Ludovica Nasti, l’ex amica geniale ora si divide tra film d’autore e serie

Nonostante abbia compiuto da poco 15 anni, la filmografia di Ludovica Nasti è densa di produzioni di notevole spessore, a cominciare naturalmente da quella che nel 2018 l’ha lanciata, appena undicenne, nel firmamento delle nuove stelle della recitazione italiana, L’amica geniale. Sono poi venute altre serie e pellicole, dalla storica soap Rai Un posto al sole al dramma Rosa pietra stella, per continuare con Mondocane, cupo sci-fi dal sottotesto ambientalista, e la seconda stagione di Romulus. Proprio dagli ultimi due titoli è partita la nostra chiacchierata con Ludovica, che ha toccato temi diversi, dai ruoli che le hanno dato di più alla voglia di «mettersi in gioco, di sperimentare», all’auspicio di lavorare con giovani autori talentuosi della sua generazione, che lei crede saprà «dimostrare di sapersi impegnare per il suo futuro, anche nel cinema».



Puoi parlarci di Mondocane Romulus 2, i tuoi lavori più recenti?

Per quanto riguarda Mondocane, presentato in concorso alla Settimana della Critica durante la Mostra del Cinema di Venezia, sono una dei protagonisti insieme ad Alessandro Borghi, Barbara Ronchi e altri giovani attori, è uscito nelle sale e presto – speriamo – su una piattaforma streaming; un bellissimo progetto, con una sceneggiatura di livello.
Sul set di Romulus ho affiancato invece Andrea Arcangeli, Valentina Bellè, Francesco Di Napoli e Marianna Fontana, è ambientato prima della nascita di Roma e si parlava perciò una lingua arcaica, il protolatino. Mi sono ritrovata catapultata in un’altra epoca, con costumi ad hoc e tutto il resto; una nuova sfida, ho cercato di affrontarla al meglio, mi piace mettermi in gioco nei vari contesti, in questo caso c’erano numerose scene d’azione, duelli, momenti emotivi intensi, un’esperienza senz’altro impegnativa ma assolutamente positiva.

A proposito di Mondocane, com’è stato recitare con Alessandro Borghi? Ci sono attori, tra quelli che hai trovato finora sul set, che ti abbiano particolarmente impressionato?

Condividere la scena con Borghi è stato un piacere e un onore, Alessandro prima ancora di essere un attore fenomenale è una bella persona, genuina, simpatica, con me è stato molto carino e si è subito instaurato un rapporto di amicizia, non lo ringrazierò mai abbastanza, mi ha trasmesso davvero tanto, anche a livello umano.
In generale sono del parere che tutti gli attori con cui si lavora ci lascino un’emozione, un qualcosa che ci si porterà dietro come un bagaglio, vale per ogni persona incontrata sul set.

Hai iniziato a recitare quasi per caso, superando un provino per Lila de L’amica geniale tra migliaia di coetanee, ora però hai una certa dimestichezza con il settore, quali pensi siano i lati migliori e quali, invece, i meno positivi di questa professione?

Al momento trovo ci siano quasi esclusivamente elementi positivi, uno svantaggio potrebbe essere rappresentato, forse, dalla quantità e dal tipo di impegno richiesti, sono necessarie dedizione, pazienza e testa, soprattutto alla mia età, in cui bisogna conciliare la recitazione con la scuola; per qualcuno magari può rappresentare un peso, nel mio caso non lo è anzi, mi diverto moltissimo e lo vivo con passione, energia ed entusiasmo.
Un altro difetto, se così possiamo chiamarlo, è la possibilità che una carriera del genere possa rendere una persona troppo sicura di sé, spero di non dover mai fare i conti con questa eventualità, penso sia fondamentale rimanere umili, con la testa sulla spalle.


Embroidered dress | Antonio Marras

Laminated sandals | Salvatore Ferragamo, Mirrored dress | Antonio Riva 


Il tuo idolo e massima ispirazione è Sophia Loren, una leggenda vivente del cinema tricolore, hai altre figure di riferimento oltre a lei?

Adoro Sophia Loren perché credo incarni il grande cinema italiano (e non solo), tra gli altri modelli cito Millie Bobby Brown, Jennifer Aniston, Serena Rossi, ce ne sono tanti comunque, anche perché vedo un sacco di serie e film.

Hai esordito giovanissima ne L’amica geniale, serie evento coprodotta da Hbo e Rai, basata sulla tetralogia letteraria di Elena Ferrante e che, grazie alla fama dei romanzi, ha avuto una risonanza globale. Sono passati tre anni, come valuti a posteriori quest’esperienza?

L’amica geniale mi ha fatto scoprire questo mondo, dandomi l’opportunità di entrare a farne parte e poi di appassionarmene, fino ad amarlo. Sono felice per tutti i bei momenti vissuti, Lila è cresciuta e io con lei, non smetterò mai di essere grata al suo personaggio, mi è entrato sottopelle e continuo a portarmelo dietro. È stato un capitolo della mia vita magnifico, cui sono e sarò sempre legata.

Ci sono ruoli o generi in cui ti piacerebbe cimentarti? Per quanto riguarda i registi, invece, con chi sogni di collaborare?

Non saprei indicare ruoli o generi specifici, vorrei mettermi alla prova con tutto, dai film drammatici a quelli comici agli action, sperimentare insomma il più possibile per capire se determinate parti facciano o meno per me.
Credo che oggi in Italia ci siano tanti registi eccezionali, Martone, Sorrentino, Garrone, Rovere (con cui ho lavorato per Romulus), lo stesso Alessandro Celli di Mondocane, che era stato incluso nella selezione dei titoli italiani da candidare all’Oscar. Mi piacerebbe scoprire autori esordienti di talento con cui fare nuove esperienze, in questo senso più giovani ci sono meglio è, così la nostra generazione potrà dimostrare di sapersi impegnare per il suo futuro, anche nel cinema.




C’è qualche pellicola o serie che ti ha segnato, cui magari sei più legata?

Ci sono talmente tanti film che non saprei scegliere, tra le serie invece Stranger Things.

Frequenti il liceo linguistico, al di là di scuola e recitazione cosa ti piace fare?

Mi piace leggere, per il resto gioco a calcio, faccio un po’ di palestra e mi dedico ai miei nipotini e in generale alla mia famiglia, sono ciò che di più caro ho al mondo e adoro passare del tempo con loro. Fondamentalmente, comunque, quando non sono sul set studio, a volte persino lì.

Tua mamma ha una boutique e l’hai ringraziata perché «è un’ottima stylist», mi chiedevo quale sia il tuo rapporto con la moda, si tratti di red carpet e altre occasioni ufficiali o di vita quotidiana

Penso che la moda sia basilare anche nella quotidianità, in ogni contesto si alternano ormai abiti casual e capi più classici, io sono la prima a farlo, ritengo di non essere né troppo sportiva né eccessivamente elegante. Cerco un equilibrio tra questi due poli, la mamma per fortuna mi capisce al volo, consigliandomi sugli outfit più adatti, che riflettano anche il mio carattere. La moda è presente in ogni nostro passo e, nel mio caso, rappresenta un ambito nuovo e affascinante, nel quale immergersi pian piano sempre di più.

Hai delle novità, lavorativamente parlando, di cui puoi anticiparci qualcosa? Come e dove ti vedi tra dieci anni?

Dovrei iniziare a girare a breve, non posso ancora svelare nulla del progetto. Il cinema è il mio presente, per il futuro non so, vedrò dove mi porteranno cuore e testa, un passo dopo l’altro, al momento mi godo questo percorso recitativo, che mi rende felice.

Photography by Davide Musto 

Production & Styling by Alessia Caliendo 

Creative Direction Filippo Solinas @One Shot Agency 

Hair Kemon 

Make up Eleonora Juglair using Armani Beauty Luminous Silk Primer 

Location Stazione Milano Centrale 

Photographer’s assistants Dario Tucci and Riccardo Albanese 

Stylist’s assistants Andrea Seghesio and Laura Ronga

Cover Look: Total look | Balenciaga  @ Nida Caserta

Special thanks to Bowls and more 

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