La solidarietà glamour di The Children for Peace

La onlus diretta da Debra Mace e dal pr Massimo Leonardelli The Children for Peace aiuta da sempre i bambini del terzo mondo affinché abbiano un presente migliore e possano vivere un brillante futuro. Essa è attiva in paesi poveri o in via di sviluppo dove il soccorso umanitario rappresenta un’emergenza improrogabile.

Questo innanzitutto grazie a un team di medici e virologi straordinari che mettono a disposizione la loro conoscenza viaggiando insieme ai suoi fondatori in paesi come la Colombia, Uganda, la Siria e via dicendo.

The Children for Peace ha inoltre attivato un programma speciale per la prevenzione e la cura stessa dell’Hiv in questi paesi. Grazie ai suoi fondi sono già stati realizzati ambulatori pediatrici, asili nido e scuole per l’infanzia.

Ambassador della ONG è l’ex top model (nonché presidente della Women Management) Piero Piazzi. Deus ex machina di questa incredibile organizzazione è Massimo Leonardelli. La sua è una storia straordinaria, segnata da una sola e grande vocazione, ovvero quella di mettere al servizio del prossimo le sue conoscenze per dare vita a qualcosa di immenso valore umano che ha trovato nella Onlus la sua perfetta espressione.

Ogni persona che collabora con il pr infatti deve necessariamente fare anche qualcosa per la sua Onlus. Se non avviene questo scambio umano non si intrattiene in nessuna conversazione: the Children for Peace è la sua creatura, e come ogni padre desidera il meglio per la sua creatura.

I nove anni trascorsi in seminario poco più che adolescente hanno gettato i semi di questa sua vocazione nell’aiutare il prossimo. Madre Teresa, Sophia Loren, Anna Wintour: bastano questi tre nomi che hanno segnato il suo percorso umano e professionale per comprendere.

Noi di Man in Town abbiamo scambiato quattro chiacchiere durante il lockdown con Massimo Leonardelli.

Quanto meno abbiamo, più diamo. Sembra assurdo, però questa è la logica dell’amore”.

Mi pareva opportuno iniziare con un pensiero di Madre Teresa, che hai personalmente conosciuto. Un messaggio di speranza in un momento delicato come questo. Come stai personalmente reagendo?

Un proverbio africano dice “Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a passare la notte con una zanzara“

Reagisco secondo il  proverbio ,perché nel grande  e nel piccolo gesto ognuno di noi può fare qualcosa per aiutare. In famiglia, nella comunità. Certo viviamo un momento strano, difficile e ci sentiamo inermi, però e esattamente in questi momenti che bisogna dare il meglio di se stessi, la forza e il desiderio di reagire deve essere presente in ognuno di noi.

Sono tante le frasi che abbiamo ascoltato in questi giorni , gli aiuti morali che ci vengono dati ,fra le tante  quella che mi ha colpito maggiormente e mi ha dato forza è quella Papa Francesco “siamo tutti sulla stessa barca”,questa ricerca del sostegno l’uno nell’altro 

Le giornate le passo leggendo, vedendo film, lavorando sia per the Children for Peace che per i miei clienti. Ha un senso di colpa a rimanere a casa. E poi trovo che le giornate passano troppo velocemente! 

La Onlus che hai fondato nel 2005 con Debra Mace, the children for Peace, cosa sta affrontando in questo periodo? C’è un modo per aiutarla concretamente?

La situazione in questo momento in Africa diciamo è ancora “stabile“, in Uganda dove siamo presenti in maniera molto attiva la situazione è ad oggi di 55 contagiati, le autorità hanno preso diverse misure di restrizione, perciò tutti a casa, vietate le messe, l’assembramento di persone, nessun mezzo pubblico etc.

Ed è qui il grande problema: la povertà aumenta, non c’è cibo, abituati per la loro realtà a vivere la giornata facendo lavori occasionali, riempire i contenitori d’acqua per guadagnare circa 1 euro al giorno, avendo cosi la possibilità di dare un pasto alle propria famiglie. Penso ai bambini, agli orfani. 

Stiamo cercando di far fronte a questa emergenza grazie all’aiuto dei nostri sostenitori, grazie a Piero Piazzi nostro Ambassador e grande amico stiamo raccogliendo fondi per il centro di GULU. Qui “limitarsi “è un lusso inaccessibile, l’economia prende forma lungo le strade vendendo i  prodotti dell’orto,  questo è il grande incubo, mi spaventa molto!

Tornando alla moda, so che stai lanciando un neonato progetto di charity e moda/arte online. Ci puoi svelare qualcosa in anteprima?

È un progetto che nasce con il desiderio di coinvolgere giovani artisti nelle diverse sfere: cucina, arte, design, fotografia e musica

L’obiettivo di …(il nome sara svelato a breve) è supportare una maggiore alchimia sociale tramite iniziative di beneficenza a livello nazionale ed internazionale.

I beneficiari della nostra organizzazione saranno bambini e ragazzi in difficoltà, legati ad associazioni e non.

I ragazzi che aderiranno eccellono in diversi ambiti, e sono desiderosi di dare una mano tramite la condivisione del proprio tempo e delle proprie esperienze.

Una forte diversificazione in termini di contenuti sarà il motore che darà continuità al progetto durante l’anno e fungerà da linfa vitale nei canali social.

I principi cardine sono l’autodeterminazione, intesa come la possibilità per un ragazzo di immaginare un futuro diverso da quanto consentito dalla sua condizione. 

I modelli della nostra raccolta fondi 2.0 premieranno sia chi riceve sia chi dona, tramite un sistema di reward fisico (vendita di t-shirt, oggetti di design, arte), multimediale (vendita di immagini), ed esponenziale (eventi).

Attraverso la vendita ci sarà anche una vetrina per far si che i giovani artisti si facciamo conoscere.

Questo modello incentiverà sia le donazioni che l’adesione alla nostra iniziativa e nasce dalla consapevolezza della capacità di spesa ridotta del nostro target di donatori, basato su ragazzi che studiano o si trovano alle prese con le prime esperienze lavorative.

Questo team working è composto da giovani ragazzi che sono il nostro futuro e permettimi di ringraziare il mio teamd  di collaboratori nonché gli artisti emergenti che seguo. Mac, Francesca, Federico, Lorenzo e tanti altri che sono sicuro aderiranno a questa iniziativa!

Ti sei fatto un’idea di come la moda, altra tua grande passione ma soprattutto il tuo lavoro, reagirà al covid-19? 

Ha ragione il Signor Armani quando dice “basta agli sprechi. E importante rivalutare l’essenziale rispetto al superfluo” Questa è sempre stata la mia idea, il mio pensiero Credo fermamente nella ripresa della moda e delle sue filiere, sono un ottimista per natura, ci saranno dei cambi certo, molto più tecnologia per quanto riguarda la parte “esteriore” sfilate etc.

Mentre sul mercato ci sarà sicuramente una maggiore attenzione al prodotto, un intimismo più forte … non può non esserci la fisicità del capo e del prodotto, penso agli show room, ai negozi.

Si sono sicuro che ci riprenderemo! Sono molto deluso dal governo da come tratta la moda in questo periodo. Poi abbiamo un sistema moda che trovo perfetto, iniziando dal Presidente CNMI Carlo Capasa che afferma “Sapremo rialzarci“

E poi il mondo dell’editoria, penso a quello che ha fatto e sta facendo la Conde Nast, Simone Marchetti sta facendo un lavoro incredibile con Vanity Fair, cosi come GQ con il direttore Giovanni Audifreddi, e poi la copertina bianca di Vogue, grandissima idea di Emanuele Farneti. E, last but not least, voi di Man in Town che state facendo dei contenuti per intrattenerci in queste giornate un po’ giù di corda.

La moda c’è e continuerà ad esserci, forse ancora più “presente”

Pierpaolo Piccioli, Anna Wintour e Sophia Loren sono soltanto alcuni dei nomi che hanno segnato la tua brillante carriera. Concludiamo con qualcosa di più leggero, un aneddoto legato al loro grande cuore parlando di cosa hanno fatto per aiutare la tua Onlus.

Permettimi di ricordare il momento incredibile della passata edizione del GCFA..Sophia Loren e il Signor Valentino!

Quello è stato un momento unico…

Quando il giorno prima il Signor Valentino e il Signor Giammetti sono venuti al Hotel Château Monfort a Milano per incontrare Sophia Loren sono stato preso da un ‘emozione unica, la commozione di rivederli insieme.. ho pianto dalla gioia e pensavo alla prima volta che vidi la Loren da Valentino.. la stessa identica emozione rivissuta 30 anni dopo! 

Tanti sono i personaggi che da sempre ci aiutano, Pierpaolo Piccioli è un uomo eccezionale, con una sensibilità incredibile, grazie a lui abbiamo aperto una parte dell’ambulatorio a Gulu e tutto questo mettendo a disposizione per le sue sfilate di Alta Moda 2 posti che sono andati all’asta ..

Cosi come Piero Piazzi che ha coinvolto le grandi modelle e modelli , con Giovanni Gastel che ha offerto un ritratto dietro una generosa offerta … poi il libro di Amina Marazzi e di tutti i sostenitori da sempre di Children

In Africa esiste una parola UBUNTU che si significa “ Io sono perché tu sei “ un individuo non è niente senza gli altri esseri umani , include tutti .accoglie le nostre differenze e le valorizza

Ecco perché dovremmo essere tutti UBUNTU.

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