MIA Photo Fair 2024: a Milano la fotografia guarda al cambiamento

Obiettivo puntato sull’attesissimo evento che da anni rappresenta il momento fondamentale per gli appassionati d’arte e fotografia: MIA Photo Fair 2024. Il cambiamento (Changing) è il tema scelto per l’edizione numero 13 dell’appuntamento internazionale dedicato all’arte fotografica in Italia, organizzato da Fiere di Parma, in scena dall’11 al 14 aprile a Milano. Presso la nuova sede dell’Allianz MiCo – che ospiterà in contemporanea anche l’altra fiera di riferimento per l’arte moderna e contemporanea, miart, nell’ambito della Milano Art Week 2024 – il MIA è, ancora una volta, luogo privilegiato di incontro e riflessione sui main focus della contemporaneità.

Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, spiega: «Il tema scelto per l’edizione di quest’anno, il cambiamento, suggerisce l’assoluta potenza del mezzo artistico e di informazione che la fotografia rappresenta, capace di essere testimone e ispirare riflessioni sulle mutazioni del tempo, siano esse sociali, ambientali o culturali».

100 espositori, 8 mostre e progetti speciali, 4 premi, e più di 70 gallerie provenienti da Italia e estero definiscono un itinerario attraverso i temi della sostenibilità ambientale, dell’empowerment femminile e dell’identità individuale e collettiva. Anche per la primavera 2024 dunque, MIA, guidata dal Direttore Artistico Francesca Malgara, rappresenta un reference point e spazio di incontro, oltre che di scambio commerciale per i photo lover, gli addetti al settore, gli estimatori e i fruitori.

Ilaria Dazzi, Exhibition Director Manager di MIA Photo Fair 2024 afferma: «Le fiere sono meta-storiche figlie del proprio tempo. Stanno e servono nel mondo, in mezzo alle persone. Non è possibile pensare di poter rimanere in una sorta di bolla. C’è una tendenza da parte di fotografi di tutto il mondo a utilizzare la macchina fotografica come strumento di documentazione e di denuncia. È giusto che il pubblico, attraverso progetti fotografici di grande qualità, possa trovare, insieme alla possibilità di acquisto, anche l’occasione di approfondire i grandi temi della contemporaneità». 

Il percorso espositivo di MIA Photo Fair 2024

L’Itinerario fotografico attraverso i grandi temi della contemporaneità si snoda in varie sezioni che compongono il grande mosaico a immagini di MIA Photo Fair 2024. La Main Section esplora il tema scelto per il 2024, Changing, grazie ai lavori delle gallerie italiane established, assieme a quelle internazionali, in aumento rispetto alle scorse edizioni, con significativi nuovi ingressi da diversi Paesi come Stati Uniti, Iran, Paesi Bassi, Francia e Svizzera. 

Accanto a quella principale, trovano spazio tre sezioni speciali, tra cui Oltre i confini del Mediterraneo. Novità di questa edizione numero 13, offre una narrazione a immagini coinvolgente curata da Rischa Paterlini, che esplora la vita quotidiana e le esperienze dei popoli dell’area mediterranea e del Medio Oriente, attraverso gli occhi di oltre 30 fotografi provenienti da diverse zone. Dalla Palestina all’Iran, dalla Russia all’Egitto, gli scatti presentati offrono uno sguardo approfondito sulle molteplici realtà di questa regione, promuovendo un dialogo aperto e vivace tra culture e terre eterogenee attraverso il linguaggio universale della fotografia. 

La sezione Beyond PhotographyDialogue, curata da Domenico de Chirico, si propone di analizzare il rapporto tra fotografia e altre forme d’arte contemporanea, come scultura, installazione, pittura e performance. Con opere innovative e stimolanti, gli artisti invitano il pubblico a riflettere sulle infinite possibilità espressive offerte dalla combinazione di diversi linguaggi artistici. 

Beyond Photography - Dialogue
Dalla sezione Beyond PhotographyDialogue, Augusta Alexander, 2024, Untitled, acrylic and oil pastel on canvas, 130×150 cm, signed and dated on the back. Courtesy of the artist

Reportage Beyond Reportage infine, a cura di Emanuela Mazzonis di Pralafera, offre al pubblico un viaggio visivo attraverso le immagini di autori provenienti da diverse parti del mondo e di differenti generazioni, alcuni dei quali esposte a Milano per la prima volta. Quest’anno, la sezione si concentra sul cambiamento del paesaggio e i fattori che ne hanno influenzato l’evoluzione. 

MIA Photo Fair 2024
Dalla sezione Reportage Beyond Reportage, Henry Fair, Top Of Oil Tank At Tar Sands Refinery, 2009 Fine art print on Aludibond 70 x 105 cm. Courtesy ARTCO Gallery, Berlin

Le mostre, i talk e i premi di MIA Photo Fair

La mostra La forma delle relazioni, curata da Rica Cerbarano, celebra il potere relazionale della fotografia, presentando oltre 50 opere provenienti dalle più importanti collezioni private italiane. Le immagini esposte evidenziano legami profondi tra gli autori e i soggetti delle immagini, che si manifestano nelle relazioni familiari, nelle comunità sottorappresentate e negli affetti personali. La rassegna mette in luce anche la collaborazione tra autori, sottolineando l’importanza dello scambio interpersonale nel processo artistico e la creazione di progetti collettivi. Gli incontri, i confronti e le connessioni sono al centro delle opere, invitando a soffermarsi sui parametri per definire la validità di un progetto fotografico.

MIA Photo Fair 2024
Patrick Willocq. Dalla serie Songs of the Walés, 2013/2015. Bosala, Leopard Walé. Edition 1/8. © Patrick Willocq. Courtesy Collezione Giorgio Meo e VisionQuesT 4rosso

Inoltre, MIA Photo Fair dedica una mostra personale al fotografo Carlo Bavagnoli, recentemente scomparso. Bavagnoli e i ritratti: omaggio al maestro del fotogiornalismo include ritratti meno conosciuti dell’artista per raccontare la sua forza evocativa. Realizzata in collaborazione con la Fondazione Cariparma, l’esposizione commemora il legame duraturo tra Bavagnoli e la Fondazione, che ha conservato e valorizzato il suo prezioso archivio fotografico.

La tredicesima edizione di MIA Photo Fair presenta un nuovo programma di talk curato da Michele Smargiassi, incentrato sulle trasformazioni del mondo della fotografia. Questi incontri mirano a coinvolgere un pubblico più ampio, andando oltre i tradizionali partecipanti come galleristi e collezionisti. Il ciclo di conversazioni vuole qualificare MIA come un punto di riflessione culturale sul medium fotografico, in un momento di significative evoluzioni.

MIA Photo Fair 2024
Gian Paolo Barbieri, 1978, Tribute to Edward Hopper Versace, Stampa digitale a getto d’inchiostro (stampa a pigmenti). Courtesy: 29 Arts in progress gallery

Il programma include una serie di meeting sotto il titolo C’era una volta la carta: la fotografia nell’epoca della sua smaterializzazione. Gli argomenti spaziano dalla fotografia vernacolare alla nuova stagione del “vintage digitale” rappresentato dagli Nft, con la partecipazione di esperti e pensatori come Erik Kessels, Simone Arcagni, Serena Tabacchi e Arturo Carlo Quintavalle. Sarà anche presentata una video inchiesta condotta fra gli studenti delle scuole d’arte per esplorare il loro rapporto con la materialità fotografica, seguita da commenti di content creator online come Simone “Brahmino” Bramante e Maria Vittoria Baravelli.

Sono previsti inoltre, incontri con altri protagonisti della fotografia come Anne de Carbuccia e l’artista Emeric Lhuisset, autore dell’opera From far away, I hear the Cossacks

Infine, non mancano i premi tra i quali il Premio BNL BNP Paribas, giunto alla tredicesima edizione, che riconosce il miglior artista tra coloro che espongono attraverso le gallerie d’arte, evidenziando l’importanza dell’investimento culturale. Poi, il Premio IRINOX SAVE THE FOOD, alla sua terza edizione, si concentra sul cibo e lo spreco alimentare tramite progetti fotografici, con una mostra che farà tappa anche a Parma durante CIBUS OFF. Inoltre, la collaborazione tra MIA Photo Fair e Yeast Photo Festival permetterà di esporre la propria opera ad uno dei finalisti del premio IRINOX SAVE THE FOOD alla terza edizione del festival della fotografia salentino. In ultimo, il nuovo Premio Welcome to my Unknown, dedicato agli under 35 e curato da Erik Kessels, esplora la creatività di coloro che utilizzano la fotografia come linguaggio artistico.

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