Luke Guldan: l’attore di “The Good Place” fotografato da Richard Gerst

Quando in una serie televisiva i protagonisti sono due personaggi molto amati, come Kristen Bell, la mitica Veronica Mars in tv e amatissima per aver dato la voce ad Anna in “Frozen, e Ted Danson, carriera ricchissima che comprende due serie di culto come “Cin Cin” e “CSI”, difficile per un esordiente farsi notare. E invece nell’acclamato show “The Good Place” Luke Guldan riesce a farsi apprezzare per il suo fascino da ‘ american boy’ e per la capacità di calarsi in maniera credibile in un ruolo inconsueto, quello di un demone. Originario di Milwaukee, ma cresciuto a Brooklyn, Luke si è concentrato da ragazzo sul mondo dello sport e del fitness, ottenendo riconoscimenti, articoli e copertine di giornali specializzati, come Men’s Health e Muscle & Fitness, passando per GQ e Cosmopolitan. La passione per la recitazione lo porta ben presto sia sui palcoscenici teatrali, sia in televisione e al cinema, ottenendo dopo apparizioni in “Gossip Girl”, “Law and Order: Special Victims Unit” e “Blue Blood”, il ruolo di Chris nella serie “The Good Place”, trasmessa dal 2016 dalla NBC. Ha fotografato per noi l’affascinante Chris Richard Gerst, fotografo, che ha sede a New York, molto apprezzato per i suoi ritratti e la capacità di esaltare in maniera naturale il sex appeal giovane e fresco dei suoi soggetti. Per saperne di più del lavoro di Richard vi rimandiamo al suo sito www.gerstvisuals.com, mentre per conoscere meglio Luke eccovi la nostra chiacchierata con il promettente attore americano.

 

Puoi raccontarmi come e quando hai deciso di diventare un attore? Recitare è qualcosa che hai sempre voluto fare?
Già da piccolo. A sette anni. Avevo queste cravatte che amavo indossare. Ne avevo appese per tutta la mia stanza. Le indossavo e creavo come dei personaggi. Ricordo che stavo di fronte allo specchio e le mettevo, in genere senza camicia, anche se avevo solo sette anni. E ho continuato a tenerle, come un tratto ricorrente nella mia vita… mi piace stare senza camicia. E le cravatte non sono in genere un accessorio che un bambino indossa di solito, sono più da adulti. Ma le indossavo e creavo questi personaggi imitando gli adulti che vedevo nella vita reale o in televisione. Ho capito, pensandoci, che è quello il momento in cui ho iniziato. Con le cravatte.

Fai parte di una serie tv importante, con due attori famosi come protagonisti. In che modo questo ruolo ti ha sorpreso, e cosa hai imparato da questa esperienza?
È stato fantastico lavorare con Kristen Bell e Ted Danson nello show “The Good Place” (da noi va in onda su Italia1, ndr). E tornare a lavorare alla terza stagione mi ha dato l’opportunità di vedere come loro lavorano seguendo l’evoluzione della serie e quindi del loro personaggio. L’unico modo per descriverlo è ‘puro divertimento’. Ho imparato che le cose succedono in fretta e devi essere preparato. Sempre preparato, ma mai pronto.

Dimmi qualcosa sul personaggio che interpreti. Ti somiglia?
Chris Baker è fantastico nel suo lavoro, ha un bell’aspetto, ha successo, sta benissimo con un completo e riesce a toglierselo rimanendo affascinante, ed è un demone. Quindi io non somiglio per niente a Chris. Tuttavia c’è qualcosa di simile, l’unica cosa in effetti, entrambi amiamo andare in palestra.

Cosa ti piace della recitazione e cosa no?
È sempre diversa, anche quando interpreti lo stesso personaggio ci sono continuamente cose che non ti aspetti, nuove esperienze, collaborazioni, ti puoi ritrovare in un ambiente in cui lavori con così tante persone, per far si che ogni cosa prenda forma velocemente, è eccitante. Mi piace il processo. Inoltre, hai l’opportunità di interpretare ruoli diversi dalla tua persona, ad esempio di recente ho interpretato un go-go dancer nello show “Tell Me A Story,”che sarà in onda dal 31 ottobre sulla CBS. La sola cosa che non mi piace della recitazione o che può essere un po’ difficile riguardarsi durante una performance. Non da un punto di vista superficiale, quanto da una prospettiva creativa. Il nostro gusto è in continuo cambiamento ed evoluzione. Quindi, vedere un vecchio film o una vecchia performance può essere un po’ strano a volte, perché non sei più in quello stesso spazio creativo con la tua vita. Il tuo processo e le tue esperienze sono cambiate. Così come il tuo gusto.

Progetti e sogni per il future?
Vorrei viaggiare. Ho intenzione di organizzare un viaggio in Europa. Compresi Italia e Sicilia. Voglio vedere tutto, Inghilterra, Spagna, Scozia e Amsterdam. Sogni? Ho un copione per cui vorrei trovare dei finanziamenti e realizzarlo. Non vedo l’ora che inizino la terza stagione di The Good Place” e il nuovo “Tell me a Story”, il prossimo Ottobre- Posterò alcuni behind the scene e update sulla mia pagina instagram. Quindi seguite @lukeguldanofficial!

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