Music talent da seguire: THOMAS COSTANTIN debutta col suo primo EP Fire

E’ uno dei nomi della scena musicale milanese: Thomas Costantin inizia la sua carriera a soli diciassette anni ed è oggi uno dei Resident DJ del Plastic. Ma cosa più importante il 23 febbraio, col nome d’arte di THO.MAS, sarà pubblicato Fire, il suo primo EP, dai ritmi dark e teatrali. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare non solo la sua grande passione per la musica, ma per scoprire anche le passioni che alimentano il suo immaginario. E avere un’anteprima del suo primo EP.

Qual è il primo ricordo che hai, legato alla musica?
Ricordo di un giovanissimo Thomas, di circa 5 anni, con i capelli biondissimi e corti. Ero in vacanza con mia nonna al mare, da solo, e lei aveva una musicassetta di Madonna, True Blue. L’ho consumata!

Quali sono i maestri o le persone che ti hanno ispirato o hanno avuto un ruolo importante nella tua formazione?
Non sono stati proprio i maestri, quanto le amicizie a influenzarmi e farmi scoprire cose nuove: Nicola Guiducci ha fatto nascere in me l’amore per le sonorità da club, mentre Francesco Pistoi mi ha spinto a creare la mia propria musica. Per il resto, cerco ispirazione ovunque: essendo molto curioso, in tutti questi anni mi sono creato un bel background, indirizzato a ricercare nuovi suoni e nuovi artisti.

Parlaci del concept del tuo primo EP e delle collaborazioni più importanti.
Il concept del mio primo lavoro è totalmente in linea con la mia estetica, un mix tra antico e moderno.  Ho utilizzato solo strumenti elettronici: ormai, si può fare davvero di tutto con un Mac e software come Ableton, per esempio. Adoro inserire sample di vecchi film e pezzi vintage nelle mie creazioni. In Jl ci sono dialoghi in italiano da Alphaville, di Godard, uno dei miei registi del cuore. In Fire è presente la splendida voce di Georgia Gibbs, direttamente dagli anni Cinquanta. Le collaborazioni per i remix sono state un successo! I miei amici B-Croma hanno dato un touch super londinese a Fire, Jerry Bouthier ha trasformato il THO.MAS (nome d’arte, ndr) super dark in una versione disco tutta da ballare, Ormas & Atmosphereal mi hanno conferito una dimensione house che non vedo l’ora di suonare. Infine Pisti – un maestro – ha creato un pezzo che fa vibrare, sembra di trovarsi in un club alle 4 del mattino.

Thomas e la moda: quali sono i tuoi brand preferiti e perché?
Sarò di parte, sicuramente, ma Gucci con la direzione creativa di Alessandro Michele è nel mio cuore: così sofisticato e spiritoso, con le citazioni dei miei idoli come Elton John che trovo molto interessanti e, poi, ha rivoluzionato completamente il concetto di brand, lavorando con numerosi giovani creativi e artisti. Adoro Palomo, un brand spagnolo genderless, geniale!  Mi piace moltissimo anche Missoni, i loro maglioni sono tra le cose che amo di più indossare, impazzisco per le scarpe di Church’s e adoro lo stile spaziale di Iris Van Herpen.

L’ultimo libro che hai letto o la mostra che consiglieresti di visitare?
L’ultimo libro è Antichi maestri di Bernard, consigliatomi da una persona che mi conosce molto bene e, infatti, ci ha azzeccato. Adoro il cinismo sano.
Una mostra che consiglio è l’ultima inaugurata al Pirelli Hangar Bicocca, The Dream Machine is Asleep di Eva Kot’átková, artista della Repubblica Ceca. Riflette sullo stato delle malattie mentali, sui sogni e sulle regole imposte dalla società attraverso installazioni e opere performative dalla grande forza espressiva.

 Se la tua musica fosse un piatto, sarebbe…
Penso un dolce alla frutta, il mio preferito.

Quali sono la città che più ti ispira e il luogo in cui ti rifugi per ricaricarti?
Parigi è sempre nel mio cuore, piena di energia e bellezza. Dico spesso che prima o poi mi ci trasferirò. Raramente ho bisogno di trovare un rifugio, ma, quando accade, non è importate il luogo ma la compagnia. Se voglio stare da solo, resto a casa, in mezzo alle cose che amo.

Quando parti, cosa non manca mai in valigia?
La lacca per capelli, il Mac e almeno un outfit mai indossato, per andare ad una festa. Non si sa mai…

I 5 film, per te, più significativi.

  • Laurence Anyways (2012, diretto da Xavier Dolan, con Melvil Poupaud e Suzanne Clément);
  • Orlando (1992, diretto da Sally Potter, con Tilda Swinton);
  • Le conseguenze dell’amore (2004, diretto da Paolo Sorrentino, con Toni Servillo);
  • Fantastic Mr. Fox (2009, diretto da Wes Anderson, con le voci di George Clooney e Meryl Streep);
  • Blue Jasmine (2013, diretto da Woody Allen, con Cate Blanchett e Sally Hawkins).

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