Crescenzi & Co: ripartire con gli eventi in sicurezza

La nota agenzia milanese riprende i lavori durante la Milano Digital Fashion Week

A distanza di 4 mesi dalla brusca interruzione della settimana della moda di Febbraio, causa emergenza Coronavirus, Crescenzi & Co. è stata tra le prime agenzie a tornare in pista producendo un evento dal vivo nel corso della prima edizione di Milano Digital Fashion Week SS21. Un segnale positivo che fa ben sperare in un seppure lento ritorno alla normalità, del resto questa realtà è stata fortemente colpita dall’emergenza Covid-19 come molte imprese del settore eventi. Si stima che la perdita economica del comparto, solo nel primo mese di isolamento, abbia superato i due miliardi di euro e che oltre il 30% degli eventi in programma nel 2020 sia stato cancellato (dati AstraRicerche). 


Per questa agenzia innovativa di Live Communication fondata nel 2014 da Luca Crescenzi e Michele Modica, l’organizzazione degli eventi è solo una delle diverse soluzioni offerte per il marketing e la comunicazione. Negli ultimi mesi infatti le attività dell’agenzia si sono spostate su altre soluzioni per soddisfare l’aumento delle richieste di servizi digitali dei clienti.



Come sta vivendo e operando Crescenzi & Co., che proprio questo mese di luglio celebra 6 anni di attività, questo particolare momento? 


Michele Modica: E’ molto difficile, ma stimolante. Stiamo affrontando la ripartenza come una nuova partenza. Luglio per noi non è solo l’inizio della fase 3, ma anche il mese in cui Crescenzi & Co. è nata. Avevamo la necessità di lanciare un segnale importante e positivo e, per tale ragione, abbiamo scelto la prima Milano Digital Fashion Week per organizzare il primo evento post-lockdown in collaborazione con Terrazza Martini. Ovviamente nel massimo e pieno rispetto delle norme di sicurezza previste dalla legge. 

Ma quale è stato l’impatto dell’emergenza Coronavirus sull’agenzia?

Luca Crescenzi: L’impatto è stato forte, lavoriamo in uno dei settori più colpiti. Nella linea della nostra storia aziendale eravamo ancora in fase di crescita esponenziale. Non eravamo abituati a rallentare o addirittura a uno stato di blocco. Ci stiamo rimboccando le maniche per trovare nuove opportunità di crescita.

Quali sono le azioni messe in gioco durante il periodo di lockdown?

Michele Modica: Le azioni messe in gioco durante il lockdown sono state tante. Possono essere divise in tre fasi, come quelle della pandemia. Dopo uno stato iniziale di shock siamo ripartiti facendoci una domanda: come rispondere ai bisogni dei nostri clienti? 
Nella prima fase abbiamo puntato sulla formazione del nostro personale, permettendogli di approfondire o acquisire nuove competenze. Successivamente abbiamo sperimentato nuove tecniche di comunicazione del brand e di promozione del prodotto, come la versione digitale del nostro progetto artistico Art&Co., realizzando la mostra del fotografo Pablo Arroyo in uno spazio espositivo virtuale creato ad hoc dal nostro team. In fine abbiamo realizzato dei progetti di marketing e comunicazione per alcuni clienti con l’obiettivo di sostenerli nella ripresa e recuperare le perdite. Chiaramente continueremo a utilizzare l’evento, che ci ha reso celebri negli ultimi due anni, come strumento di incontro brand-consumatore.

Quale è il punto di forza che distingue Crescenzi & Co. dalle altre realtà presenti sul mercato?

Luca Crescenzi: La nostra flessibilità, la competenza e la tenacia. Ma anche la nostra offerta formulata come un insieme di soluzioni per i nostri clienti: dall’evento alla produzione di contenuti fino alla comunicazione digitale. Quando abbiamo incominciato sei anni fa, ci davano tutti per matti.

Come stanno cambiando le modalità di lavoro e le richieste dei clienti ?

Michele Modica: Le nuove modalità di lavoro sono condizionate molto dal clima di incertezza mentre le richieste dei clienti sono influenzate dalle perdite subite. In questo momento si tende a rimandare a settembre la maggior parte delle attività e ad investire in progetti flessibili che influenzano gli indicatori di bilancio nel breve-medio periodo. E’ un gioco di resistenza per tutti. 
C’è anche chi vuole dare segnali forti che esprimano la volontà di ripresa e di stimolo a ridisegnare il futuro. Che deve essere prossimo, per forza!

Quali pensieri e visioni per il futuro del settore ?

Luca Crescenzi: Esserci! Esserci con tutta la nostra squadra, per continuare a realizzare progetti che ci rendano orgogliosi. E’ difficilissimo fare altre previsioni perché vige ancora un senso di incertezza e paura. Due sentimenti molto brutti di per sé. E’ necessario cambiare ottica e anche il colore delle lenti con cui si guarda il mondo. Ora è ancora troppo scuro. Meglio mettersi le lenti rosa.                         

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