Prove di libertà: il lockdown del cinema italiano

Ph: Riccardo Ghilardi

Dopo il grande successo di pubblico e stampa riscosso al MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo e a Cinecittà, la Mostra di Riccardo Ghilardi “Prove di Libertà” approda a Venezia in occasione della 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presentando ritratti intimi e inediti di grandi protagonisti del nostro cinema, scattati nei mesi del primo lockdown.

Siamo orgogliosi del successo che sta riscuotendo la mostra che abbiamo immaginato nei mesi del primo lockdown, e di presentarla a Venezia, vetrina internazionale di Cinema, in modo che le immagini possano raccontare al mondo la capacità dei nostri artisti di ritrovare se stessi, le proprie passioni e affetti, nonostante il periodo difficilissimo, trasformandolo in una “prova di libertà”, soprattutto interiore” dichiara Nicola Maccanico, Amministratore Delegato di Cinecittà SpA.



Luca Fiumarella, direttore marketing e comunicazione Mastercard Italia, afferma: “Siamo davvero felici di aver contribuito alla realizzazione di questa bellissima mostra che da un lato celebra la passione per il cinema con una prospettiva davvero originale e dall’altro testimonia la grande creatività Italiana che non si ferma neanche davanti a una pandemia globale e riesce sempre a stupire”


Alberto Barbera, direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che, insieme a Laura Delli Colli, Presidente SNGCI e Presidente della Fondazione Cinema per Roma e al giornalista Malcom Pagani, ha firmato una delle introduzioni al catalogo omonimo pubblicato con Skira, lo descrive così: “Nel tempo della clausura imposta, ciascuno di noi si è affidato a un certo numero di rituali per limitare l’angoscia, occupare il tempo, liberare la mente dalle catene neanche troppo metaforiche che tenevano il corpo imprigionato dentro le mura domestiche: darsi da fare ai fornelli, rimpinzarsi di film e serie TV, cercare scampo nelle chat o nella lettura, uscire a cantare sui balconi. Evasioni virtuali, fughe ipotetiche, prove di libertà. Come quelle che Riccardo Ghilardi ha documentato con la sua macchina fotografica, fissando istanti emblematici nella vita di registi, attrici e attori alle prese con le prove inedite non di un film, ma di pura e semplice sopravvivenza. Il tempo sospeso della vita in pausa forzata ha regalato al fotografo l’occasione di una complicità̀ senza precedenti, fornendo a questi scatti un’autenticità̀ che nessun ritratto posato – per quanto bello e riuscito – era forse riuscito a conseguire in precedenza”. 



Riccardo Ghilardi spiega: “Era il 12 marzo quando attraversando le strade vuote mi sono trovato a passare davanti alla casa di un amico caro, prima che un attore meraviglioso. Non ho resistito a citofonargli per salutarci a distanza e scambiarci emozioni. Ho scattato la prima fotografa, diversa da tutti i ritratti “comodi” a cui ero stato abituato nel mio percorso artistico. Così è nata l’idea di  questo lavoro. Un “manifesto” del cinema che attende con ansia, studia, si prepara e non vede l’ora di ripartire. Ringrazio Camilla Cormanni, di Istituto Luce Cinecittà, per aver compreso l’importanza della testimonianza che mi accingevo a riprendere, rendendone possibile la realizzazione”.



Prove di libertà è organizzata da Camilla Cormanni per Luce Cinecittà, curata da Martino Crespi, realizzata con il sostegno di Mastercard, il supporto della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MIC. Visibile gratuitamente dal 1 all’11 settembre 2021 presso Palazzo Pisani Moretta di Venezia, Sestiere San Polo, dalle 10 alle 18 (salvo modifiche dovute alla legislazione Covid vigente al momento). 


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