Tra sconfinati ettari di deserto, alte catene montuose e scorci mozzafiato sul mare, l’Arabia Saudita è il più grande stato arabo dell’Asia Occidentale e il più esteso del mondo arabo dopo l’Algeria. Parte della penisola arabica (ne occupa addirittura l’80%), il Paese si colloca in quella che gli storici amano definire “culla dell’umanità”, un territorio in cui la società umana delle origini si è formata e organizzata. Dal carattere senza dubbio esotico, con tradizioni millenarie tutte da scoprire, l’Arabia Saudita si posiziona a pieno titolo tra le mete da esplorare almeno una volta nella vita – soprattutto se siete appassionati di storia, archeologia e natura incontaminata.
Il patrimonio culturale del Paese, così come la sua sterminata distesa desertica, è a dir poco immenso: ad oggi sono ben sette i siti inseriti nella lista dei patrimoni dell’umanità. Immersi in una cornice paesaggistica unica al mondo, tali luoghi di interesse sanno catturare il visitatore in un modo quasi magnetico, pervasi da un’aura tra fascino e mistero.
Arte, architettura, natura, metropoli avveniristiche ma ricche di storia. Questo e molto altro vi aspetta in vista della vostra prossima avventura in Arabia Saudita, una terra dalle mille sfaccettature e dalle molte anime. Se siete ancora incerti sulle tappe da includere nell’itinerario di viaggio, non temete. La guida di seguito sarà l’alleato perfetto per chiarire ogni dubbio e assicurarvi un’esperienza indimenticabile tra colori e profumi mediorientali.
5 tappe irrinunciabili alla scoperta dell’Arabia Saudita
Riyadh
Nella vostra trasferta squisitamente arabeggiante, visitare Riyadh, la capitale del Paese, è d’obbligo. La città – la più popolosa dell’interno Stato – sorge ai piedi dei Monti Tuwaiq, antichissimo patrimonio naturale dalla bellezza suggestiva. Cuore del business saudita, Riyadh offre un sapiente mix tra storico e contemporaneo, con grandi centri commerciali e reperti risalenti alla preistoria conservati all’interno del noto Museo Nazionale. Sicuramente caratteristico il Souk dell’Oro di Deira, il mercato più importante della città, tripudio di oro, spezie e stoffe pregiate. In ultimo, ma non per importanza, ricordiamo il Forte Masmark, storica costruzione in argilla e mattoni di fango nel quartiere di ad-Dirah. Teatro della battaglia di Riyadh del 1902, la fortezza è oggi simbolo dell’unificazione dell’Arabia Saudita.
Sito archeologico di Hegra
Primo sito dell’Arabia Saudita a entrare nella lista dei patrimoni dell’umanità, Hegra, anche conosciuta come Mada’in Saleh, può essere considerata una seconda Petra. Esattamente come la famosissima città antica semi-nascosta tra le montagne della Giordania, il sito saudita sfoggia un’architettura del tutto peculiare. Su ogni facciata, la costruzione presenta minuziose lavorazioni, risultato di numerose influenze culturali differenti, dalla fenicia all’egizia, dall’assira all’ellenistica. Un crocevia di tradizioni diverse insomma, che convivono armoniosamente in un unico e affascinante scenario archeologico.
Al-‘Ula
Nella regione di Medina – insieme a La Mecca tra le più rappresentative del Paese e della sua anima islamica – Al-‘Ula è una città pittoresca sulla cosiddetta “via dell’incenso”. Edificato in una dimensione sabbiosa e granitica, questo agglomerato urbano riporta evidenti segni di un remoto passato, incantando il visitatore con iscrizioni risalenti al lontano VI secolo a.C. Da non perdere le incisioni di Jebel Ekma e Abo Aood, tracce esemplari di arte rupestre che, attraverso la roccia, tramandano ancora oggi antiche storie di caccia, di tradizioni, di vita. A coronare lo straordinario patrimonio custodito da Al-‘Ula troviamo, infine, un gigantesco monolite di arenaria, famoso in tutto il mondo per la sua tipica forma “pachidermica”. Parliamo della roccia dell’elefante, situata nel deserto di Al-‘Ula, modellata nel corso dei millenni da intemperie e principi di erosione naturale.
Rub Al Khali
Per tutti gli appassionati avventurieri all’ascolto, la tappa che stiamo per presentare costituisce senza ombra di dubbio un autentico must. Come già descritto, l’Arabia Saudita è un Paese soprattutto desertico; le sue distese di sabbia a perdita d’occhio proseguono addirittura oltre i confini nazionali. E a proposito di deserti, Rub Al Khali, il secondo più vasto al mondo, non potrebbe essere escluso dal nostro itinerario. “Il quarto vuoto” (questa la traduzione letterale del suo nome) offre un’impareggiabile sensazione di quiete. Immerso nel più assoluto silenzio, con solo sabbia all’orizzonte, il visitatore rimane estasiato, quasi trasportato in un’altra dimensione.
Dallo stato di completa pace fin qui proposto, si passa poi a un qualcosa di ben più adrenalinico: un entusiasmante jeep tour tra le dune. Un’esperienza carica di emozione che vi farà sentire moderni Lawrence d’Arabia alla ricerca di Ubar, città perduta anche chiamata “Atlantide del deserto”.
Mar Rosso
Giungiamo ora alla quinta e ultima tappa del nostro viaggio alla scoperta dell’Arabia Saudita. Allontanandoci dagli altopiani centrali, dalle elevate catene montuose e dalle aree desertiche, il Paese ci sorprende con un incantevole scenario affacciato sul mare, il Mar Rosso per l’esattezza. Oltre 1700 km di costa regalano spiagge bianchissime e scorci cristallini da togliere il fiato: un vero e proprio paradiso. Degne di nota sono le isole di fronte a Yanbu e Al Wajh, talmente meravigliose da essere soprannominate “le Maldive dell’Arabia Saudita”. Irrinunciabili, poi, le spiagge di Umluj, divine in particolare durante la bassa marea.
Arabia Saudita: con quali mezzi visitarla
Dopo aver illustrato alcune tra le mete più suggestive da raggiungere durante la vostra trasferta in Medio Oriente, è tempo di ragionare su quali mezzi utilizzare per spostarsi da un luogo all’altro. In Arabia Saudita esistono tre principali alternative: aereo, autobus e auto. Seppur le distanze tra le varie tappe d’interesse siano considerevoli, l’automobile sembra essere la soluzione ideale per il viaggiatore che intende visitare il più possibile. Optando per una macchina, infatti, si potrà godere di una maggiore flessibilità – in termini di tempistiche e itinerari – e ammirare le bellezze paesaggistiche che l’Arabia Saudita ha da offrire.
Se siete in procinto di partire per un tour on the road in questo Paese, da non dimenticare è il seguente documento: la patente internazionale per guidare in Arabia Saudita. Come dichiarato nella Convenzione di Vienna del 1968, infatti, esserne in possesso è essenziale per fruire delle reti stradali locali.
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