Manuel Otgianu: “Il mondo della moda è in prima linea in questa “guerra” contro il Covid-19”

Il passato non si dimentica mai. Ne basta solo un piccolo accenno per rammentar ricordi, e trasportare la mente allo stato del presente. Ed è proprio questo su cui riflette Manuel Otgianu, il talent digitale che ricalca l’utilizzo dei social come vincolo di supporto che, nonostante la crisi dovuta alla pandemia attuale, sono in grado di portare un pizzico di leggerezza nei momenti di calamità.

Come lui, l’onda dei paladini digitali lo fanno sembrare facile, ma la vera difficoltà sta nel trasmettere un messaggio di positività capace di infondere moralità.  

Di che cosa si occupa la tua professione?

Comunico attraverso i canali social le mie passioni, confrontandomi quotidianamente con le persone che mi seguono. I contenuti che realizzo parlano di moda lifestyle e viaggi.

Come vedi il futuro del mondo della moda e dell’ambito creativo post-epidemia?

Sono e saremo tutti pronti ad adeguarci alle esigenze che si presenteranno una volta tornati alla normalità. E non vedo l’ora che accada!

Con l’avvento dei social, in particolar modo nel corso di questo periodo di instabilitàeconomica e sociale, a tuo parere quale sarà lo scenario che cambierà maggiormente da ora in poi?

Ancora una volta l’utilizzo dei social si è dimostrato di grande aiuto. Sono state avviate campagne di raccolta fondi, veicolati messaggi importanti e aiutate molte persone a sentirsi meno sole in una situazione di emergenza come questa. Qualcosa probabilmente è già cambiato.

Quali sono le mosse che secondo te il sistema moda deve attuare per accingersi a un’etica di miglior impatto?

Per adesso mi concentrerei sulla situazione attuale, il mondo della moda è presente in prima linea in questa “guerra” contro il Covid-19. Oltre alle importanti donazioni in termini economici, i più grandi gruppi hanno convertito i propri stabilimenti produttivi italiani nella produzione di camici monouso, mascherine e gel disinfettanti. E tutto questo è davvero meraviglioso!

A tuo parere, verso che rotta si sta orientando il settore creativo? E cosa punta a raggiungere in questi tempi?

Credo che in questo momento tutti i creativi si stiano impegnando a realizzare contenuti più interattivi per aiutare le persone ad avere qualche momento di leggerezza durante queste particolari giornate. Quindi il tutto è meno patinato e più reale, più leggero e sicuramente più divertente!

Cosa ti spaventa di più appena cesserà l’epoca Covid-19?

Non vedo paure legate al termine di quest’epoca, ma solo sollievo. Ciò che mi ha spaventato è realizzare quanto siamo fragili.

Come cambierà il tuo lavoro dopo l’epidemia?

Cambierà proporzionalmente a come usciremo da questa epidemia. Probabilmente in un primo periodo le esigenze saranno diverse, ma tutti non vediamo l’ora di tornare alla normalità.

Riflessioni conclusive?

#stayhome, e usciremo presto!

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