Cinema e moda complici nel nuovo revival

Café Society courtesy of Warner Bros. Pictures

Realtà e finzione, passato e presente, mito e quotidiano non sono termini di una dicotomia ma di un’endiadi. Lo conferma il fatto che il cinema che fa volare la nostra fantasia e la moda che appartiene al nostro vissuto reale, intrecciano i loro ruoli sempre più spesso, soprattutto per definire personaggi maschili che abbiano una solida credibilità, preferibilmente ambientati nel passato. Non a caso il vintage futuribile è la grande tendenza del gusto e del costume attuale e infonde nuova linfa non solo nella vita, ma anche in alcuni film sul grande schermo. Sull’onda di questo tormentone che volge lo sguardo al futuro con un occhio legato al passato e a un mondo a volte fantastico ricreato sulla base di spunti fumettistici collegati alla realtà attuale, le liaison fra moda maschile e cinema sono state e sono tuttora molteplici. Armani ha creato il guardaroba di Richard Gere per il film ‘American Gigolò’ manifesto della nuova virilità anni ‘80 e ha trionfato a Hollywood con i costumi del film ‘Gli intoccabili’, che si rifà all’epoca di Al Capone. Neanche una decade prima Ralph Lauren, negli anni ’70, rilanciò lo stile rétro dei ruggenti ’20, disegnando gli abiti di Robert Redford per ‘Il grande Gatsby’, che recentemente sono stati ideati da Brooks Brothers per il remake del film con Di Caprio. Poi c’è anche chi dall’ufficio stile di grandi maison è passato a dirigere film, transitando dietro la macchina da presa: è il caso del visionario texano Tom Ford, vincitore con il film da lui scritto e diretto ‘Animali Notturni’, del Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia 2016, un riconoscimento importante per un cineasta alla sua seconda prova, dopo l’esordio con il multi premiato ‘A single man’ del 2009. Anche in questa seconda avventura, che forse condurrà i suoi attori protagonisti Amy Adams e Jake Gyllenhaal a vincere gli Oscar come migliori attori protagonisti, Ford ha voluto avvalersi della costumista Arianne Phillips, che ha collaborato spesso con Madonna e ha firmato già il guardaroba dei protagonisti di Kingsman con Colin Firth, tutto incentrato sulla sartorialità inglese di Savile Row. Il sequel sarà svelato nelle sale nel 2017 e prevede ancora i costumi della Phillips sul set. In ‘Animali notturni’, ambientato nel Texas e a Los Angeles, un film in cui la stessa idea di mascolinità si trova messa in discussione attraverso la visuale del protagonista, come osserva la Phillips, “Tom capisce che c’è un rapporto tra quello che indossiamo e la nostra identità”. E così gli abiti di scena diventano una seconda pelle alimentando una sorta di spirito di emulazione nello spettatore, incantato dalla visione estetizzante del regista, molto apprezzata in ‘The single man’ dove l’elegantissimo Colin Firth appariva un dandy anni ’60. Due film molto romantici e ambientati negli anni ’30, ‘Genius‘ di Michael Grandage e ‘Café Society‘ di Woody Allen, rinnovano l’alchimia fra cinema e moda maschile esaltando il ruolo del passato come guida e chiave di lettura del presente. Nel primo film i cappelli Borsalino anni ’30 e i cappotti doppiopetto con i revers a lancia di Colin Firth fanno da contrappunto agli abiti elegantemente sciatti e quasi logori di Jude Law nel ruolo di Thomas Wolfe, mentre in Café Society si descrive la mondana frivolezza della società dell’epoca jazz. Il film, che si svolge fra New York e Los Angeles, presenta il protagonista Jesse Eisenberg infilato in giacche da smoking immacolate, pantaloni a vita alta e con al collo cravatte ampie nel segno di un’esibita ed edonistica ricercatezza tipica di un’epoca dominata dallo charme del playboy da silver screen. E per chiudere il cerchio, non è raro vedere casi di attori che anche al di fuori dal set scelgono i canoni di un’eleganza un po’ vintage, ma in fondo senza tempo. Benedict Cumberbatch che sul set di ‘Doctor Strange‘ sfoggia un ampio mantello rosso molto costruito e icastico per far sognare le platee, sul tappeto (sempre rosso) sa interpretare abilmente la modernità di un completo blu scuro di Giorgio Armani Made to Measure che agli anni ’30 si ispira da sempre.

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