I nuovi talenti di Netflix. Thomas Camorani, da Summertime a Sotto il sole di Riccione

Classe 2001, Thomas Camorani ha la voce del tipico bravo ragazzo, anche se come si definisce lui stesso “ sono un organizzatore di feste, sempre carico e un po’ casinista”. Nonostante la giovane età però, ha già le idee molto chiare, la prima esperienza sul set gli ha fatto capire che la strada della recitazione è quella che deve seguire da qui al futuro, e lo farà con la grande motivazione che più volte emerge nella nostra intervista.

Raccontaci il tuo percorso fino ad oggi, dal calcio alla recitazione..

Sono appassionato di recitazione sin da piccolo, passione che ho coltivato assieme a quella del calcio e della moda, ambito in cui ho lavorato a partire dall’età di 12 anni come modello. 

Allo stesso tempo però ho iniziato a frequentare corsi di recitazione, a Roma. La mia carriera di attore è certamente iniziata come autodidatta e continuo a imparare molto sul campo, non sono mai stato un invidioso e cerco sempre di prendere esempio da chi è più esperto.

Parlando invece del calcio, ero arrivato a un buon livello con una squadra in serie C ma la vita mi ha presentato una scelta. La malattia che mi ha costretto due anni in ospedale mi ha fatto ripensare a quelle che erano le mie passioni e così mi sono allontanato dal calcio e ho cominciato a studiare da solo dizione. Una volta uscito dall’ospedale mi sentivo pronto per partire. Non ho mai seguito scuole di recitazione vere e proprie, solo workshop e coaching privato. Per me conta la voglia di fare e imparare, il grosso poi lo apprendi sul set. 

Come è stato il tuo debutto da attore?  

È stato fantastico, anzitutto dal punto di vista formativo perché con Netflix ho imparato tantissimo. (5 anni di studio in un lavoro praticamente). Mi ricordo che stavo per partire per le vacanze e invece è arrivato questo progetto; un fulmine a ciel sereno che mi ha dato tantissimo ed è stata la cosa migliore che mi potesse capitare. Per partecipare alle riprese ho investito tanto di mio, anche in termini di risorse economiche, venendo da una piccola realtà di provincia gli spostamenti erano all’ordine del giorno. Fortunatamente ho sempre avuto l’appoggio della mia famiglia, diversamente alcuni miei amici non hanno creduto in me, mi deridevano. È stato un bene averli persi.  Sul set invece all’inizio avevo un po’ di timore ma è stato veloce sentirsi subito a casa. Questa tranquillità mi ha fatto capire che l’attore poteva davvero essere il mio lavoro per il futuro. 

Parlaci del tuo personaggio nella serie Summertime..

Il mio personaggio non è tra i protagonisti, ma rispecchia davvero quello che sono. Organizzatore di feste, sempre carico e un po’ casinista. Il tipico romagnolo insomma. Proprio per questo non ho avuto grandi difficoltà a interpretarlo. Sicuramente nel futuro spero di misurarmi anche con ruoli diversi da me è più complessi.

E l’esperienza in “Sotto il sole di Riccione” ?

Ho iniziato subito dopo la fine di Summertime, e le modalità per i film sono molto diverse da una serie. Basti pensare che la serie è stata girata in 4 mesi, il film in un mese solo.

Come ambiente ho preferito l’atmosfera di Summertime, Sotto il sole di Riccione è stata però una grande esperienza soprattutto per confrontarmi con altri attori di grande calibro (come ad esempio Isabella Ferrari).

Come hai vissuto i mesi del lockdown?

I mesi scorsi sono stati davvero difficili, soprattutto perché mi hanno riportato ai tempi in cui sono stato in ospedale e dove in effetti ho vissuto in una sorta di quarantena di due anni. In queste situazioni emerge tutta la mia sensibilità e allo stesso tempo la mia forza. Marzo è stato molto difficile, dopo ho iniziato a riattivarmi fisicamente e mentalmente, a riprendere le mie attività, a leggere. Sono di natura iperattivo e mi piace avere giornate molto intense e impegnate. Anche il supporto della famiglia è stato fondamentale, viviamo in una casa grande e abbiamo accanto altri parenti. Grazie a loro non mi sono mai sentito solo.

Sei molto forte sui social e in particolare Tik tok. Pensi che Tik tok possa arrivare a sostituire instagram? 

Penso che lo abbia già sostituto, tutte le aziende si stanno trasferendo su Tik tok. A Instagram manca quella parte più divertente che solo tik tok possiede, ma allo stesso tempo non mi sento ancora spinto ad abbandonare instagram. Penso che a breve assisteremo a un passaggio, proprio come è avvenuto per facebook.

Abbiamo parlato di Summertime, tu dove trascorrerai l’estate? 

Ad oggi posso dire che ogni estate è migliore della precedente. Ho in programma Jesolo e Formentera, ma dipende anche dagli impegni lavorativi che potrebbero sconvolgere tutto. In ogni caso sono uno che si adatta facilmente, sono super flessibile!

Il tuo luogo del cuore invece?

Mi è rimasta nel cuore Milano, dovevo trasferirmi qui il 10 Marzo prima della quarantena. Della città amo il nuovo quartiere di City life, Bosco verticale e ovviamente il Duomo.

Cosa non può mancare nella tua valigia quando viaggi?

Carica batterie, tantissimi vestiti (soprattutto mutande, sono fissato) ma anche diverse paia di scarpe. Collanina d’oro, il mio portafortuna. Libri sul business online e apertura della mente, altro mio interesse.

Novità in arrivo per la prossima stagione? 

Sul lato cinema ho parecchi progetti in testa, provini per una serie importante su cui incrociamo le dita assolutamente!


Instagram: @thomas_camorani Tik Tok: @thomas_camorani

Foto: Umberto Buglione per Wannabe Management

Total Look: Dsquared2

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