Greta Scarano: “ritrovate la bellezza nell’arte e nell’amore”

Uno sguardo magnetico, incorniciato da uno smokey eyes che lo rende ancora più intenso e una chioma bionda lasciata libera (anche se lei si sente mora). Così è come possiamo incontrare Greta Scarano oggi, una delle attrici più apprezzate del panorama italiano e capace di passare con naturalezza dal cinema alla fiction in tv. I suoi esordi partono dalla celebre e storica Un posto al sole passando per Suburra e ancora Romanzo criminale – La serie.

Negli anni però, sono diversi i successi tra televisione e cinema, mentre negli ultimi mesi l’abbiamo riscoperta nel personaggio di Antonia nel capitolo conclusivo di Montalbano per poi passare a “Speravo de morì prima” in cui interpreta Ilary Blasi e infine in Chiamami ancora amore, ora in onda su Rai1 di cui aspettiamo il finale proprio questa sera…


Credits: Daniele Barraco

Come nasce la tua passione la recitazione?

Parte tutto da quando ero bambina e frequentavo quasi per gioco qualche corso di recitazione. Contemporaneamente, in quegli anni mi sono avvicinata anche alla musica suonando la batteria e le percussioni, grazie anche ai miei genitori, che mi hanno trasmesso la vena artistica. Solo durante l’adolescenza ho capito che il cinema doveva essere il mio futuro, prima ho trascorso l’ultimo anno di liceo negli Stati Uniti dove ho recitato in due spettacoli teatrali che mi hanno fatto amare tantissimo questo mestiere, ma anche iniziare a sognare la regia. Poi, una volta tornata in Italia mentre studiavo per entrare al Centro Sperimentale di Roma sono stata presa per Un posto al sole e da lì è partito tutto, una strada non sempre in discesa fatta anche di molte pause, ma del resto fa parte del nostro lavoro che non è mai stabile.

In queste settimane possiamo seguirti nelle vicende di “Chiamami Ancora Amore” su Rai 1, ci racconti come sta evolvendo il tuo personaggio?

Difficilmente nelle serie o nei film si interpreta un personaggio in un arco temporale così lungo (quasi 11 anni in questo caso) e in Chiamami ancora amore la back story è raccontata, quindi da un lato è stato più semplice. La protagonista è Anna, una giovane madre che in tutto il racconto attraversa grandi difficoltà. Oggi è in crisi con il marito (interpretato da Simone Liberati) irrisolta e insoddisfatta, e paga lo scotto di tutte le scelte sbagliate fatte nel passato. Una storia non facile a tratti “pesante”, ma alla fine vorrei passasse anche un messaggio positivo: l’amore è la chiave di tutto.

Negli ultimi mesi hai interpretato donne dalle diverse sfaccettature, c’è un personaggio a cui ti sei sentita molto vicina?

Mi sento molto vicina a quasi tutti i personaggi interpretati, c’è sempre tanto del mio in quello che faccio. Dare loro una voce e un corpo è già tantissimo. Se penso ad oggi, mi sento vicina proprio ad Anna di Chiamami ancora amore. E’ vero, non ho ancora figli, ma interpretando quel ruolo ho compreso quel disagio che a volte le ragazze che diventano madri presto (e si ritrovano da sole) possono provare. Anche il senso di inadeguatezza rispetto a certe situazioni, e poi molti altri momenti tra quelli raccontati che ho vissuto anche nella mia vita privata o dalle persone che mi circondano. Sono scenari riconoscibili nelle vite di tutti noi.

Credits: Daniele Barraco

Quale consiglio daresti ad un ragazza agli esordi nel tuo mondo?

Di essere sempre se stessa e non avere fretta di arrivare a tutti i costi, agendo con professionalità e determinazione. Anche io oggi sono cambiata rispetto al passato, rifletto di più e sono meno impulsiva, del resto è normale perché certe fasi si superano solo con la crescita. Ora do parecchia importanza all’esperienza che faccio sul lavoro ad esempio. Per me è più importante la vita sul set, più che il risultato finale della serie o del film. Quindi essere ambiziosi va bene, ma anche vivere in maniera sportiva e accettare quando le cose non vanno come vuoi.

Cosa ti ha lasciato la pandemia?

Il confronto con questa realtà mi ha lasciato da una parte sgomenta perché non riesco a prevedere le conseguenze di questa situazione per l’umanità nel lungo termine e dall’altra mi ha dato tempo per riflettere sulle vere priorità. Ho realizzato quanto possa essere fragile e impotente la vita umana.

Devi partire velocemente, cosa porti assolutamente con te?

Documenti/passaporto ( si spera di andare lontano),  caricabatterie, scarpe comode, trucchi, prodotti skincare. Un libro da leggere poi, fondamentale.

Il profumo della tua estate

Chanel in tutte le sue declinazioni, mi piace in ogni stagione.

Progetti imminenti tra lavoro e non…

Tenterò di viaggiare appena sarà possibile. Il viaggio è un’esperienza che ci arricchisce. Intanto sto preparando un nuovo lavoro per il cinema ( di cui non possiamo svelare nulla) e nel frattempo  mi muovo anche per produrre o girare un film come regista. Poi voglio andare al cinema, a teatro o nei musei.

Mi auguro che dopo questi mesi davvero difficili il cinema possa rimettersi in carreggiata e spero che le persone tornino in tutte le sale. L’inerzia di questo periodo a volte ci ha mortificati e annichiliti ma non dobbiamo fermarci. Invito a tutti a ritrovare la bellezza nell’arte!

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