Ramadam: calendario e regole ufficiali

Il Ramadam è la pratica islamica del digiuno e della preghiera che si esegue per un mese intero, in particolare il nono mese dell’anno che può essere di 29 o 30 giorni, in base all’osservazione della luna crescente.

La pratica del digiuno o Ramadam viene fatta in commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto e divenne obbligatorio il secondo anno dopo la migrazione dei musulmani dalla Mecca a Medina.

Al termine del periodo di digiuno viene fatta una festa ovvero la “festa piccola” o “festa dell’interruzione”.

I giorni in cui viene fatto il Ramadan non sono ogni anno gli stessi, ma cadono in un momento differente dell’anno solare, man mano retrocede al punto di cadere in stagioni diverse, questo perché il calendario islamico si compone da 354 o 355 giorni, ovvero 10 o 11 giorni in meno dell’anno solare normale. In questo 2020 i giorni di questa pratica vanno dal 24 aprile al 23 maggio.

Le regole sono ferree e non devono essere infrante durante il periodo del Ramadan. Ecco quali sono.

Regole ufficiali del Ramadan

Iniziamo col dire che il Ramadan lo devono fare tutti, sono esclusi dalla pratica solo le donne in gravidanza o nei giorni del ciclo mestruale, gli anziani in età avanzata, i malati terminali o affetti da patologie croniche come il diabete e i bambini.

Le altre regole ufficiali del Ramadan sono:

  • digiuno dall’alba al tramonto del sole, non si deve mangiare né bere nulla. Il digiuno viene poi interrotto con un bicchiere di acqua o un dattero, come faceva il Profeta Maometto. Durante il digiuno vi sono 2 pasti al giorno che sono quelli fondamentali: uno prima dell’alba chiamato Suhur e uno subito dopo il tramonto il Fitùr. Il primo è sempre leggero e prevede il consumo di frutta fresca e yogurt, anche se alcuni bevono solo acqua. Il secondo il Fitùr permette il consumo cibo in abbondanza come patate lenticchie, una frittura a base di cipolle, un dolce realizzato con limone e acqua di rose e abbondanti datteri.
  • Si recitano preghiere ed azioni di beneficenza: le preghiere vengono recitate più volte al giorno, in particolare la mattina prima di iniziare il digiuno e al tramonto. Si prega poi anche di notte e questa preghiera viene chiamata Tarawih
  • Si pratica l’autodisciplina: in questo caso uomini e donne devono trattenersi dai loro istinti e praticare l’astensione dai rapporti sessuali dall’alba al tramonto e non devono fumare. Non solo vengono anche comprese tutte le discipline che possono portare alla persona un piacere personale.
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