Naomi: la prima mostra del V&A dedicata a una modella

Il Victoria & Albert Museum di Londra dimostra (ancora una volta) di essere uno delle poche realtà museali attente a raccontare la moda con un linguaggio e una narrativa contemporanea attraverso mostre pionieristiche. Non solo nella scelta di tematiche davvero originali, ma anche con le personali dedicate a figure non convenzionali come Anna Piaggi (con Fashion-ology), fino a quella dedicata a David Bowie, che è diventata una mostra permanente. Per la prima volta il V&A dedica a Naomi Campbell, una delle più iconiche modelle, una mostra (Naomi) che vuole celebrare i suoi 40 anni nella moda.

Naomi Campbell in passerella per Saint Laurent nel 1987
Naomi Campbell sfila per Yves Saint Laurent (Getty)

Tutto parte proprio dalle strade di Londra, circa 40 anni fa, quando Naomi fu notata da un’agente mentre camminava a Covent Garden all’età di 15 anni. Poco dopo Naomi entra nella storia come la prima modella nera a comparire sulla copertina di Vogue Paris a 18 anni. Insieme a Cindy Crawford, Helena Christensen, Claudia Schiffer, Carla Bruni è una delle 5 top model degli anni ’90 lanciate come fenomeno da Gianni Versace e che la stessa Donatella ha riunito a settembre 2017.

Il ritorno delle super modelle

Più che top: eterne. Cindy Crawford, Helena Christensen, Claudia Schiffer, Carla Bruni e Naomi Campbell insieme hanno cambiato il volto dell’industria, trasformando le indossatrici in dive ammirate, celebrate (e strapagate) al pari delle attrici di Hollywood. Anche se una generazione più giovane ha iniziato a calcare le passerelle, il fascino delle 5 top non arretra di un millimetro: lo dimostra la loro costante presenza nelle Fashion Week e una serie evento, Supermodels (Apple Tv) che ne ripercorre i passi.

Naomi, la mostra al V&A Museum

La retrospettiva su Naomi Campbell a Londra promette di essere una mostra unica nel suo genere. Vuole raccontate la straordinaria carriera della modella che ha collaborato con i più importanti designer e fotografi: saranno in mostra non solo i numerosi look indossati durante la sua lunga carriera, ma anche il suo impegno di attivista. Per tutti gli amanti della moda saranno circa 100 i look indossati dalla “pantera nera” in mostra, inclusi pezzi del suo guardaroba che spaziano dalle creazioni di Alexander McQueen, Azzedine Alaïa, Chanel, Dolce&Gabbana, Jean Paul Gaultier, John Galliano, Karl Lagerfeld, Virgil Abloh, Vivienne Westwood e molti altri, così come le immagini catturate da fotografi come Steven Meisel e Tim Walker.

Naomi Campbell negli anni 90 con un abito Versace
Naomi Campbell in Versace (Getty Images)

La mostra sarà curata da Sonnet Stanfill, Senior Curator moda al V&A, che ha dichiarato: «Naomi è riconosciuta in tutto il mondo come top model, attivista, filantropa e mente creativa, una delle personalità più prolifiche e influenti nella cultura contemporanea. Siamo lieti di lavorare con lei a questo progetto e di celebrare la sua carriera con il nostro pubblico».

I momenti cult della carriera di Naomi Campbell

Il fascino e l’influenza di Naomi Campbell vanno ben oltre la moda. Chiedete a chiunque, per strada, la prima modella che gli viene in mente: più di uno citerà proprio la Venere Nera. Questo perché nella sua carriera (lunghissima) ci ha regalato dei momenti da antologia. Perfino il debutto è stato dirompente: a 16 anni sale in passerella per Azzedine Alaïa (che considerava quasi un padre) e nel 1987 è apparsa per la prima volta sul Calendario Pirelli grazie a Terence Donovan. Nel 1993 calcò la passerella di Chanel scoprendo (per caso?) un seno, per poi mandare in visibilio il pubblico con il mini bikini logato. La sfilata più difficile, forse, è stata quella successiva alla morte di Gianni Versace, con una lacrima di commozione a Piazza di Spagna. Quando Kim Jones lasciò Louis Vuitton Naomi era lì, a tenergli la mano in passerella, insieme a Kate Moss.

Anche le più grandi, però, a volte inciampano: nel 1993, mentre camminava su platform vertiginosi viola acceso, Naomi Campbell cadde sulla passerella di Vivienne Westwood. Ma, senza fare un plissé, si rialzò e finì di sfilare con un aplomb tutto british. Gli inciampi metaforici, invece, li conosciamo tutti: nel 2007 tirò un cellulare contro la donna di servizio e per questo fu condannata a fare una settimana di lavori socialmente utili.

Ma qui si vede la statura della diva: anziché tenere un profilo basso sperando nell’oblio della stampa, si presentò ogni giorno con un nuovo outfit griffato, trasformando la sentenza in una straordinaria campagna PR. Gran finale: un abito di paillettes argento firmato Dolce&Gabbana. In molte, con scarso successo, hanno provato a citarla o imitarla: inclusa Kim Kardashian, criticata sui social per quei look “davvero troppo simili” a quelli della Venere Nera.

Naomi Campbell seleziona i look per la mostra al Victoria&Albert Museum a Londra
L’allestimento della mostra su Naomi Campbell (foto di Marco Bahler)

La mostra celebra l’impegno di Naomi contro il razzismo

La mostra su Naomi Campbell ospita non solo abiti e pezzi unici, che hanno fatto la storia della moda contemporanea, ma vuole anche mettere in luce il lavoro di Naomi come filantropa attraverso momenti come l’adesione alla Black Girls Coalition nel 1989 e la campagna per una maggiore diversità in passerella. È la prima volta che una modella è al centro di una mostra al V&A, ed elemento ancora più interessante è lo stesso coinvolgimento personale di Naomi Campbell al progetto. «Stiamo lavorando molto con lei per mettere in risalto la sua voce e la sua prospettiva – ha dichiarato la curatrice a Vogue Italia – questa non è una vera e propria retrospettiva, perché anche se si guarda indietro a 40 anni fa, lei è ancora così attiva, dalle campagne pubblicitarie alle passerelle».

La mostra Naomi aprirà al pubblico il 22 giugno 2024 e resterà aperta fino al 6 aprile 2025, un evento che saprà attirare l’attenzione di un pubblico davvero ampio, ben oltre i soli addetti ai lavori, una sfida importante per un museo dinamico come il V&A.

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