My Wunderkammer: Matei Octav

Il suo nome lascia trapelare il sangue rumeno, ma per Matei Octav, giovane fotografo emergente, l’Italia è sinonimo di casa.

A soli 23 anni può vantare un background artistico e formativo al quale ha avuto modo di approcciarsi grazie alla forte sensibilità visiva coltivata nei luoghi umbri della sua infanzia. Il turbine creativo l’ha travolto fino a condurlo a Milano dove, nel 2018, ha iniziato un percorso di studi incentrato sulla multimedialità presso la Scuola Civica di Cinema a Milano. E proprio durante l’excursus didattico, ha prodotto filmati presentati in alcuni dei più importanti contesti dedicati alla cinematografia indipendente come il Milano Fashion Film Festival, Amsterdam Fashion Film Festival, Istanbul Fashion Film Festival, ASVOFF, Arts Thread e su FNL Network. Manintown gli affida un editoriale moda uomo e approfondisce con lui tutti gli aspetti dell’essere un giovane talento appassionato di estetica e visual.



Nel corso degli anni ti sei dedicato alla creazione di filmati sperimentali mirati all’indagine audiovisiva e e andando a fondere tutte le discipline affini. Dall’immagine dinamica alla fotografia. Raccontaci come hai fatto luce su questa attitudine.


Il video nel mio caso è una necessità espressiva. 

L’approccio attivo alle immagini in movimento inizia quasi per gioco quando, a pochi anni di vita, mi viene regalata una piccola videocamera a cassette. La sua versatilità mi faceva impazzire, potevo immortalare ricordi, ma anche inscenare teatrini o riprendere lo schermo del televisore, creando montaggi buffi e registrando pezzi scollegati tra loro. Era uno strumento divertente, ma non ero ancora consapevole delle sue vere potenzialità. Sono felice di aver avuto modo di riprendere a sperimentarlo seriamente negli ultimi anni. Ad oggi rimane il mezzo più completo e stimolante per esprimermi al meglio insieme alla fotografia.

Total look Andrea Pompilio

Insetti Ginori 1735


I tuoi stati d’animo e l’analisi della sfera intima e privata ti guidano nella mise en scene nell’ambito della fotografia di moda. Solitudine, fragilità e follia. Indoor o outdoor. Quali sono gli elementi preponderanti di ogni tuo racconto?

Sono una persona troppo riflessiva e probabilmente questo mi ha portato a mettere in scena esattamente ciò che sentivo dentro e ciò che vedevo intorno a me. La semplicità da una parte, ma anche i contrasti insensati, nel loro pieno fascino, dall’altra.


Total look DalPaos

Stringate Fratelli Rossetti

Sfera BBtrade


Cinematografia, virtualità e interattività promossi presso i più importanti festival di cinematografia indipendente. Come ti senti, a soli 23 anni, nell’essere individuato come un Talent to Watch?

Non c’è cosa più gratificante nell’essere segnalati come creativi. Quando il proprio immaginario visivo arriva ad una nicchia è già un traguardo. Le piattaforme e gli eventi digitali che promuovono noi giovani talent in questo momento sono vitali per tutti coloro che vogliono emergere.


Total look Lacoste

Bicchiere in ceramica Antonio Marras


All’inizio del tuo percorso formativo hai lanciato su diverse piattaforme il progetto Octhem, che consiste nel frammentare tutte le sue fotografie per poi ricomporle sotto forma di collage surreali e minimal, per nuove chiavi di lettura e dettagli inizialmente trascurati. Parlaci delle prossime evoluzioni legate ad esso.

Octhem l’ho essenzialmente immaginato come una sorta di alter-ego.Le mie fotografie assumono una nuova forma e vengono riscattate mettendo in luce dettagli inosservati o stravolgendone completamente l’immaginario. Una sorta di puzzle che si compone invertendo l’ordine dei tasselli. Vorrei continuare su questa strada approfondendo la tecnica singolarmente, integrando magari una parte grafica, con l’obiettivo di farla divenire il fulcro dei prossimi progetti.


Total look Missoni


La visionarietà e il tuo talento spingono Manintown a darti spazio per un progetto editoriale in cui riesci ad esprimere tutte le peculiarità della tua fotografia. Illustraci gli spunti che hanno dato vita agli scatti.

L’ispirazione è arrivata dal legame che inevitabilmente si va a creare con gli oggetti che ci circondano nel quotidiano. Ogni oggetto racconta un pezzo della propria storia. Storie che prese singolarmente ti spalancano le porte di una Wunderkammer dinanzi alla quale non puoi che lasciarti trasportare con lo stupore di un bambino.



Total look Versace


Total look Vivienne Westwood

Sfere BBTrade


Total look Emporio Armani

Wolf skull Seletti


Special contents direction, production, styling & interview Alessia Caliendo

Photographer Matei Octav 

Grooming Alessandro Pompili

Model Quintin @ Crew Model Management

Alessia Caliendo’s assistant Andrea Seghesio

Grooming assistant Chiara Viola

Special thanks to

Allegro Hotel San Pietro all’Orto

Maido Okonomiyaki street food

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