Nuova vita per il Palazzo Gucci di Firenze

Con la proiezione di un gigantesco occhio sulla facciata dello storico Palazzo della Mercanzia si è inaugurato a Firenze Gucci Garden. Progettato dal direttore creativo della maison, Alessandro Michele, nelle sale del Gucci Garden si può ripercorrere la storia della griffe dalle sue origini nel 1921 fino a oggi. «Il giardino è reale – spiega Alessandro Michele – ma appartiene soprattutto alla sfera dell’immaginario, popolato com’è di piante e animali; come il serpente, che si insinua dappertutto e che, in un certo senso, simbolizza un perpetuo inizio e un perpetuo ritorno».

Su due piani sarà raccontata la storia della maison tramite abbigliamento, accessori, installazioni video, elaborazioni grafiche, documenti e manufatti organizzati per aree tematiche. Oggetti contemporanei sono accostati ad articoli vintage mentre amici della Maison, quali gli artisti Jayde Fish, Trevor Andrew (noto anche con lo pseudonimo GucciGhost) e Coco Capitán sono stati chiamati a decorare le pareti, e i loro lavori figurano fianco a fianco con le carte da parati Gucci in tessuto stampato e un gigantesco ritratto a olio del XIX secolo, Fantino con bambina, di Domenico Induno.

Al piano terra del Palazzo ci sarà l’Osteria Gucci, realizzata insieme a Massimo Bottura, tristellato chef dell’Osteria Francescana di Modena oltre che ai primi posti delle classifiche San Pellegrino ed Espresso. Partendo dalla tradizione gastronomica italiana, lo chef ha elaborato un menù che, come un taccuino di viaggio, riporta i sapori che Bottura ha raccolto in giro per il mondo. Nei piatti dell’Osteria Gucci la palamita (pesce azzurro del Mediterraneo) è arricchita con tostadas messicane (sfoglie di mais), l’hot dog racchiude la Chianina e le melanzane fritte si tuffano nella salsa thai piccante.

Di fianco all’Osteria c’è uno spazio di vendita diviso in due grandi stanze dove sarà possibile trovare articoli disegnati esclusivamente per il Gucci Garden. Gli articoli includono calzature e borse in materiali speciali, gonne e cappotti in broccato, e numerose creazioni uniche, come il bomber in seta con scritte nei caratteri gotici del Gucci Garden. La seconda sala è dedicata agli accessori, alle pubblicazioni, ed è arricchita da numerosi oggetti da esposizione appositamente creati, quali teste di manichino in legno dipinto, riproduzioni di busti femminili in stile modernista, mani e piedi decorati in legno, appendiabiti in ottone decorativo e scatole a scomparti rivestite nei classici tessuti stampati Gucci. Qui si trovano anche articoli da regalo, cancelleria, cartoline, fiammiferi, borse di tela, carillon, piantine di Firenze e scatole rivestite in stampati decorativi.

Al primo piano ci sono le sale intitolate De Rerum Natura dove si possono vedere la passione di Gucci per la flora e la fauna espressa attraverso capi d’abbigliamento vintage e contemporanei, statuette di animali in argento prodotte dalla maison negli anni ’50, e materiale grafico originale di Vittorio Accornero, al quale era stato affidato il compito di creare lo stampato Gucci Flora nel 1966. Sempre al primo piano trovano posto Ephemera (percorso attraverso le tappe storiche del brand con documenti, video, memorabilia), Guccification (rassegna dei numerosi modi in cui il classico logo è stato trasformato da vari artisti), Paraphernalia (dedicata alle famose icone del marchio), Cosmorama (spazio dedicato a borse, valigie e articoli da viaggio) e un piccolo cinema auditorium per trenta persone nel quale gli spettatori possono assistere a film sperimentali.

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