Intervista a Moisé Curia

Moisé Curia, è un attore giovane con un curriculum vitae di tutto conto, ha in iziato a lavorare appena uscito dal Centro sperimentale di Roma, e come dice lui, è anche stato molto fortunato, aggiungo un vero talento.

Di origine calabrese, dopo aver iniziato da una gavetta particolare ovvero facendo l’artista di strada con la serie TV “Braccialetti rossi” raggiunge il pubblico italiano facendo breccia al cuore di tutti.

Lo abbiamo apprezzato in “Pezzi Unici” diretto da Cinzia TH Torrini al fianco di Sergio Castellitto, di cui si attende una speranzosa seconda stagione visto il successo della prima.

Hai sempre avuto la passione per la recitazione?

Direi proprio di sì e la conferma la ebbi dopo essere stato accettato al centro sperimentale di Roma, e proprio frequentando I corsi di recitazione incontrai Giacomo Campiotti, il quale stava per girare una miniserie per Raiuno “Non è mai troppo tardi”.

Era il mio primo provino appena uscito dall’Accademia, lo presi e diventare uno dei protagonisti della serie.

Il tuo picco di popolarità lo raggiungi con la serie cult “Braccialetti Rossi”…

Proprio lo stesso regista Giacomo o a chiamarmi ad interpretare uno dei personaggi della serie di Raiuno “braccialetti rossi”, da quel momento a me e a tutti gli altri ragazzi del cast posso dire che hai cambiato la vita. È stato quasi uno shock passare dall’essere un signor nessuno all’essere riconosciuto continuamente per la strada. E dopo questa esperienza sono iniziate ad arrivare proposte lavorative veramente interessanti.

Sei reduce da un grande successo di Rai1, te lo aspettavi?

Si, aver avuto l’opportunità di lavorare con una grande regista come Cinzia TH Torrini in “Pezzi Unici”, è stata un’esperienza meravigliosa, non c’è ancora nulla di confermato però visti gli ascolti della serie ci sono tutti presupposti per una seconda.

Cinzia lascia molta libertà agli attori ma appena esci dall’idea che lei si è fatta del personaggio si incazza veramente tantissimo, devo ammettere che mi ha sgridato parecchie volte. Il ritmo thriller che ha voluto dare alla storia credo che sia la componente che ha tenuto i telespettatori inchiodati alla domenica sera.

Parlami del tuo film in uscita, appena riapriranno i cinema..

È un film molto duro, in quanto è una denuncia contro la pedofilia. Il mio personaggio è veramente difficile in quanto interpreto il rapitore della bambina non che il pedofilo.

Nel film in generale non viene nulla di esplicito e tutto implicito, un ruolo decisamente lontano da me, un tossico un pazzo un pervertito, senza svelare troppo posso dire che in tutto questo malessere c’è anche una sorta di poesia.

Nel cast insieme a me c’è Valeria Golino, c’è Cosima Stratan che ha vinto la Palma d’oro a Cannes con un film che si chiama oltre le colline, e poi molte star da Ukraina e tedesche in quanto il film è tutto girato nell’est Europa.

Che rapporto hai con la moda?

A me piace tantissimo la moda, mi è capitato svariate volte di partecipare a servizi fotografici di moda e devo dire che mi diverto tantissimo, infatti a volte mi confronto con la mia fidanzata su come vestirmi e devo ammettere che è una passione per il tessuto delle camicie.

Cosa ti rende più felice nella vita?

Sicuramente la mia fidanzata Lara, è stato un incontro bellissimo, pensavo di aver raggiunto tanti obiettivi nella mia vita, invece quando l’ho incontrata in un locale a Torino ho capito che forse mi manca qualcosa.

Ma la cosa più bella è che quell’incontro non è mai terminato siamo stati legati fin dal primo momento.

E cosa ti fa arrabbiare di più?

Non amo che non ha il coraggio di parlare in faccia, amo la chiarezza, soprattutto in un ambiente artistico. Mi infastidiscono le persone che arrivano ad un obiettivo per non so quale motivo senza lo studio la preparazione e la professionalità.

La tua vacanza ideale?

Sono nato a Rossano Calabro, quindi per me in una vacanza ci deve essere per forza al mare. Se dovessi cambiare vita andrei a vivere ai Caraibi con solo il mare davanti a me e la mia fidanzata al mio fianco.

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