Stefano Cocco: l’uomo delle stelle

In dialogo con Stefano Cocco, l’editore e imprenditore romano con un passato nella ristorazione che oggi si divide tra il lavoro come critico enogastronomico e un nuova serie tv che sarà on air dalla prossima settimana. Il suo è un orizzonte vocato all’apertura costante: il mondo è la sua casa mentre il viaggio è una continua fonte di ispirazione. La buona cucina e il buon vino sono una passione che vive e contempla con dedizione e ogni esperienza a tavola diventa, nelle pagine del suo giornale, un racconto vivido e intenso di ogni particolare. 



Nella nuova serie Uomo delle stelle, in onda dal 7 Marzo su Sky e Now, Stefano aka l’uomo delle stelle è protagonista delle vicende comiche e divertenti che ruotano attorno al ristorante in cui è ambientata, tra chef e camerieri un po’ inesperti che regalano pillole e consigli sul mondo food and beverage. 

Come è andata questa prima esperienza da attore?

Quello della recitazione non è il mio campo, nella vita sono un critico enogastronomico quindi all’inizio c’è stato un po’ di imbarazzo. I miei colleghi però sono stati molto disponibili, il regista mi ha messo subito a mio agio facendomi esprimere normalmente, come farei nella vita quotidiana.

Quindi il tuo personaggio ha molte similitudini con il tuo ruolo nella vita di tutti i giorni?

Certo, gli episodi riflettono la mia attività nelle giornate normali. Mi confronto quotidianamente con realtà in difficoltà o con aree da migliorare. Sono stato anche io ristoratore per molto tempo e oggi riesco ad essere un supporto in molte situazioni, proprio come nella serie.


Stefano Cocco, si racconta mentre presenta il suo nuovo progetto come attore nella serie "Uomo delle Stelle"

Quali sono le qualità fondamentali nel tuo lavoro di critico?

Per prima cosa devi essere un buon osservatore, guardare bene quello che accade nel ristorante, come si muove il personale e capire come raggiungere gli obiettivi. A seguire, una grande empatia.

Cosa ne pensi del ruolo degli influencer nel tuo ambito?

Credo che l’influencer puro non abbia ragione di esistere, ci sono dei personaggi molto giovani che a volte si permettono di giudicare lavori di esperti con anni di lavoro alla spalle in 4 parole riassumendo tutto. Questo non mi piace. Anche alcune famose community food sono troppo democratiche. Per dare un giudizio onesto devi conoscere bene cosa ci sia dietro ad un piatto, da questo punto di vista i social hanno dato troppo potere e alcuni se ne approfittano.

Io sono di Milano e tu di Roma, dove mi consiglieresti di mangiare in queste due città?

A Roma sicuramente non da uno stellato. Se vuoi entrare nelle dinamiche della città ti consiglierei una tipica osteria romana, un posto non turistico magari nel quartiere giudaico. Su Milano ti direi sempre di provare posti che si rifanno alla tradizione, magari con ossobuco e risotto. Quelli che ti fanno capire i veri sapori della cucina di una volta.

Quale viaggio ti ha lasciato di più dal punto di vista gastronomico?

Decisamente la Corea del Sud, è il viaggio che mi ha lasciato più ispirazioni. Lì ho visitato molti ristoranti da quelli tradizonali a quelli più in voga. Ho capito che il coreano medio mangia molto bene: poche calorie, dinamicità nei piatti, diversità e ricerca. Il Kimchi ad esempio è una ricetta molto divertente.

La tua cucina preferita invece?

Amo la cucina francese, fatta di rigore e tecnica. Sono due elementi fondamentali e un grande valore aggiunto. 

Una tua passione fuori dal lavoro?

Sono un grande appassionato di padel, un gioco nuovo, moderno e divertente. Poi il calcio, da sempre. Ho girato il mondo per vedere partite.



A quali progetti stai lavorando oltre alla serie? 

Stiamo già preparando la seconda, per dare ciclicità e le idee nuove non mancano. Poi un desiderio più che un progetto: mi piacerebbe molto partecipare come giudice al programma 4 matrimoni, amo questo format.

Lato rivista invece (il magazine So Wine So Food) uscirà la nostra guida, composta da persone e non da luoghi fisici. Racconteremo una serie di personalità del mondo hotellerie e  ristorazione, l’uscita è prevista per la prossima estate.

Ph Credits – Simone Proietti Marcellini

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