A tu per tu con Oliver Spencer

È uno dei designer più interessanti nel panorama della moda maschile contemporanea. La sua visione estetica si rispecchia in uno stile rilassato, ma attento all’artigianalità esecutiva e alla scelta dei tessuti più raffinati. Questa commistione d’intenti, a metà strada fra il menswear formale e lo street casual, ha riscosso, da subito, un vigoroso successo, proiettando Oliver Spencer sul palcoscenico del fashion system internazionale. Oliver ha lanciato il marchio omonimo nel 2002 e, nel giro di pochi anni, è passato da un singolo store monomarca in Lambs Conduit Street, nel cuore di Londra, ad avere quattro punti vendita dedicati, oltre ad aver incrementato in maniera significativa il business online. In più, la sua collezione ha trovato spazi e consensi nei department store più conosciuti, come Selfridges, Liberty of London e Mr. Porter. Spencer rifiuta i compromessi fra design e qualità, ecco perché tra i suoi fornitori annovera i migliori tessutai italiani e britannici, per offrire al suo pubblico un abbigliamento impeccabile. Oggi il 40% della sua manifattura è realizzata in Inghilterra, il resto è affidato alle cure dei migliori produttori internazionali. Con MANINTOWN non ha parlato solo di moda, ma ha aperto un colpo d’occhio sul suo privato e sulle sue scelte di vita.

Quale uomo sceglie di indossare Oliver Spencer?
È un creativo e un anticonformista, un uomo libero, ma con uno spirito imprenditoriale.

Qual è il capo d’abbigliamento che esprime in pieno il suo stile?
La Buck Jacket in seta marrone chiaro. Con il suo design minimalista, dalle linee pulite e con le tasche nascoste, la giacca è disponibile in nove colorazioni e in vari tessuti. Dal lino leggero al camoscio molto morbido. Ha una chiusura a doppia zip che garantisce libertà di movimenti, mentre l’abbottonatura sul retro del punto vita serve ad avere una perfetta vestibilità. Un classico.

Esiste un pezzo cult che si ripete a ogni stagione?
La nostra camicia Clerkernwell Tab.

Come si sta evolvendo il marchio?
Stiamo crescendo nella vendita al dettaglio e online.

Da dove trae ispirazione per le sue collezioni?
Dalla sub strato culturale londinese, dalla musica, dall’architettura e da uno stile di vita creativo.

Come sta evolvendo l’eleganza dell’uomo?
Lo stile casual e contemporaneo sta diventando sempre più popolare nella vita quotidiana. Sia dentro sia al di fuori del luogo di lavoro, vedo che gli abiti vengono usati sempre meno per le occasioni formali. Inoltre, il casual mostra il carattere delle persone e è mai un aspetto negativo.

Un consiglio per essere sempre elegante e distinguersi?
Iniziare da un buon paio di scarpe.

Il tuo obiettivo futuro e il prossimo progetto?
Il nuovo negozio a Notting Hill, a Londra. Sarà aperto il mese prossimo con un party di lancio nelle settimane successive. Sto collaborando con il mio amico e artista David Austen su alcune magliette in edizione limitata. Senza contare la sfilata primavera/estate 2018 alla London Fashion Week.

Le celebrità con cui lavori e con le quali speri di lavorare in futuro perché vicine alla tua visione?
Daniel Craig, Damon Albarn.

Quali sono i posti da vedere a Londra?
Il Lamb Pub sulla Lamb’s Conduit Street.

Un posto speciale a Londra? Quello dove ti rigeneri?
Più che un posto in particolare mi piace camminare con il mio cane lungo il Tamigi.

Quali sono i ristoranti o il cibo da non perdere?
Il River Café, oppure un po’ di cibo indiano speziato della Lahore Kebab House.

Una galleria d’arte o un museo da visitare?
La Tate Britain. La retrospettiva di Hockney è un must da non perdere assolutamente.

Un studio di design un designer da tenere d’occhio e perché?
Conrad Shawcross. L’uso della texture nel suo lavoro è il futuro dell’architettura moderna.

®Riproduzione Riservata

Photographer| Edoardo DeRuggiero
Stylist| Nicholas Galletti
Hair| Azumi Higaki
Make up| Constance Haond
Model|Philip LDB @ New Madison

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