Cinecult: Suicide Squad di David Ayer

Cover Courtesy of Warner Bros Pictures 

Come si suol dire, quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare! E nel caso di ‘Suicide Squad’, la nuova pellicola di David Ayer distribuita dalla Warner Bros Pictures sono proprio i cosiddetti ‘cattivi’ stavolta a scendere in pista per sgominare il male proveniente dai poteri esoterici scatenati da una strega. La rappresentante del governo Amanda Waller (Viola Davis) arruola una ‘squadra suicida’, una task force di pessimi soggetti votati al bene comune stavolta che, armata fino ai denti, deve fare i conti con dei mostri efferati e minacciosi che nemmeno i meta umani super eroi della Marvel, da Batman a Superman riescono a sconfiggere. Nel film incontriamo il sicario dalle straordinarie abilità Deadshot, interpretato da Will Smith, con la sua lucente corazza rossa e nera e un imprevedibile lato paterno molto tenero, la seducente Margot Robbie, già vista nei panni di Jane nell’ultima versione di ‘Tarzan’ ora calata nei panni di Harleen Quinzel, una pericolosissima pupattola dai capelli decolorati e dalle mini inguinali da Cheerleader un po’ punk che stravede per Joker, proposto ora in un’altra incredibile metamorfosi cinematografica del premio Oscar Jared Leto. Suicide Squad è il suo nuovo film dai tempi di ‘Dallas Buyers Club’ perché l’attore è molto selettivo nei ruoli e anche un po’ provocatore e il ruolo del malvagio dissociato e un po’ sadico deve averlo catturato. Fra i debutti spicca quello della spadaccina asiatica Karen Fukuhara e fra le sorprese svetta Cara Delevingne, ninfa egeria di Karl Lagerfeld prestata al grande schermo: nel film è la reincarnazione di una strega potente e dai costumi magniloquenti opera di Kate Howley che per la top model si è forse ispirata agli abiti déco e ai costumi di ‘Intolerance’ di David Griffith. Gran ricchezza nella profusione di effetti speciali da kolossal che sicuramente non deluderanno il pubblico amante del genere. Interessante il discrimine che il regista, liberamente ispiratosi ai personaggi della DC Comics, ha voluto tracciare fra l’essere cattivo e la malvagità vera che non offre alcun riscatto e mina irreversibilmente le basi della società. Da segnalare che il successo del film sugli schermi italiani è stato stellare: l’incasso del primo giorno di programmazione ammonta a 1.200.000 euro. Niente male!

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