Manifesto. Amore a cielo aperto, progetto nato dall’incontro della mente creativa di Davide Puma e della curatrice Stefania Morici, sarà una grande esposizione a cielo aperto simbolo di come l’arte contemporanea possa essere uno strumento per sensibilizzare il pubblico verso tematiche di grande urgenza, mantenendo però uno stile leggero e luminoso. Il progetto ideato da Stefania Morici e Rino Alessi ha debuttato il 3 luglio con un talk a Palazzo Branciforte al quale parteciperà anche il sottosegretario alla cultura, Vittorio Sgarbi, e durerà fino al 16 luglio, stesso periodo in cui a Palermo si festeggia il tradizionale Festino. Il progetto è costituito da 5 affiches di Davide Puma raffiguranti personaggi come una santa su un cavalluccio marino o una mucca che vola, che verranno appese nei luoghi di affissione pubblicitaria del capoluogo siciliano.

Il progetto di innovazione sociale e rigenerazione urbana di Davide Puma
Questi spazi, normalmente dedicati al consumo, saranno dedicati alla diffusione di messaggi d’amore, “Un progetto di innovazione sociale e di rigenerazione urbana che utilizza linguaggi e strumenti espressivi di grande vivacità culturale e sociale” dice l’assessore comunale alla Cultura Giampiero Cannella. Oltre alle 5 affiches una sezione di 4 lavori di dimensioni minori sarà esposta tra Palazzo Branciforte, sede della Fondazione Sicilia (che negli ultimi anni, come afferma il presidente Raffaele Bonsignore, si è consolidata come punto di riferimento per i ‘dialoghi’ di qualsiasi tipo).

La filosofia di Masaru Emoto dietro al messaggio
A corredo delle 5 immagini sui manifesti ci saranno frasi dell’artista in 9 lingue diverse (ebraico, arabo, francese, spagnolo, inglese, cinese, tedesco, ucraino e russo), il lavoro di Puma segue infatti la filosofia di Masaru Emoto secondo la quale ci sarebbe una connessione tra gli stati dell’acqua a -4°C e le energie positive/negative. Per questo Davide Puma al principio di ogni sua opera scrive parole d’amore che, anche se coperte, lasceranno il segno veicolando messaggi profondi. L’imponente progetto dal forte impatto visivo e percettivo mostrerà la potenza scenografica dell’arte e orienterà le nostre azioni verso una dimensione più intima e spirituale, pensa Stefania Morici. La curatrice che per questo Festino ha pensato a progetti ad hoc che potessero abbracciare Palermo.
Nell’immagine d’apertura, La Santa sul cavalluccio marino.
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