ALESSANDRO MANNARINO: LA SUA STORIA DA RACCONTARE…

Photo Credits Ilaria Magliocchetti Lombi

Alessandro Mannarino ha debuttato al Palalottomatica di Roma con il suo Apriti Cielo Tour, produzione Vivo Concerti. Una grande festa tra ritmi travolgenti e intense interpretazioni, che conta già 50mila biglietti e tanti sold out per le prossime date di Torino, Milano, Bologna e Napoli. Sul palco Mannarino si esibisce con grande emozione, grinta e travolgente energia, in numerosi brani, ormai quasi dei classici, che lo hanno consacrato come uno dei più apprezzati cantautori italiani, così come nelle canzoni del nuovo album Apriti Cielouscito il 13 gennaio per Universal, da cui sono tratti l’omonimo singolo, L’arca di Noè e Babalù. Passo significativo per Mannarino, davanti al suo pubblico e nella sua città d’origine, dopo un percorso e una carriera artistica cominciata nel 2001 come DJ e le prime esibizioni nei locali della capitale, per passare poi alle apparizioni radiofoniche e televisive, tra le quali Viva Radio 2 di Fiorello e Parla con me di Rai 3, fino a scandire quelle che sono state le quattro tappe fondamentali che hanno portato l’artista al Palalottomatica con Apriti Cielo, il disco del “viaggio”, come lo definisce lo stesso Mannarino, nel senso più fisico che nel lato più metaforico, il viaggio della sua ricerca musicale. Ricerca che inizia nel 2009 con il primo album, Il Bar della Rabbia, da cui è tratto uno dei suoi pezzi più popolari Me so ‘mbriacato, si definisce in Supersantos (2011) e Al Monte (2014) in cui Mannarino, con i suoi testi, esplora la città attraverso tematiche politico-sociali in un mix di metafore, racconti di personaggi emarginati e contenuti espliciti, per raggiungere, poi, con Apriti Cielo la maturità, la forza dell’evasione e della ricerca dei colori oltre oceano, colori che ritrova in Brasile e nella sua samba, simbolo ed emblema della trasformazione del conflitto sociale in qualcosa di bello, in una danza. «Quando apri i giornali e te dicono lascia perde, quando i telegiornali te dicono lascia perde, la politica te dice lascia perde….continua…», questo il messaggio che il cantautore esprime sul palco, in un tourbillon di colori e suoni trascinanti, insieme a 12 musicisti di livello che si sono esibiti con oltre 30 strumenti provenienti da tutto il mondo. L’universalità delle storie parla, dunque, le lingue di tutto il mondo, in un viaggio attraverso luci, colori, costumi e scenografie. Proprio i costumi diventano elementi significativi del progetto Apriti Cielo Tour, grazie alla partnership nata con GALL Design, giovane e talentuoso brand Made in Italy, che porta le firme di Chiara Nardelli Gall e Justin Gall. La collaborazione tra Mannarino e GALL Design è nata in occasione della produzione del videoclip di Apriti Cielo e della performance live di Alessandro, ospite a Che tempo che fa di Fabio Fazio, motivo di grande orgoglio e soddisfazione come racconta la stessa Chiara, per la grande stima e ammirazione provata nei confronti del cantautore i cui testi hanno accompagnato la storia d’amore degli stessi, compagni anche nella vita. Fear no Human SS17 si sposa completamente con il progetto artistico di Mannarino, dal perfetto mood post apocalittico moderno, al quale si uniscono capi nuovi ed esclusivi che rappresentano al meglio il suo stile, mixati ed elaborati sapientemente dalle costumiste Sara e Magda, nell’identificazione dei look più rappresentativi del concerto stesso e di tutti i musicisti presenti sul palco. Chiara e Justin raccontano l’entusiasmo di poter promuovere, attraverso le loro creazioni, l’intero tour di un artista italiano che si distacca dalla scena pop televisiva di massa, esibendo e sostenendo contenuti poetici, ironici e profondi, in perfetta sintonia con la filosofia GALL Design.

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