L’artigiano delle fragranze: Sileno Cheloni

È il maestro profumiere toscano di fama internazionale: Sileno Cheloni si fregia del titolo di “naso della verità”, creatore di profumi “tailor made” che vanta tra i clienti il premio Oscar Hellen Mirren, il politico Matteo Renzi, collaborazioni con Gucci, Lamborghini, Richard Ginori e una linea di saponi e cosmetica.

Sileno Cheloni fa del profumo un’arte che dice “eleva al divino”, ci mette in contatto con la nostra parte spirituale. Il profumo regala all’uomo un antico magnetismo, una posizione di potere, perché col profumo si attrae, si seduce. Il profumo è anche scia dei ricordi, di gesti, di fantasie, è il criterio delle affinità elettive.

 Per la prima volta a Pitti Uomo, Sileno Cheloni presenta “Il Profumoir”, una vera e propria Bespoke Experience della profumeria, dal 7 al 10 gennaio al piano inferiore del padiglione centrale.


Per l’occasione si terrà l’apertura della nuova OL’Factory in Via San Niccolo’ 95R, il 6 gennaio 2020, uno spazio dove tutto è speciale, un salotto dove tutto è magnifico, le stanze sono piene di mille rarità che attestano la competenza di colui che le ha scelte, nell’aria aleggiano essenze che creano atmosfera, un luogo così ben ideato, che a entrarci sembra di stare sotto effetto di un incantesimo. Perché il profumo è identità e audacia, è, ancora prima dell’abito, coraggio di raccontarsi.

Può esprimere amabilità, raffinatezza, rarità, gentilezza, energia, seduzione, orgoglio, definisce un’identità specifica, qualità precise, che si materializzano in essenze, rivolte a un pubblico che capisce l’importanza di avere un profumo personalizzato, anziché accettare di indossare fragranza commerciali, scelte e condivise da milioni di altre persone.

 Sileno Cheloni ci apre il suo magico mondo in questa intervista esclusiva.

In quale parte del mondo è più interessante fare ricerca? 

L’oriente, dove inizia la via degli incensi e quindi dei profumi. 

Quali sono i segreti del mestiere?

Passione e creatività, poi un po’ di formazione, ma quanto basta.

Perché hai scelto come sede Firenze?

Perché se l’Oriente è l’origine dei profumi, Firenze ne è stata per tanto tempo la culla.

Cosa rappresenta per te un profumo? In base a quale caratteristica della persona accosti un profumo? 

Uno stato d’animo da raggiungere. Il profumo è una caratteristica dell’anima, per cui molto profonda e non percepibile al primo sguardo, va scoperta insieme. 

Dove s’indossa un profumo per renderlo più persistente?

Dove si sentono le pulsazioni del nostro sangue 

Perché hai scelto di intraprendere questo mestiere?

Non ho scelto, gli sono saltato addosso. Energia pura.

Quale è in assoluto IL PROFUMO? Quello che magari avresti voluto creare tu.

L’incenso che i re Magi hanno portato in dono a Gesù Cristo.

Esiste un personaggio vivente per cui vorresti creare un profumo? E uno storico? 

Claudio Baglioni scrisse la canzone del secolo, io vorrei fare il profumo che indossava la protagonista in quelle chiare sere d’estate.

Avrei voluto farlo per l’avvocato Agnelli, ero un suo fan.

Quanto è importante avere un profumo “su misura” e perché?

L’importante è essere consapevoli che il profumo è il nostro abito invisibile. Il naso è l’organo con il quale prendiamo le decisioni più insindacabili: si o no! In molti ambiti professionali, in amore, nella scelta di un compagno o un collaboratore. Deducete voi l’importanza di averne uno fatto su misura.

L’odore che ti trasmette allegria e uno che invece ti ricorda momenti grigi. 

Ogni profumo mi mette allegria, soltanto per il fatto di poterlo sentire. Per me i momenti grigi sono il raffreddore che mi tiene lontano dalla verità.

Quanto è persistente, nella memoria, un profumo? 

Un profumo è  per sempre, ma la magia sta nel fatto che non lo sappiamo. Fino al giorno in cui lo risentiamo, lì si confondono gli attimi con gli anni.

Quanto è importante il packaging? 

Fondamentale come un abito per un vero monaco.

Le note della Regina Elisabetta e quelle di Marilyn Manson 

Violetta e Garofano. 

Tu che profumo sei?

Una Rosa assoluta. 

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