Copenhagen sempre più green

Di Angelo Ruggeri

Nei giorni scorsi, si è tenuta la nuova edizione di Ciff-Copenhagen international fashion fair, che ha presentato le collezioni di due mila marchi specializzati in urbanwear e uno special project in collaborazione con Lee jeans

Copenhagen goes green. E lo fa in grandissimo stile. Perché nei giorni scorsi si è tenuta la nuova edizione di Ciff-Copenhagen International Fashion Fair di grande successo. L’appuntamento per gli addetti al settore moda ha presentato le collezioni di due mila marchi specializzati in urbanwear e uno special project in collaborazione con Lee jeans. Coniugando arte, design, moda, sostenibilità e visione del futuro. «Questo è un momento davvero entusiasmante per l’industria della moda ed è anche un momento per assumerci le nostre responsabilità», ha spiegato Kristian Andersen, chief innovation officer di Northmodern, company a capo della fiera danese. «Offrire a Lee jeans, poi, una piattaforma per ridefinire ed educare i partner è stata una scelta di grande importanza. Inoltre, la sostenibilità fa parte del nostro Dna sin dall’inizio, quindi il messaggio coerente è stato trasmesso in maniera perfetta a tutti gli ospiti presenti nei nostri spazi». Non solo. Dalla prossima edizione, in programma il prossimo agosto, la fiera organizzata al Bella center di Copenhagen offrirà circa 100 soluzioni dedicate all’intera value chain della moda. Un business annuo stimato tra 20 e 30 miliardi di euro, secondo una ricerca di Boston Consulting Group. «Con la piattaforma C+ forniremo soluzioni sostenibili a imprese fashion grandi e piccole», ha continuato Andersen. 

Tra le tematiche legate al concetto di sostenibilità della fiera, gli addetti al settore provenienti da tutto il mondo hanno potuto interagire con le installazioni legate al mondo dell’arte contemporanea curate da Stavros Karelis, founder di London retailer Machine-A e art director di Ciff. Tra i collaboratori degli special project, vi sono stati Dio Kurazawa, fondatore dell’agenzia Bear scouts, e gli stilisti Bethany Williams e Duran Lantink, finalisti dell’Lvmh prize, che hanno lavorato con Lee Jeans per creare capi in denim riciclando capi non venduti. «Ciff ha sempre sostenuto il talento, in particolare, quello delle persone che sanno mixare universi diversi e siamo stati molto felici di supportare una personalità come Asap Nast (artista americano che per l’occasione ha lanciato il suo marchio Pangea, ndr) nell’esplorazione di nuove aree del suo talento. È nel nostro DNA dare voce alle persone che vogliono esplorare e spingersi oltre i propri limiti creativi», ha concluso il manager.

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