Whatever It Takes: a Venezia 80 il documentario sulla Scuderia AlphaTauri

In occasione della 80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia è stato presentato in anteprima Whatever it Takes, il documentario sulla Scuderia AlphaTauri che ripercorre la storia della squadra faentina fin dalla sua prima apparizione in Formula 1 nel 2006. Nella cornice di Palazzina Grassi, con tanto di auto esposta sul Canal Grande, Federica Masolin, la popolare conduttrice della Formula 1 di Sky Italia, ha presentato il documentario insieme al Team Principal Franz Tost, figura trainante che ha messo insieme il team, il Direttore Tecnico Jody Egginton, il CEO Peter Bayer oltre agli altri membri protagonisti nel film tra cui il pilota Yuki Tsunoda e il regista Luca Curto.

Il documentario racconta i segreti del mondo delle corse

Oltre a ripercorrere i suoi 18 anni di attività, il lungometraggio si è posto come obiettivo quello di portare lo spettatore dietro le quinte della factory (che ha sede in Italia e nel Regno Unito), offrendo una rara visione di ciò che realmente occorre per poter competere nella categoria più prestigiosa dell’automobilismo sportivo.

L’arrivo degli ospiti alla premiere di Whatever it Takes

Il documentario – prodotto in collaborazione con Digital Lighthouse, Media Partner del Team, e diretto da Luca Curto – si sviluppa attraverso una serie di interviste ai piloti e a tutte le figure chiave della squadra che hanno creduto nel progetto e sono riusciti a trasformarlo in una solida realtà aziendale. E proprio tra i protagonisti del documentario, voce narrante che tiene le fila, è lo stesso Franz Tost, ex pilota austriaco e Team Leader che ha messo insieme la Scuderia puntando su molti giovani talenti, che a fine anno lascerà la squadra dopo 18 anni di carriera costellata di successi.

Una scena del documentario

Il pilota Yuki Tsunoda all’anteprima di Whatever it Takes


All’anteprima, altra figura rilevante è il giovane pilota Yuki Tsunoda che ha commentato dopo la proiezione: «E’ davvero impressionante vedere come lavora il team e capire tutto il lavoro che sta dietro le quinte, l’impressionante quantità di persone, tempo e tecnologie per le macchine… La mia passione per la corsa inizia prestissimo, grazie a papà che è meccanico; da sempre sognavo di diventare pilota di Formula1 quando in Giappone andavo a vedere le corse. Vedere il documentario è stato emozionante e soprattutto rievocare alcuni momenti salienti del recente passato, in particolare il 2021, che è stato il mio primo anno in Formula 1».

Yuki Tsunoda ospite della Scuderia AlphaTauri

E proprio il rapporto speciale che lega il pilota giapponese a Franz Tost si evince bene dal film, anche in momenti non facili e complessi. Così ricorda lo stesso Tsunoda: «Senza Franz Tost non sarei qui, a lui devo moltissimo sia umanamente, sia come pilota. Mi ha dato moltissimo tempo e fiducia, anche in momenti molto difficili, continuando a seguirmi e consigliandomi per raggiungere i miei obiettivi, ma senza pressione, facendomi trovare il ritmo giusto e la sintonia con la macchina. Così sono cresciuto nel tempo performando sempre meglio. Spero di renderlo orgoglioso con i miei risultati».

Whatever it Takes comunica bene tutta la dedizione, la passione, le gioie e i sacrifici di questo sport con i suoi regolamenti che cambiano e che determinano nuove sfide, la sofferenza delle sconfitte e l’impagabile esaltazione delle vittorie. Un film molto ben documentato (ci sono voluti quasi due anni di lavoro) che ha un ritmo incalzante, riuscendo ad appassionare anche chi non è esperto o appassionato di Formula 1.

La storia della scuderia AlphaTauri, una fucina di giovani talenti

Il documentario mostra la storia che parte dalle origini come Scuderia Toro Rosso, dal 2006 al 2019, erede della Minardi (di base a Faenza) dopo l’acquisto da parte dell’azienda austriaca Red Bull. Un percorso lungo, durante il quale la scuderia ha lanciato tanti giovani talenti in Formula 1: tra questi, anche molte stelle della F1 di oggi, tra cui Sebastian Vettel, Max Verstappen, Daniel Ricciardo o Carlos Sainz. Nella storia di AlphaTauri hanno collaborato quattro diversi motoristi – Cosworth, Ferrari, Renault e Honda – e ottenuto due vittorie (entrambe a Monza, nel 2008 come Toro Rosso e nel 2020 come AlphaTauri), un secondo posto (Brasile 2019) e due terzi posti (Germania 2019 e Azerbaijan 2021).

Franz Tost commenta il documentario Whatever it Takes

Una scelta che ha pagato e che ha aperto la strada a due campioni del mondo come Sebastian Vettel e Max Verstappen, oltre che aver contribuito a portare sulla griglia di partenza del 2023 un quarto dei suoi ex piloti. In questa storia avvincente è stata fondamentale la determinazione di Franz Tost, Team Principal e padre spirituale della squadra, con i suoi ingegneri, i suoi giovani piloti e tutti i membri di uno staff ingaggiato nel lavoro di gruppo diviso tra la sede italiana e quella inglese.

Una scena del film Whatever it takes

Nell’idea originaria di Dietrich Mateschitz, questa scuderia secondaria doveva servire a formare i professionisti che poi sarebbero passati a Red Bull. Così con la guida di Franz Tost e un team di giovani promesse in diversi campi, dall’ingegneria alla modellistica, si sono formati futuri campioni come Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo, Pierre Gassly, Carlos Sainz e ora Yuki Tsunoda.

Ha concluso Franz Tost: «È un film affascinante che offre un dettagliato sguardo dietro le quinte, esattamente quello che i fan della Formula 1 desiderano vedere, e il documentario lo fa in maniera impeccabile. Non si tratta solo dell’intensa attività della domenica di gara, ma anche di tutto il laborioso processo preparatorio, che spazia dall’aspetto tecnico alla gestione del marketing e delle relazioni con i media. Tutti questi elementi devono essere perfettamente coordinati per garantire un ottimo weekend di gara».

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