Trionfano a Roma Germano e Garrone ai Nastri d’argento 2020

Si sono svolti l’altra sera al Maxxi a Roma con un evento molto confidenziale dedicato al grande compositore romano Ennio Morricone scomparso il 6 luglio, i Nastri d’Argento 2020. La manifestazione giunta alla sua 74esima edizione, è nata nel 1946 a Roma grazie al sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici italiani, e soprattutto grazie a Mario Soldati e a Michelangelo Antonioni. Da allora si svolge fra Roma e Taormina.

Quest’anno, in un’edizione ineluttabilmente romana a causa del Covid, Elio Germano, come previsto e meritatamente, ha fatto incetta di premi per il suo ‘Favolacce’ dei fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo, dotati registi e sceneggiatori che si sono presentati al photocall vestiti in abiti Gucci disegnati da Alessandro Michele, mentre il geniale e tormentato attore capitolino già premiato a Berlino quest’inverno per la medesima pellicola, ha scelto un look dégagé firmato Emporio Armani. Onore a Re Giorgio che quest’anno festeggia 15 anni della sua linea couture Armani Privé che per la prima volta sarà presentata a gennaio in un palazzo aristocratico in via Borgonuovo.



Il film dei fratelli D’Innocenzo narra una storia intimista e un po’ dark ambientata nella borgata romana e vissuta attraverso gli occhi di un gruppo di bambini. Il film descrive un mondo apparentemente normale dove cova il sadismo sottile dei padri, impercettibile ma inesorabile, la passività delle madri, l’indifferenza colpevole degli adulti. Ma soprattutto è la disperazione dei figli, diligenti e crudeli, incapaci di farsi ascoltare, che esplode in una rabbia sopita e scorre veloce verso la sconfitta di tutti. La pellicola dei due giovani fratelli d’Innocenzo si è aggiudicata ben 5 nastri: film, produttore, costumi, sceneggiatura, fotografia.


Damiano D’Innocenzo e Fabio D’Innocenzo alla Premiazione Nastri D’Argento 2020, entrambi in Gucci.

Pierfrancesco Favino, incensato e camaleontico divo italiano che ha sfondato in tutto il mondo grazie a ‘Il traditore’ di Bellocchio in cui interpreta il boss mafioso Tommaso Buscetta, ha ottenuto il premio come migliore attore protagonista nel ruolo di Bettino Craxi in ‘Hammamet’, riconoscimento che ha ritirato in un outfit in seta blu di Brioni che pareva pennellato su di lui, mentre la palma di migliore attrice protagonista è andata a Jasmine Trinca, bellissima in ‘La dea fortuna’ di Ozpetek distribuito da Warner Bros Pictures. Il bellissimo film del regista turco, un’ode alle famiglie arcobaleno e all’inclusione, si è accaparrato altri due nastri: miglior canzone originale, meritatissimo, conferito a Diodato per ‘Che vita meravigliosa’, e per la colonna sonora firmata da Pasquale Catalano comprendente ‘Luna diamante’, una toccante canzone interpretata da Mina.



Anche ‘Pinocchio’ di Matteo Garrone (che ha firmato anche il video speciale di presentazione della collezione di alta moda di Dior autunno-inverno 2020-21 ‘Le mythe Dior’) ha messo a segno alcuni premi: da quello di Benigni per il ruolo di Mastro Geppetto come migliore attore non protagonista ai costumi disegnati da Massimo Cantino Parrino, dalla regia magistrale di Matteo Garrone, autore di una memorabile fiaba surreale a sfondo sociale, alle scenografie fino al montaggio e al sonoro.


Roberto Benigni alla Premiazione Nastri D’Argento 2020

Premiati anche Valeria Golino (in Prada) e Valerio Mastandrea come attori di commedia e non protagonista. Quest’anno en plein per Elio Germano che ha giustamente trionfato anche con il nastro come film dell’anno conferito a ‘Volevo nascondermi’ di Giorgio Diritti in cui il grande attore romano interpreta il pittore Ligabue. Questa la motivazione della giuria: “è un film che, con lo stile essenziale della semplicità, mette a fuoco la sofferenza e il talento personalissimo di un uomo che, attraverso l’esplosione della sua creatività irrefrenabile, riesce a riempire il vuoto della solitudine e superare il disagio dell’emarginazione e della malattia mentale. Ma, oltre il racconto di un personaggio così straordinariamente ‘diverso’, è una riflessione sulle contraddizioni profonde di un mondo che – per dirla proprio con il suo straordinario protagonista – marcia a forte velocità in ogni direzione dimenticando ‘tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta’, i Ligabue che sono in mezzo a tanta civiltà.”. 


Valeria Golino alla Premiazione Nastri D’Argento 2020 in Prada

Il momento clou è stata la premiazione a distanza di Pedro Almodovar, mattatore del cinema iberico con quarant’anni di carriera alle spalle, che ha conseguito un nastro speciale ‘europeo’ per il suo ultimo capolavoro ‘Dolor y gloria’ candidato a due premi Oscar e distribuito da Warnerbros Pictures, un film intenso e speciale, intimo e personale che riesce a mettere a nudo con delicatezza, la verità dei sentimenti più privati ma anche la forza delle passioni, e più di sempre racconto della vita nello specchio del tempo e fortemente autobiografico, con una straordinaria performance del grande Antonio Banderas.

Nastro d’oro per i suoi 50 anni di carriera come direttore della fotografia al mitico Vittorio Storaro, che ha firmato la fotografia anche del film ‘Un giorno di pioggia a New York’ di Woody Allen distribuito in Italia dalla Lucky Red di Andrea Occhipinti, che in barba ai benpensanti, ha sfidato l’ipocrisia di Hollywood portando sugli schermi europei l’ennesimo capolavoro del cineasta newyorkese. Storaro è molto celebre anche per la sua longeva collaborazione con Bernardo Bertolucci (sua la fotografia di ‘La luna’ e ‘Novecento’ come pure di ‘Ultimo tango a Parigi’) e per aver curato la fotografia di ‘Apocalypse now’ di Coppola e di ‘L’uccello dalle piume di cristallo’ di Dario Argento.



Fra i nastri di quest’anno merita una menzione speciale anche il grande regista Mimmo Calopresti che ha ottenuto un meritorio ‘nastro alla legalità’ per il suo monumentale e suggestivo ‘Aspromonte’ prodotto da Fulvio e Federica Lucisano in collaborazione con Rai Cinema e distribuito da Minerva, film molto apprezzato già nel 2019 che il cineasta italiano ha portato anche in Australia con enorme successo di pubblico e critica per il suo racconto di un anelito al riscatto sociale di un popolo intero. Il film brilla per la meravigliosa interpretazione di Marcello Fonte e di Valeria Bruni Tedeschi.



Infine è stato assegnato un premio speciale a Lorenzo Mattotti per ‘La famosa invasione degli orsi in Sicilia’. Fra i protagonisti dell’ultima edizione dei Nastri d’Argento svetta Toni Servillo che è stato premiato due volte, una per la sua strepitosa carriera di poliedrico attore dal talento ineccepibile (‘Il divo’ e ‘La grande bellezza’ fra gli altri ma anche ‘l’uomo del labirinto’, prova geniale) e l’altra come figura guida del documentario d’arte ‘Ermitage. Il potere dell’arte’ realizzato da Sky Arte, premiato come miglior documentario a tema artistico. Premiata anche l’eleganza dandy del giovane Giulio Pranno, interprete sensibile e brillante di ‘Tutto il mio folle amore’ di Gabriele Salvatores per il quale si è aggiudicato il premio Biraghi: alla cerimonia al Maxxi il giovane attore ha sfoggiato un outfit ruggine molto posh di Gucci completo di gilet e disegnato dallo stilista Alessandro Michele che sicuramente non offre fianco a critiche.



Hanno indossato capi firmati Emporio Armani Paola Cortellesi, premiata per ‘Figli’, Marco D’Amore premiato come miglior regista esordiente per ‘L’immortale’ e Claudio Santamaria vincitore del premio Nino Manfredi per ‘Gli anni più belli’ di Gabriele Muccino e ‘Tutto il mio folle amore’.

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