Il fashion post Covid-19

Parlano retailer e imprenditori: Giacomo Vannuccini, Giovanni Romano e Zack Moscot

Giacomo Vannuccini – Tricot – Chianciano Terme

Come vedi il futuro del retail moda dopo la pandemia? 

Il futuro lo vedo positivo. Serviva un momento di pausa per ristabilire il giusto ordine delle cose. La moda non si ferma e mai si fermerà, dovremmo essere solo un po’ più attenti e ripensare a certe logiche produttive.

Quali sono le mosse che secondo loro il sistema moda dovrebbe attuare

Non esistono mosse rivelatrici: navighiamo a vista, con la speranza che questa epidemia finisca e si ritorni a vivere tranquilli. L’unica cosa da fare è ciò che è stato fatto: spostare tutto a settembre, fiere e fashion weeks. Anche per le collezioni, sarebbe magnifico ricevere le nuove collezioni con un mese di ritardo, in modo tale da garantirci più tempo per la vendita delle vecchie.

Retail fisico e online? 

Oggi l’online è obbligatorio: mentre il fisico purtroppo rimane chiuso e non sapremo quando riusciremo a riaprire, l’online rimane una certezza.

Giovanni Romano – Direttore di NOB Showroom – Parigi


Come vedi il futuro del retail moda dopo la pandemia?

Un futuro umano e interattivo in cui la tecnologia avrà un ruolo sempre più importante.

Ogni comunicazione tra gli individui sarà supportata e agevolata da nuove tecnologie che andranno a modificare tutte le modalità relative all’universo retail moda. Si potrà così  provare virtualmente un capo e vedere se la taglia va bene, fino a informarsi sulle nuove tendenze e novità di prodotto.

Quali sono le mosse che secondo loro il sistema moda dovrebbe attuare

Come sta accadendo in Asia, penso che sicuramente anche negli altri paesi la tecnologia, e in particolare il live streaming e ogni forma di interazione tra gli attori della moda, dovrà essere implementata come. Inoltre saranno necessari dei fondi dedicati allo sviluppo di tutte queste nuove tecnologie necessarie per sviluppare al meglio un business in maniera ancora più personalizzata e per questo efficace. Penso anche a fibre ottiche per accelerare gli scambi di dati e anche i poli di formazione dedicati alle relative professionalità che queste tecnologie innovative richiederanno. Per facilitare questo il primo step dovrebbe essere snellire e velocizzare il sistema burocratico italiano.

Come il digital può supportare il vostro lavoro?

L’emergenza del Covid-19 a Milano ha costretto Parigi a una controffensiva immediata. Noi abbiamo pensato di creare una realtà digitale  in cui buyer e clienti fossero direttamente interconnessi agevolando il processo B2B e prolungando la campagna vendite almeno fino a giugno. Oggi il digital può veramente supportare la moda e per questo abbiamo pensato a un vero e proprio Virtual Showroom. Grazie a V-Rroom, NOB inizia un percorso nuovo. Si potranno mostrare ai retailer le collezioni più in linea con i loro bisogni, esplorare con video e funzioni interattive l’universo dei designer e la loro creatività, fino alla produzione e digitalizzazione degli ordini. Tutto questo supporta e si affianca al lavoro dello showroom tradizionale, rafforzando il fattore umano che resta l’elemento principale, anche in un sistema interattivo che ci impone la distanza.

Zack Moscot, Vice President & Chief Design Office Moscot Eyewear.

Come vedi il futuro della moda dopo la pandemia?

La moda è in continua evoluzione, ma prevediamo che i comportamenti dei consumatori e i modelli di acquisto cambieranno a causa della pandemia. Lo shopping di lusso online è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, poiché i clienti si sentono più a loro agio nell’acquistare beni di lusso e abbigliamento o accessori comodamente da casa. Tuttavia, Moscot che ha una distribuzione sia nella moda che dagli ottici, sarà sempre legato ai negozi fisici per provare le montature o fare gli esami oculistici. Ci aspettiamo la crescita di una esperienza omni-channel con punti di contatto diversi per i nostri punti vendita sia fisici che digitali: i nostri clienti potranno provare in negozio, fare acquisti online, quindi magari ordinare online o ritirare il prodotto in negozio. In generale pensiamo che i clienti diventeranno più a loro agio con gli acquisti online e potranno relazionarsi con il personale attraverso diversi canali di comunicazione.

Come state reagendo a questa crisi?

Come azienda a conduzione familiare con una storia di oltre 105 anni abbiamo affrontato molti periodi difficili e altre pandemie nel corso del tempo. Ad esempio la prima generazione è sopravvissuta all’influenza spagnola, mentre la seconda è riuscita a superare la grande depressione, distribuendo occhiali gratuiti durante quei periodi così difficili. Abbiamo imparato dai nostri predecessori e crediamo negli stessi valori morali. Abbiamo superato l’11 settembre e altri eventi tragici con la resilienza e restituendo forza alla nostra comunità. Oggi abbiamo lanciato una nuova iniziativa di solidarietà per combattere il Covid-19 e forniamo ai medici americani in prima linea occhiali gratuiti (con e senza prescrizione). Durante i periodi di crisi, sosteniamo le nostre comunità e prendiamo cura della salute degli altri. Questa situazione è particolarmente difficile per i nostri negozi Moscot per via del lockdown, ma stiamo facendo tutto il possibile per rimanere operativi e sopravvivere a questa crisi, soprattutto tenendo i dipendenti in azienda, che sono parte della nostra famiglia. Teniamo molto al nostro personale, alcuni dei quali sono stati con noi per oltre 50 anni e prevediamo di uscire da questa pandemia più forte di prima.

Il tuo messaggio di solidarietà …

Come marchio globale siamo grati per il modo in cui tutti stanno lavorando insieme per combattere questa pandemia. Speriamo che le cose tornino alla normalità e siamo qui e saremo sempre qui per soddisfare i bisogni anche “ottici” delle persone.

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