Cinecult: La notte del giudizio. Election Year di James DeMonaco

Ammettiamo pure che sia un caso e concediamo pure al regista James DeMonaco della saga della ‘Notte del giudizio’ il beneficio del dubbio. Tutto sommato però il legame fra il film horror sci-fi ‘La notte del giudizio. Election Year’ distribuito da Universal Pictures e la realtà delirante di violenza e svolte epocali che l’America sta vivendo sembra inequivocabile. Difficile non riconoscere nella senatrice Charlie Roan (interpretata da Elizabeth Mitchell che nella trama del film ha perso l’intera famiglia durante la truculenta notte dello sfogo) una militante Hillary Clinton e nel grande Pastore, il suo contraltare politico dei Nuovi Padri Fondatori legati alla plutocrazia dell’establishment repubblicano un arrogante Donald Trump, ma tant’è. La finzione qui vuole superare la realtà di un’America travolta dalla paura del terrorismo e con il fiato sospeso per gli esiti della prossima consultazione elettorale decisiva per le sue sorti: e bisogna dire che ce la mette tutta. L’eroe di turno dal secondo film della saga in poi, Leo Barnes (un super macho Frank Grillo) dovrà proteggere la pia e giusta senatrice dagli attacchi ultraviolenti di chi, mascherandosi come in una futuribile notte di Halloween votata all’omicidio e ai sacrifici umani, usa tutte le armi a sua disposizione per mettere in atto i propri piani scellerati. In gioco c’è il destino dell’America e soprattutto degli strati sociali più deboli e meno abbienti perché la coraggiosa senatrice vorrebbe abolire la regola che consente una volta all’anno per 12 ore agli americani di dare libero sfogo ai loro repressi istinti sanguinari, una norma che in realtà di fatto consente ai ricchi di eliminare i poveri, risparmiando sui costi del bilancio del welfare. E’ fantascienza ma fidatevi, tutto può accadere. I personaggi che danno colore e sapore alla scena del film, molto action movie e thriller sapientemente orchestrato fra vari generi, sono alcuni attori black come Mikelty Williamson nei panni del droghiere Joe, il suo assistente Joseph Julian Soria nel ruolo di Marcos e in quello di Laney, la ragazza tosta che fornisce soccorso col suo furgone durante la notte dello sfogo, possiamo apprezzare il talento e l’intensità dell’attrice Betty Gabriel.
Ambientato in una Washington surreale, il film contamina con esiti felici vari generi cinematografici riportandoci in parte al filone apocalittico capitanato da ‘1997 fuga da New York’ e ‘La notte dei morti viventi’ suscitando interessanti riflessioni sulla natura umana e sull’origine della violenza e della rabbia sociale di oggi.

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Credit Cover Universal Pictures 

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