Nuova scena – Brand emergenti e innovativi nella moda in evoluzione

Con un’ampia visione nel settore moda e un profondo interesse per l’innovazione e la sostenibilità, assistiamo a nuove evoluzioni nel fashion system. Con una prospettiva critica e illuminata, ci dedichiamo a scoprire e promuovere brand emergenti della nuova scena nella moda, che si distinguono per la loro creatività, impegno etico e approccio innovativo. Ci impegniamo affinché i lettori siano ispirati nell’esplorare un futuro della moda più sostenibile e inclusivo, mettendo in luce le sfumature di un settore in continua trasformazione. Con uno sguardo attento alle voci che plasmano il panorama della moda odierna, vi invitiamo ad abbracciare la diversità e la creatività dei brand che stanno guidando il cambiamento, e ad accogliere un futuro della moda che sia all’insegna dell’innovazione e della responsabilità.

Ci sono moltissimi brand in cui investire, che stanno lavorando duramente per ritagliarsi uno spazio più identificativo o sostenibile nel settore della moda. Eccone qui alcuni: 

LGNC Official

Antoine e Krystophe, due individui visionari con una passione incrollabile per la moda, hanno intrapreso insieme un viaggio creativo per dare vita al loro straordinario marchio, LGNC, guidato da un forte impegno sia verso l’ambiente che verso le attuali esigenze della nostra società. Riconoscendo le sfide urgenti che il nostro pianeta deve affrontare, Antoine e Krystophe si impegnano a creare non solo abbigliamento sostenibile, ma anche un intero universo in cui prospera il benessere. Selezionano meticolosamente materiali ecosostenibili, danno la massima priorità all’uso di tessuti in stock e continuano a dedicarsi a un processo di produzione rispettoso e coscienzioso. Incorporando questi valori, assicurano che le loro creazioni resistano davvero alla prova del tempo, rimanendo oggetti preziosi da amare e custodire, piuttosto che pezzi usa e getta destinati alla discarica. 

Myus Studio

Braden Myus di Myus fonde novità e intramontabile stile per una radicale riformulazione della tradizione nell’abbigliamento femminile e maschile, con un approccio al design e alla produzione di lusso all’avanguardia ma sempre senza tempo. Designer affermato per artisti del calibro di Kanye West, Hubble Studio e innumerevoli altri zenit contemporanei, Braden Myus, con la sua sede a Los Angeles, ha da tempo trovato risonanza in un processo di progettazione narrativa. Stagione dopo stagione, il marchio di lusso emergente Myus ridefinisce i capi tradizionali attraverso l’asimmetria, la stratificazione unica e una ricca etica narrativa. Ispirata al classico di Arthur Miller, la collezione Death of a Salesman di Myus, per l’Autunno Inverno 2024, fonde la rigida struttura della vita aziendale con la bellezza effimera dell’introspezione esistenziale. 

SYSTEM

SYSTEM è un brand per collezioni uomo e donna che presenta un sofisticato guardaroba prêt-à-porter moderno, caratterizzato da una prospettiva emotiva e autentica. Combinando raffinatezza e dettagli intricati, il marchio ha creato la propria identità e consolidato la propria posizione nel settore fondendo perfettamente movimento e convenienza. Nel 2019, il brand ha subito un ringiovanimento introducendo SYSTEM Global Collection per rivolgersi al mercato globale con un approccio moderno ed elevato. Con la frase “È per tutti, ma più incentrato sulle differenze”, SYSTEM crea un nuovo movimento che celebra la diversità e l’inclusività.

Pairi Daeza

Dietro Pairi Daeza lavorano due sorelle iraniane, Yasaman e Nastaran Rezaee, con l’obiettivo di cambiare la reputazione dell’Iran e recuperare il patrimonio in pericolo del loro Paese per un nuovo futuro. Il nome del marchio, Pairi Daeza, significa “giardino recintato” in persiano antico. I giardini persiani sono così speciali che il termine è diventato una parola d’ordine, una dimensione che ha dato forma al concetto di paradiso divino in molte lingue, comprese quelle europee. La collezione del marchio, incentrata su capi versatili e all’avanguardia pervasi di simbolismo, unisce tessuti europei, tagli moderni e tecniche artigianali iraniane tradizionali, realizzate con amore in nome della diversità, dell’auto-espressione, della libertà, dell’inclusività e della sostenibilità. La slow fashion è al centro dell’universo di Pairi Daeza: il marchio sviluppa collezioni con un atteggiamento consapevole nei confronti delle persone che le realizzano, di chi le indossa e della stessa Madre Terra.

Bed J.W. Ford 

Shinpei Yamagishi, designer giapponese autodidatta, realizza le sue collezioni di abbigliamento per Bed J.W. Ford traendo ispirazione da parole, conversazioni e lettere. Le silhouette ampie del marchio fondono influenze di moda formale con una vestibilità rilassata, offrendo una gamma versatile di abbigliamento quotidiano su misura, tra cui blazer, camicie e pantaloni. Riflettendo sul suo viaggio e sulle sue influenze, il designer giapponese mostra un processo di progettazione basato sull’esplorazione sia del passato che del futuro, per creare alternative accattivanti.

OUR SHIFT

OUR SHIFT è un marchio di moda attivista proveniente dal cuore di Copenaghen, in Danimarca. Con la missione di rimodellare il panorama della moda, crea abbigliamento etico, che riflette principi circolari, e sfida il consumo eccessivo. Nel suo studio di Nørrebro, il brand realizza abiti con tecniche di upcycling per dare un nuovo scopo a materiali non convenzionali, come i tendoni dei festival abbandonati o le scorte morte dell’industria della moda.

Simon Cracker

“Crack” è il concetto fondamentale alla base del brand Simon Cracker. Significa “distruzione”: rompere qualcosa di inutile e dargli nuova vita. “Crack” è il suono di qualcosa che si rompe ed è il punto di partenza di tutto: distruggere un oggetto che già esiste per offrirgli una seconda possibilità.

Il marchio nasce da un’idea di Simone Botte, art director, stilista e ricercatore di tessuti e stampe, come linea di abbigliamento upcycling che dà nuova vita ai capi “dimenticati”, ai tessuti deadstock e a tutto ciò che viene scartato da altre persone. Nel 2020, il progetto vede unirsi Filippo L.M. Biraghi, editore, buyer e docente di Cultura della Moda. Il brand diventa poi mainstream, con l’inserimento del concorso Who is On Next?, entrando a far parte di Altaroma e del calendario ufficiale della Camera Nazionale della Moda Italiana dal 2021. 

Therapy Berlin

Therapy Recycle & Exorcise è un progetto di moda sostenibile e alternativo, senza genere, senza stagioni e senza taglie. Con sede a Berlino e Córdoba, il marchio è gestito da due donne, separate dall’oceano Atlantico ma riunite dalla medesima passione. Paula e Mariángeles Aguirre sono due sorelle che vivono tra Germania e Argentina; Mariángeles è stata una delle co-fondatrici di Green Fashion Tours Berlin, fa parte di un paio di associazioni di moda tedesche e lavora come responsabile dei social media presso Fashion Revolution Germany. 

Yaku 

Yaku Stapleton trova ispirazione nel movimento chiamato ‘’Afrofuturismo’’, come veicolo per connettersi con la sua oscurità e offrire agli altri l’opportunità di investigare la propria identità attraverso i suoi progetti. Il suo fascino sta nel combinare questi argomenti con il design dei personaggi, la fantasia e i temi dei giochi di ruolo online come RuneScape. Yaku Stapleton, diplomato presso la prestigiosa Central Saint Martins, usa la sua omonima etichetta, Yaku, come piattaforma per la creatività avventurosa. Guidato dalle tecniche di scultura e costume, il brand crea un’alternativa concreta alla realtà con il suo ready-to-wear d’avanguardia. Lo stilista britannico, di origine giamaicana e vincenziana, è stato insignito del Premio L’Oréal Pro 2023 per la sua fantasiosa collezione da maestro, in cui lui immaginava l’abbigliamento del suo clan familiare in un regno parallelo.

Ivan Delogu

Il progetto di Ivan Delogu esplora i temi della rigenerazione, del patrimonio culturale e della sostenibilità attraverso l’arte. Radicato nella ricerca sulla società sarda, in particolare sulla sua struttura matriarcale, e ispirandosi alle avanguardie degli anni Settanta, al folklore e all’antica tradizione agropastorale dell’isola, il suo lavoro si concentra sull’esistenza contemporanea e storica della donna. Ritrae diverse sfaccettature della femminilità ispirandosi ai legami personali e alle storie della nonna dello stilista. Ivan realizza capi scultorei esclusivamente con materiali riciclati, incorporando l’erba di Nettuno, un’alga nativa della Sardegna, insieme a zanzariere degli anni Settanta, filati di camicie inutilizzati e persino vecchie ciotole di cereali. Utilizzando tecniche tradizionali come la tessitura e la cesteria, il progetto è un inno alla conservazione dell’inestimabile artigianato.

Ivan Delogu
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