Matchesfashion lancia il programma The Innovators per sostenere i nuovi talenti

La celebre piattaforma e-commerce inglese Matchesfashion lancia il suo nuovo programma The Innovators, il quale vede come protagonisti 12 fashion designer che si sono distinti nel panorama moda internazionale. “Cosa fa di un designer un innovatore?” è la domanda che ha dato slancio a questa iniziativa volta a supportare attivamente per un anno intero designer emergenti, talentuosi e, appunto, innovatori.

L’idea del progetto si è concretizzata durante la pandemia di COVID-19, come indicato dalla Fashion & Buying Director Natalie Kingham, quando i designer hanno sottolineato la necessità di avere un supporto più pratico, al fine di consentire ai propri brand emergenti di superare questo difficile periodo. Matchesfashion ha perciò deciso di rendere The Innovators un programma in grado non solo di dare risalto ai giovani talenti, ma di fornire loro anche un tangibile supporto con attività di tutoring e marketing.

Viene quasi spontaneo chiedersi la ragione di tanto interesse nei confronti dei nuovi talenti. É la stessa Matchesfashion a rispondere, sottolineando l’importanza e l’influenza nel settore fashion dei “piccoli brand dalla forte identità e dai solidi valori”.

I brand parte del programma non si limitano a rinfrescare gli standard di design ai quali siamo abituati, si tratta prima di tutto di innovatori sociali, fautori di un radicale cambiamento che si aspettano di portare avanti nel settore moda: sostenibilità, libertà di genere, diversità ed inclusione sono infatti solo alcuni dei valori di cui questi giovani designer si fanno portabandiera.

Art School

“Un innovatore è colui che sfuma i confini ed è ribelle nei confronti del sistema”

Con la peculiare estetica definita dagli stessi fondatori, Eden Loweth e Tom Barrat, “minimalismo decadente” il brand Art School propone abiti lussuosi ispirati al glamour holliwoodiano che rivisitano il concetto di genere.

Bianca Saunders

“Un innovatore è colui che sa distinguersi ed è sicuro di ciò che il suo lavoro ha da comunicare, oltre che essere in grado di crearsi un audience”

La designer Bianca Saunders fonda il suo marchio su tre colonne portanti: gender fluidity, eredità culturale e musica, che da sempre ha su di lei una grande influenza. I suoi abiti presentano un interessante dualismo: da un lato il minimalismo, dall’altro tessuti ricchi e decorati.

LOVERBOY

“Ciò che rende qualcuno un innovatore è la capacità di infondere un’autentica energia nei propri lavori. Il risultato è onesto e in esso è possibile identificarsi a prescindere dalle proprie origini ed estrazione sociale”

Il brand LOVERBOY rispecchia la visione del suo direttore creativo Charles Jeffrey, presentando il tipico spirito della vita notturna londinese. I suoi design sono contraddistinti da motivi pittorici e silhouette studiate dai dettagli intricati.

Chopova Lowena

“Penso che essere un innovatore significhi essere in grado di pensare e agire in maniera diversa, restando fedeli alla propria visione”

Il brand delle fondatrici Emma Chopova e Laura Lowena propone vestiti ready-to-wear ispirati dal contrasto tra abiti classici e sportswear, fondendo la tradizione bulgara con il rock anni ’80.

Wales Bonner

La fondatrice Grace Wales Bonner mostra nel design il suo amore per la bellezza, nonché l’intenzione di mischiare due mondi distinti: la cultura afro e il lusso europeo. Il tratto peculiare del brand è senza dubbio la rivisitazione dei concetti di razza e di genere.

Harris Reed

“Un innovatore è qualcuno che non ha paura, che non arretra. Qualcuno pronto a fare la differenza in questo mondo”

Il brand Harris Reed si fonda sulla bellezza e su un’identità gender fluid con una forte estetica ispirata all’era Vittoriana e al glam rock. Secondo lo stilista non è importante la situazione in cui ci si trova, c’è sempre un buon motivo per vestirsi bene e giocare con le silhouette.

Germanier

Per il fondatore Kevin Germanier l’obiettivo principale è quello di essere maggiormente consapevoli nella scelta dei tessuti. La sostenibilità per Germanier è al primo posto e lo mostra nelle sue collezioni, dove gli abiti sono creati da tessuto riciclato.

Ludovic de Saint Sernin

“Penso che tu sia un innovatore quando ti rendi riconoscibile nella tua unicità”

Lo stilista francese Ludovic de Saint Sernin mischia nelle sue collezioni uno stile minimalista e un taglio gender-neutral. È lo stesso stilista a dire che “l’abito è definito da chi lo indossa”.

Halpern

“Ciò che rende qualcuno un innovatore sono l’autenticità e un chiaro punto di vista. Se a tutti piace ciò che fai, probabilmente stai sbagliando qualcosa”

Per Michael Halpern la prima cosa è il colore: tonalità pastello e brillanti mischiate insieme in un design dalla silhouette definita ispirato alla vita notturna anni ’70.

Ahluwalia

“Penso che sia importante che storie autentiche siano raccontate da narratori altrettanto autentici”

Priya Ahluwalia presenta collezioni il cui tratto distintivo risulta essere, prima di tutto, il denim. Un altro aspetto fondamentale per la designer è la sostenibilità: utilizza infatti solamente rimanenze di tessuti per creare nuovi abiti.

Stefan Cooke

“Un innovatore è colui che ti fa dubitare della tua relazione con la moda”

Stefan Cooke e Jake Burt portano avanti la volontà di rendere “insolito il familiare”, creando pezzi totalmente unici. L’ispirazione è data dall’arte moderna e dalla subcultura urbana.

Thebe Magugu

L’omonimo designer di Johannesburg durante il processo creativo si concentra sull’elemento dello storytelling, raccontando attraverso i propri capi storie che non sono largamente conosciute o che potrebbero essere state dimenticate. Chiede un’industria moda più gentile, nei confronti dell’ambiente e degli stessi lavoratori del settore.

Sources: https://www.matchesfashion.com/intl/mens/stories/2020/09/the-design-innovators-issue/designers-introducing-the-innovators-aw20

Production: Christopher Garfield

Creative Booking Director: Tomasina Lebus

Photographs by Trisha Wars

Interviews by Billie Brand

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