Dove mangiare in un weekend autunnale

Dove mangiamo nel week end? È una delle domande più comuni da quando ci siamo lasciati alle spalle molte limitazioni dovute al lockdown. Durante il fine settimana, soprattutto chi resta in città o vuole spostarsi il minimo indispensabile è sempre alla ricerca di pranzi, aperitivi o cene (anche meglio se con vista panoramica). Per iniziare bene l’autunno ecco qualche spunto per vivere delle vere esperienze gastronomiche, tra nuove insegne e indirizzi classici della tradizione.

Il pranzo sul lago da Momi 

A Blevio, suggestivo borgo sito sulla sponda orientale del Lago di Como, si trova la terrazza panoramica del ristorante Momi, location perfetta per un’esperienza gastronomica locale di grande emozione. Lo storico ristorante è guidato da Andrea Dotti, da tutti conosciuto come “Momi”, uno chef eclettico e solare che da anni abbina la sua passione per il lago con le origini toscane. La filosofia in cucina è all’insegna della semplicità, direttamente all’orto alla tavola. Troverete sapori semplici e salutari che valorizzano il territorio e le eccellenze del Lago di Como. La proposta gastronomica infine esalta i piatti della cucina classica italiana in una fresca contaminazione con i prodotti del lago e della provincia.

L’ora dell’aperitivo al Tàscaro

Il Tàscaro è il primo Bacaro veneziano a Milano che riapre le sue porte nella nuova sede in via Thaon di Revel uno dei quartieri culturalmente più attivi del capoluogo: Isola. Sembrerebbe di essere a Venezia, in uno dei localini storici quasi invisibili tra le calli dove i veneziani si fermano a fare “quatro ciacole” in compagnia, uno di quei posti che i turisti non si filano a dispetto dell’autenticità e del dialetto che aleggia tra uno spritz e un “dame un’ombra de bianco”. Ed è proprio così che funziona: una moltitudine colorata di cichéti con baccalà, saor e tramezzini che qui si chiamano proprio Tàscari, vino bianco o rosso e tutti i tipi di Spritz possibili da quello al Select, l’originalissimo veneziano, ai più celebri con Aperol o Campari.

Una cena creativa da El Ganassin

Una terrazza da vivere in ogni stagione nel cuore di Milano, in zona Washington-Solari. Nasce dalla volontà di creare una cucina creativa contemporanea, come ci racconta Feng Ye, proprietario e imprenditore nel mondo della ristorazione milanese da oltre venti anni.

La cucina è guidata da un giovane Chef di Milano, intende proporre piatti della tradizione lombarda con contaminazioni orientali come ad esempio i Dimsum, vale a dire i casoncelli tradizionali, chiusi come tipici ravioli cinesi, impiattati con alga wakame e salvia essiccata, e irrorati con delicato brodo dashi; la cuboletta alla milanese con verza saltata, cipollotti brasati e salsa tonkatsu o dessert come Tea-ramisù.

Un dopo cinema da Miro Osteria

Situato all’interno di uno dei primi cinema d’Italia, Miro- Osteria del Cinema è un’osteria ricavata su due livelli nello spazio che negli anni ’30 era destinato al palco, ai camerini degli artisti e alle luci del Cinema d’Annunzio. Una grande quinta illuminata accoglie chi entra, vero e proprio sipario di un cinema. Divertente e frutto di ricerca è il menu (inserito nel contenitore di un dvd) che prende spunto dai film più famosi e si intreccia dagli antipasti al dolce con i nomi tipici del linguaggio cinematografico, dal prologo per gli antipasti, passando per primo e secondo tempo, all’epilogo per i dolci. Da scoprire adesso per tornare poi durante la bella stagione, è il Giardino Segreto, un cortile interno nascosto che fa parte del complesso dell’antico convento benedettino del 1496.

Un drink sul Naviglio da GRAMM Café

Perdersi nella meravigliosa ed intramontabile cornice dei Navigli di Milano, per ritrovarsi seduti a sorseggiare un drink in un luogo dove il tempo lascia spazio alle emozioni, un inaspettato preludio di un’esperienza sensoriale e antropologica dalle mille sfaccettare. Nato nel luglio del 2018 dalla tenacia di Niccolò E Giacomo Mazzucchelli assieme a Eda Akman e il loro team, il GRAMM café è un cocktail bar con un tocco in più; ambienti scaldati da luci soffuse e arredi ricercati e dal sapore vintage che strizzano l’occhio alle botteghe di una volta, ma anche una forte componente musicale, cosi In un angolo a voler dominare la scena, ma con discrezione, si può scorgere un antico grammofono, un simbolo di rivoluzione sociale ed energia, la stessa che qui si vive ogni giorno e che ha ispirato il suo nome.


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