Eduardo Scarpetta è il pronipote del celebre autore e commediografo napoletano, capostipite di una dinastia che ha fatto la storia del teatro italiano.
La scorsa notte, in lacrime ed emozionato, l’attore 29enne ha vinto il David di Donatello come migliore attore non protagonista per il film Qui rido io di Mario Martone, dedicato proprio al suo celebre omonimo.
«Dedico questo premio a Mario (Martone, ndr) e mio padre Mario, che ho perso quando avevo undici anni» ha dichiarato nel discorso di ringraziamento.
In Qui rido io, con protagonista Toni Servillo, il regista racconta la vicenda della paternità, biologica e artistica, del grande autore partenopeo, che negò il suo cognome ai De Filippo. Questi ultimi presero poi la loro strada, affermandosi ai massimi livelli col cognome della madre. Contestualmente viene raccontato il modo di lavorare di Scarpetta, i rapporti coi suoi familiari e colleghi, le diatribe con D’Annunzio.
Avevamo già raccontato Eduardo, attraverso un’intervista e l’obiettivo di Davide Musto. Scopri l’editoriale completo in questo articolo su Eduardo Scarpetta .
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