Clubhouse: il nuovo social di cui parlano tutti

Nasce un nuovo social che comincia a spopolare tra gli utenti che amano inviare messaggi vocali. Non messaggi in forma scritta, quindi, bensì note audio di qualsiasi durata. Ed è già boom di commenti. 

Si chiama Clubhouse la nuova app di messaggistica fatta solo da messaggi vocali. L’app, ideata da Paul Davison e Rohan Seth, conta già quasi 2 milioni di iscritti, come dichiara il team di Clubhouse. Costata 12 milioni di dollari grazie a un finanziamento da parte di una holding di venture capital, Clubhouse è disponibile solo sui dispositivi iOS al momento in versione beta e l’accesso è consentito solo tramite invito, il che fa intuire che si presenta come una community dove il “passaparola” mira a creare un’aura di esclusività, proprio come è stato rilevato dagli utenti del web. Questo ne ha permesso il successo, soprattutto tra gli addetti dello stesso settore, come i lavoratori dell’hi-tech della Silicon Valley che hanno cominciato a utilizzarla con successo. 


Clubhouse, cos'è e come funziona il nuovo social di cui tutti parlano

Un’idea che mira allo scambio di audio attraverso cui si comunicano idee, pensieri e storie con il solo ausilio dei vocali, oggi diffusi anche tramite app come WhatsApp. 

Una volta dentro l’app, l’utente potrà accedere a diverse “room” attraverso una selezione bioritmica che Clubhouse stesso crea, servendosi dell’abbinamento di interessi espressi dagli utenti. Delle stanze che permetteranno di ascoltare gli audio degli altri collegati, senza però potersi servire del download o della condivisione. Chi accede a una stanza pubblica è inizialmente in muto, può solo ascoltare. Per sbloccare il microfono e intervenire deve effettuare una richiesta alzando la mano. Sarà il moderatore a concendergli il diritto di parola. Lo stesso moderatore potrà inoltre invitare altri utenti a parlare e impostare il numero massimo di oratori.

Un social molto amato anche già da alcune celebrità, come Oprah Winfrey, solo per citarne una. Ma sono tanti i personaggi celebri che hanno cominciato a navigare su Clubhouse, creando delle vere e proprie community di “ascolto”.  I membri del team fanno sapere che presto Clubhouse potrebbe diventare alla portata di tutti, specificando di non mirare all’esclusività bensì all’inclusività, al fine di creare un’unica community che scambia messaggi attraverso delle note audio. 

“Stiamo costruendo Clubhouse per tutti e stiamo lavorando per renderlo disponibile al mondo il più rapidamente possibile. Non intendeva essere esclusivo” dichiara il team. 


Clubhouse: come funziona il social di cui tutti parlano - IlGiornale.it

Le ragioni per cui al momento è un app su invito, spiegano, sono 2: il voler creare una community lentamente e il voler preparare al meglio funzionalità che aiutino a gestire un numero maggiore di persone.

E la privacy? Che peso ha sulla nuova app? Beh, uno degli aspetti contestato dagli utenti specialmente su Twitter è che navigando su Clubhouse vi è la mancanza totale di controllo sui contenuti. Ma i creatori fanno sapere che stanno lavorando a questo aspetto, oggi però forse sottovalutato, vista la bufera sul controllo dei contenuti e sulle censure che interessano i social network oggi. 

Si aspetta quindi di vedere in azione gli utenti alle prese con i messaggi vocali e chissà se Clubhouse si trasformerà in uno dei social più utilizzati al mondo.

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