Tutte le novità della guida Michelin 2018

L’olimpo dei tre stelle Michelin si è allargato a quota nove. Entra nella top 9 dell’alta ristorazione il ristorante più a nord, il St. Hubertus di San Cassiano, capitanato da Nobert Niederkofler, da tutti conosciuto anche come l’ideatore del progetto internazionale Care’s – The ethical chef. Forse è proprio la sua lungimiranza su temi caldi e futuristici nel mondo della ristorazione, che gli conferisce quel quid in più da terza stella. Questa la versione di Michael Ellis, direttore internazionale delle guide Michelin: «I piatti rivelano la personalità dello chef. Quelli di Niederkofler, del ristorante St. Hubertus, sanno raccontare mille e una storia. I protagonisti sono la natura, la cultura e i gusti schietti e intensi delle sue montagne, la passione e la fatica quotidiana dei contadini e degli allevatori, la qualità eccelsa dei loro prodotti, le tradizioni e i metodi tramandati, il calore dei masi, il desiderio di viaggiare per imparare e di ritornare per ritrovare il proprio stile di vita, l’impegno, la cura, la costanza che si sposano con l’entusiasmo e la leggerezza. Nei suoi piatti si gustano questi sapori, si vedono le montagne, si ascoltano queste storie. L’incontro con questa cucina non è un pasto, ma un’indimenticabile esperienza umana». Siamo arrivati a quota 356 ristoranti stellati in Italia, ma nessuna donna, quindi una Rossa un po’ al maschile per il 2017. Ma la 63a edizione della Guida ha altre succosissime novità, passa da una a due stelle Andrea Aprea Vun, all’interno del Park Hyatt a Milano che «guarda al futuro senza mai dimenticare le sue origini» come racconta Sergio Lovrinovich, Direttore Guida Michelin Italia; una stella in più stella per il giovane, quanto bravo, Matteo Metullio, «talento innato», del ristorante La Siriola, a San Cassiano. In Alta Badia si spinge sull’acceleratore; ma anche la Romagna si arricchisce  di due stelle: Alberto Faccani, ristorante Magnolia, a Cesenatico,  che si contraddistingue per «curiosità, creatività e disciplina».
La carrellata di nuovi stellati italiani, invece, è lunga: Enrico Bartolini concquista, ancora, una nuova stella, collezionando la quinta con il Glam a Venezia.
A Milano, invece, si consuma un dramma: il televisivo Carlo Cracco, in procinto di aprire in Galleria e fresco di nuova opening con il suo Garage insieme a Lapo Elkann, è stato punito per cotanta assenza dal ristorante, si attesta quindi a una sola stella. Un altro big della ristorazione perde una stella conquistata per ventanni, Claudio Sadler, a pochi giorni dalla pubblicazione del suo libro “I miei nuovi menu”, edito da Giunti. A Milano, capitale gastronomica per eccellenza, ci sono anche tre luminose nuove stelle: Contraste di Matias Perdomo; Eugenio Boer a Essenza e Roberto Conti al Trussardi Alla Scala. Sempre in Lombardia, Andrea Berton non conquista la seconda al suo ristorante al Berton al Lago, all’hotel Il Sereno di Torno. Prima stella anche per Villa Giulia di Maurizio Bufi (Brescia) e Florian Maison a San Paolo d’Argon (Bergamo). A Treviso il giovane Francesco Brutto è stato premiato per la cucina di Undicesimo Vineria. A Tirolo (Bolzano), festeggia, invece, Culinaria im Farmerkreuz. La si aspettava la stella di Andrea Ribaldone nelle Langhe con l’Osteria Arborina, ma a fargli compagnia anche Andrea Larossa, con La Rossa. Anche la capitale non scherza con le stelle: da Adriano Baldassarre – del Tordomatto – a Fabio Ciervo, a La Terrazza dell’Hotel Eden; alla riconferma di Riccardo Di Giacinto, per All’Oro, all’interno del relais The H’All Taylor Suite. In Toscana festeggiano Cum Quibus di Alberto Sparacino; a San Gimignano, Poggio Rosso con Fabrizio Borraccino (Castelnuovo Berardenga) e Perillà (Castiglione d’Orcia).
In Abruzzo D.One Restaurant, il primo ristorante diffuso con stella d’Italia, un’idea di Davide Pezzuto, a Roseto degli Abruzzi. A Sud è contemplata solo la Campania (ultime news dalla Campania): prima stella per Cristoph Bob, con la cucina de Il Refettorio, per La Serra di Luigi Tramontano a Positano e per La Locanda del Borgo a Telese Terme.

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