Sulle mani, nell’anima. Quello che indossi rivela chi sei

L’Uomo, in equilibrio funambolico fra emozione e raziocinio, fra logica e sentimento. Capace di “indossare” l’interiore racchiudendolo in un gioiello che abbia una storia, un vissuto.
Quinto Ego prende l’anima maschile e la declina fondendola, colandola, lavorandola a bulino, disegnando mondi che vengono forgiati nella materia. L’argento ossidato e l’eterna simbologia degli archetipi. Per vivere il contesto urbano con una sorta di scudo protettivo.
Materia argento. Ossidato, secondo una procedura che l’azienda di Carrara è stata fra le prime a varare. Cesellato, creato dalla fucina delle mani, in particolare quelle di Matteo Squassoni, capaci di capolavori come il pendente pugnale che sembra scaturire dal fuoco, o la fede barocca con piccoli gigli alternati a onici. Un mondo che sfiora la mitologia, accarezza i simbolismi templari, le croci celtiche, i gigli fiorentini, affonda nel patrimonio iconografico e culturale rendendolo estetica dura, pura, gotica, a tratti noir, a tratti dolcemente vitale.
Lo scudo, emblema di protezione spirituale e forza d’animo, aggrappato alla pelle di un bracciale tagliato a vivo, potente nella sua espressività; l’elmo, simulacro di protezione, appeso al collo. Il cuore si, ma con l’incursione di teschi che sorridono, per non prendere la vita troppo sul serio.
Un po’ hipster, un po’ glam addicted, ma con una scorza ruvida che lo rende affascinante, poco prevedibile, originale. Disposto a credere nel possibile, ma saldo e centrato su sé stesso. Inseparabile dai piccoli gioielli che lo accompagnano nel quotidiano perché rivelano in modo sottile la sua personalità. Come l’anello catena, ispirato ai grandi classici della gioielleria, spogliato della sua lucentezza abbagliante e reso più affine ai colori della metropoli, all’asfalto, al metallo brunito, magnificato dallo splendore sordo dei brillanti neri. Un pezzo importante, concepito per la mano maschile, per contemperare bellezza e forza. Ogni stagione della vita trova il suo parallelo: la pelle color corteccia con un tappeto di foglie autunnali, appoggiate sulla superficie; il fragore dell’estate nelle ancore stilizzate, nei timoni, negli anelli da mignolo con campiture color verde giada sormontate da croci in bassorilievo.
Niente di edulcorato; ogni pezzo viene filtrato e ri-editato secondo la filosofia di Quinto Ego. Nucleo del marchio, una fanciulla che camminando in un bosco trova sul sentiero preziosi avvolti in foglie d’edera, una creatura quasi fantastica, sospesa nel suo mondo onirico. L’anima di un uomo che è ancora capace di sognare, ma quasi di nascosto. Cesellatore di emozioni, ritratte dagli anelli che porta.

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