Art direction e non solo: il talento rivoluzionario di Laccio

Giovane, eclettico, poliedrico, Emanuele Cristofoli (in arte Laccio) rappresenta un talento non convenzionale e rivoluzionario nel mondo della danza e non solo.
La sua carriera intraprende diverse direzioni: prima ballerino, poi coreografo e direttore artistico. Oggi grazie all’esperienza, Laccio è in grado di curare, coordinare ed organizzare un evento, che sia di natura teatrale, musicale o televisiva, definendolo in ogni suo dettaglio. La sua direzione artistica si avvale di un’impronta cangiante ed innovativa, è evidente il suo stampo nella realtà del Modulo Project, la compagnia di danza urbana più attiva ed originale nel panorama nazionale, e della Modulo Academy, la prima accademia ad avviamento professionale dedicata a ballerini specializzati nell’ambito delle danze urbane.

Laccio art director
Laccio (ph. Umberto Nicoletti)

Il tuo è un percorso sui generis: hai studiato Interior Design allo IED, quindi la moda, con collezioni vendute in prestigiose boutique e department store, e progetti nei quali hai spaziato tra programmi come X Factor, cinema (Loro di Sorrentino, Muccino), teatro, show per brand del calibro di Calzedonia, Alberta Ferretti, Benetton. Ritieni che questo mix di versatilità ed eclettismo sia decisivo per affermarsi nel mondo dello spettacolo odierno? Cerchi di trasmetterlo anche ai tuoi allievi e ai giovani con cui hai a che fare?

Oggi il mondo dell’intrattenimento è sempre più ricco di contaminazioni. Si parla spesso di “performance” perché si mescolano linguaggi e forme di comunicazione. La danza, La musica, l’arte visiva ma anche  grafica e styling sono ingredienti necessari, ognuno necessita dell’altro per completare un racconto. Lo studio dell’ interior e l’esperienza nella moda mi permettono di parlare il linguaggio dei professionisti che lavorano con me, così da capire cosa è fattibile e cosa no. È fondamentale conoscere le risorse e saperle sfruttare.
I giovani dovrebbero sapere che oggi il settore dello spettacolo è fatto di commistione tra i reparti (costumi, luci, scenografia, musica e coreografia), la conoscenza è fondamentale per far si che l’unione di questi elementi crei qualcosa di armonico.

Laccio coreografia x factor
Courtesy Sky Press Office, ph. Bianca Burgo

Cos’è secondo te il talento?

Difficile descriverlo, oggi bisogna avere la capacità di raccontarsi e di sapersi raccontare. Il “genio” è colui che ha delle idee, delle cose da dire e che sa farlo usando i mezzi che la società offre. Non ci può essere spazio per la “sregolatezza”, ma c’è bisogno di organizzazione e pianificazione.

Puoi parlarci nel dettaglio del tuo lavoro da Modulo Academy (accademia che forma e avvia al lavoro ballerini specializzati nella danza urban)? Quali sono le caratteristiche irrinunciabili per un emergente che intenda farsi strada in questo settore?

L’Academy è un luogo in cui i ragazzi lavorano su loro stessi e su come trovare il proprio linguaggio passando attraverso quello degli insegnanti. Si trova a Milano e questo ci permette di portare al suo interno diversi professionisti che lavorano nel mondo dello spettacolo, artisti che riportano le proprie esperienze. Cerco di coinvolgerli nei progetti, dandogli la possibilità di completare la loro formazione vivendo direttamente delle esperienze straordinarie. Non ultima, la finale di X Factor al Forum di Assago.
Oggi per distinguersi come danzatori bisogna avere una forte base tecnica, ma anche cura di stessi e della propria immagine come artisti, con la A maiuscola. Conoscere ciò che ci circonda, vedere il lavoro degli altri per poi lasciarsi ispirare da qualsiasi forma d’arte.

Laccio x factor
Courtesy Sky Press Office, ph. Bianca Burgo

Quali tra i nuovi nomi e talenti in ascesa ritieni abbiano la possibilità di diventare volti di spicco dello showbiz?

Sicuramente Blanco ha portato una ventata di energia che ha “spettinato” la scena musicale. In generale credo ci siano molti artisti della scena underground con grande talento e voglia di raccontarsi. Come in ogni cosa però, bisogna avere l’occasione di mostrare le proprie capacità, quell’occasione che ci permetta di far vedere, provare a molti ciò che spesso rimane chiuso in una cameretta, in un cassetto o in un mp3 dentro il nostro laptop.
Con X Factor diamo la possibilità di “urlare” ad un pubblico selezionato le proprie canzoni. In particolare le ultime due edizioni hanno dato la possibilità ai ragazzi di portare i propri pezzi e abbiamo lavorato molto sulle loro personalità. Devo dire che è stato uno spettacolo nuovo!

I tuoi progetti futuri?

Al momento sto seguendo Laura Pausini, un’artista che stimo molto per la sua sensibilità e per la capacità di farsi ispirare da tutto ciò che la circonda.
Inoltre è in arrivo l’Eurovision Song Contest, forse l’evento nella mia carriera più esposto mediaticamente! Oltre a seguire Laura per le sue performance, curerò le coreografie di tutta la parte show, sarà un lavoro faticoso ma sicuramente indimenticabile.

Per l’immagine in apertura, courtesy Sky Press Office, photographer Bianca Burgo

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