MFW – Re-tailoring e new comfortism segnano i nuovi codici del guardaroba maschile #chapter1

Artwork in copertina a cura di Maria Angela Lombardi @_mariaalombardi_

Gli architetti del guardaroba maschile, definiscono uno stile flessibile e libero dagli archetipi tradizionali. Un’eleganza spalmata in un tempo trasversale, che annulla i confini tra tempo libero e lavoro, formale e informale. Capi predisposti a mettere in evidenza identità, età e stili di vita, evoluti verso una nuova e più fluida visione estetica.

Il (RE)SET delineato da Alessandro Sartori, Direttore Artistico di Zegna, apre la giornata di sabato con una collezione di supremo valore estetico. Una nuova fase evolutiva dell’uomo definisce nuove categorie, nuovi canoni estetici e linee sartoriali, declinate su materiali soffici e ipercomfort seguono impeccabili le fisicità maschili, con lo stesso rigore di un completo tailor made, guidato da una scelta di materiali preziosa e ricercata. La nuova era del lusso investe su materie di pregio e linee, che ben si accorda a tempo libero e momento in cui è richiesto un look più formale.
I toni, rassicuranti, sembrano attenuare il confine tra homewear, tempo libero e business, perché tutto avviene all’interno di un luogo più intimo e sicuro.

Zegna fw2021-22

Il supporto del digitale dà un valore sempre maggiore allo storytelling che racconta i mondi in cui sono intercalati i valori dei brand. In questo filone si muove l’affascinante asta di Church’s, in cui si ritrovano collezionisti vestiti dei loro impeccabili outfit british, tra half boot in vitello spazzolato, derby e valigette in pelle che rappresentano lo status symbol di chi si trova in quel luogo alla ricerca della bellezza, rappresentata dal lotto finale, il più importante: una rivisitazione in chiave contemporanea di modelli d’archivio, aggiudicati dal giovane che vince una corsa contro il tempo per ottenere quanto di più prezioso ci sia in quella sala: l’eleganza della ricerca complice della tradizione.

The Auction – Church’s FW21

L’importanza di un dettaglio. La moda di Federico Curradi è un’immersione nei materiali primordiali che riportano la mente a valori semplici; filati soffici e caldi come lane dall’alto valore simbolico e dai colori sfumati. La celebrazione dell’uomo artefice, del fatto a mano, come il pregiato cappello in feltro, e di oggetti di recupero che diventano monili preziosi.
Una rappresentazione di tutto quello che la nostra mente custodisce, la nostra casa.

È un’eleganza pensata per sé stessi; è un nuovo modo di pensare e di essere nel mondo che cambia e si rinnova. È questo il senso della nuova “Eleganza Riflessiva”, simbolo della nostra contemporaneità, rivolta a uomo che desidera stare bene con se stesso e che, ispirato a migliorare la sua vita anche quando si veste, disegna la sua naturale eleganza, tra estetica e funzionalità”, spiega Marco Baldassari fondatore e direttore creativo uomo del Gruppo Eleventy

Una collezione che mette in evidenza gli elementi esclusivi creati dalle sapienti mani artigiane del Made In Italy. Come i capispalla leggeri e sfoderati reversibili, in tessuti “doppi apribili” che richiedono mediamente 14 ore di lavoro, i volumi morbidi dei pantaloni con pences, denim sartoriali e una maglieria in lana – cashmere garzate e pettinate.

Rivoluzione anche in casa Kiton. Il brand di alta sartoria di Arzano, rivede il guardaroba maschile come un unicum da vivere all’interno delle mura di casa, sempre più priva, però, di confini tra ciò che è pubblico e ciò che è privato. Un’eleganza fatta di filati confortevoli, per accompagnare con stile i momenti di lavoro e relax, ormai intercambiabili. Le morbide giacche in cashmere, mantengono i grandi pattern dell’alta sartoria italiana: lo spigato, il pied de poule e intrecci ispirati ai colori della natura che in quest’ultimo anno abbiamo imparato a rispettare e ad appartenere con orgoglio. Anche i pantaloni si ammorbidiscono, prendendo in prestito la coulisse in vita dai pantaloni da jogging mantenendo la costruzione sartoriale, più ampia nella parte superiore e più stretta nella parte inferiore.

Kiton FW 21

Lo show dela collezione fw 21-22 di Miuccia Prada e Raf Simons, mette in primo piano il corpo dell’individuo, nella sua interazione con l’universo. La maglieria e i suoi motivi jaquard e geometrici, seguono le linee del corpo, nelle sue più libere espressioni, scoprendo la sua fisicità, attraverso i suoi movimenti primordiali e autentici, quelli della danza, sulla base elettronica di Plastikman (nome d’arte di Richie Hawtin).
Così, come nel suo quotidiano, l’uomo di Prada procedere e interagisce in ambienti diversi, definiti da marmo, resina, gesso e “faux fur”, che conducono a diverse condizioni sensoriali e a reazioni personali libere e autonome.
Una nuova contemporaneità costituita da un rapporto con lo spazio intimo e individuale.

L’uso di colori vivaci e forme geometriche definite accendono lo sguardo, con la stessa attrazione dei nostri occhi sul digitale, mentre i tessuti seducono il tatto.
Con profonda attenzione e rispetto per l’ambiente, i materiali impiegati sul set della sfilata verranno riciclati e troveranno una nuova vita in installazioni speciali per i prodotti e pop-up in tutto il mondo, per essere, infine, smaltiti in maniera sostenibile da un’azienda specializzata in economia circolare.

L’identità visiva è un linguaggio universale che definisce e plasma le nostre vite. Ciò che indossiamo riflette
la nostra essenza, parla per noi, racconta al mondo chi siamo prima di ogni altra cosa.
Il timbro stilistico di Miguel Vieira sfugge ogni stereotipo e ogni appartenenza sociale.
L’utilizzo forte e potente del cuoio, in un meraviglioso contrasto con frac e pantaloni check in filati preziosi come lana e cachemire. Ma anche alpaca, eco-pelliccia di pecora e lurex.
Il tutto inserito in una potente attitude da guerriero metropolitano in stivali massicci di cuoio nero, dritto verso l’obiettivo, sotto le note di Begin The End dei Placebo.

Anche Kean Etro, Direttore Creativo di ETRO Uomo, ridefinisce il quotidiano del suo consumatore e le sue necessità, rivedendo in primo luogo le strutture dei capi e gli outfit con una buona dose di ottimismo e irriverenza verso i rigidi canoni del classico maschile. 
La parola d’ordine “libertà” si applica nei mix di elementi sportivi con i pezzi iconici della maison, riscaldati dalle intense palette della luce solare. L’utilizzo spontaneo di bomber e maxifelpe su cui campeggia il pegaso istituzionale, sfilano insieme a blazer impeccabili e cappotti vestaglia in
pregiato velluto.
Le camicie con le sete d’archivio, testimoni dell’heritage del brand, il denim baggy ricoperto dalla stampa paisley, e maglie in cashmere, mantengono con l’equilibrio di un funambolo, il giusto bilanciamento tra casual e sofisticato, così come le anorak sotto le pregiate giacche sartoriali, sfidando ogni estetica tradizionale.

Etro fw2021-22

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