta o per concedersi un weekend sulla neve o, semplicemente, per ripararsi dal freddo della città.

piumini sportivi, come questi sul suo sito di Maxi Sport, ci accompagnano in ogni momento della giornata, seconda della mise indossata: tuta in felpa, pantalone in tessuto tecnico, jeans skinny con sneakers alte o con polacchino con pelo reversibile, per un look urban. Ci sono poi i piumini smanicati da uomo adatti sia per la stagione autunnale che per la primavera. Un capo molto versatile adatto per essere indossato con una felpa pesante o con un maglioncino in fresco di lana o con un cardigan in mohair.  Tra i piumini leggeri da uomo, si può optare per quelli in nylon opaco o lucido con le fodere interne a contrasto, o per i piumini 100 grammi reversibili.

Per la prossima stagione meglio prepararsi in anticipo con l’acquisto del piumino primaverile da uomo, la cui vestibilità spazia da modelli morbidi e confortevoli per tutti i giorni a quelli più casual, a quelli con linee più formali e perfette un meeting aziendali, per il look da ufficio e per un convegno.

7 BEAUTY GIFT PER NATALE

Le confezioni regalo in formati speciali con grandi classici della profumeria o le edizioni limitate sono soluzioni che accontentano davvero tutti. I pezzi sono unici perché hanno contenitori che troviamo solamente a Natale e questi pack decorati e voluminosi rendono sicuramente di impatto il nostro regalo conferendogli un tocco di pregio. Ecco cosa scegliere:

BRAUN SERIE 9 

Realizzato con sistemi tecnologici all’avanguardia, si adatta alle caratteristiche del viso, con la speciale tecnologia intelligente SyncroSonic™, brevettata da Braun, che analizza la densità della barba durante la rasatura e la adatta automaticamente 160 volte al minuto.

DEPOT®

La Limited Edition del diffusore per ambiente in un formato più grande ed elegante, con un packaging di classe in legno scuro con logo personalizzato. Disponibile nelle fragranze white cedar e fresh black pepper.

SUSANNE KAUFMANN BATHING TRIO GIFT SET

Tre oli per il bagno contenuti in una deliziosa confezione regalo per trascorrere qualche ora in completo relax.

DAVINES OI BOX

L’idea regalo adatta a tutti i tipi di capelli: le incredibili proprietà dell’olio di semi di Roucou, contenuto nella linea Davines OI, sono la chiave di un trattamento di bellezza universale per la chioma, che risulta lucida e idratata.

UOMO FERRAGAMO

Una versione inedita e particolarmente lussuosa della fragranza di Salvatore Ferragamo. Innovazione, eleganza, made in Italy  del brand emergono nel binomio dei colori del nero e oro in perfetto clima natalizio.

PENHALIGON’S BLAZING SAM

Appartenente alla collezione Portraits questa fragranza è la storia di un americano lontano da casa; a Londra per la precisone ed è adatta agli uomini che oggi vivono velocemente senza timore di parlare a voce alta. Boisé, speziata e orientale. Le note rassicuranti la rendono calda ma anche sexy e profonda.

DOUGLAS

Barber Set: un lussuoso grooming set, completo di scrub, shaving gel, lametta e maschera  after shave, per un uomo che ama prendersi cura di sé ogni giorno.

Men Set: un kit completo per il businessman sempre in viaggio, shaving gel, body and hair shower gel e active deo spray da portare sempre con sé.

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ROOM

Polo RAF SIMONS X FRED PERRY, coat ACNE, trousers LES HOMMES

Sunglasses OAKLEY, Underwear and socks KAPPA

Jacket SIMON CRACKER

Shoes REEBOK

Hoodie REEBOK

Coat and trousers ACNE

Sweatshirt BEST COMPANY, trousers ACNE

Pant LES HOMMES

Hat TOMMY HILFIGER, hoodie AU 197SM, vest jacket GCDS.

Polo RAF SIMONS X FRED PERRY, coat ACNE, trousers LES HOMMES

Art direction: SIMONE BOTTE

Mua: SILVIA ACQUAPENDENTE

Model: MATTEO PIANTONI

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RAMAZZOTTI LANCIA IL BLEND PREMIO

L’amaro Ramazzotti goes to the next level. Dal piccolo laboratorio milanese dell’erborista Ausano, che nel 1815 trovò l’alchemia perfetta in una miscela di 33 spezie, erbe, fiori e frutti l’azienda di beverage è divenuta nel tempo un must da accompagnare al caffè alla fine dei pasti. La sua è la storia di una travolgente saga familiare intessuta dalle normali e dalle straordinarie
vicissitudini quotidiane attraversate da lampi di genialità. A dicembre 2018 c’è un altro step significativo nella storia di Ramazzotti: nasce Premio, il blend che unisce il sapore dell’amaro alla grappa di Nebbiolo riserva invecchiata 36 mesi. Storicamente la ricetta nacque nel 1850 per un desiderio di convivialità del signor Ausano, per il piacere di condividere qualcosa di speciale con le persone amate. Nel 2018 Premio è svelato al grande pubblico.Ogni bottiglia, così, racchiude l’infinita felicità di una creazione nata come dono, il dono di un padre ai propri figli. Caratterizzato dal gusto corposo di Ramazzotti e dalle note di vaniglia della grappa di Nebbiolo, coniuga le note erbacee e balsamiche del primo con la morbidezza della seconda, per un’esperienza di gusto sensazionale. Prodotto in serie limitata, ogni bottiglia è numerata. Premio è il dono ideale per le feste natalizie alle porte.

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RICCARDO MANDOLINI, ENFANT PRODIGE DELLA FICTION

La definizione di ‘enfant prodige’ gli calza a pennello. Non capita a tutti del resto debuttare a teatro a 13 anni e a 18 ampiamente compiuti, già con un’esperienza di cinema alle spalle, diventare uno dei protagonisti di una serie Netflix che si intitola appunto ‘Baby’ ed è visibile in 190 paesi. Senza contare un cast stellare che affianca agli attori più giovani in ruoli teen, personalità del calibro di Isabella Ferrari, Claudia Pandolfi e Massimo Poggio. Romano, classe 2000, segno zodiacale Acquario, Riccardo Mandolini pur interpretando un ruolo, quello di Damiano nella fiction ‘Baby’ dal 30 novembre sulla piattaforma Netflix, che per molti attori è un punto d’arrivo mentre per lui potrebbe rivelarsi un trampolino di lancio, non si monta la testa anche se qualcuno potrebbe dire che, date le sue credenziali, ha la strada spianata. Un po’ anche perché è figlio d’arte: la mamma è l’attrice Nadia Rinaldi mentre il padre Mauro Mandolini è regista e attore per il teatro e il cinema. Manintown, che ha la vocazione allo scouting di giovani talenti, lo ha incontrato per conoscerlo meglio.

Ciao Riccardo, vuoi parlarci della tua esperienza in ‘Baby’?

E’ stato davvero esaltante lavorare con grandi attori e con interpreti più giovani, un bel mix di talenti. Damiano, il mio personaggio in cui ho messo davvero l’anima, è un ragazzo duro e puro di 16 anni che dalla periferia romana si trova catapultato in un liceo del quartiere Parioli dove nel 2014 è scoppiato lo scandalo delle baby squillo su cui è incentrata la serie. In 6 episodi da 50 minuti l’uno la serie approfondisce questo personaggio che è un po’ un outsider, un, come si suol dire, ‘pesce fuor d’acqua’! Non guida un macchinone status symbol ma si muove in skateboard ed è un personaggio positivo.

Quanto c’è di te in Damiano?

Diciamo che mi riconosco in parte in questo carattere. Il mio temperamento come il suo, è sincero, leale, innocente, un buono insomma ma anche caparbio, ancorato alle sue convinzioni e ‘capa tosta’, senza peli sulla lingua. A calarmi nel personaggio e a plasmare la mia recitazione mi ha aiutato il regista Andrea De Sica, nipote del grande maestro Vittorio e di Christian. Un vero cineasta che sul set con i suoi attori ha puntato sul gioco di squadra e al quale sono molto grato. Ritengo di aver avuto una grossa opportunità a lavorare in ‘Baby’.

Quali sono i tuoi progetti e le tue aspirazioni nella carriera e nella vita personale?

Al momento sono single, ho molti affetti perché vivo fra due famiglie allargate e ho più di una sorella acquisita ma sono molto concentrato sull’acting. Dai miei genitori ho appreso che è un mestiere in cui è dura sfondare e che richiede un forte impegno. Per questo vorrei affinare la mia recitazione frequentando una scuola e poi ci terrei a imparare l’inglese. Adoro il cinema italiano e vorrei continuare la mia carriera in campo cinematografico: i miei idoli sono Stefano Sollima, Paolo Virzì, Gabriele Muccino e Giovanni Veronesi. Ma sono anche molto attratto da Hollywood e la mia suprema ambizione è lavorare lì. Non mi perdo un film di Quentin Tarantino e di Martin Scorsese, sono cineasti che in parte mi hanno trasmesso la passione per la recitazione. Del resto ho sempre frequentato il set fin da bambino grazie ai miei genitori e quello che era un hobby è oggi una professione.

Le tue passioni maschili.

Pratico il nuoto e il calcio.

Un capo must del tuo guardaroba?

Adoro lo stylish streetwear e mi piacciono le proposte di look firmate Stone Island e DSquared2.

Un luogo fisico e dell’anima.

Luogo fisico: il cinema perché nel buio e nel silenzio concentrato di una sala cinematografica posso evadere davvero. Luogo dell’anima: una chiesa. E’ bello pregare qualche volta.

total look: N°21
Camicia e Jeans CALVIN KLEIN T-shirt LES HOMMES Scarpe N°21
Total Look: GUCCI

Photographer Davide Musto
ass. ph. Federico Taddonio
Stylist Andreas Mercante @ ID- Communication

ass. stylist Lorenzo Spitoni
ass. stylist Irene Bruni
Grooming Mara Giannini @ Making Beauty

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LA COLLEZIONE PRE-FALL 2019 DI SIMON CRACKER

Il confronto tra la provincia con le sue tradizioni e la grande città metropolitana, fatta di graffiti e dettagli urbani. Simon Cracker sceglie di giocare tra due realtà per la pre-collezione autunno inverno 2018, la sua terra, l’Emilia Romagna, fatta di artigianato, famiglia e profumi avvolgenti che incontra la fredda “Big City Life” frenetica, attuale e sempre in movimento. Ancora pezzi realizzati con tessuti di recupero, maglieria composta da lane e cotoni riciclati che seguono la filosofia del designer, sempre più deciso nella sua missione NO WASTE!

ph. GIADA PASINI art director SIMONE BOTTE model LORENZO CANCELLI

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MAN IN TOWN TALKS: SEM & STENN

LICK EVERYTHING

Sem&Stenn

Art Direction Simone Botte – Mua Silvia Acquapendente – special thanks to RAB (C.so San Gottardo)

1) Sem&Stenn, si conoscevano anche prima del talent show, tra gli alternativi, quanto è servito Xfactor alla vostra carriera musicale?

È servito a far conoscere quello che facciamo e chi siamo ad un pubblico molto più ampio ma non ha cambiato la nostra natura. Scriviamo, produciamo, pensiamo esattamente come prima.

2) Coppia nella musica e nella realtà, cosa di questo vi aiuta ad andare avanti?

Il nostro rapporto è sicuramente qualcosa di raro, ha aiutato e continua a farlo. Siamo due teste diverse ma che insieme raggiungono sempre un punto più alto di quello che potremmo fare da soli.

3) Il vostro stile, lo avete studiato a tavolino o è spontaneo?

Non indosseremmo mai qualcosa che non ci piace, è più una cosa istintiva: “mi piace, lo metto” Non ci sono ragionamenti più complicati di questo.

4) Avete un suono tutto vostro, parlateci delle vostre influenze e i vostri idoli..

Ci ispirano molto gli artisti che fanno un po’ quello che vogliono come Charli Xcx Tove Lo Tommy Cash Sophie e simili.

5) Siete due bravi ambasciatori dei diritti e dell’amore libero, come vi ha accolto la comunità LGBT?

C’è sempre chi ti ama e chi ti detesta. Anche nella comunità lgbt. Ma questo non influenza il nostro attivismo perché è motivato da valori in cui crediamo realmente. E continueremmo a farlo anche se fossimo soli.

6) News e anticipazioni su un qualcosa che avete in cantiere?

È una fase creativa, stiamo ore e ore in studio a scrivere. Vogliamo che i nuovi pezzi suonino avanguardisti.

7) Un consiglio alle nuove generazioni di musicisti?

Di percorrere strade nuove perché è il solo modo di lasciare il segno

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REGALI DI NATALE: Cesti e limited editions per Food Lovers

Regali “foodie” da appassionati di enogastronomia: regala quello che vorresti ricevere. “Il cibo unisce”, come la tavola avvicina e per questo, a meno di un mese da Natale, spesso il regalo più apprezzato è proprio quello gastronomico, che viene quanto meno assaggiato da chi lo riceve e non rischia di essere accantonato in un angolo della cantina. Per Man in Town abbiamo selezionato i regali più golosi per veri food lovers.

“Disaronno Wears Trussardi”, è la limited edition di Natale che unisce in matrimonio due brand del Made in Italy: Disaronno e Trussardi con tradizione, innovazione ed eleganza italiana dove la texture tipica Trussardi si fonde con il monogramma del Levriero e l’inconfondibile forma della bottiglia, mentre pennellate fucsia, verdi, azzurre incorniciano l’ etichetta per un risultato moderno e contemporaneo. E’ questa la sesta Limited Edition del progetto Disaronno® Icon, che ogni anno vede la collaborazione del brand con le più grandi firme della moda italiana, da 25 euro.

Tante confezioni regalo limited edition per il Natale per Caven di Nera Vini con tante formule acquistabili da e-commerce (http://neravini.com/caven_catalogo_vini.php?brand=caven&settore=confezioni) e nel punto vendita aziendale a Chiuro in Valtellina. Tra le più vendute la cassetta da 3 bottiglie con Sforzato di Valtellina D.O.C.G. Messere, Valtellina Superiore D.O.C.G. Sassella La Priora e Valtellina Superiore D.O.C.G. Giupa a partire da 49 euro.

Pellegrino dedica agli appassionati di vino tanti wine box per Natale: tema dominante delle confezioni è lo stile new vintage, un omaggio agli anni ‘50 e ‘60 del boom economico italiano, un’epoca unica e spumeggiante che ha segnato la storia italiana. Decori vintage, metalli preziosi e legni invecchiati caratterizzano il packaging dei wine box, per un regalo nel regalo: fuori confezioni che diventano oggetti riutilizzabili e da collezionare, all’interno una scelta che varia da  bianchi ai rossi fino al passito di Pantelleria e i grandi marsala.

Confezioni da 18 a 27 euro.

Le limited edition dei liquori Giardini d’Amore sembrano delle vere bomboniere natalizie:  confezioni realizzate interamente a mano che ricordano nei gusti e nei profumi un viaggio in Sicilia. Novità dell’anno si potrà recapitare il regalo direttamente al destinatario con una  gift bag o un raffinato cofanetto che racchiuderanno il liquore insieme a un elegante biglietto di auguri realizzato con carta di riso. Ordinazioni al numero 347.3049160 o scrivendo a [email protected] . Prezzo 50€ (50cl), 30€ (20cl), spedizione compresa.

La cantina maremmana Rigoloccio regala un packaging tutto natalizio ai suoi vitigni internazionali dal DNA italiano. Da colline metallifere di Grosseto che regalano una tannicità particolare ai vini, la confezione regalo che comprende Elegantia (Maremma Toscana Doc ), Il Sorvegliante (Toscana Rosso Igt) e Fonte dell’Anguilllaia (Toscana Rosso Igt) a 125 euro su rigoloccio.it.

L’azienda vinicola Michele Chiarlo delle Langhe ha progettato per Natale una nuova cassetta da regalo: si chiama Prestige ed è perfetta per gli amanti dei vini di queste terre.  Barolo Tortoniano del 2014 e il Barbaresco Reyna 2015 hanno un prezzo di 75 euro acquistabile su michelechiarlo.it.

Un taccuino per appassionati gourmet: ecco Moskardin, che fa il verso al celebre marchio, ma che riporta in copertina il pesce veneto, il moscardino. L’idea è quella di Germana Cabrelle, giornalista padovana nato nel 2008 per la passione di chi ama scrivere e viaggiare. Per il Natale 2018 è uscita la versione Rosso Tramonto a 12 euro.

Salumi stagionati, frutto di un saper fare artigianale, dalla Food Valley in tavola con l’elegante cofanetto “Giuseppe Verdi”, creato per il Natale 2018, con tre tipologie di Salami Allegro: al peperoncino, al Parmigiano Reggiano DOP e al tartufo nero. La scatola in latta, dal sapore vintage, è attraversata da una banda tricolore con una stampa del profilo del Maestro Giuseppe Verdi, nativo della Bassa Parmense e il Castello di Torrechiara, evocato dal logo Terre Ducali. Disponibile a 13,90 euro su terreducali.it

Il re del cioccolato Ernst Knam ha ideato per Natale un nuovo Christmas Tree (foto in cover) su indicazione e disegno della moglie, Frau Knam. All’expertise della lavorazione del cioccolato, approfondita ulteriormente nel corso del 2018 grazie al viaggio nelle piantagioni peruviane, hanno portato alla creazione del Bubble Tree, che con il suo profilo slanciato e accattivante si configura come centrotavola perfetto per le cene e i pranzi di Natale più glamour. In Via Anfossi 10 a 50 euro.

Il Parmigiano Reggiano dell’azienda agricola Bertinelli diventa una crema per i più golosi: dal millesimato 24 mesi realizzato con latte vaccino crudo proveniente da bovine che abbiano partorito da non più di 100 giorni. Rispetto a quello “normale”, questo latte – meglio. Un bel regalo che si sposa con primi piatti e risotti oltre che come appetizer, spalmato su crostini oppure come farcitura di barchette di pasta brisé, accompagnato a mousse di salmone o a frutta fresca, dall’uva ai frutti rossi. bertinelli.it

Una vera chicca natalizia quella di Ink Eat, il Winter Cuddle Kit: concedersi una tazza di cioccolata fumante con marshmallows personalizzati per una dolce pausa relax, già pronta, basta scaldare e lasciar sciogliere. 4 marshmallows con grafica natalizia disponibili in tre tipologie: dark – gocce di cioccolato fondente (70,5%); white – gocce di cioccolato bianco; pink – gocce di cioccolato ruby  a 7,70 euro disponibile su www.inkeat.com

Un flagship store innovativo che ha aperto di recente: Cerdini&Quernardel abbina lo storico champagne della maison con cioccolato e macaron per realizzare delle casse di Natale che fungono da elitario cesto natalizio. Dal semplice albero di Natale di cioccolato (a 24€) ai marron glacè (4 pezzi per 13€) fino a dei veri cadeau che contemplano champagne & cioccolato 800gr e 8 macaron a 161 euro.

Tante le confezioni regalo natalizie da Ikea in stile finlandese dai Vintersaga, i biscotti al pan di zenzero al paj rabarber, ovvero croumble ovvero tortini di pasta frolla da riscaldare al rambarbaro fino ai kafferep, i biscotti con ripieno di lampone. A partire da 1,50 euro su ikea.com

Imbandire la tavola per il Natale è un rito quasi sacro: per questo sull’e-commerce Euronova c’è una sezione dedicata solo a questo con prezzi che variano da 3,99 ad abbordabili 20 euro su euronova-italia.it/it/natale/decorazioni-natalizie/tovaglie-di-natale

Scopri altro su TheSexSalad.it

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RAY-BAN: PROUD TO BELONG

La campagna di Ray-Ban per le prossime feste attinge al concetto di famiglia e si chiama “Proud To Belong”. Parla di ritorno alle origini, al luogo di appartenenza, e di riscoperta del senso di sé. C’è un legame tra identità e senso del luogo cui si appartiene, ma più che la località geografica è importante cosa e chi troviamo in quel luogo e in che modo questo ci definisce. Non importa quale sia la tua storia o come si sia evoluta. Le amicizie convergono, i ruoli di genere vengono abbandonati, nuovi amori si fanno strada e la razza diventa immateriale, ma quello che conta è esplorare il significato che la tua storia ha per te. Per alcuni di noi è uscire con amici che non vediamo quanto vorremmo, è tornare a essere bambini con la propria famiglia allargata, o guardare crescere le nuove generazioni nel quartiere in cui si vive. È il concetto di famiglia, quella d’origine, quella che scegli, e cosa significhi questa parola per te nel suo senso più moderno. Proud to Belong è la definizione visiva dello stare insieme, dell’accettazione e dell’identità personale, sia che le feste significhino famiglia allargata o outsider sociale. Per le prossime festività, il brand ha scritto una storia su questo sentimento attraverso il rilancio di due suoi modelli leggendari, Meteor e Nina, entrambi nati negli anni ‘60.

Meteor è un modello pratico, moderno ma anche profondamente nostalgico. È l’America che riprende vita nel dopoguerra. È il musicista jazz che al Village Vanguard suona con l’anima. Per te, è la curvatura della baia mentre punti verso il porto da cui sei salpato. Ispirati al modello Wayfarer, i Meteor hanno lenti più rotonde e un ponte più ampio. La scelta è tra una variante in nero decisamente anni ‘60, una versione più unisex con finitura tartaruga o la proposta trasparente color ghiaccio, che porta la montatura nell’era contemporanea.

Nina è il modello che esprime chi vuoi essere, con le persone che ti capiscono. Deciso taglio cat-eye, ponte a chiave e rivetti iconici: è l’essenza della sensualità anni ‘60 distillata in un paio di occhiali. È lo schianto francese che sorseggia spritz in un palazzo romano. È la diva del cinema che avanza in strada nella visuale di un paparazzo. Le originali stampe tartaruga si accompagnano a lenti declinate in una palette di colori intensi e valorizzanti come l’arancione, il giallo o il viola fané – tutti piccoli segnali di individualità.

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Incontri online: la nuova tendenza per trovare l’anima gemella

Al giorno d’oggi è sempre più diffusa la tendenza ad affidarsi ai siti di incontri o alle relative app per smartphone, per poter trovare la propria anima gemella o semplicemente cercare l’avventura di una sola notte.

Basta fare un giro su internet che costantemente veniamo assaliti da pubblicità invasive che propongono una moltitudine e variegata scelta di siti per incontri online per persone “single” e non solo. Non c’è che l’imbarazzo della scelta, e optare per quello, o quelli, che più si addicono alle nostre esigenze ma la scelta non è poi cosi facile e per aiutarci possiamo  usare sito come LanottediVenere che fungono da comparatori per questi portali di dating online.

Cos’è un sito d’incontri?

Un sito d’incontri è semplicemente un portale online che ti permette di conoscere altre persone e con le quali puoi comunicare attraverso una chat e, in alcuni casi, anche con una videochat. Una volta effettuata la registrazione e il login, il gioco è fatto, basta trovare la persona che troviamo più interessante e lanciarsi in una conversazione digitale. Lo scopo finale è, ovviamente, quello di portare la chiacchierata, sempre nel rispetto dell’altra persona, ad un livello successivo: quello dell’incontro reale.

Sebbene anche un sito come Facebook potrebbe rientrare nella categoria, e spesso viene usato come tale, diverse posso essere le alternative come Badoo (tra i primi siti d’incontro), Meetic o applicazioni per smartphone come Tinder (il più conosciuto), Once e Happn, per citarne alcuni.

Come funzionano i siti d’incontri?

Entrare a far parte di un sito d’incontri online non è molto difficile, bastano alcuni passaggi, standard per tutti i siti, e il più è fatto. Una volta sulla home page del sito cliccare sul pulsante “Iscriviti” e seguire la procedura. Una link verrà inviato tramite email sul quale cliccare e completare l’iscrizione. Di conseguenza, verranno richieste, oltre all’inserimento di una foto, anche le informazioni base (nickname, data di nascita, età e città di residenza) e la possibilità, facoltativa, di compilare il proprio profilo utente.

Effettuata la registrazione si può procedere al “login” e cercare gli utenti che riteniamo interessanti o più affini al nostro modo di essere. Molti siti permettono l’utilizzo di filtri predisposti che facilitano la ricerca: scegliere il range d’età, specificare la città, le preferenze sessuali, e tante altre caratteristiche.

Step successivo: una volta trovata la persona giusta bisogna aggiungerla e se l’interesse è ricambiato, si può iniziare a chattare. Da qui in avanti, bisogna portare avanti la conoscenza e trasformare la chiacchierata in un incontro reale.

Quali sono le tipologie di siti per incontri online?

Esistono diverse tipologie di siti d’incontri, per ogni gusto, desiderio e orientamento sessuale, bisogna solo scegliere quello che c’interessa. Di seguito proponiamo alcune delle tipologie.

Incontri online per single: è la tipologia di siti per incontri più comune. Sono quei siti che permettono l’incontro con l’anima gemella o con un partner per una relazione seria e duratura.

Incontri per adulti: sono i siti frequentati da utenti che cercano solo il sesso occasionale.

Incontri generali: nessun target preciso, sito per utenti di età, obiettivi e gusti sessuali diversi.

MILF e donne mature: siti per incontri molto particolari, adatti a tutti quei giovani che desiderano un’avventura con donne mature, cougar e MILF.

Incontri con ragazze straniere: siti d’incontri per sigle con una piccola differenza, l’utente troverà solo donne straniere, molte residenti in Italia.

Chat di incontri: semplici siti tramite collegamento a canale IRC: stanze virtuali frequentate da centinaia di utenti con il quale chattare.

Incontri per scambisti: siti d’incontri destinati alle coppie di scambisti.

Incontri LGBTQIA: siti d’incontri destinati a categorie specifiche di utenti come lesbiche, omosessuali, intersessuali, trans, drag queen e tante altre.

Siti Internet di tradimenti: siti d’incontri frequentati esclusivamente da persone sposate, o da single a caccia di queste ultime, utili solo ai fini degli incontri extraconiugali.

K-WAY E SADDLERS UNION

Due bag, due necessaire da viaggio, due guinzagli e due collari. Questa la gamma di accessori della capsule del brand K-way in partnership con Saddlers Union. In vendita a dicembre in esclusiva negli store dei brand, gli otto modelli conciliano il cuoio, trademark di Saddlers Union, con l’iconica gamma cromatica giallo-arancio-blu del tape K-way. Saddlers Union è un brand romano nato negli anni Cinquanta noto per la sapiente tradizione nella lavorazione del cuoio italiano ingrassato e lavorato a mano. K-way nasce nella Ville Lumiére nel 1965 e il suo nastro tricolore è immediatamente riconducibile all’antipioggia per eccellenza. Una precisa visione di stile. Nascono così le Bucket Bag, secchielli in cuoio proposto in due dimensioni e ispirate alla tradizionale musetta per cavalli, cui è stata aggiunta una tracolla. Il necessaire da viaggio è una rivisitazione dell’astuccio utilizzato per gli attrezzi della toelettatura equestre. I brand pensano anche ai nostri amici a quattro zampe: ecco proposti due guinzagli e due collari trés trés chic. Una collezione che riconduce a momenti speciali: quelli delle nostre passioni.

 

 

 

 

 

 

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NIKE X MARTINE ROSE

Martine Rose presenta la sua prima collaborazione con Nike, una capsule collection che include tute, maglie da football e una rivisitazione delle scarpe Nike Air Monarch, riflette a pieno questa premessa. Essa, infatti, gioca con proporzioni deformate, un vero e proprio segno distintivo della designer. Allo stesso modo, la collaborazione con Nike rispetta il principio alla base del suo stile: trovare il lato straordinario in ciò che sembra normale e trasformare capi e accessori in “qualcosa di eccezionale”. Molto spesso, questa trasformazione avviene attraverso la sperimentazione con le forme, ed è tutta una questione di contrasti e di rottura. “Fin dall’inizio, non abbiamo mai seguito le regole, in particolare perché ci veniva impedito l’accesso al mondo della moda. Per un motivo o per l’altro, dovevamo trovare nuovi modi per emergere”, spiega la designer. Nonostante i luoghi non tradizionali dove ha tenuto le sue sfilate, da un mercato fino a palestre di arrampicata, per questa collaborazione con Nike, la designer è tornata alle origini e ha optato per un lancio segreto della collezione la scorsa settimana su Craig’s List, piattaforma digitale inaspettata rispetto ai tradizionali canali online.

L’abbigliamento ha dei richiami alla sottocultura inglese ma ruota principalmente intorno ai giocatori di basket. Per la tuta da ginnastica e la maglietta da football, il processo di creazione è iniziato da un’ispirazione che veniva dall’alto, per la precisione da un’altezza di oltre 2 metri. “I giocatori di basket sono supereroi: i loro corpi si sono adeguati alla loro professione. Abbiamo osservato attentamente molti giocatori e le loro proporzioni e successivamente abbiamo rapportato i loro vestiti alle taglie standard.  Per esempio, se volessi indossare una delle loro tute, dovrei trasformarla per adattarla alle mie proporzioni; in pratica, dovrei ricucirla di nuovo”.

Le Air Monarch celebrano un mito americano. “Abbiamo scelto la silhouette delle Monarch,  modello tipicamente americano, e le abbiamo reinterpratate come accessorio da indossare con la tuta in stile inglese”, dichiara la designer. Per dare a questa scarpa tradizionale una forma davvero straordinaria, Martine Rose si è affidata all’indiscussa esperienza acquisita da Nike nel settore delle calzature. “Le collaborazioni si fondano sulla comunicazione. Volevamo che alcune forme risultassero abbondanti nella parte inferiore e che il tallone sporgesse rispetto alla suola, ma inizialmente le nostre proposte sono state bocciate”, continua la stilista. “Tuttavia, abbiamo insistito e, alla fine, abbiamo sviluppato queste nuove forme e idee”. La forma è sottoposta alla stessa reinterpretazione creativa dell’abbigliamento, ma con una sperimentazione più lineare, con taglie che spaziano dalla 18 alla 9 US. Tuttavia, la trasposizione di questa visione in un ambito commerciale ha richiesto una certa ingegnosità. Pertanto, le Air Monarch sono state prodotte partendo da una serie di stampi a cui viene poi applicata la pelle sintetica. Ad oggi, solo un’altra scarpa del marchio è stata realizzata con un metodo simile: si tratta delle Nike Foamposite.

Benché ormai onnipresenti, i capi sportivi sono diventati molto popolari lungo le vie del centro delle grandi città e persino sulle passerelle parigine. Per Rose, non si tratta semplicemente di una tendenza, bensì di una connessione spirituale. “Da molti anni a questa parte, l’abbigliamento sportivo è il simbolo di vari movimenti giovanili in Inghilterra e in America. Ma è il fatto che sia stato accettato come capo di abbigliamento per il quotidiano che lo rende davvero interessante. I capi sportivi vengono solitamente abbinati a vestiti e accessori di qualsiasi tipo”, conclude. “Perciò, ancora una volta, sono perlopiù interessata al modo in cui le persone interagiscono con i vestiti. Dalle loro scelte si capisce chi sono e chi vorrebbero essere. È per me una questione emotiva”.

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THINK POSITIVE! FABRIZIO SCLAVI & FRIENDS FOR ASA

Grande successo per l’opening del nuovo spazio di 10 Corso Como Tazzoli che ha inaugurato i nuovi spazi con la mostra Think Positive!Fabrizio Sclavi&friends per supportare ASA, Associazione Solidarietà Aids. Un happening per pensare in modo diverso alle persone che vivono con l’HIV. Al vernissage hanno partecipato, insieme a Carla Sozzani, i più importanti fotografi italiani noti a livello internazionale, Gian Paolo Barbieri, Maria Vittoria Backhaus, Maurizio Galimberti, Giovanni Gastel, Piero Gemelli, Ilaria Facci, Stefano Zarpellon ed Efisio Rocco Marras. Tutti i fotografi e creativi hanno donato un’opera per la mostra e in alcuni casi realizzato uno scatto ad hoc per raccontare iniziative importanti per ASA, come La Coperta dei Nomi (THE QUILT) ovvero le coperte disegnate e ricamate da amici o parenti di vittime dell’AIDS, affinché il loro ricordo non vada perduto. La serata, condotta da Fabio Marelli, voce di Discoradio, ha visto inoltre salire sul palco Angelo Di Genio, che ha ha recitato alcuni passaggi tratti dallo spettacolo “Processo a Nureyev” di Mario Acampa, e il duo Sem&Stenn con una live performance. Per l’occasione Manuel Ritz, brand con un dna ispirazionale legato all’arte e improntato a comunicarsi non solo attraverso le sue collezioni, ma anche attraverso un racconto di valori positivi, ha realizzato una limited edition di t-shirt per sostenere ASA nella lotta contro l’AIDS. L’art work impresso sulle magliette Manuel Ritz è proprio a firma di Sclavi, che coinvolge il brand dopo la prima già felice collaborazione per una capsule lanciata la scorsa Primavera-Estate 2018. Claim dell’evento e slogan sulla t-shrt U=U Undetectable Untrasmittable per informare che le persone sieropositive sottoposte a terapia antiretrovirale non sono contagiose. Manuel Ritz, proponendo le t-shirt anche nel suo monomarca milanese, vuole trasmettere lo stesso messaggio alla sua clientela, per far avvicinare a una corretta informazione e incoraggiare uno shopping benefico. La serata è stata inoltre accompagnata dalle bollicine di Valdo e dai drink preparati dai migliori mixologist a base di Tito’s Vodka, certificata “Gluten Free” e prodotta e imbottigliata artigianalmente. Tito’s Handmade Vodka, prende il nome del suo stesso proprietario, fondatore e mastro distillatore Bert “Tito” Beveridge che abbandona la professione di geologo e geofisico per dedicarsi totalmente alla sua passione: la vodka, che ama aromatizzare con particolari infusioni per poi regalarla agli amici per le festività. Una storia di passione e dedizione che lo porta a un rapido successo. Già molto sensibile a tematiche LGBT, Tito’s ha sostenuto il progetto chiedendo agli ospiti un’offerta simbolica per i drink e facendo poi una donazione ad ASA. Una serata di grande energia e solidarietà per combattere pregiudizio e stigma verso chi è sieropositivo: Think Positive!

Piero Gemelli – fotografo per THINK POSITIVE

Giovanni Gastel – fotografo per THINK POSITIVE

Giovanni Gastel e Maurizio Galimberti

Da sinistra: Giovanni Gastel, Gian Paolo Barbieri, Piero Gemelli e Maurizio Galimberti

Da sinistra: Piero Gemelli, Giovanni Gastel, Maurizio Galimberti, Gian Paolo Barbieri, Carla Sozzani, Fabrizio Sclavi

Maria Vittoria Backhaus – fotografa per THINK POSITIVE

Valdo – Dal 1926 a Valdobbiadene

Fabio Marelli introduce Sem&Stenn

Fabio Marelli e Fabrizio Sclavi

Valdo – Dal 1926 a Valdobbiadene

Tito’s Handmade Vodka

Tito’s Handmade Vodka

Limited edition T-Shirt by Manuel Ritz x ASA

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A STYLE CONVERSATION WITH GABRIO GENTILINI

Fresco del debutto nella fiction televisiva e del successo della “Bisbetica domata” di Shakespeare al Globe Theatre di Roma, Gabrio Gentilini si divide tra queste due appaganti carriere, sognando il debutto sul grande schermo. Come ogni millennial che si rispetti, ha le idee molto chiare in fatto di stile. Il personaggio che sogna di interpretare? Un villain senz’altro, a patto che abbia conservato qualcosa di puro nel suo animo.

Che ruolo hanno nella tua vita lo stile e la moda?
La moda mi piace e mi incuriosisce molto ma non ne sono vittima e tendo a non seguire le tendenze, mentre lo stile, in generale, non solo nell’abbigliamento, è una cosa a cui do molta importanza. Lo stile di una persona è l’espressione della sua personalità, creatività e prima di tutto del suo animo. Per me lo stile è una cosa che deve partire innanzitutto dal modo di percepirsi e quindi avere consapevolezza di chi si è e come si vuole arrivare agli altri, percepirsi anche fisicamente, non solo nelle forme ma pure nei movimenti e l’abbigliamento insieme all’accessorio sono qualcosa che deve andare a coronare tutto questo, non coprendolo ma valorizzandolo.

C’è un capo feticcio del quale proprio non riesci a disfarti?
In realtà no, non mi piace essere attaccato alle cose. Diciamo però che sicuramente nel mio armadio non possono mancare t-shirt bianche e nere che vestano bene, jeans regular fit e Stan Smith classiche.

Sneakers o Chelsea boots?
Assolutamente sneakers.

Hai un modello, un’epoca, un immaginario di riferimento estetico al quale ti ispiri?
No, in quanto attore mi piace giocare e rifarmi a diverse epoche e riferimenti estetici, anche nella mia vita privata. Ho scoperto di avere una fisionomia e uno stile che si adattano molto al vintage, dagli anni ’20-’30 agli anni ’70.

Che rapporto hai con i social?
Un po’ conflittuale e altalenante; non riesco a starne lontano e non curiosare come si raccontano gli altri sul web ma non sento la smania di pubblicare costantemente dettagli ed avvenimenti della mia vita. Ci tengo abbastanza alla mia privacy anche se mi piace condividere con i miei follower e ogni tanto sento il bisogno di farmi sentire e aggiornarli su quello che mi sta accadendo.

Ti abbiamo visto sia in tv che in teatro (e ti aspettiamo al cinema). Preferisci interpretare il buono o il cattivo?
Un cattivo-buono, si può? Mi piacerebbe tanto interpretare un personaggio cattivo che nasconde un animo buono, puro. Mi viene in mente il protagonista del film tratto dall’omonimo libro “Profumo”, un serial killer che per creare il profumo ideale uccideva giovani vergini dai capelli rossi e nonostante questi delitti efferati lo spettatore alla fine non riesce a non entrare in empatia con lui e in qualche modo a giustificarlo e perdonarlo.

Come vorresti immaginarti tra 10 anni?
Con una mia famiglia, impegnato come attore e performer sia a teatro che sul grande schermo e con in ballo qualche attività che aiuti concretamente il sociale.

Sogni nel cassetto?
Trovare il modo di riuscire ad essere felice sempre e comunque!

Fotografo: Davide Musto

Assistente fotografo: Federico Taddonio
Stylist: Stefania Sciortino
Assistente Stylist: Rosamaria D’Anna
Trucco e capelli: Giulia Luciani per Simone Belli Agency
Per la location si ringrazia Bottiglierie Pigneto via del Pigneto Roma via del Pigneto 106b
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MIAMI ART WEEK: MONEY, SUCCESS, FAME, GLAMOUR

«Money, Success, Fame, Glamour» il ritornello della famosa hit di Felix da Housecat, cantata da uno strepitoso Macaulay Culkin e una conturbante Chloë Sevigny nel film culto del 2003 Party Monster, è l’unico vero vademecum per il neofita art lover che sceglie di trascorrere la prima settimana di dicembre nella tropicale Miami. Va infatti in scena la più sfavillante settimana dedicata all’arte al mondo, a base di un alto tasso di capolavori, Vip e gossip. Alcuni detrattori ne parlano come di una sorta di Spring Break per soli milionari per l’incredibile avvicendarsi di openings, happenings ma sopratutto parties. Tuttavia quello che rende questo appuntamento uno dei più attesi dell’anno rimane la qualità dell’arte in mostra a Art Basel Miami, l’unicità dei pezzi da collezione a Desig Miami, le mostre museali e l’incredibile shopping experience del Design District. A Miami i superlativi si sprecano: questi i nostri tips.

L’oggetto del desiderio in questi giorni a Miami è lei, la Vip card di Art Basel, la fiera internazionale d’arte che raccoglie il meglio dell’offerta di 268 gallerie da 35 paesi e che permette accesso illimitato ai padiglioni e alla Vip Lounge dove si posso incontrare celebrities di ogni tipo da Pharrell Williams fino a Cardi B. Nella capitale della Florida in questi giorni l’arte regna suprema, con un fiorire di fiere satellite per chi è alla ricerca di artisti emergente. La nostra favorita rimane NADA che si tiene quest’anno all’Ice Palace Studios. Se all’arte preferite il design o più precisamente “l’arte funzionale” Design Miami è il vostro paradiso o il vostro inferno, visto i prezzi da capogiro per questi oggetti unici che rompono le barriere fra arte, design e alto artigianato.

La settimana dell’arte è un evento esclusivo e inclusivo al contempo accogliendo un pubblico globale costantemente in crescita con un numero eccezionale di mostre e installazioni di arte pubblica, sia a Miami Beach tanto quanto al Design District e a Downtown. Il cuore pulsante della scena artistica di Miami passa attraverso le sue note  fondazione familiari come il Margulies Warehouse, la Fondazione de la Cruze la Rubell Family Collection, quest’ultima fondatada Mera e Don Rubell, fratello di Steve Rubell del mitico Studio 54. Quest’anno tuttavia gli eventi che troviamo più significativi sono legati alle personali  museali di due donne. La prima l’italiana Paola Piviche porta i suoi orsi di piume colorate al Bass Museumsu Collins Ave con la mostra “Art with a view”, ma sopratutto la celebrazione, presso l’Institute of Contemporary Art – ICA Miami, dello straordinario lavoro seminale di Judy Chicago, l’artista femminista per eccellenza che con la sua energia e forza interiore è stata d’esempio a generazioni di artiste ma anche curatrici, giornaliste o semplicemente donne.

Se il dolce vento tropicale non si adatta al vostro guardaroba da clima oramai invernale vi consigliamo di fare un salto da The Websterla boutique culto fondata da Laure Hériard Dubreuil e che l’anno prossimo compierà dieci anni. Oppure di visitare i sontuosi monomarca del Design Districtfra cui quest’anno spicca il negozio di Celine: un sogno in marmo blu disegnato dall’architetto svizzero Valerio Olgiati. Il dolce arrivederci della designer Phoebe Philo al retail design. L’attesa tuttavia è concentrata su un’altro brand francese: Saint Laurent. Una collaborazione fra il designer della maison Anthony Vaccarelloe la performer italiana Vanessa Beecroft animerà il Design District dall’1 al 15 dicembre.

La città offre un’infinita possibilità di combinazioni culinarie, da quella raffinata degli hotel a 5 stelle a quella localcaraibica. Noi di MANINTOWNabbiamo selezionato tre classici di Miami Beach. Colazione: i pan cakes più dolci e le macedonie più fresche della città sono da Balance nel cuore della Lincoln Road. Pranzo: piatti vegetariani e vista stupenda sulla laguna da The Lido Bayside Grillil ristorante dell’hotel The Standard. Cena: per prepararsi a una serata di festa fino a tarda notte consigliamo uno dei sushi migliore della città Toni’s Sushi. Non fatevi ingannare dal nome è una vera istituzione dal 1986.

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CREME VISO: 5 ALLEATI PER L’INVERNO

Con il nuovo cambio di stagione arriva il momento di uno strategico cambio di crema. In inverno le temperature si abbassano e la nostra pelle avrà bisogno di puntare su consistenze più ricche e nutrienti in grado di creare una barriera per il viso, che impedisca la disidratazione e ci protegga dagli effetti negativi del freddo.

ANTI INQUINAMENTO

Skin Regimen Tripeptide Cream di Comfort Zone protegge la pelle dall’inquinamento e mantiene idratazione e tono per tutto il giorno. La texture massaggiabile rinfrescante e la fragranza naturale funzionale alleviano la tensione e gli effetti dello stress.

ANTI RUGHE
Complex Anti-Âge di Eisenberg è la crema per il viso e il contorno occhi dalla formula ultra-sottile concentrata in attivi anti-rughe, anti-età e idratanti, particolarmente amata dagli uomini che desiderano contrastare il rilassamento cutaneo e la formazione di rughe associato al rallentamento della produzione di collagene ed elastina o da una perdita di peso.

IDRATANTE
Sisley Soin Velours aux fleurs de safran con la sua texture vellutata ultra-sensoriale inedita, che non unge la pelle, ma che anzi la opacizza. In più, la fragranza creata con note di miele e fiori d’arancio rilassa e distende le tensioni.

AFTER SHAVE
La Biosthetique After shave, face&beard care, un trattamento rivitalizzante per viso e barba, con energizzante cellulare, crea uno schermo protettivo 3D invisibile biomimetico sulla pelle.

ANTI FATICA
Clinique For Men Anti-Fatigue Hydrating Concentrate SPF 40 che combatte istantaneamente la fatica, riduce visibilmente i segni del tempo, e difende dagli agenti ambientali aggressive di oggi per un aspetto più giovane. Fornisce alla pelle una carica non-stop d’energia, grazie a ingredienti energizzanti quali Creatina, Adenosine Fosfato, la Caffeina ed illuminanti ottici.

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NON SOLO FITNESS: IL PERCORSO DI GIORGIO MERLINO

La “storia fitness” di Giorgio Merlino parte dal suo primo ingresso in palestra. La passione per lo sport e il benessere fisico c’è sempre stata, ma grazie ai molti mesi trascorsi a Los Angeles ha potuto comprendere che l’attività che lui riteneva fosse solo un hobby, si stava evolvendo in un vero e proprio stile di vita. Ha così iniziato a dedicare molto del suo tempo a questa disciplina, sotto ogni componente fondamentale – training, alimentazione e recupero – capendo che voleva poter dedicare tutto il suo tempo allo studio di questi aspetti. La sua passione si è così trasformata nel suo lavoro, con l’impegno di trasmettere sempre il messaggio di “non arrendersi” alle persone che lo seguono. Seguire i propri sogni è la giusta via per dare il meglio di se stessi. Attualmente ambassador di Nike e trainer in una delle più esclusive palestre di Milano, ecco l’intervista di Man in Town al talent del fitness.

– Come e ̀ nata la tua passione per lo sport e il training?
Quando racconto di come ero, nessuno mi crede! Ero una persona completamente diversa: molto introverso,
pigro, il classico bambino “imbranato” che preferiva saltare la lezione di educazione fisica per paura di fare
figuracce. Mi era stato anche diagnosticato un principio di obesità!̀ Si dice che siano proprio gli avvenimenti
più̀ toccanti a scatenare cambiamenti profondi ed è stato così anche per me. Mi sono detto che era giunto il
momento di cambiare: non solo la mia vita ma, cosa ancora più̀ difficile, cambiare me stesso.

– Come si articola la tua giornata tipo?
La mattina mi alzo dal letto abbastanza presto. Anche nel weekend la sveglia non suona mai dopo le 7:30.
Una bella doccia, colazione dei campioni (caffè, uova, avena e frutti di bosco) e si corre in palestra dove
trascorro gran parte della mia giornata. Se fino a poco tempo fa mi dedicavo solo ad allenare me stesso, da
qualche tempo ho sentito la necessità di trasmettere la mia passione per il Training non solo sui social ma
anche come Personal Trainer. Sono abitudini che mantengo sempre, ovunque mi trovi, a Milano come in
qualsiasi altra città. Ho infatti la fortuna di poter viaggiare molto spesso anche grazie al lavoro di mia moglie
Veronica.

– Raccontaci tua esperienza come primo Nike Training Ambassador italiano
Non mi sarei mai immaginato qualcosa di simile! E ̀ quindi più̀ di un “sogno diventato realtà”. Che si siano
appassionate di sport o meno, intere generazioni sono cresciute con un claim ben chiaro in testa: “Just Do
It”. Non è solo il nome della collezione che indosso, ma ci ispira a dare sempre il meglio di noi stessi.
La mattina in cui sono entrato per la prima volta al JDI HQ di Los Angeles, mi sono quasi commosso. È tutto
testimoniato anche in un video su YouTube.

– Training sportivo ma anche mentale come si può raggiungere un’esperienza di benessere
a tutto tondo?
Come dico sempre, il modo migliore per raggiungere un obiettivo è quello di creare una propria routine,
soprattutto nel fitness. Ci vuole veramente poco affinché qualcosa diventi una vera abitudine. È come un
circolo che può essere vizioso o vincente. Se siamo abituati a uscire dal lavoro e sederci sul divano per
mangiare un sacchetto di patatine, basta invertire il cerchio. Prima che ce ne si possa accorgere, lasceremo
l’ufficio con uno shaker proteico in mano, pronti per correre in palestra con gli amici.

– Come hai integrato nella tua esperienza e vita i 5 aspetti del training movement, mindset,
recovery, nutrition and sleep?
Tutti questi aspetti sono imprescindibili l’uno dall’altro. Alcuni possono essere più divertenti, ma nessuno più
importante.
Non potrei mai immaginare di allenarmi senza almeno sette ore di sonno alle spalle – è necessario dormire le
giuste ore di sonno perché aiuta il raggiungimento degli obiettivi, soprattutto nel fitness. Dormire risulta infatti
fondamentale sia che l’obiettivo sia la perdita di grasso corporeo, sia lo sviluppo muscolare.
È importante avere aver ben chiaro l’obiettivo fisico del periodo, ma cerco sempre di dare il massimo e
superare i miei limiti. Senza questo pensiero, mi sarei già annoiato da tempo. Penso di essere una persona
dotata di una grande forza di volontà, ma cerco di impegnarmi ogni giorno per migliorare questa mia
caratteristica. Il mio suggerimento è sempre quello di impostare e mantenere una routine.
Quando vado ad allenami non posso uscire senza essermi portato in sacca il mio pasto post-workout o
senza avere a portata di mano un foam roller o il numero del mio massoterapista di fiducia.

– Che obiettivi si possono raggiungere con il giusto training?
Tutto ciò che si vuole. Non ci sono limiti se non genetici, ma sono più marginali di quanto le persone
possano pensare. Non smettero ̀ mai di ripetere, e spero prima o poi di poter convincere chiunque, che il
fitness è come la matematica: 1+1= 2. Non ci sono scappatoie e pochissimo margine di errore.

– Cosa significa per te il claim “Just don’t quit”
E’ la risposta a tutti coloro che mi dicono che non riusciranno mai a fare uno squat, a cambiare le proprie
abitudini alimentari o che non troveranno mai il coraggio di abbandonare il lavoro che odiano per seguire la
passione di una vita. Conosco molte persone che hanno fatto tutto questo. Io sono una di quelle!

– Sui social sei molto seguito, che messaggio vuoi lanciare con la tua storia?
Ad un primo sguardo, può sembrare che sul mio profilo Instagram io parli solo di come mi alleno, di quanti kg
ho preso, perso o sollevato quel giorno. Avendo un po’ di pazienza a conoscermi meglio, potrete capire che
tutto ciò in cui credo veramente è di porsi un focus ben chiaro, non avere alcuna paura di raggiungerlo e
circondarsi di persone che tengono veramente a te. Nulla è più forte e contagioso della positività.

Il talent Giorgio Merlino indossa NIKE.

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AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

Dieci chef d’eccellenza hanno cucinato della ricette pensate per chi vive il sintomo della disfalgia lo scorso novembre, per i 10 anni del centro clinico NEMO dell’ ospedale Niguarda , specializzato nelle malattie neuromuscolari. “Aggiungi un posto a tavola è la terza serata di un progetto ambizioso, teso a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’importanza di prendersi cura anche degli aspetti nutrizionali delle persone con malattia neuromuscolare e sostenere così il team multidisciplinare di NEMO che lavora per migliorare la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie, in collaborazione con Identità Golose, il congresso internazionale della buona tavola di Milano. L’intero ricavato andrà al centro clinico Nemo: per accreditarsi tutte le info su www.iosononemo.it o scrivendo alla mail [email protected]

Alberto Fontana, presidente del Centro Clinico NeMO sottolinea: “Il nostro team di operatori da dieci anni lavora per preservare e salvaguardare la possibilità di continuare a far sperimentare ai pazienti il piacere del gusto e della condivisione, creando le condizioni ottimali per rispondere ad ogni più piccolo bisogno e garantire così la migliore qualità di vita anche dal punto di vista della nutrizione

Ad ispirare il progetto è stato il libro Nutrirsi con gusto, un libro di ricette “particolari”, nato dal coinvolgimento di due professionisti della cucina, Mauro Uliassi e Paolo Piaggesi, con i medici del Centro Clinico NeMO. Alla serata hanno partecipato Andrea Ribaldone – Osteria Arborina, La Morra (CN); Christian Milone – Trattoria Zappatori, Pinerolo (TO); Diego Rossi – Trattoria Trippa, Milano; Eugenio Boer – Bu:r, Milano; Eugenio Roncoroni – Ristorante Al Mercato, Milano; Franco Aliberti – Tre Cristi, Milano; Matteo Monti; Misha Sukyas; Paco Magri – Ristorante Dordoni, Cremona e Paolo Lopriore – Ristorante Il Portico, Appiano Gentile (CO).

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AJ BUCKLEY – Star di “SEAL Team”

Manintown ha intervistato in esclusiva la star della serie di successo “SEAL Team“, che ha anche lanciato Paperclip, una linea innovativa di borse per pannolini di fascia alta pensata per i papà dei giorni d’oggi.

1. SE POTESSI DESCRIVERE LA TUA PERSONALITÀ CON TRE AGGETTIVI, QUALI SCEGLIERESTI E PERCHÉ?
Sognatore – Ho vissuto la mia vita seguendo i miei sogni, non importa quanto siano stati grandi o quali ostacoli io abbia incontrato.
Resiliente – In questo business ho sentito “No” molto più di “Sì”, ma non mi arrendo mai e non fa altro che alimentare la mia etica del lavoro.
Family Man – non c’è niente di più importante nella vita.

2. QUAL È IL REGALO PIÙ GRANDE E LA LEZIONE DI ESSERE UN GENITORE?
Penso che il regalo più grande sia riuscire a vedere il mondo attraverso gli occhi di tuo figlio e la più grande lezione imparata è che devi avere pazienza. Anche Babbo Natale è reale.

3. POTREBBE RACCONTARCI DI PIÙ SUL PROGETTO PAPERCLIP, PROGETTATO PER I GENITORI?
Il mio socio in affari ed io eravamo frustrati per la mancanza di attrezzatura per il cambio dei bambini nei bagni degli uomini. Una volta dovevo togliermi la maglietta e posare mia figlia per cambiare il pannolino sul pavimento del bagno. Così abbiamo progettato una borsa con un tappetino pieghevole, che consente di cambiare il tuo bambino ovunque, in qualsiasi momento. Volevamo disegnare una borsa che i genitori avrebbero comprato e renderla unisex, così tutti si sarebbero sentiti a proprio agio nel trasportarlo. Mai avrei pensato di vendere borse per pannolini, e invece.

4. SE POTESSI VIVERE IN UN LIBRO, QUALE SCEGLIERESTI E PERCHÉ?
La storia infinita perché non finisce mai.

5. SEI UNA PERSONA DAVVERO DI SUCCESSO, MA C’È ANCORA QUALCHE COSA CHE VORRESTI RAGGIUNGERE NEL PROSSIMO FUTURO?
Non sono mai compiacente e sento che sto solo iniziando. Mi piacerebbe avere un ruolo dietro la macchina da presa e dirigere un giorno.

6. QUALI SONO I TUOI PENSIERI PRINCIPALI DURANTE IL GIORNO?
Famiglia.
Allenamento.
Lavoro.
Dormire.
Ripetere.

7. COSA TI HANNO INSEGNATO LE TUE RADICI IRLANDESI?
Non prenderti mai troppo sul serio.

8. C’È UN PENSIERO CHE VORRESTI CONDIVIDERE CON I LETTORI DI MANINTOWN CHE STA NUTRENDO ATTUALMENTE LA TUA ANIMA?
Non aver paura.

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