Vini cinesi: perché stanno invadendo il mercato europeo?

Dopo fiumi di parole e tanta attesa, sono arrivati finalmente in Italia i vini cinesi. La curiosità è davvero tanta. Il Gruppo Meregalli ha importato nel Belpaese ben quattro etichette di Chateau Changyu Moser XV. Ma come sono i vini cinesi? Conquisteranno i palati nostrani? Perché stanno invadendo il mercato europeo? Scopriamolo insieme.

Come sono i vini cinesi

La Cina rappresenta oggi il nono produttore di vino al mondo. I vini di questo straordinario paese sono tanti e il distretto principale è Helan Mountain in Ningxia, la regione identificata dal governo come cuore della produzione vitivinicola.

Ci troviamo nel centro del paese, in una zona desertica protetta dalle montagne e caratterizzata da clima continentale con scarse precipitazioni e inverni rigidi, ma un’ottima esposizione al sole. Questa provincia, grazie a significativi investimenti, ha conosciuto negli ultimi 20 anni una grande espansione e oggi sono ben 130 le cantine presenti, di cui alcune sul modello degli chateaux francesi e altre più piccole.

Changyu Moser XV è una cantina fondata nel 2013 con un investimento di 70 milioni di euro. I macchinari sono tutti altamente tecnologici. Il primo vino di cui parliamo è Helan Mountain Wine, un bianco, caratterizzato da aromi di pompelmo, frutta esotica e agrumi e come il rosso della stessa linea, Helan Mountain Red, non fa passaggi in legno ma solo acciaio. Il prezzo di ciascuna di queste bottiglie si aggira intorno ai 17 €.

L’altro vino bianco, invece, il Moser Family, di cui sono state prodotte 200mila bottiglie e il cui prezzo si aggira intorno ai 60€, è affinato in barrique francesi ed è una perla della produzione cinese.

Il vero vino di punta è però il Purple Air Comes From The Est, invecchiato per 24 mesi in ben 5 diversi tipi di botti francesi. Viene descritto come un vino con intensi profumi di frutti rossi e neri e con sentori di cedro, tabacco e un caldo tocco di vaniglia. Il prezzo si aggira oltre 200€ e quindi è un vino di alta fascia come quello prodotto da LVMH in Yunnan, provincia meridionale della Cina, e noto come Ao Yun.

L’Italia è uno dei primi produttori di vino al Mondo e forse non abbiamo bisogno di questo genere di vini, ma è bene conoscere le alternative sul mercato per non essere mai da meno e offrire al consumatore sempre una scelta varia.

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