Snowboard: le destinazioni migliori per imparare ad usare la tavola

La montagna è da sempre la località più gettonata per l’inverno, per chi vuole staccare la spina dallo stress cittadino ma anche per gli sportivi amanti dello sci e dello snowboard. Questa review è dedicata proprio a chi volesse imparare a surfare sulla neve divertendosi in sicurezza, passando per alcuni comprensori tra i più noti del nostro paese. Questi luoghi risultano ottimali per avvicinarsi a questo sport, grazie alle molteplici piste e differenti livelli di difficoltà che riescono a mettere tutti d’accordo.

Credits Anselmo Prestini

Se non avete mai praticato nessuno sport invernale la raccomandazione principale è quella di prendere confidenza con la pista da sci: il primo passo è entrare in sintonia con il mezzo e acquisire un minimo di dimestichezza. Basta appoggiare la tavola sulla neve, sedersi sopra e usarla come uno slittino su un pendio facile. Si ricorda che l’altezza ideale della tavola è circa di 30 cm in meno della vostra totale.

Il secondo passaggio consiste nell’agganciare solo un piede sulla tavola: bisogna procedere quindi con un piede agganciato mentre l’altro spinge, come se fosse una vera e propria camminata. È fondamentale poi fare pressione con entrambi i piedi sulla tavola evitando di sbilanciarsi avanti o indietro mantenendo in questa fase sempre le spalle, il busto e le ginocchia parallele allo snowboard. A differenza degli sci, il minimo movimento della testa e delle spalle causerà un forte cambiamento nella direzione della tavola. Ricordatevi che abbiamo entrambi i piedi ancorati ad un solo strumento e questo spesso crea panico e spavento nei principianti. È come se fossimo su una bicicletta: senza la velocità si cade,  bisogna subito mettersi in moto. 

L’ultimo passaggio è quello di imparare la posizione “foglia morta”, una tecnica che ci consentirà di scendere in totale sicurezza su qualsiasi pendio, e soprattutto di controllare la velocità quando necessario.  Una volta alzati, sempre stando sui talloni e facendo forte pressione sullo spigolo posteriore dello snowboard, basterà utilizzare sguardo, testa e spalle per direzionare la tavola. Facendo così, il mezzo seguirà la nostra direzione: un po’ di metri a destra e un po a sinistra per tornare poi alla posizione base.

Nell’ultimo periodo, le località privilegiate prese d’assalto ed immortalate sui social  per gli amanti degli sport invernali sono St. Moritz, Madonna di Campiglio e Plan de Corones. 

Sciare a Saint Moritz è un’esperienza unica, chic e ricercata. Le piste sono curate nei minimi dettagli e durante la discesa si ha la possibilità d’ammirare il lago che circoscrive il piccolo paesino svizzero. Non tornerete a casa a stomaco vuoto in quanto la cucina tipica offre numerosi piatti tra cui gulag, zuppe, polente e salsicce. Non manca la vita notturna: diversi sono i club, gli apre-ski e le discoteche che offrono divertimento dopo una giornata sugli sci. 

Un’altra località è Madonna di Campiglio, situata nel cuore delle Dolomiti. Qui gli sciatori possono godere ben oltre 150 km di piste dalle più facili alle più difficili. Il paese è teatro, anno dopo anno, della coppa del mondo di sci. La competizione ha luogo sulla famosa 33, pista nera conosciuta in tutto il mondo per la sua pendenza. 

Poniamo infine lo zoom sull’Alto-Adige che vede Plan De Corones protagonista della stagione invernale. Il comprensorio sciistico è letteralmente a forma di panettone: ciò implica pendii facili adatti per tutti i livelli. In cima alla cabinovia, tra una snowboardata e l’altra, sarà possibile visitare il museo della fotografia il Lumen, struttura moderna dal design innovativo che incornicia le principali vette dell’Alto-Adige in una serie di scatti. Lo stesso museo offre ai visitatori una vista impagabile su tutta la vallata. 

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