Cinecult: I Pirati dei Caraibi: la vendetta di Salazar di Joachim Rønning ed Espen Sandberg

Spiagge assolate e cristalline ma anche morti viventi, duelli all’ultimo sangue, mappe straordinarie con rubini incastonati, galeoni magici che mutano formato e dimensione improvvisamente in mezzo al mare. Questo e altro ancora in “I pirati dei caraibi: la vendetta di Salazar” diretto da Joachim Rønning ed Espen Sandberg e distribuito da Walt Disney Pictures. Il ‘passero’ Jack Sparrow, bucaniere dandy dai mille talenti e attrattive, interpretato dall’inossidabile Johnny Depp è tornato, più seducente e ironico che mai. Adora i soldi e le sottane e non ha paura di niente e di nessuno, sempre alla ricerca di arcani tesori e di nuovi linguaggi da decifrare. Stavolta dovrà vedersela con il macellaio dei mari il capitano Salazar (Javier Bardem) tornato dall’oltretomba per vendicarsi dell’umiliazione subita vari anni prima dallo stesso Sparrow nel cosiddetto spaventoso ‘Triangolo del diavolo’. Alla compagnia si uniscono la bella astronoma Carina Smyth (Kaya Scodelario) e il giovane Henry Turner (Brenton Twaites), marinaio dell’esercito di Sua Maestà che nel film si cala nei panni del figlio del pirata Will Turner interpretato da Orlando Bloom sul quale pesa una maledizione che solo il potere emanante dal tridente di Poseidone potrà spezzare.
Il film è il quinto capitolo della saga di Pirati dei Caraibi e il sequel di Oltre i confini del mare, uscito nel 2011. Torna anche il personaggio del corsaro Hector Barbossa (Geoffrey Rush) legato per vincoli affettivi e familiari alla giovane e intrepida astronoma. Il film, ipervisivo e mirabolante, è ricco di colpi di scena e di scene spettacolari ambientate in mare ma anche sulla terraferma: memorabile quella della ghigliottina che diventa itinerante e si trasforma in un’esilarante marchingegno. Da segnalare il cammeo di Paul McCartney che nel film interpreta lo zio di Jack Sparrow. Notevole la performance di Bardem, ricostruito con effetti speciali degni di nota, che gioca un po’ il ruolo del dandy latino ferito nell’orgoglio. Fra mostri animati e acque che si aprono tutto conferma come dice il giovane Turner che ‘I miti del mare sono reali’. E così di nuovo realtà e fantasia si confondono magicamente per valorizzare i poteri magici e misteriosi di mappe e il lato oscuro degli oceani. Convinti che per liberare il potere del mare bisogna dividere il tridente collocato sulla tomba di Poseidone. E’ un sogno l’apparizione di Keira Knightley, resa ancora più glamour dalla costumista Penny Rose. Una piccola avvertenza: si consiglia di non lasciare la sala prima che siano terminati i titoli di coda. Ne vedrete delle belle.

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