Cinecult: Alien: Covenant di Ridley Scott

Nello spazio nessuno può sentirti urlare. Ne sa qualcosa Ridley Scott, artefice di Alien. Tornano al cinema i mostri cosmici inventati da Giger, gli orribili xenomorfi che attentano alle vite di coloro che navigano nello spazio ignari dei pericoli che incombono su di loro. Esplora nuovi orizzonti della paura il nuovo capitolo della saga epico-horror di Ridley Scott ‘Alien: Covenant’ il sequel del film ‘Prometheus’ del 2012 e secondo prequel della saga di Alien. Nel cast della pellicola distribuita da 20th Century Fox, il sesto episodio della serie c’è ancora Michael Fassbender che si sdoppia e scopre di avere un gemello : l’attore impersona due ruoli, David l’androide creato da Peter Weyland (interpretato da Billy Crudup), fondatore della Weyland Corporation e Walter l’altro androide che invece si trova a vigilare sulla nave spaziale Covenant che ha il compito di portare 2.000 persone a colonizzare il pianeta Origae 6: l’azione si svolge nel 2104. Dopo essere stata colpita da una tempesta di neutrini la nave perde alcuni coloni e il team che guida il vascello spaziale decide di indagare su un altro pianeta intercettato tramite un’interferenza ma la scelta si rivelerà fatale. Nella vegetazione del nuovo pianeta si trovano delle spore che incorporate nell’organismo umano danno vita a degli spaventosi neomorfi che si fanno largo in modo cruento fra le viscere dei corpi posseduti. Centrale il duello dei due androidi: Walter e David rispettivamente ‘il robot buono’ e quello ‘cattivo’. Entrambi sono immortali, citano Byron e Shelley, sanno amare e creare, ma solo uno dei due, David, si crede superiore agli esseri umani e mira a creare una razza sovrumana di corpi alieni capaci di controllare lo spazio. Fra il grand guignol dellle scene più d’effetto e la tensione narrativa che fa irruzione nel plot come un fiume in piena emergono spunti New Age nella concezione di Ridley Scott di una natura ciclopica e misteriosa pervasa da una sua spiritualità mentre i robot assumono un ruolo demiurgico, anche contro gli interessi di chi li ha creati. Una bella prova, appassionante e ricca di sorprese dove spunta anche il mito di Narciso con i due gemelli. Azione e sangue si intrecciano a una riflessione filosofica che fa meditare sui risvolti della cibernetica.

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