Alessandra Castelbarco, Amarsi per vocazione

Ci sono persone che hanno una particolare inclinazione nel generare buone energie e nel trasferirle nelle proprie passioni. Queste sono quelle che possiamo definire storie di successo.
È il caso di Alessandra Castelbarco, che l’impulso innato nella creazione di “fragranze sartoriali” l’ha scoperto da giovanissima, e dopo averci girato attorno, con anni di formazione e una lunga esperienza nel mondo dell’editoria della moda, non ha resistito al richiamo della nascita di una fragranza e ne ha fatto quasi una vocazione.

Spirito libero ed esteta visionaria, la sua fame di espressione è alla continua ricerca di forme e linguaggi alternativi, per dar sfogo a una personalità eclettica come la sua. Nei suoi viaggi, dall’estremo oriente al Sud America, all’atmosfera spirituale di Ibiza, a Londra, ci sono tutti gli elementi custoditi nel suo ricordo, che lei riesce a infondere nelle sue fragranze, grazie a un’innata sensibilità e a un’instancabile tensione alla ricerca di quello che lei definisce un ritratto sensoriale. Ed è nella sua tappa londinese che Alessandra affina gli strumenti del mestiere, affiancandosi ai professionisti dell’Experimental Perfume Club che la introducono al mondo degli ingredienti specifici: molecole, aromi, olii essenziali, estratti e blendings, come se tutto il bagaglio visivo e vitale della sua esistenza trovasse un alfabeto.

«Amarsi è il primo passo per amare gli altri. Ho cercato di esprimere questo movimento anche nella scelta del logo, che non evoca soltanto la piramide olfattiva, ma fa riferimento anche alla piramide egizia, detta MER, dove la M rappresenta il luogo e la R indica l’ascensione, la rinascita» Una rinascita che parte dall’anima, passa dalla pelle e coinvolge tutti i sensi, in un rapporto di nuovo piacere con se stessi.

Cosa vuol dire Amarsi per te?

Passiamo la maggior parte del nostro tempo a cercare di essere accettati, ad assecondare un modello di bellezza dettato da un mondo dominato da un’immagine di perfezione. Amarsi è un viaggio intimo con se stessi, una fragranza per l’anima, un invito a prendersi del tempo da dedicarsi. Entrare all’interno di questa piramide ci insegna a concentraci sul nostro universo, senza lasciarci sopraffare da energie negative che non fanno altro che provocare conflitti tra noi e chi ci sta vicino.

Quando nasce questa passione irrefrenabile per il mondo dei profumi, che ha tutta l’aria di essere un dono speciale?

C’è una storia divertente, legata alla mia infanzia, che lascia intendere quello che poi sarebbe stato il mio futuro. Quand’ero bambina mia madre mi regalò un set per creare profumi. Già da piccola la mia insaziabile ricerca di sperimentare qualcosa di nuovo, mi portò a mettere insieme la cera per le scarpe e il prezioso rossetto della mamma, che chiaramente in quell’occasione non fece salti di gioia, quando scoprì il risultato del mio esperimento. Ebbene, ci sono dei momenti, mentre mi dedico a ricerca e sperimentazione, che sento ritornare alla mente l’odore di quella cera.
Perché questa è l’essenza delle mie fragranze: un viaggio nell’album dei ricordi.

Da dove arrivano gli elementi con cui componi le tue fragranze?

C’è il legno di sabina che è un pino, ha un odore molto caratteristico che ritrovi nelle finche ibizenche arse dal sole. Ma anche pepe rosa al cardamomo, con sentori di miele, arancio, bergamotto, che ricordano luoghi lontani come i mercati indiani, i tramonti andini e le giungle amazzoniche.
Ho anche degli oli meravigliosi che arrivano da Cuba o da altre parti del mondo, ma non tutto può essere utilizzato, devi usare degli oli certificati, quindi spesso devi cercare di raggiungere l’effetto desiderato con altri prodotti consentiti.

Hai detto che ogni fragranza racconta il ricordo di un luogo o di qualche esperienza in particolare.

Sì. Attraverso i viaggi e le esperienze connesse a quei luoghi si sono evolute le prime, legate all’India, ai suoi mercati delle spezie. Ma la cosa curiosa è che quando io mi trovo in un posto, creo un profumo dedicato a un luogo diverso da quello in cui sono per ricreare quel ricordo. A Ibiza ho creato London Fields, mentre a Londra è nato Ibiza Wood.

Chi si è occupato delle grafiche?

Mi ha aiutato molto il periodo del lockdown, in cui ho fatto un po’ di prove. Mi sono ispirata a Matisse. Arrivata a Milano, ho spiegato la mia idea a un grafico bravissimo, Massimiliano Minorini che in meno di un’ora ha capito il genere che intendevo raggiungere.

Dove possiamo trovare le tue fragranze?

Ho scelto delle profumerie di nicchia o concept store, ma stiamo lavorando anche per creare una selezionata rete di vendita online, che passa anche attraverso i social, con l’aiuto di un discovery kit, utile a scegliere la propria fragranza, tra Illegal Honey, London Fields, Ibiza Wood, Co Co Violet , Blue Sacra, Saffron Madness e Naked Rose.

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