Questa è una storia che comincia con un archivio ricchissimo, quello che Azzedine Alaïa ha costruito nella sua vita acquistando in totale circa 15000 pezzi di couture.
Il primo acquisto è del 1968 con l’intera couture di Cristobal Balenciaga: «Lui comprava continuamente, continuamente – dice Carla Sozzani, presidente della Fondazione omonima e amica di Alaïa – L’archivio couture di Alaïa del IXX e XX secolo è il terzo più grande di Francia, dopo quelli del Palais Galliera e del Musèe des Arts Decoratifs» sostiene Olivier Saillard, curatore del museo.
Azzedine Alaïa non solo ha creato un archivio per se stesso ma si è fatto anche custode dell’universo creativo di altri couturier come lui, di cui riconosceva la capacità estrema di creare mondi perfetti.


Azzedine Alaïa e Madame Grès, una storia d’amore senza fisicità
Madame Grès, chiamata la “maestra dell’abito avvolto e drappeggiato” è conosciutissima per i suoi abiti da dea greca fatti con delle tecniche di drappeggio minimaliste ma che valorizzavano alla perfezione il corpo delle donne. Voleva essere una scultrice, e la sua formazione le ha consentito di sviluppare i concetti appresi alla scuola di scultura negli abiti.
«Nel momento in cui questo tessuto non esisteva, non avevo l’idea di fare drappeggi, ma appena l’ho avuto, il tessuto è caduto da solo … Al tatto, è possibile conoscere l’anima e il carattere di un tessuto. Quando drappeggio un modello di seta, reagisce nelle mie mani e cerco di capire e giudicare le sue reazioni. Così dono all’abito che creo una linea e una forma che il tessuto vorrebbe avere» sosteneva Grès.
Alaïa comprò 700 creazioni di Madame Grès per il suo immenso archivio. Sarà stata la stessa formazione e passione per la scultura, la stessa capacità di avvolgere il corpo in maniera perfetta, o forse un semplice riconoscimento della grande capacità della designer.
La storia e le vicende di Azzedine Alaïa e Madame Grès non si incrociano mai in realtà, non è questa la storia che li lega. Piuttosto la stessa provenienza ed interesse per il mondo artistico e scultoreo, la stessa visione per la combinazione di stoffe, tessuti e colori, l’uso delle stesse tecniche di taglio, e degli stessi principi formali che li hanno resi due ideatori di mondi simili.
Come una storia d’amore senza fisicità, il loro è un incontro puramente apparente, l’eleganza di Grès qui incontra la maestria di Alaïa, in una mutua connessione di fonti di ispirazione.

Alaïa/Grès Beyond Fashion
La mostra Alaïa/Grès Beyond Fashion esplora le connessioni, i dialoghi possibili, le similitudini tra i due couturier, dando vita ad un’esposizione di 60 abiti che sono accomunati dalla stessa visione. La semplicità narrativa che contraddistingue la Foundation Azzedine Alaïa, ci permette di percorrere queste similitudini e far scorrere sotto i nostri occhi la sapiente maestria di due personalità di spicco del panorama francese.
I protagonisti sono solo gli abiti, perfettamente incastonati sui manichini quasi invisibili e in altrettante lineari installazioni dove quasi le creazioni si elevano da sole nell’aria, a sottolineare la caduta del tessuto su cui loro sapevano sapientemente lavorare.
Non una semplice retrospettiva ma un dialogo aperto.
Fondation Azzedine Alaïa, Parigi, dall’11 settembre 2023 all’11 febbraio 2024

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