Talent meets fashion: Massimiliano Caiazzo

I giovani talent del cinemitaliano interpretano una selezione di marchi emergenti e non.

Photographer Davide Musto

Grooming Davide Carlucci using Kemon

Backstage photo ITM srl

Special thanks to NH Collection Roma Palazzo Cinquecento

Dolce Green

Roma, NH Collection Roma Palazzo Cinquecento. Pochi giorni dopo che la settimana della moda has been gone ON DIGITAL, Manintown incontra i giovani interpreti più promettenti del panorama nazionale per dar vita a un contenuto il cui focus sono le anteprime del prossimo AI 21-22. Li riconoscerete mentre indossano l’esclusivo guardaroba, che non vede solo la presenza dei brand mainstream ma anche quella dei designer emergenti. Dedicato a coloro che, nonostante tutto, continuano ad alimentare di nuove visioni e di nuovi stimoli il Belpaese nell’ambito della creatività a 360 gradi.


Partenopeo. Inizia a studiare recitazione appena maggiorenne. Il debutto televisivo arriva nel 2016 con la serie Mediaset “Furore”. Poco dopo approda a teatro con “Diario di un bambino cresciuto”. L’abbiamo visto da poco sul piccolo schermo al fianco di Carolina Crescentini con un ruolo da protagonista all’interno della serie Rai “Mare fuori”. 

Lockdown e semi lockdown, a cosa ti stai dedicando in questo particolare momento storico in cui tutta la collettività è particolarmente colpita?

Ho avuto parecchio da studiare e ne ho ancora. I lockdown sono stati una bellissima occasione per concentrarmi su me stesso. Inoltre, ho approfondito tante tematiche e mi sono appassionato di attivismo ambientale confrontandomi con personaggi che hanno molto a cuore il tema. Penso che un artista debba dare voce alle tematiche sociali proprio perché ha la possibilità di comunicare a livello massivo per sensibilizzare la collettività



La moda e il costume. Un frangente creativo al servizio del mondo dello spettacolo dalla notte dei tempi. Come ti approcci agli abiti/outfit e come scegli di dargli vita nei personaggi che interpreti?

Il costume deve calzare a pennello nel ruolo che interpreti e deve aiutarti a trovare la comodità nel farlo. Ad esempio, ne il Mare Fuori, una t-shirt con le ali è stata un ottimo aiuto nell’interpretazione. Grazie al lavoro di squadra con il reparto costumi i punti di vista sul personaggio si moltiplicano e ciò non può che fornire un contributo aggiuntivo durante il suo studio.

nella vita privata sei un fashion addicted focalizzato sull’outfit più instagrammabile oppure un cultore della nicchia, alle prese con il vintage e la sartorialità?

Adoro il vintage. Ultimamente sono ossessionato dalle giacche doppiopetto stile militare. Per le giornate di studio o per bazzicare nel mio quartiere opto per la tuta o un look estremamente casual.


Il contenuto editoriale che stiamo scattando da voce ai BIG ma anche agli EMERGING della moda che, come il settore dello spettacolo è stato particolarmente penalizzato negli eventi fisici per dar vita alle forme di interazione digitale. Lo stesso nasce proprio con la necessità di comunicare in mancanza degli happening e dell’esperienza tattile. Cosa sta avvenendo, invece, nel tuo mondo?

Oramai tutto avviene tramite Zoom call, anche le lezioni di recitazione. Solo alcuni laboratori si svolgono in presenza Grazie ai social riesco a restare in contatto con tutti però voglio esprimere il mio disappunto per la grandissima ingiustizia che noi operatori dello spettacolo stiamo vivendo. Nei provini si opta per il self tape ma la verità è che il provino è un lavoro di squadra ricco di dinamiche incalzanti e inaspettate. La virtualità non consente le stesse opportunità che potrebbero generarsi nel live.

La riapertura dei luoghi della cultura e il ritorno ad una normalità che non sarà mai più la stessa, cosa è previsto nella tua carriera per i prossimi mesi? 

Nel futuro ho in ballo due progetti per i quali sono pronto a non dormire la notte. Si tratta di personaggi con un grande potenziale che non vedo l’ora di interpretare.

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