Evoluzione (ecologica) di un’istituzione: i velluti Redaelli 1893 sempre più green

L’eccellenza manifatturiera si riflette anche nelle scelte coraggiose che si prendono per proseguire verso il futuro. Redaelli 1893 lo dimostra con la nuova linea di velluti tinti con pigmenti naturali e di fake fur in velluto ecologico, petrol e cruelty free.

Entrata a far parte del Gruppo Marzotto nel 2012, la Radaelli Velluti è sinonimo di velluti haute de gamme a livello mondiale, con una produzione che si rivolge alle più note maison di moda, ai teatri più prestigiosi del panorama nazionale e internazionale (come il Teatro alla Scala, La Fenice, il Metropolitan Opera House) e alle più celebri aziende automobilistiche (Lancia, Fiat, Alfa e BMW).

Tessuti pregiati e una produzione sempre più sostenibile

Durante la sua storia risalente al 1893, come suggerisce il nome del marchio, l’azienda Radaelli Velluti ha messo in pratica continue sperimentazioni in ambito produttivo. Il fine è sempre stato quello di trovare e adottare approcci maggiormente sostenibili e di ridurre il proprio impatto ambientale. Ne sono un esempio i metodi di produzione che permettano di non utilizzare prodotti chimici durante le diverse fasi di lavorazione dei tessuti.

Oggi, l’obiettivo raggiunto è quello di essere riusciti a valorizzare al massimo tutti i benefici di un prodotto naturale, senza compromettere la vita degli animali. Le fibre intrecciate delle fake fur di Redaelli 1893 infatti mettono in evidenza tutti i meriti di lana, cotone e viscosa, dimostrando come si possano realizzare delle alternative effettive alla pelliccia tradizionale. Inoltre, un team giovane ed entusiasta sta traslando la storia del velluto europeo nel presente, mantenendo vivi i segreti del materiale con un’ottica innovativa.

Ogni velluto Redaelli si caratterizza per le straordinarie performance che combinano una sensazione emozionale al tatto, una visione tridimensionale e notevoli qualità tecniche. Questi risultati eccezionali derivano dalla selezione accurata di materie prime ad alto contenuto tecnico e di massima qualità. Le collezioni offrono massima personalizzazione grazie a una vasta gamma di basi e strutture, tra cui cotone, viscosa, seta, lana e Trevira. Le fantasie vengono create con tecniche avanzate come stampe policrome o ton sur ton, ink jet, per corrosione o a pigmenti. Ancora, lavorazioni dévoré eleganti e intramontabili, o tecniche di finitura che includono spazzolatura, goffratura e tamponatura con feltri.

Le iniziative di Redaelli 1893 a favore dell’ambiente

Redaelli 1893 si impegna costantemente nella ricerca e sviluppo di nuovi metodi di produzione. Questo approccio ha recentemente portato all’introduzione di una linea di velluti tinti naturalmente, utilizzando esclusivamente pigmenti naturali denominati Cinque Terre. Derivati dall’ossidazione del ferro e provenienti da materiali riciclati, offrono una straordinaria resistenza alla luce e una varietà cromatica ricca di sfumature e tonalità delicate.

L’azienda fa parte della Better Cotton Initiative (BCI), un’importante organizzazione non-profit impegnata a rendere la produzione globale di cotone più etica e sostenibile. Redaelli è anche certificata GOTS (Global Organic Textile Standard), il più rilevante standard per la produzione sostenibile di indumenti e tessuti derivati da agricoltura biologica. Tale certificazione attesta un impegno sostenibile a 360°, dalla fase manifatturiera al prodotto finito.

L’azienda adotta rigorosamente materie prime certificate GRS (Global Recycled Standard) e viscosa certificata FSC (Forest Stewardship Council). Si tratta di viscosa proveniente da foreste gestite in modo responsabile secondo standard ambientali, sociali ed economici severi.

Redaelli 1893
Tessuto della linea Corinth di Redaelli 1893

La storia di eccellenza di Redaelli 1893

Redaelli 1893 è un’azienda dalle solide radici. Le si deve alla determinazione del suo fondatore, Alfredo Redaelli, e all’intraprendenza con cui ha sviluppato il business insieme all’imprenditore Paolo Finzi. Fondata nel 1893 a Lecco, l’azienda si è affermata come leader mondiale nella produzione di velluti di ordito, introducendo in Italia la lavorazione del velluto doppia pezza.

Dopo un periodo di formazione da operaio in Germania e a Lione, infatti, Alfredo Redaelli fonda il primo stabilimento a Rancio nel 1910. Nasce così la “Fabbrica di velluti e Peluches Alfredo Redalli S.A.” che negli anni seguenti apre altre due unità produttive (Malpensata di Lecco e Mandello del Lario), ottenendo il riconoscimento internazionale. In particolare, la collaborazione con il gruppo lionese JB Martin, specialista nei velluti leggeri e chiffon, ne consolida il successo.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il vellutificio affronta diverse comprensibili difficoltà. Sotto la guida di Riccardo Redaelli però, figlio di Alfredo, vive un periodo di rilancio con il potenziamento dei macchinari. Nel 1963, Alfredo Redaelli, nipote dell’omonimo fondatore, prende le redini dell’azienda, portandola attraverso ristrutturazioni, ammodernamenti e acquisizioni.

Nel 2007, Redaelli Velluti acquisisce il gruppo tedesco Girmes GmbH, noto per la produzione di pellicce finte e velluto. L’acquisizione comprende i due marchi del gruppo: Niedieck, fondato nel 1879, e Christoph Andreae, un prestigioso produttore di velluto per arredamento fondato nel 1687.

Infine nel 2012 l’azienda arricchisce la gamma di prodotti del Gruppo Marzotto, rafforzando la sua posizione nel settore.

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