SPICE UP YOUR LIFE – COME SOPRAVVIVERE AL RIENTRO DALLE FESTE

Gennaio è, per antonomasia, il momento dell’anno in cui si volta pagina e si ricomincia. Il nuovo anno inizia accompagnato da buoni propositi, più o meno concreti: andare in palestra, leggere di più, prenotare in anticipo le prossime ferie. Complice il clima di festa natalizio, rientrare in ufficio dopo qualche settimana di vacanza può essere davvero traumatico. Il segreto, però, è uno solo: organizzare qualcosa di entusiasmante da fare una volta ripresa la propria routine, per rendere più piacevole il ritorno. Qui, alcuni consigli per non dover attendere la successiva vacanza e concedersi un po’ di svago, ma anche per consolarsi in vista del Blue Monday (15 gennaio), il giorno più triste dell’anno (secondo alcuni esperti, infatti, il lunedì della terza settimana di gennaio, sarebbero più alte le variabili che causano tristezza e malinconia).

LIBRI – Dal 25 gennaio arrivano in libreria quarant’anni di racconti (1948 -1985) di Charles Bukowski, nella raccolta La campana non suona per te (Guanda Editore). Nei pezzi, pubblicati inizialmente su riviste underground, si spazia dalla satira contro la guerra e il razzismo alla fantascienza, dal racconto di formazione alla fiction vera e propria, senza dimenticare le celebri avventure sessuali del Vecchio Sporcaccione.

Il 16 gennaio esce La grande truffa (Mondadori), l’ultimo thriller di John Grisham, in cui, con piglio brillante ed efficace, vengono messi a nudo gli interessi e i profitti maturati nel grande business delle scuole private.

Indispensabile, poi, la lettura di Ragazze elettriche, di Naomi Alderman (presente tra i libri dell’anno del New York Times) sugli scaffali già da dicembre. La scrittrice immagina un universo distopico dominato dalle donne, in cui gli uomini sono ridotti in semi-schiavitù e le adolescenti hanno sviluppato il potere di fulminare chiunque cerchi di molestarle (tema attualissimo, considerato gli ultimi scandali hollywoodiani, la serata “in nero” dei Golden Globe e la scelta, del Times, di eleggere “Person of the Year” le donne che hanno trovato la forza di denunciare gli abusi subiti).

CINEMA – Uscito questa settimana nelle sale, Tutti i soldi del mondo, candidato a 3 Golden Globes (di Ridley Scott, con Michelle Williams, Christopher Plummer e Mark Whalberg) il thriller drammatico che vede il sequestro, da parte della ‘Ndrangheta, del nipote dell’uomo più ricco del mondo e la corsa disperata di Gail (la madre del ragazzo) per salvarlo, dopo il rifiuto del pagamento del riscatto.

Dal 25 gennaio verrà distribuito, anche in Italia, Chiamami con il tuo nome, l’ultima fatica cinematografica di Luca Guadagnino (tratto dall’omonimo romanzo di André Aciman, con Timothée Chalamet e Armie Hammer e candidato a 2 Golden Globes). Nel 1983, la vita del diciassettenne Elio, un musicista più colto e sensibile dei suoi coetanei, viene sconvolta dall’arrivo di Oliver, ventiquattrenne statunitense dalla grande bellezza e dai modi disinvolti, e dal desiderio travolgente e irrefrenabile che nasce tra i due giovani.

Tre manifesti a Ebbing, Missouri (di Martin McDonagh, con Frances McDormand, Woody Harrelson, Sam Rockwell, John Hawkes e Peter Dinklage), trionfatore all’ultima edizione dei Golden Globes e dall’11 gennaio in arrivo nei cinema, vede Mildred, madre di Angela, una ragazzina violentata e uccisa nella provincia profonda del Missouri, sollecitare la polizia locale, con tre manifesti alle porte della città, diretti allo sceriffo, a indagare sul delitto e a consegnarle il colpevole.

SERIE TV – Nonostante le vacanze siano finite, si trova sempre tempo per l’episodio di una serie tv. Netflix ne propone due, uscite da poco, ma già virali. Si parla della quarta stagione di Black Mirror, la serie televisiva britannica, lanciata nel 2011, famosa per muovere grandi critiche all’incidere e al progredire delle nuove tecnologie, fautrici di una destabilizzazione collettiva ed emotiva e di The End Of The F***ing World, online da settimana scorsa, la storia della fuga dagli schemi di James, diciassettenne convinto di essere uno psicopatico, dal forte desiderio di uccidere un essere umano, e di Alyssa, coetanea lunatica e ribelle.

In onda, invece, su FX dal 19 gennaio, la seconda stagione di American Crime Story, la serie nata per raccontare storie vere legate a celebri casi di cronaca nera e giudiziaria dal forte impatto mediatico negli Stati Uniti, che, dopo il caso O.J. Simpson, vede ora protagonista l’assassinio di Gianni Versace da parte di Andrew Cunanan. Ad interpretare il noto stilista e il suo aguzzino, saranno rispettivamente Edgar Ramirez e Darren Criss, mentre Penelope Cruz impersonerà Donatella Versace.

MOSTRE – L’arte delle avanguardie russe, uno dei capitoli più importanti e radicali del modernismo, è in mostra al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna fino al 13 maggio 2018. Revolutija: da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky. Capolavori dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo – comprende oltre 70 opere, gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti tra cui Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall e molti altri, per testimoniare la straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento: dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo e al costruttivismo.

A Milano, tra le mura del Palazzo della Triennale, va in scena, fino al 25 marzo, Rick Owens – Subhuman Inhuman Superhuman, per cui lo stesso designer ha curato una selezione di abiti, accessori, arredi, opere grafiche e pubblicazioni, scelti tra quelli che ha realizzato in oltre vent’anni di carriera. Fulcro della retrospettiva è un’installazione scultorea che assume la forma di una gigantesca struttura materica (fatta di cemento, gigli, sabbia dell’Adriatico e capelli dello stesso stilista), metafora dell’eterno e primordiale impulso creativo che, nel bene e nel male, porta avanti l’umanità.

Roma mostra l’evoluzione, in cinquant’anni di carriera, dei Pink Floyd, uno dei più leggendari gruppi rock di sempre. Dal 19 gennaio, negli spazi del Macro – Museo d’Arte Contemporanea, prenderà vita The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains, un viaggio multisensoriale e teatrale nello straordinario mondo della band, attraverso suoni, immagini e spettacoli, dalla scena psichedelica underground della Londra anni ’60 a oggi. La mostra ripercorre l’uso rivoluzionario di effetti speciali, la sperimentazione sonora, il potente immaginario e la critica sociale, culminando nella Performance Zone, in cui i visitatori entrano in uno spazio audiovisivo immersivo, comprendente la ricreazione dell’ultimo concerto dei quattro membri della band al Live 8 del 2005.

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