I vincitori dei Belgian Fashion Awards 2019

Ad Anversa sono di scena i vincitori dei Belgian Fashion Awards 2019, una premiazione che vuole riconoscere non solo i creativi, ma anche i professionisti e imprenditori della moda belga.

Un progetto arrivato alla terza edizione e organizzato da Knack WeekendLe Vif Weekend, Flanders DC (Flanders District of Creativity), MAD, Home of Creators e WBDM (Wallonie-Bruxelles Design Mode).

La cerimonia si è tenuta alla borsa di Anversa (Handelsbeurs) – il palazzo della borsa più antico del mondo – che è stata ristrutturata e riaperta per questa occasione.

Oltre alla cerimonia di premiazione è stata anche un’intera giornata dedicata alla moda belga con i Fashion Talks, una conferenza con numerosi interventi per capire come si sta evolvendo il settore.

Con questo progetto Flanders DC ha voluto stimolare il dibattito grazie alle voci di Raf Simons, Glenn Martens, Christopher Morency e Lucie Greene, tanto per citarne alcuni, che hanno parlato della loro visione sul futuro della moda.

Con questa iniziativa si riconferma il carattere indipendente e all’avanguardia della fashion belga, che sin dagli “Antwerp Six” ha rivoluzionato le regole, ma mantenendo forte il senso di appartenenza a un “community” pur nelle differenze individuali.

E proprio per riconoscere questo legame e particolare approccio ha vinto il prestigioso Jury Prize – consegnato da Patrick Scallon, Presidente della Giuria e Communications Director di Dries Van Noten – Dirk Van Saene, uno dei Sei di Anversa, premiato per il suo percorso coerente e lontano dai riflettori che ha privilegiato l’aspetto artistico e artigianale.

Van Saene rappresenta un importante pezzo nella storia della moda belga e come docente all’Accademia di Moda di Anversa ha un grande impatto sulla prossima generazione di stilisti.

Consegnato da Glenn Martens è il premio Designer of the Year che è stato assegnato a Christian Wijnants. La giuria ha evidenziato il suo essere rimasto fedele al suo DNA con la ricerca sui materiali, e in particolare il suo focus sulla maglieria. Il suo marchio è cresciuto in modo continuo e stabile.

Dopo aver aperto il primo negozio monomarca ad Anversa, Wijnants ha aggiunto la linea di calzature e una capsule di maglieria per uomo, che ha riscosso un ottimo successo.

Il premio Emerging Talent of the Year è stato assegnato a un giovane talento belga che lavora con un concetto forte di creatività. Il premio è stato vinto dalla menswear label Namacheko, formato dal duo Dilan e Lezar Lurr, fratello e sorella nati nel Kurdistan e cresciuti in Svezia, per la loro sperimentazione sulle forme e materiali.

Fondato nel 2017 la loro collezione è già venduta da top retailer in tutto il mondo. Pierre Debusschere si aggiudica invece il riconoscimento Professional of the Yearper la forza e originalità delle sue immagini. Il suo lavoro coniuga  arte e moda, rappresentando una voce distintiva nel mondo dei media, che spinge sempre più avanti il confine dell’immagine.

Il premio Entrepreneur of the Year è stato vinto da Sofie D’Hoore e Chantal Spaas per il loro successo internazionale e il modo davvero organico in cui stanno costruendo un business fondato sul prodotto e non sulla comunicazione. Tra 10 marchi tutti belgi ha vinto Arte, premium menswear label dallo spirito streetwear, il riconoscimento Fashion Brand of the Year. 

Infine come Most Promising Graduate of the Year la giurianon ha scelto un solo vincitore, ma ha ritenuto tutti ex aequo i sette finalisti selezionati: Bart Lapere, Dominique Rocour, Eve Delperdange, Maria Ossaba, Quinten Mestdagh, Samuel Quertinmont e Thurel Thonet. 

I due premi speciali – UPR prize e quello del Musée Mode & Dentelle – sono andati rispettivamente a Florence Cools e Artur Tadevosian per il marchio Damoy e all’Emerging Talent Namacheko che verrà incluso nella collezione permanente del Museo.

Un’edizione che ha voluto ribadire il ruolo della moda Made in Belgium come territorio in cui l’indipendenza di pensiero, spesso under the radar, restano alla base di approccio creativo sempre riconoscibile, anche nel passaggio tra le generazioni.

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